Alba

13 febbraio 2011 ore 15:18 segnala

Albeggia la notte

di desideri soffocati ,

maldestramente sedati,

livido buongiorno su una vita

che sfugge tra le dita.

Occhi di gatto mi fissano muti

unico segno di tenerezza

in un giorno che è sempre incertezza.

Dalla cima dell’abete

una nera cornacchia

gracchia:

Stridulo richiamo

alla corsa giornaliera

che non avrà premio fino a sera…

Ricerco della vita

gli odori ,

i colori ,

tenue nuances

nella luce agli albori…

Tutto è appiattito ,

come filtrato,

 dai miei scoloriti umori.

 
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Albeggia la notte di desideri soffocati , maldestramente sedati, livido buongiorno su una vita che sfugge tra le dita. Occhi di gatto mi fissano muti unico segno di tenerezza in un giorno che è...
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Casa mia

18 gennaio 2011 ore 00:50 segnala
Quante case ho avuto in questi ultimi anni ...Tante e diverse ma nessuna di esse è stata veramente casa mia...Scelte in fretta e per necessità , ammobiliate o parzialmente tali , nuove di pacco o decisamente fuori moda...Ho dovuto accontentarmi ed adattarmi .Ho dovuto anche smembrare vecchie case che erano veramente“mie”smembrando e lacerando nello stesso tempo me stessa...La prima in Valle ,offerta insieme al lavoro .Ci sono entrata senza averla vista, con la mia valigia che portava tutto quello che potevo ,insieme alla disperazione dell’abbandono ,all’impotenza dell’insuccesso ,al dispiacere della solitudine.Un magazzino praticamente da ripulire , da sistemare , da rendere vivibile.Ricordo ancora le lacrime che sono cominciate a scorrermi in silenzio sulle guance, la voglia pressocchè istantantanea di voltarmi , richiudere la porta di ingresso e tornare indietro alla macchina per tornare dai miei figli lasciati in Toscana.Ma questo sarebbe stato un insuccesso , una resa , un darla per vinta a chi in quel momento mi considerava una perdente.Ho ricacciato le lacrime indietro , mi sono tirata su le maniche e ho cominciato a grattare , a pulire ,a sfregare improvvisandomi chissà come , mobiliere , elettricista , idraulico ed imbianchino...E le pareti coperte di muffa son tornate bianche e la luce dove non era è arrivata ...Chi conosceva la casa nel disordine ed abbandono in cui versava ha stentato a ricoscerla una volta sistemata e si è felicitato per il “miracolo “ che son riuscita a compiere con quel poco che c’era e con quel poco che ho potuto permettermi in quel momento ...La seconda casa è stata quella del “concorso”...Fatto quasi per caso e voluto vincere con la forza e la caparbietà che solo la disperazione può dare .Una casa trovata ,scelta in tempo brevissimo con l’urgenza di lasciare una casa e trovarne all’istante un’altra.Una casa grigia come grigio era il rione popolare in cui si trovava ubicata.Strane figure bazzicavano in quel palazzo, un andirivieni sinistro , risposte a mezza voce e con lo sguardo a terra al mio educato buongiorno e buonasera nell’incontro sul pianerottolo di casa .Anche lì ho ristrutturato casa per poter resistere ...Ci son rimasta solo 4 mesi con lo stato d’animo di chi si guarda sempre intorno per essere pronto all’attacco o alla fuga.Dentro casa un mobilio anni 60 , scarno e cadente . In un armadio trovo un’agenda piena di numeri telefonici e dei profilattici , fortunatamente non usati ...Credo quel giorno di aver messo la casa a ferro e fuoco...ne è uscita sterile come un campo operatorio .Salendo e scendendo le scale ho temuto per un po’ che qualcuno mi chiedesse se per caso non facessi lo stesso “mestiere “ della precedente inquilina...Finalmente capitò l’occasione di cambiare nuovamente casa ...l’ennesimo trasloco l’ennesimo cambiamento .Una casa ammobiliata ma decisamente pulita e decorosa.Aveva anche un fazzoletto di giardino in cui rilassarsi durante la breve estate di montagna.Lì ho cominciato a sentirmi un poco più a casa ed ho trovato il coraggio di chiedere ai miei figli di seguirmi senza sentirmi una disgraziata fallita.Uno , il piccolo , mi ha seguito con scarso entusiamo almeno all’inizio , l’altra , la grande ,non ne ha voluto sapere...Ed il tempo è passato ed il piccolo ragazzino che odiava la montagna si è tranquillizzato , ambientato e si è fatto grande...un “armadio a 6 ante “che non entrava più nel letto a disposizione del piccolo appartamento  ...E così ho cambiato ancora casa ...Una bella casa , nuova ,arredata in maniera moderna e funzionale...Un giardino da accudire e uno splendido panorama mozzafiato di cui  godere.A dire il vero una casa isolata , un dormitorio, dove i vicini si incontravano raramente e dove c’era un po’ troppo silenzio e pochissimi servizi...Quindi  mi sono messa in cerca di un’altra soluzione e sono approdata all’attuale casa...Nuova ,arredata in modo semplice ma molto funzionale...E  spero che questo sia l’ultimo trasloco in Valle...Il prossimo sarà per il ritorno alle origini, in quella “CASA” che sarà finalmente la “MIA” casa.Sto cominciando a renderla veramente mia scegliendo arredamento ed apportando le necessarie modifiche e cambiamenti .Non credo che mamma e papà se ne avranno a male se ho cominciato a rendere la loro casa un po’ più mia...o meglio “NOSTRA”.

