
Come tutti i giorni, ho cercato il Tuo sorriso nella rugiada della mattina,
Egli là non era, si era addormentato sotto la grande malvarosa?
Quando l'ho ritrovato, tramortito nei meandri del nostro vivaio,
il temporale di questa notte l'aveva contuso, offendendo anche il nostro giardino.
Nei nostri piccoli sentieri, soprattutto quando la sera chiama la mitologica “Fata”,
in questo quadrato magico di verde dove tante felicità restano da raccogliere,
apro bene e spesso le mie grandi mani in un tenero gesto,
affinché uno dei tuoi sorrisi venga a rannicchiarsi tremante di gioia opportuna.
Non si rivedrà più insieme ciò che il vento del nord porta in questa aiuola fiorita,
il mio sguardo ha perso ogni traccia dei tuoi passi.
Il cielo piange ancora la pioggia lasciando le nuvole basse,
e, il giardino si abbevera di questo acquazzone, quando socchiudo la sua porta.
I ricordi evanescenti più leggeri dei nostri sogni passati,
non rifioriranno più sui sentieri scoscesi della nostra vita,
tante bellezze spariscono, nel caos dei lividi intimi della notte,
Le corolle dei bei fiori non ti faranno appassire mai nei miei pensieri.
Ma oggi si insinua silenziosa la stoffa satinata di uno dei tuoi sorrisi,
la sua poesia illuminerà l'ombra dei miei passi per sempre,
che tradurrò sul grande libro segreto della nostra Amicizia,
bruciando l'incenso suoi fogli nel deserto assetato dei sospiri.