Toni Bentley

29 agosto 2017 ore 17:03 segnala
"Qualcuno deve stare sopra , qualcuno sotto.
Stare fianco a fianco è una noia.
La parità vanifica il progresso, impedisce l'azione.
Ma due che stanno uno sopra e uno sotto, bè, fanno in tempo ad arrivare in capo al mondo e tornare indietro, prima che i sostenitori della parità finiscano la trattativa su chi paga, chi scopa e chi si prende la colpa!"
(Toni Bentley - The Surrender )
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"Qualcuno deve stare sopra , qualcuno sotto. Stare fianco a fianco è una noia. La parità vanifica il progresso, impedisce l'azione. Ma due che stanno uno sopra e uno sotto, bè, fanno in tempo ad arrivare in capo al mondo e tornare indietro, prima che i sostenitori della parità finiscano la...
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Quel che bramo...

29 agosto 2017 ore 16:25 segnala
Tra occhi pieni di disincanto, quelli che bramo hanno la capacità dello stupore, un'innocenza da corrompere o una colpevolezza da assolvere, comunque occhi che sanno trasformarsi in laghi.
Tra labbri che sanno donarsi, quelli che adoro sono umidi e pieni, perfetti nel loro delitto, fieri di inanellare nel loro lento dischiudersi.
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Tra occhi pieni di disincanto, quelli che bramo hanno la capacità dello stupore, un'innocenza da corrompere o una colpevolezza da assolvere, comunque occhi che sanno trasformarsi in laghi. Tra labbri che sanno donarsi, quelli che adoro sono umidi e pieni, perfetti nel loro delitto, fieri di...
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I sogni son desideri...

03 agosto 2017 ore 14:29 segnala
Ci vuole un po' di coraggio per assecondare un sogno, sognare così forte da far sanguinare il naso,(rubando la metafora a De André).
Ci vuole coraggio, perché la magia di un sogno non è quella di vederlo realizzato, ma quella di svegliarsi al mattino con le sue tracce sulla pelle.
E' un giorno devi decidere se farli vivere nello sguardo avido che scorre le pagine o essere la storia narrata da quelle parole.
Se c'è magia in quell'onirico il merito è di chi sogna, perché nel viverlo sulla propria pelle fino a sentirne aspro il sapore al risveglio, non si rammarica della sua effimera natura e non ha rimorsi per la sua falsa realtà, ma assorbe tutta la malia figlia di questi eretici attributi e vive sapendo di poter continuare a sognare ancora.
A.
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Ci vuole un po' di coraggio per assecondare un sogno, sognare così forte da far sanguinare il naso,(rubando la metafora a De André). Ci vuole coraggio, perché la magia di un sogno non è quella di vederlo realizzato, ma quella di svegliarsi al mattino con le sue tracce sulla pelle. « immagine » E'...
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Tutti vogliono qualcosa....

02 agosto 2017 ore 15:26 segnala

Ammettiamolo, ognuno di noi ha uno scopo quando s'immerge in certi luoghi, sia essi virtuali o reali, la tendenza spesso è di mascherarli, celarli in attesa di un momento più favorevole, o semplicemente perchè troppo crudo per essere apprezzato se non edulcorato prima da vene di sano perbenismo. A volte abbiamo bisogno di un alibi da esporre. Credo che questo sia in parte umano e in buona parte sbagliato. Non amo la caccia ma se fossi un cacciatore porterei con me, come nell'omonimo film, una sola pallottola, prediligendo la caccia di selezione. Nei rapporti umani quaeto equivale a mirare bene e colpire giusto.

