Piccoli gesti

07 settembre 2009 ore 17:21 segnala
Erano più o meno le 9.30,sono andata a salutare le mie future colleghe nell'ambulatorio infermieristico,la porta era chiusa,un'iniezione in corso? un monitoraggio della pressione? poco importava,mi sono seduta nella sala d'attesa,vicino ad un'anziana signora con una maglia rosa ed una grande borsa bianca.
Non appena mi sono sistemata accanto a lei,questa esordisce con:
'Sa,signora,io sono venuta in biciletta.Mi sarebbe piaciuto imparare a guidare,ma mio marito non ha voluto,lo riteneva inutile,ed ora che lui è morto io devo andare in bicicletta,non prendo l'autobus perchè sono da sola,mi dispiace disturbare i miei figli che hanno le loro famiglie e i miei nipoti,bè,loro non hanno mai tempo,neppure per me.'


Ho avuto una stretta al cuore.Per un attimo mi si è fermato.Mi sono fatta scorrere davanti tutte le attenzioni che dò e che nego alla mia nonna,e mi sono giurata che mi sarei ricordata di quel discorso,per lei e per tutte le persone che ogni giorno incontro sulla mia strada... credo sia importante far tesoro di ciò che l'esperienza passa,anche se alle altre persone.


La vecchina ha continuato:
'Sa,mi manca molto mio marito,è stato il mio primo ed unico uomo;ed è proprio ora,nella vecchiaia,che avrei bisogno di lui.Magari avremmo potuto passeggiare insieme,ci saremmo fatti compagnia.Non è quando si è giovani che c'è il bisogno del marito,è quando si diventa vecchi...a volte mi sento proprio sola...'


Aveva gli occhi lucidi,lucidi di tristezza e di solitudine...mio Dio,ma quanto doveva sentirsi sola questa donna per volersi sfogare con una perfetta sconosciuta.Con una bambina perfettamente sconosciuta.I 50 anni che piu' o meno ci separavano facevan di me proprio questo:una bambina.Un'altra stretta al cuore.


Non avevo mai pensato al compagno di vita durante la vecchiaia,la mia visione tirata una volta verso il lato romantico ed una volta verso l'esigenza di libertà ed indipendenza...


Aveva solo bisogno di essere ascoltata,nulla di più.
Le è bastato un quarto d'ora per rasserenarsi.Un misero quarto d'ora che a me,in fin dei conti,non è costato nulla.


Amo la mia professione,e ciò che me la fa amare più di tutto sono queste storie;storie di vita vera,che a volte,neppure il più bravo romanziere riuscirebbe ad inventare,a scrivere;storie che non hanno che da insegnarmi.SEMPRE.


Le ore della giornata sono trascorse ed io ho sbrigato le solite commissioni che a tutti i comuni mortali capita di sbrigare,ma il mio pensiero è rimasto lì,con lei,con questa vecchina dagli occhi grigi che mi ha permesso di prendere un po' della sua esperienza,un po' della sua vita...


Mentre stavo andando a prendere l'auto di mio fratello dal carrozziere mi sono soffermata prima su una coppia di anziani signori che camminava mano nella mano,poi su una signora vistosamente in attesa con sua mamma (i lineamenti del volto non potevano tradirla,credo),poi sugli occhi di un bambino,sgranati alla vista di una farfalla...


Era lì,lì davanti a me;avevo davanti il segreto della felicità:LE PICCOLE COSE.


Grazie vecchina dagli occhi grigi e la maglia rosa,grazie di cuore.







Che persone pittoresche...

05 settembre 2009 ore 21:52 segnala
Che persone pittoresche si incontrano navigando nel mare di internet!
La domanda che mi si pone è quasi scontata:
'Perchè sei qui?' oppure 'Perchè mi hai dato corda quando ti mandavo messaggi di posta elettronica?'.


Mi viene quasi da sorridere allo stupore che suscita la mia risposta:
'Per chiaccherare,scambi di opinioni...hai presente?'


E subito si scatenano mille reazioni,ovviamente in disaccordo...


Ho conosciuto persone che fingevano di essere ciò che platealmente non erano (per dir le bugie bisogna fare molti conti ed avere buona memoria)
Ho conosciuto persone con una notevole maestria nel tirare acqua al proprio mulino per raccimolare un incontro a sfondo sessuale con una persona di cui manco sanno il nome.
Ho conosciuto persone che han mandato messaggi in punta di piedi;quasi si poteva sentire il bussare alla porta della posta,timidamente...solo perchè del mio stesso sesso...eran state respinte a gran voce per la sola supposizione che potessero essere omosessuali...e anche se fosse?Io posso non condividere...ma perchè non dovrei rispettare le scelte (se così si possono chiamare) altrui?


Ma non siamo forse persone reali in questo mondo virtuale??!!!


Io non ho nè intenzione,nè voglia di far finta di essere ciò che non sono e non vedo perchè io non debba rispondere a messaggi simpatici,per'non dar corda'.
Mi piace avere a che fare con le persone,mi piace confrontarmi,mi piace dibattere e discutere...nella vita reale...e in quella virtuale...


Un sorriso affiora sulle mie labbra per il fatto appena accaduto che ha fatto partorire questa semplice riflessione che lascio cadere così,come un leggero velo,su una pagina di un immenso e pittoresco mondo;il mondo virtuale....