
Cappuccetto rosso era ormai diventata una donna,
negli anni aveva imparato che ogni volta prima di entrare in un bosco doveva armarsi fino hai denti perchè il lupo
cattivo era sempre in agguato.
Ne aveva uccisi molti di lupi percorrendo la strada per andare a trovare la nonna, ma ormai da tempo la nonna era morta; cappuccetto aveva smesso di percorrere i sentieri oscuri del bosco, aveva smesso di girare armata e per dirla tutta aveva smesso di frequentare i boschi.
Erano finiti gli anni che saltellando con un cestino sul braccio raccoglieva fiori e bacche selvatiche nell'addentrarsi nella boscaglia.
La morte della nonna aveva dato fine agli anni spensierati, quelli in cui anche incontrare un lupo famelico diventava un gioco.
Si perche' la nonna fini' per incontrare un lupo che la sapeva piu lunga di lei, e se la porto' via.
Ora cappuccetto viveva nella caotica cittadina, si teneva lontana dagli estranei, e forse piano piano si dimenticò dell'eletrizzante emozione che si provava all'incontro di un bel lupo dal pelo folto e le zanne bianchissime. Anche i lupi avevano finito con l'adeguarsi: non vivevano piu tra i boschi avevano imparato che per poter vivere dovevano imparare a vivere tra le persone cosiddette normali.
I vari cappuccetti del mondo avevano smesso di andare nei boschi, le prede erano diventate sempre piu difficili, sempre piu rare senza contare che ormai anche molti cappuccetti erano diventati dei cacciatori, andavano a caccia di lupi solo per il gusto di conquista.....insomma una carneficina. Cosi i lupi erano apparsi camuffati in società, si erano integrati e amalgamati con la gente perbene.
Li vedevi passeggiare per le vie cittadine nei loro bei vestiti, magari con a fianco una bella ragazza, potevi pensare fossero persone come tutte le altre, ma con un po di attenzione ti accorgervi dei loro sguardi maliziosi, del loro sogghigno ironico, per chi come cappuccetto aveva lottato per tanto tempo contro di loro, era facile riconoscerli ma dentro di lei non si muoveva nulla......non c'era più la voglia di lotta, non c'era piu' l'intrigante eccitazione che la portava allo scontro; cappuccetto abbassava gli occhi e tirava dritta.La vita era monotona nella cittadina le giornate tutte uguali si susseguivano mese dopo mese , la noia e l'apatia si era impossessata di cappuccetto rosso, che nel tempo a riparo di occhi indiscreti aveva trovato un passatempo innocuo e stravagante, un gioco che la portava indietro nel tempo, che la faceva divertire, che le faceva ritrovare l'eccitante voglia di caccia; ma era una caccia fasulla, seduta tranquillamente nella sua casa senza armi e senza paura dichiarava guerra ai lupi.
In quei momenti di caccia aperta cappuccetto era senza pensieri, ogni cosa era lecita non esistevano colpi bassi non esistevano spargimenti di sangue, nessuno rimaneva ferito sul campo era puro e semplice divertimento; se a volte aleggiava nell'aria qualcosa che facesse presagire che il gioco potesse diventare reale cappuccetto con indifferenza staccava la spina, e tutto.......tutti i lupi......tutte le guerre........tutte le battaglie, miseramente sparivano.
A cappuccetto scappava un sorriso, comunque, qualsiasi cosa succedesse lei avrebbe vinto, non avrebbe mai permesso a nessuno di ferirla e non era sua intenzione di ferire qualcuno; probabilmente era còdardìa ma sapeva perfettamente che se non voleva soffrire doveva stare lontana dai lupi e di conseguenza da qualsiasi lotta corpo a corpo che la potesse lasciare a terra ferita amareggiata e delusa. Giorno dopo giorno cappuccetto prendeva mano al gioco, ormai anche i lupi avevano capito qual'era la tattica di gioco che usava e sapevano che non sarebbe stato facile metterla con le spalle al muro, lei non giocava per il risultato lei giocava solo per divertimento e quando il gioco diventava duro lei inevitabilmente spariva.