DECALOGO:

Questo è un account legato a un profilo FB, pertanto è volutamente scarno perché pubblico. Lo scopo essenziale è quello espresso dalla sua natura, esso non è celato, ma spudoratamente manifesto e chi lo riconosce saprà quanto e come apprezzarlo, e questo mi basta.
Il percorso, le sfumature, la forma, son tutti attributi necessari ma vincolati al rispetto del decalogo che segue:

1) Le bugie hanno le gambe corte. Se siete bianchi non vi dipingete neri, alla prova dei fatti se i bianchi non sono graditi sarà solo una perdita di tempo per entrambi.
2) Per esperienza noto l'abbondanza di autostima che permea questi luoghi. Nessuno è immune, forse neppure io. Io sono una persona attraente, fisicamente e mentalmente, sono colto, esperto e attento. Senza troppi peli sulla lingua posso però usarla per accompagnare e complementare la fisicità di molte emozioni.
3) Sono etero,abbastanza Kinky e non sono libero. Simpatico, deciso e abbastanza stronzo da farmelo perdonare.
4) Sono normalmente felice e ho un'ottima e soddisfacente vita familiare, professionale e sociale che comprende anche questa parte (oscura?) che ne è componente essenziale.
5) I miei incontri sono intensi e ben selezionati. Stabilisco relazioni MAI invadenti, ma legate da intimità, complicità e visione comune di intenti. Se siete in cerca di consumi veloci, sveltine da casalinghe annoiate, questo volete e di questo avete bisogno NON sono il vostro tipo. E' un gioco troppo interessante per vederlo svilito da giocatrici improvvisate
6) Non disdegno il piacere di un incontro al buio, ha il suo fottuto e dannato perché, ma due chiacchiere e un caffé mettono al riparo da molte sorprese ( punto 1 e punto 2)
7) Mi relaziono in orari e ambienti consoni, tenendo in gran conto le esigenze e i constrain
8) Le location sono imnportanti: Luoghi discreti, che possono donare tranquilllità e sicurezza e sempre consoni.
9) Gli spazi temporali devono essere adeguati. Il piacere ha le sue logiche e vuole i suoi tempi, Per un'ora di mera attività fisica preferisco la palestra. (punto 5)
10) Classe e signorilità non sono un must ma averle rende tutto ancora più piacevole.
11) Ovviamente non sono un mercenario, e non sono interessato a chi lo è.
12) Alle spalle non ho problemi irrisolti e davanti non ne voglio. Sorrido perché sono un inguaribile ottimista e ritengo che la condiviione di alcune emozioni possa far bene a tutti.
13) Mi piace quello che faccio, come lo faccio e perché lo faccio. Sono onesto e non ho bisogno di alibi, in fondo frequentandomi da una vita sono il maggior esperto di me stesso.
14) Se sei come me metà dell'opera è già compiuta, l'altra è da costruire e sono bravo. Sappilo.
15) In genere se non sei parte della soluzione, sei parte del problema! Decidi da quale parte vuoi stare. ( sorrido)

A.
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« immagine » Ammettiamolo, ognuno di noi ha uno scopo quando s'immerge in certi luoghi, sia essi virtuali o reali, la tendenza spesso è di mascherarli, celarli in attesa di un momento più favorevole, o semplicemente perchè troppo crudo per essere apprezzato se non edulcorato prima da vene di sano ...
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Sensualità

02 agosto 2017 ore 12:01 segnala
I canoni della bellezza ancorché fluidi nel corso del tempo presentano radici comuni, ben riconosciute dalle culture. Fascino e sensualità seguono percorsi più misteriosi e difficilmente analizzabili o riconoscibili. Eppure esistono, variano nel senso comune da persona a persona, ma è innegabile il loro potente effetto. Che cos'è che ci fa girare lo sguardo e ci fa effetto al netto dell'evidenza di un bel corpo, un bel viso o qualche centimetro di carne scoperta? Perché a tratti si è in preda di una malia che nell'analisi dei fatti non riconosce ragioni? Non ho risposte certe. So solo che accade e allora si segue con lo sguardo una figura se ne sentono forti gli attrattori e non si può fare molto.
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I canoni della bellezza ancorché fluidi nel corso del tempo presentano radici comuni, ben riconosciute dalle culture. Fascino e sensualità seguono percorsi più misteriosi e difficilmente analizzabili o riconoscibili. Eppure esistono, variano nel senso comune da persona a persona, ma è innegabile il...
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Tradimento e adulterio - Riflessioni tra pensieri e blog