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Quante case ho avuto in questi ultimi anni ...Tante e diverse ma nessuna di esse è stata veramente casa mia...Scelte in fretta e per necessità , ammobiliate o parzialmente tali , nuove di pacco o decisamente fuori moda...Ho dovuto accontentarmi ed adattarmi .Ho dovuto anche smembrare vecchie case... (continua)
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Natale

23 dicembre 2010 ore 23:44 segnala
Natale …

Rintocco lontano di campanile,

gioia ,nella mangiatoia , al tepore del fienile…

Natale…

E’ dei bimbi ,di giochi , di dolci ,attesa

e per i grandi la fine di ogni contesa …

Natale …

E’ di famiglia caldo abbraccio

e di tanti amici che tendono il braccio…

Natale…

È calore nel cuore ,

nel ricordo di chi non muore …

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Natale … Rintocco lontano di campanile, gioia ,nella mangiatoia , al tepore del fienile… Natale… E’ dei bimbi ,di giochi , di dolci ,attesa e per i grandi la fine di ogni contesa … Natale … E’ di famiglia caldo abbraccio e di tanti amici che tendono il braccio… Natale… È calore nel cuore , nel... (continua)
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Pinocchio è diventato adulto...

28 novembre 2010 ore 18:44 segnala
Papà e mamma mi hanno lasciato a distanza di 10 giorni l’uno dall’altro …I tempo è stato non tempo .Scandito da ultimo solo da rumori ripetitivi , il gorgogliatore di ossigeno e l’insufflatore d’aria del materassino antidecubito .E poi il respiro che gradualmente si è fatto leggero , superficiale , lento, quasi un sibilo .E in sottofondo un gorgoglio che difficilmente riuscirò a scordare . Lei sanguigna , da ultimo non aveva più la forza di arrabbiarsi .La sua una lucida pazzia o forse il più grande dono d’amore che un essere vivente può fare : la propria vita .Mamma in pratica ha cessato di vivere quando babbo se n’è andato .Finchè è stato in casa seppur deceduto lei ha controllato con la volontà la sua malattia . Quando lui è uscito per sempre si è scatenato l’uragano .E di questo uragano noi non abbiamo potuto che essere spettatori .