Gogliardicamente la chiamavano" capuccetto la sola" e lei ne rideva, non le importava cosa pensassero di lei, lei voleva giocare ridere e divertirsi, tutto il resto era solo un contorno.
Percio' fu una cosa strana quando una sera, un lupo mai visto si imbatte' in cappuccetto rosso, lei non ci fece caso piu' di tanto, era un lupo buffo appena lo vide le scappo' da ridere, non avrebbe mai scommesso un centesimo su di lui.....e iniziarono a duellare amichevolmente giusto per conoscere i punti deboli l'uno dell'altro. Era strano duellare...non era guerra era solo semplice e puro divertimento. Era come giocare amabilmente con un cucciolo di lupo, non c'era voglia di conquista. non c'era voglia di vittoria era un gioco senza competizione e forse proprio per questo cappuccetto abbasso' le difese. Passarono i giorni e inevitabilmente i due decisero che forse per essere reali dovevano iniziare a duellare di persona, cappuccetto non ebbe nessuna remora; non si preoccupava dello scontro, sapeva che ne sarebbe uscita comunque vittoriosa, non considerava il lupo come un pericolo anzi era convinta che dopo il primo incontro avrebbe girato le spalle al buffo lupo e se ne sarebbe tornata nella sua postazione dietro al fedele pc senza problemi. Infondo quel lupo arrivato chissa' da dove coi suoi modi strani aveva mosso la curiosita' di cappuccetto e voleva appurare quanto di tutto quel che aveva potuto vedere di lui fosse vero, e sapeva anche che per lei non sarebbe stato un pericolo, non era un lupo che facesse paura, a occhi inesperti poteva sembrare un lupo addomesticato, percio' cappuccetto incontro' il lupo...........................
giocando amabilmente...lasciandosi andare pian piano....quando ormai cappuccetto stava
abbassando le difese......vide il guizzo famelico del lupo apparire nei suoi
occhi.. la faccia del lupo si
trasformo'.....nell'angolo della sua bocca semi aperto cappuccetto intravide i
denti aguzzi e un rivolo di bava scendeva sul suo strano pelo.
Cappuccetto rabbrividi; gli occhi le si spalancarono dallo stupore, in quel momento mise a fuoco che quello era solo il solito lupo; un lupo come tanti; forse solo un po' piu' educato...ma sempre un lupo.
Smise immediatamente di duellare, gli volto' le spalle e inizio' ad uscire dal bosco.
Lascio' scivolare lentamente la spada a terra mentre a passo lento se ne andava......non sapeva che aspettarsi, forse il lupo l'avrebbe aggredita alle spalle, era stata stupida ma non voleva pensarci, non sentiva niente....il lupo era fermo....nessun movimento.....ormai era fuori, gli alberi si diradavano...fuori c'era il sole, era una bella giornata di sole tutto splendeva, cappuccetto camminava lenta, faceva una gran fatica...ogni passo uno sforzo disumano...una lacrima inizo' a scenderle sul viso, poi un altra e un'altra ancora.......si odiava per essersi messa in pericolo, proprio lei che si era ripromessa di non farlo mai piu'...si era fidata...era stata ferita........
Cappuccetto torno' nella sua casina, si lavo' la faccia, si guardo' allo specchio e si odio'.
"Perche' era nata cappuccetto???" Per la prima volta invidio' Biancaneve e La Bella addormentata, loro non erano costrette a barcamenarsi tra i lupi, loro avevano dei bei principi, lei era solo una delle tante cappuccetto con troppe ferite addosso da poterne sopportare ancora.
Pianse ancora.
Poi apri il pc e ritorno' alla caccia virtuale dei lupi, ma questa volta sapeva, la lotta sarebbe rimasta sempre e solo virtuale.
Non sempre le favole hanno un lieto fine, ci sono i buoni e i cattivi ,quelli si sempre, a volte vincono i buoni (lo si spera sempre) a volte vincono i cattivi......a volte non vince nessuno.......e questo e' il finale piu' triste