Salirò su autobus, treni o traghetti. Mi trasferiranno, senza chiedere mai il mio parere, in posti diversi e sconosciuti ma sempre un po’ meno affollati. E ogni volta saprò che sono vivo e sono in salvo.
Ringrazierò Dio e pregherò gli uomini di farmi chiamare casa per dire ai miei che sono arrivato, che sono arrivato vivo e che li amo.
Chiederò amicizia, libertà, comprensione e fiducia.
Voglio un dizionario per farmi capire, un pallone per ricordarmi che sono solo un ragazzo, libri per crescere e una scuola per imparare e fare amicizia, schede telefoniche per accorciare distanze e addolcire distacchi e paure. web
