
Pensavo che non potesse passarmi mai. Che avrei imparato,
col tempo e con gli anni, a convivere con alcuni vuoti e con alcune assenze. Mi ero, da sola, condannata all'idea che certi fantasmi avrebbero fatto parte di me, ad oltranza. Perché quando vivi intensamente, non t'aspetti che possa finire, non lo metti in conto; e così, quando, per mille o nessuna ragione, tutto finisce, ti convinci che non ti passerà mai. Ho pianto tantissimo, fino a scordarmi come si fa. Fino a credere che, tanto, non avrei potuto piangere più. Perché nessuna persona ha una riserva sconfinata di lacrime. Ho cucito strati e strati di guscio.
Cercando di non provare niente, di non sentire niente.
Credendo che non ne valesse la pena. Ma per quanto mi piaccia sentirmi forte, io non sono fatta per il freddo dentro. Ho bisogno di sentire il sangue che scorre, ho bisogno di buttarmi a testa in giù,
senza badare alla profondità, ho bisogno di rischiare, 'che altrimenti, poi, mi tormento con un trilione di 'chissà se'.
Corro sempre il rischio di vivermi un'emozione.
Imparando a medicare col tempo e la pazienza le eventuali scottature. Adesso, in realtà, se ci penso, ho più paura che mai,
più paura di tutte le volte in cui ho avuto paura.
Ma, oggi so che le delusioni passano. Anche quando s'accodano tutte insieme, anche quando soffocano ed ingombrano. Passano. E disegnano, badando bene ad ogni dettaglio, le persone che diventeremo dopo. Un po' meno ingenue, forse; ma bellissime.
Bellissime e pronte ad innamorarsi. Con la voglia di credere che sia la volta buona. L'ultima, e paradossalmente, anche la prima.
Animafragile............... :cuore