01 agosto 2017 ore 13:04 segnala
"Il tradimento e l’adulterio, pur non avendo più da tempo una connotazione così fortemente negativa, non sono accadimenti banali all’interno della vita di una coppia. Per assurdo potrebbero in taluni casi rappresentare proprio il tentativo di tenere insieme quell’ideale di aspettativa che la promessa di un matrimonio o rapporto annega in se, per mezzo di un’emozione che permette di rinsaldare la propria unione, più che distruggerla. Infatti, più che mandare all’aria unioni di lunga data, l’adulterio, se portato avanti con intelligenza e tatto, consentirà loro di restare in piedi." (sintesi a memoria di un servizio giornalistico letto non ricordo dove)
Sembra un elogio del tradimento ma non è così, perché coloro che consciamente affrontano una separazione e sopravvivono alla fine di un rapporto, portando il fardello del fallimento, sono davvero persone meritevoli, capaci, nel bene e nel male, di inseguire un modello non corrotto e responsabile. ll pensiero però va a coloro che osano incamminarsi tra le pieghe della luce immersi a tratti nell’ombra e che tramano e ordiscono pur di non cedere alla responsabilità di una fine non voluta. Sono davvero essi più fragili? Preferire il “tradire” piuttosto che il “finire” è davvero così terribile?
In definitiva, non si può dare alcun giudizio né su chi si separa, né su chi commette adulterio. Sono due modi di rapportarsi con il mutamento della qualità e quantità dei sentimenti che derivano dalle ampie dinamiche sempre presenti all’interno del rapporto di coppia, dove l’unione quotidiana delle forze della stessa, contrasta le pressioni di una vita fatta sì di piaceri, ma anche e sempre più di doveri e incombenze. Forze che mutano nella forma, nella sostanza e nel loro reciproco rapporto matematico. C’è chi può vivere all’intero di queste dinamiche senza sentirne il peso e chi può affrontarle solo rispettando l’equilibrio delle proprie necessità e per non “tradire” i propri progetti di vita è costretto, proprio per rispettarli, a tradire il proprio partner.
Se si decide di fare il fatidico passo bisogna però avere il coraggio di stabilire i propri intenti, i limiti del territorio emotivo e fisico, ed essere consci dei pericoli che si annidano lungo la via. C’è un rischio, e c’è sempre, e sarebbe sciocco non calcolarlo nella giusta misura, quindi adeguare, limitare e misurare i propri comportamenti e le proprie azioni, quando si decide di varcare la soglia del “tradimento” non è un’opzione ma è un “must”.
In generale, e così accade veramente nella generica accezione, si è buoni amanti e buoni compagni per il proprio partner e viceversa. La presenza di queste due peculiarità e il livello qualitativo della loro somma, nella dinamica temporale di una coppia sana, non muta nel corso del tempo, a mutare è solo il rapporto (matematico) tra queste, non il loro totale. In altre parole ogni splendido amante che potremmo incontrare al di fuori dei nostri rapporti di coppia è a sua volta moglie o marito o lo sarà. E all’interno di quell’universo e alla lunga non è e non sarà meglio di quanto abbiamo già in casa.
Quindi la prima regola d’oro è quella di valutare le emozioni nel loro oggettivo contesto: quasi tutti possono essere splendidi donando il meglio di sé per tre o quatro ore! E non ci si può illudere che quello sia il punto di riferimento e non ci si può innamorare di questo. Punto.
Se si tratta di un’avventura tale deve restare. Meglio erigere muri a protezione e per farlo dobbiamo limitare i nostri comportamenti e se è possibile vivere quell’esperienza per quello che abbiamo deciso che debba essere, e cioé incontri fisici e passionali. Le cene a lume di candela, i fine settimana romantici e altre piacevoli attività, se non governate, intessute nel terreno del “gioco” e condotte con l’abilità consumata di un attore, possono solo causare problemi, quando non seri danni.
