Gelida manina
21 aprile 2014 ore 13:48 segnalaSono le 19,30 Luca va all'ospedale dove Stefania lavora,sono in ritardo gli
amici aspettano loro x la pizza. Messaggio sul telefonino"ci sono problemi con
un paziente,se vuoi vieni su in reparto aspettami là" Luca sbuffa e spento il
cellulare le va incontro. Non è un reparto normale,ONCOLOGIA PEDRIATICA.
Aspetta qua disse lei,e presa una rivista si sedette ad aspettare,passò 10
minuti,si stava stancando,gli amici che chiamavano,si sentì osservato,si girò e
vide seminascosto da una porta di vetro un bambino che lo stava fissando,un
brivido gelido gli passò per la schiena,quello sguardo lo paralizzò,un battito
di ciglia ed era sparito. Luca si alzò ed uscì dalla sala d'aspetto,guardò a
destra e sinistra e cercò la stanza di quel piccolo come se una forza lo
guidasse. Stefania e Luca convivono già da 4 anni,non hanno figli,lei
infermiera specializzata e lui commesso in un centro commerciale,si amano da
sempre,da quando erano ragazzi. Ancora 15 minuti ed ho finito,Luca annuì e
camminando lentamente per il corridoio gettò lo sguardo dentro ad una stanza,
c'erano 2 lettini ed uno era vuoto e l'altro c'era il piccolo dallo sguardo
gelido. Luca entrò,stava disteso fissando il soffitto e con una flebo attaccata
al dorso della mano,si avvicinò e gli chiese come si chiamava,ma non ebbe
risposta ne con la bocca ne con gli occhi,vide sul letto alcuni disegni fatti
dal piccolo,li osservò senza dire niente,erano tutti bambini soli con la
mascherina e con le ali. Rimase lì ancora qualche minuto e Stefania lo chiamò,
salutò il bambino con una carezza sui capelli e gli disse ciao,ma non ebbe
risposta. Quella sera non mangiò volentieri la pizza,non era al top
dell'entusiasmo,quella sera non fecero neppure l'amore,lei lo capì,lo sapeva,
era normale,lei ne vedeva tutti i giorni,era il suo lavoro. Domenica sei di
turno,vengo con te disse Luca,non era una buona idea pensò Stefania ma non
voleva polemizzare,se vuole venire va bene. Al centro commerciale era aperto,
comprò dei colori ed un album da disegnare per il piccolo e andarono insieme al
reparto. Luca cercò subito il viso di quel "cucciolo d'uomo" seppe da Stefania
che si chiamava Paolo proprio come il suo papà,entrò nella stanza,lo salutò e
gli diede la scatola con i colori e fogli,restò alcuni minuti ad osservarli,poi
un colore dopo l'altro cominciò a disegnare,sempre il solito soggetto,restarono
in silenzio quasi un'ora poi la terapia interruppe la visita. Luca lo salutò
guardandolo ma il suo viso fissava il foglio da colorare ,era quasi uscito
dalla stanza che sentì un "ciao"debole,sofferto,si fermò un secondo e senza
girarsi alzò la mano e se ne andò,andò da lei ma non riusciva a parlare
dall'emozione,la abbracciò e scoppiò in un pianto liberatorio e di felicità.
Raccontò tutto a lei che sbalordita e incredula si complimentò dicendogli che è
da un anno che non dice una parola,è solo,i genitori lo hanno abbandonato 3
anni fa perche si era ammalato ed essendo tossicodipendenti non lo potevano
accudire,ora ne ha 6,anzi fra 10 giorni! Oramai Paolo era nella testa di Luca,
non poteva a non pensarlo,era come un'ossessione,andò a trovarlo al sabato
anche se non aveva tanto tempo,restò lì un a mezzora senza avere nessuna
risposta alle sue domande e prima di andarsene appoggiò le mani sul letto per
alzarsi e sentì una manina gelida sul dorso della sua,si girò lentamente e
incrociarono lo sguardo per la prima volta,resti ancora un po’? Gli chiese
Paolo e Luca annuì perché non riusciva a dire niente ,poi si salutarono,lo
baciò sui pochi capelli rimasti,il bimbo lo abbracciò così forte che sentiva
battere il suo cuoricino sul suo petto....era meraviglioso. Domani è Domenica
ed è il tuo compleanno,cosa ti piacerebbe avere disse Luca,la risposta fu come
un pugno nello stomaco...vorrei una mamma ed un papà come Andrea quello piccolo
che sta’ di là....vedremo cosa si può fare e uscendo gli fece un ciao con la
mano. Andando a casa la mente era una burrasca,voleva dire a Stefania di
adottare Paolo,ma erano solo pensieri che gli passavano per la testa in quel
momento,lo sapeva che non era possibile ma gli piaceva pensarlo. Finalmente
Domenica,Luca è agitato Stefania un pò meno ma è coinvolta dall'entusiasmo di
lui e gli sudano le mani. Sono le 9 Stefania comincia il turno,Luca va subito
nella stanza di Paolo,il letto è vuoto,starà facendo una visita pensò...il
letto però è in ordine...non lo avranno mica spostato....un dubbio tremendo gli
passa attraverso la mente,si girò e sulla porta Stefania con una lacrima che
gli riga il viso senza dire una parola. Luca stava per svenire,non sapeva se
volesse urlare,tacere,vomitare,spaccare tutto,era confuso,le lacrime gli
bagnavano i jeans ...una collega di Stefania diede a Luca un foglio,c'era
disegnato un bambino con la mascherina ed un uomo grande che lo teneva per
mano. Stefania ora lavora in un altro reparto,Luca dopo il lavoro al centro
commerciale va a fare il volontario nella croce verde,non hanno ancora figli da
accudire ma ne hanno uno nel cuore!
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Sono le 19,30 Luca va all'ospedale dove Stefania lavora,sono in ritardo gli
amici aspettano loro x la pizza. Messaggio sul telefonino"ci sono problemi con
un paziente,se vuoi vieni su in reparto aspettami là" Luca sbuffa e spento il
cellulare le va incontro. Non è un reparto normale,O...

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21/04/2014 13:48:25
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patty1953 21 aprile 2014 ore 14:52
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abacogreco 21 aprile 2014 ore 14:54
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LadyMestolo 21 aprile 2014 ore 15:14
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isabel.diGio 21 aprile 2014 ore 16:43
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abacogreco 21 aprile 2014 ore 17:51
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isabel.diGio 21 aprile 2014 ore 18:19
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abacogreco 21 aprile 2014 ore 18:23
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isabel.diGio 21 aprile 2014 ore 18:25
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Evelin64 22 aprile 2014 ore 09:15
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abacogreco 22 aprile 2014 ore 12:54
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JTitor 25 aprile 2014 ore 23:38
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abacogreco 26 aprile 2014 ore 18:27
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ailea1966 11 settembre 2014 ore 00:48
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