Ci ha tolto ogni possibilità di intervento , ci ha legato mani e piedi .Lei voleva seguire babbo ed è quello che ha fatto con lucida e incontrovertibile determinazione .Ho seguito e condiviso una agonia di mesi ed in questo tempo ho conosciuto la sofferenza .Mi son chiesta a cosa serve la sofferenza. Ora me ne sono data una ragione , una spiegazione .Serve ad arrivare a desiderare la morte ad accettarla quale termine ultimo e traguardo di vita . Serve ad accettare quello che di per sé sarebbe insopportabile .Ho visto  due tipi di sofferenza : una subita , combattuta ma poi alla fine accettata e vissuta fino in fondo con una dignità da ammirare . E ne ho vista un’altra decisa , determinata quale unico mezzo per raggiungere uno scopo . Lo scopo era quello di rimanere insieme , uniti , a colui con il quale abbiamo vissuto una vita e senza il quale anche la vita non ha più nessuna ragione .In questo tragico percorso ho avuto la chiara e netta percezione di quello che si chiama Amore . Non l’amore annacquato , intriso di sesso e smancerie ,fatto di parole e pochi fatti .Ma l’Amore cristallino , sublimato fatto di azioni che agli occhi di osservatori distratti e superficiali può venir confuso con la pazzia . L’amore che ha legato mamma e babbo è stato però esclusivo , direi bidirezionale e non ha lasciato spazi per nessun altro al di fuori di loro .L’amore filiale , altro e diverso , seppur presente non è stato ragione sufficiente per continuare la lotta per la sopravvivenza .E così mi trovo in breve , brevissimo tempo a perdere gli affetti più grandi della vita , quelli che la vita mi hanno donato .In questi giorni ho provato sentimenti forti , dolore , impotenza ma anche rabbia . Non per babbo ma per lei , la mamma . Ero arrabbiata per la sua caparbia decisione di resa , perché l’Amore per lui le impediva di vedere il nostro amore di figli .Ora che tutto è finito la rabbia è sfumata e mi sento disorientata , spaventata . In questi giorni non sono stata sola , ho scoperto di avere una FAMIGLIA . Per molto tempo dopo la separazione ho pensato di non averne più una . Mi sbagliavo . In questo doloroso frangente abbiamo fatto squadra . Ho visto e conosciuto i miei due figli per le creature più belle che si possa avere .Mio babbo  ha detto dei suoi due figli  : “ Siete speciali “ .Anche io definisco i miei figli in questo modo . Entrambi non più bambini ma adulti capaci di sincero affetto , forti nella dolcezza , nella lucidità , nella capacità pronta di decisione .Ho ritrovato e conosciuto un fratello nuovo …Lo avevo perduto , concentrata come ero , sul leccarmi le ferite , persa dietro a sentimenti non corrisposti o che del vero amore avevano solo il pallido riflesso . Ho trovato una sorella , la sorella che non ho mai avuto … Monica …Presenza costante di una generosità incredibile  , valido aiuto , confidente e consolatrice a seconda del momento . In questa penosa occasione mi trovo a pensare che chi aveva la possibilità di averla al suo fianco con la sua forza e capacità di amore l’ha perduta …inutilmente …stupidamente .

Ho conosciuto anche una cognata  di cui , lo ammetto , avevo una percezione vaga e non rispondente a verità . La ringrazio per la vicinanza , per l’intelligenza , per la sensibilità con cui ha superato vicissitudini passate , cancellato torti ed offese ricevute e forse del tutto immeritate .

Ho anche toccato il polso ad “affetti acerbi “ , giovani , quelli dei miei nipoti …Anche loro pianeti da scoprire e da coltivare con amore .

Abbraccio tutti gli altri membri della mia famiglia , zii , cugini , soprattutto Angela , presenze assidue che la lontananza geografica , il tempo avaro e forse l’indolenza mi avevano fatto dimenticare e inevitabilmente allontanare .Voglio ringraziare anche la cerchia di amici , pochi ma sinceramente affettuosi che mi sono stati vicini in questi difficili momenti : Piera e suo marito Paolo ,Cinzia , Nicoletta Stefania . Con loro il tempo non ha avuto la meglio , non ha spezzato il filo di sincera ed autentica amicizia che ci lega .Spendo anche una parola per il mio ex marito …Al di là della scelta che ci ha allontanato è stato presente e di aiuto dimostrando affetto per chi nella malattia lo ha cercato , lo ha chiamato …Ventiquattro anni di vita con me e con loro che lo avevano accolto come un figlio sono un lungo tempo carico e di dispiaceri ma forse anche di cose belle .Lo ringrazio ed ammetto che è stato migliore di me in occasioni passate . Colgo anche l’occasione per ringraziare i medici , gli infermieri ,le badanti , il fisioterapista ,l’assistente sociale e le collaboratrici della cooperativa che mi hanno aiutato e che hanno reso più”umano “ il cammino della sofferenza …Ho pensato soprattutto alla fine che gli angeli non stanno in cielo ,ma sulla terra …Mi riferisco alla dott. Cinzia Ciriani del reparto di Cure Pagliative dell’Ospedale di Livorno e del personale medico del reparto di Terapia Intensiva sempre dello stesso complesso ospedaliero …Non so come avrei fatto senza di loro …Sono stati semplicemente eccezionali , nella loro umanità , competenza e sincera partecipazione –Ringrazio anche gli amici virtuali con i quali son solita scambiarmi messaggi e commenti .Grazie per le parole di conforto , di incoraggiamento e per le inaspettate e per questo preziose offerte di aiuto .Un ringraziamento anche ai colleghi di lavoro che mi hanno coperto e reso possibile la vicinanza ai miei .Anche con loro le cose cambieranno. Non tutti gli alieni sono alieni ed ognuno di noi è un po’ alieno…