La seconda regola è un paradosso ed è basata sull’onestà. Un puro paradosso, ma in questi rapporti dove a tener banco è l’immaginario è bene non dimenticare il senso delle cose e se si “gioca” agli innamorati è bene tenere sempre in evidenza che di “gioco” si tratta, a maggior ragione se uno dei due personaggi è una persona non coinvolta in un rapporto di coppia. NON ILLUDERE NE’ ILLUDERSI MAI. L’onestà è un prerequisito costante anche con se stessi e quello che cerchiamo in questo rapporto deve essere ben chiaro fin dall’inizio anche e sopratutto a noi. Solo così si potrà vivere pienamente la scelta fatta.
Terza regola è la discrezione. E’ una avventura, un gioco, ma LE POTENZIALITA’ DI DANNO SONO ENORMI E I DANNI IRREVERSIBILI, quindi utilizzare la massima attenzione a tutto ciò che potrebbe riservare brutte sorprese dovrà essere una costante. Poche tracce e pulizia di tutto, nessuna scusa improbabile perché il desiderio spesso ci fa apparire credibili storie che non reggerebbero neanche se l’interlocutore fosse un bambino. Quel che si fa, lo si fa solo se sussistono le condizioni minime di sicurezza. Senza mezzi termini né eccezione alcuna. Evitare di narrare i propri piaceri e le proprie avventure ai propri intimi amici ci porrà al riparo da imbarazzi futuri e in genere meno persone sanno meglio sarà. Anche tenere un riserbo con il compagno di avventure è una buona strategia e della propria vita meglio raccontare il minimo indispensabile.
La vita di coppia e il mondo delle “avventure” sono mondi separati ed è bene che restino tali. Gli equilibri psicologici pretendono nette separazioni e assenza di contaminazioni. Non portarsi l’amante a casa per quanto comodo e intrigante possa sembrare, è una regola aurea.
La gelosia appartiene al possesso e quest’ultimo abbraccia ogni cosa a vari gradi e livelli. Essere ingenui però non aiuta e seppur possa apparire piacevole ipotizzare e pretendere la fedeltà del proprio amante, tale prerogativa è meglio guadagnarsela sul campo, senza però temere il contrario. Le avventure è giusto che abbiano perimetri ristretti e una fine certa. Anche l’amante può divenire possessivo e geloso. Prevenire è meglio di curare, quindi porre attenzione particolare e alle prime manifestazioni di atteggiamenti al di sopra delle righe prendere i necessari provvedimenti, anche se essi dovessero risultare eccessivie costosi. Intervenire subito e senza ripensamenti.
Se i tradimenti, per definizione non si confessano mai, a maggior ragione le avventure. Quindi non ha senso alcuno il racconto o la confessione specie se postuma. Le ferite inferte da un tradimento scoperto o raccontato, anche se appartenuto al passato, guariscono lentamente, spesso non del tutto e alimenteranno sospetti e atteggiamenti proditori che ci accompagneranno per il resto della nostra vita di coppia.
Non ci si imbarca nel mondo delle “avventure” per senso di ripicca o per parità di intenti, meglio lasciar perdere queste tentazioni se esse sono la sola motivazione che si è in grado di esprimere. Semplicemente non funzionano e non si trae godimento.
E’ innegabile che il il FlirtGame, se ben gestito, aumenta l’autostima e la sicurezza nella propria persona. Questo rende se stessi più sicuri emotivamente e più attenti alla propria immagine, la trasgressione accentua questi elementi. Tutto ciò può avere un benefico effetto sulla propria vita in generale e per assurdo anche sul regime di coppia.
Dopo diversi anni di vita di coppia a volte bisogna arrendersi all'evidenza: a letto ci si annoia e non ci si diverte più molto. Ci si rende conto di avere dei desideri e molti di loro sono insoddisfabili all’interno del normale e consueto rapporto. Se non si è certi di avere un partner capace di seguirci senza che i mutamenti del ménage possano essere giudicati ed essere forieri di contrasti, allora perché non provare altre strade? E’ comunque indispensabile dissociare l'amore dal sesso ( anche se alcuni sentimenti comunque si solleveranno) e mantenere sempre e comunque un controllo delle situazioni.
I PRO E I CONTRO
Sentendosi di nuovo desiderati, ci scopriamo più interessanti e la valorizzazione che ne consegue è un guadagno per tutti. Per noi e per le persone che ci circondano.
Liberarsi di alcune barriere, consente la ricerca del puro piacere. Nuovi luoghi per fare l'amore, nuove emozioni fisiche. Nell ‘universo della trasgressione ci si abbandona più facilmente al desiderio e alle sue molteplici forme, si hanno meno complessi e al netto di quel poco che è vietato TUTTO E’ PERMESSO.
