
Il ponte di rialto è uno dei ponti di Venezia più conosciuti ma quasi nessuno conosce la leggenda sulla sua costruzione....quando ero bimba accompagnavo spesso mio padre a fare passeggiate per la mi meravigliosa città e in ogni luogo aveva una piccola storia tra leggenda e realtà da raccontarmi.
Narra la leggenda che durante la costruzione del ponte tutto il lavoro fatto di giorno crollava miseramente durante la notte,e i lavori restassero al palo.
Il capo degli operai un certo Sebastiano Bortoloni al suo primo incarico importante, e in attesa del suo primo figlio era determinato a portare al termine il lavoro e disperato cercasse una soluzione al problema.
Visto che gli incidenti si verificavano sempre di notte ,il Bortoloni decise di nascondersi nel cantiere per scoprire che succedeva notte tempo.... allo scoccare della mezzanotte si verificò il solito crollo e gran parte dell'arcata del ponte finì nel canale mentre una spaventosa risata eccheggiò nell'aria..... Sebastiano si guardò intorno spaventato e si trovò alle spalle una figura avvolta in un mantello nero.
Era il diavolo che si rivolse a lui dicendogli:"Nessun uomo riuscirà mai a costruire questo ponte di pietra".però,se vuoi ti auterò.......Bortoloni spaventatissimo rispose:"che cosa vuoi la mia anima?" il diavolo ridendo rispose:" voglio l'anima del primo che passerà sul ponte finiti i lavori"
Accettò il patto confidando di poter ingannare il demonio. infatti alla fine dei lavori fece portare un gallo sul ponte e impedito il transito sullo stesso tramite guardie che non facessero passare nessuno sperando si prendesse l'anima del gallo.
Il demonio però si travesti da operaio e convinse la moglie del Bartoloni che il marito la aspettava sul luogo dei lavori così fu lei la prima a passare sul ponte e il diavolo prese la sua anima e quella del nascituro,la leggenda dice che l'animuccia del bimbo non battezzato vaghi di notte sul ponte e per il freddo e l'umidita si possa sentire sternutire.
Si narra ancora che un vecchio gondoliere passando di notte per il ponte udì uno sternuto e meccanicamente rispondesse "salute!" e una vocina infantile rispose "grazie"era il nostro fantasmino inquilino del ponte che in questo modo venne salvato e pote volare in cielo.
Ogni luogo una leggenda con un fondo di verità in una città che incanta e che nel cuore ti resterà