A volte non tutto il male vien per nuocere…la sofferenza ridimensiona , fa cogliere l’essenziale , eliminare il superfluo …Sono stanca , svuotata ma ho voglia di tornare alla normalità , al lavoro , alla piatta ma a questo punto rilassante quotidianità …Ho voglia di ripartire con la promessa fatta a me stessa di cercare di essere migliore di come sono …Portando come baluardo l’esempio di chi ho perso …e donando quello che mi hanno insegnato col bene che mi hanno fatto …Il” Pinocchio “diventerà bambino …o forse ADULTO .

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Papà e mamma mi hanno lasciato a distanza di 10 giorni l’uno dall’altro …I tempo è stato non tempo .Scandito da ultimo solo da rumori ripetitivi , il gorgogliatore di ossigeno e l’insufflatore d’aria del materassino antidecubito .E poi il respiro che gradualmente si è fatto leggero , superficiale ,... (continua)
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MADAME BRINA

28 ottobre 2010 ore 15:37 segnala

 

Durante la notte è passata

Madame Brina...

Ci ha fatto la sorpresa

stamattina...

Ha lasciato preziosi ricami ,

elaborati merletti ,

un po' ovunque ,

perfino sui tetti !

Son opere di fine cesello

che non voglion scalpello :

Duran lo spazio di poche ore ,

saran disciolte presto

dal pallido raggio di sole ...

Solo gli stupidi e gli "alieni "

non ha imprigionato

nella morsa di gelo ...

Continueranno pertanto

l'opra loro

con inesauribile zelo ...

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Durante la notte è passata Madame Brina... Ci ha fatto la sorpresa stamattina... Ha lasciato preziosi ricami , elaborati merletti , un po' ovunque , perfino sui tetti ! Son opere di fine cesello che non voglion scalpello : Duran lo spazio di poche ore , saran disciolte presto dal pallido raggio di ... (continua)
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Inverno

27 ottobre 2010 ore 06:25 segnala

 

La neve ha coperto le cime dei monti , ha spolverato come se fosse zucchero a velo gli abeti in quota …L’immagine mi ricorda i miei presepi di bambina quando spolveravo la farina sulle montagne fatte di carta …E’ scesa di quota , alleggia leggera in aria come polvere impalpabile ed è “sinistramente “ vicina .Osservo il cielo , che non ha nulla dell’azzurro che amo tanto e mi soffermo sulle nuvole bianche che circondano come braccia spettrali le cime ormai candide . Cerco le tracce di un autunno che è stato straordinariamente breve : i colori caldi del giallo , del marrone e del ruggine si intuiscono a tratti , si immaginano nelle rare foglie che ancora non sono state staccate dai rami ignudi degli alberi . Solo l’abete conserva il suo colore ed i suoi aghi che aspettano la neve indomiti : non saranno sconfitti dalla morsa del gelo .Echeggia nel silenzio il gracchiare sinistro dei corvi : il loro manto ,nero come la notte, spicca in uno stridente contrasto con il biancore immacolato del manto nevoso . Non amo questi uccelli ,la loro vista mi rende ansiosa e triste . Sono esseri spavaldi , non temono niente , non si allontanano neanche quando fermi sull’asfalto a mangiar chissà cosa, una macchina passa loro vicino .
“Volo lassù dove osano solo le aquile,
silenzio ,nicchia di solitudine ,
sperduta, dove non ci sono confini ,
zattera , approdo provo
nella candida e gelida coperta
e nel suo candore rifugio trovo “.

