sulle tiepide ceneri dei miei ricordi.
La mia mano seminerà campi di parole sconfitte dal silenzio;
altrove, nei corridoi del cuore toccati dalla penombra,
un sorriso amaro libera uno stormo di aironi neri,
la macchia d'inchiostro lasciata da un desiderio lontano.
Ma tu che coltivi ancora i fiori della mia ossessione
resti sempre presente,
nascosta nel mio sangue, vestita di un'eternità
che consuma i suoi lenti ceri,
fantasma concepito dalla notte più profonda che bacia la mia anima.
L'amore è una dama vestita di bianco
e la mia follia è un giullare che la corteggia.

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