Un'avventura è come aggiungere una dose di vitamine alla routine. Ci si alza di buonumore e si comoensano alcune comuni avversità con l'idea intrigante delle prossime azioni. Il brivido e l’ eccitazione provati nel traguardare il mondo, nel pensare a quel che direbbero certe persone se sapessero, sono potenti attrattori che si sommano al resto. Insomma, ammettiamolo: sentirsi diversi e al di sopra dei generi è una bella sensazione.
Un amante o un’amante è come un tesoro che si nasconde in una scatola chiusa a chiave. Lo si ammira e ci appartiene senza che nessuno lo sappia. Piacevole ebrezza.
La routine diviene screziata Appuntamenti di nascosto, nuovi giochi erotici, incontri piacevoli. Insomma, non solo si provano le emozioni dell'inizio di una relazione..ma è proprio la natura della relazione ad essere scevra dalle asperità che i normali rapporti si trascinano. Il cuore batte veloce e il nostro corpo risponde, nuove e benefiche endorfine viaggiano dentro di noi.
Nuova pelle, nuovo odore, nuovi gesti, nuovo corpo, nuove parole… Insomma, è tutto nuovo ed eccitante. Il cambiamento ci stimola e ci fa sentire più vivi. Ed è per questo che corriamo tutti quei rischi.
La paura di avere lasciato delle tracce, il telefono che suona all'improvviso o incontrare per strada qualcuno che ci conosce mentre si passeggia con l'amante. Tutte manifestazioni del nostro timore di essere scoperti. In piccole dosi è puro piacere ma l’eccesso è molto sgradevole, ovviamente al netto delle conseguenze derivanti da un atteggiamento superficiale.
Siamo persone libere e abbiamo il diritto di sentirci realizzati e appagati, ancor di più quando la vita e i problemi del quotidiano ci pongono negativamente sotto pressione, ma è anche vero che stiamo tradendo la fiducia della persona con la quale abbiamo un tempo deciso di intraprendere un cammino e questo sicuramente non ci rende fieri.
Seppur marginali ci sono aspetti sanitari da non sottovalutare. Anche le malattie sessualmente trasmesse, ancher quelle banali, possono trasformare in un incubo il piacere di una semplice avventura.
Le avventure finiscono, come le vacanze, ma con le prime, se non si è pronti e preparati ad accettarlo, sono guai. tuuto quel benesserwe narrato svanisce e lascia posto ad astenia, tristezza e nervosismi, è difficle nasconderlo ai propri cari e al mondo intero. Impossible sfogarsi con chi è all’oscuro. Bisogna contare solo sulle proprie forze ed evitare, fortemente evitare di divenire novelli “stalker” con tutte le negative conseguenze del caso. Ben gestire la fine di un rapporto è un compito complesso e va afforntato con maturità e intelligenza.
Se il partner scopre il tradimento, le cose non potranno più essere come prima. Il legame con il compagno si spezzerà, le sofferenze saranno inevitabili. Per rare coppie questo evento doloroso non avrà conseguenze definitive, ma nella norma il tradimento porta alla separazione immediata o al progressivo deterioramento della relazione.
I conti dell’oste non deporrebbero a favore del tradimento. L’ algida analisi del rischio e la valutazione delle possibili conseguenze rilevano una sperequazione a favore della fedeltà, ma siamo umani e non computer, e la logica poco ci appartiene. Per esperienza diretta e indiretta posso però affermare che nell’addentrarsi nel territorio dell’infedeltà la giusta misura, una sana motivazione coadiuvata da una buona dose di intelligenza e l’assenza di ingenuità di fondo, riducono fortemente i rischi lasciando intatte emozioni e piacere, quindi ..perché no? Ma ricordiamo tutti che siamo umani e dunque fallibili.
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« immagine » "Il tradimento e l’adulterio, pur non avendo più da tempo una connotazione così fortemente negativa, non sono accadimenti banali all’interno della vita di una coppia. Per assurdo potrebbero in taluni casi rappresentare proprio il tentativo di tenere insieme quell’ideale di aspettativa ...
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01/08/2017 13:04:53
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