23/10/2010

24 ottobre 2010 ore 10:50 segnala
Prima di rientrare mi sono fatta il giro dell’isolato …l’aria pungente di fine ottobre mi fa sentire viva …Qualche folata di vento dispettosa scompiglia i pensieri e le foglie ormai numerose cadute dagli alberi . Si rincorrono , si sollevano per poi ricadere ed accumularsi negli angoli , negli anfratti delle vie . Guardo il cielo …Non si vedono stelle ma solo la luna …E’ piena e porta intorno un alone spettrale che non promette niente di buono per domani …Rabbrividisco …un paese di morti sembra . Tutti in casa per la cena a godere del tepore del camino …Perché qua molti hanno il camino e si riscaldano con la legna …Ne sento l’odore piacevolmente presente nella strada : odore di resina misto a fumo …Nell’aria è sospesa una leggera nebbiolina che offusca la vista e smorza i contorni delle cose . lo sguardo spazia verso il castello e verso le colline e le alture antistanti …è stupenda la sensazione che ne ricevo ora e quando nevica …E’ quello di un presepe vivente con le lucine che vivono delle vita dei loro artefici …Un gatto mi sfreccia davanti e corre , gatto innamorato , a dichiarar il suo amore a chissà quale dolce metà…Eccomi arrivata alla fontana …e’ ancora viva , ancora canta non sopraffatta per il momento da Madame Gelo …Poco più avanti il lavatoio , un tempo ritrovo di comari che univano l’utile , il lavaggio dei panni , al dilettevole , il chiacchiericcio di coloro che non sanno farsi i fatti propri …Ma in paese è così: tutti sanno tutto di tutti …Non posso andare oltre ,le luci si perdono improvvisamente in un buio che si fa sempre più fitto . Non mi resta che tornare verso casa anche perché comincio ad avere freddo …La notte ferma tutto : le opere ed i pensieri . Anestesia del sonno che non muta la realtà del giorno .

pagliaccio

22 ottobre 2010 ore 21:03 segnala

 

"Mi sono alzata
e mi sento pagliaccio ,
buffone di corte ...
Albergo la morte
e sfido la sorte ...
La maschera mostra il riso
ed un pacato sorriso ,,,
Dietro è bufera ,
guerra
pena ...
Ma il pagliaccio balocca ,
danza, mentre pendolo rintocca...
Confonde la vita,
imbroglia se stesso ...
Davanti allo specchio
toglie la maschera
e svela sè stesso ...
maschera di gesso
senza alcun nesso ..."

Spirali di fumo

15 ottobre 2010 ore 23:31 segnala

 

Profumo di ottobre ,

odore di legna

che arde in un camino …

Il fuoco scoppietta ,

scintille di luce ,

 tracce di calore ,

abbraccio di famiglia …

Io ,sacco vuoto ,

raggomitolato su me stesso ,

ascolto l’eco d’antiche speranze ,

spirali spietate di rancore

per ciò che non mi appartiene più

e mi ripugna…

In un angolo buio

un nugolo di sogni,

la donna che danzava alla vita ,

lasciata al bivacco

dell'illusione

a raccontare favole

ed amori rubati ...

Si lacera il ricordo ,

dissipato dal vento

sale alla Luna

tra spirali di fumo …

Piove

10 ottobre 2010 ore 08:53 segnala
Piove .Una pioggia fine , sottile , quasi impalpabile ,insistente come un bambino dispettoso . Piove . Le gocce cadono silenziose senza fare rumore, bagnano le case , le macchine i prati ed i boschi .Rendono lucide e pulite le foglie degli alberi . Donano colore ai grappoli d’uva ancora nella vigna in attesa della vendemmia e rigano come lacrime la buccia delle mele ancora da raccogliere sugli alberi .Battono sui vetri della mia stanza , perle trasparenti , prismi deformanti attraverso le quali l’esterno cambia aspetto …Una nebbia spessa aleggia ,avvolge come grigio manto il castello donandogli un aspetto quasi spettrale .Rincorro tra le gocce i pensieri …Son gli stessi di ieri , ma ora non sto male .Le mie ore sono qui e come fiume corrono al mare .Zitta ,nelle pieghe della notte rabbrividisco per gelide paure ,come da bimba quando aspettavo il tenero abbraccio del sonno che fugava ogni ombra e metteva a tacere ogni fanciullesca paura …