Saggezza che mi abbandoni ai tumulti del cuore?
Seduta sul bordo del letto al mattino
sei compagna del sole e risuoni delle risate del giorno
Hai il tocco deciso dell’inverno che copre le foglie di brina,
sei limpida luce del sole che svetta nell’azzurro cielo
Ma quando il sole discende ti fai languida e stanca
ti allontani in silenzio e mi lasci da solo
Dove fuggi al tramonto, Saggezza?
Ti sciogli tra i flutti e ti inabissi nel mare?
Ti distendi sul fondo degli oceani immensi?
O è nel ventre di un vulcano che riposi, Saggezza?
È lì che distendi le membra, serri le palpebre pesanti
e assapori il riposo dei giusti?
Dove ti nascondi, Saggezza
Ti cerco dovunque vivendo le mie notti folli
tra i battiti persi del mio cuore,
nel galoppare scomposto dei miei desideri
Ti cerco tra le pieghe del sogno ad occhi chiusi nella profonda notte.
Ti cerco, Saggezza, ma non ti trovo
Se potessi stenderti qui accanto
e illuminare i miei istanti potrei ridere ancora
Vieni, Saggezza e cullami fino all’alba, accarezzami il sonno.....

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