
i suoi occhi scuri si fermavano con leggerezza sul parco e gli alberi di fronte l'ingresso dell'istituto.
La porta si apri' e la direttrice scese con sicurezza i pochi gradini che la separavano da Annabelle...
le porse la mano con un sorriso rassicurante "benvenuta, io sono Elena e per i

La donna era decisamente elegante ma semplice e sicura nei gesti e nel tono della voce.
I suoi occhi scrutavano la giovane cercando uno spiraglio, una porta da cui poter entrare..
Annabelle sembrava distratta, altri studenti parlottavano nel parco.
Poi arrivo' un'auto scura e scese lei, Catherine...indossava un cappotto nero e una gonna corta, lunghi capelli biondi raccolti.
Si giro' verso Annabelle e poso' i suoi occhi a lungo in quelli della giovane...
Un attimo lunghissimo, interminabile, due anime che si incontravano per la prima volta e che gia' sapevano di appartenersi..
Elena percepi' quello sguardo, conosceva bene Catherine, l'insegnante sicura di se, consapevole del suo fascino, conosceva molto bene quel modo di sfiorare i sensi...
Prese Annabelle per mano e l'accompagno' dentro.
La giovane continuava ad essere distratta ma ora era la bellezza statuaria di Catherine ad ipnotizzarla.
"questa e' la tua stanza Annabelle" disse Elena aprendo la porta, "domani ti aspetto nel mio ufficio per redigere il programma di studi".
"ottimo ci saro' grazie".
Due minuti dopo senti' bussare, apri' sapendo gia' chi avrebbe visto...
Le loro labbra erano gia' infuocate, affamate di contatto, di pelle e profumi...
I loro sapori erano essenze che riempivano la stanza, i loro sospiri silenziosi raccontavano la loro storia , senza promesse, senza futuro, solo una lunga notte per vivere e morire su quel letto...
L'alba arrivo' frettolosamente, Annabelle si vesti' in fretta e bacio' Catherine sulla fronte..
Elena era gia' in ufficio, non era riuscita a dormire quella notte, l'arrivo della ragazza l'aveva turbata, a dire il vero era stato quello sguardo tra le due donne ..
Annabelle busso' ed entro', sembrava sfinita ma aveva una luce diversa..
Elena sapeva, abbasso' gli occhi e prese un registro ed una penna..
"Annabelle, voglio che tu sappia che faro' il possibile per rendere facile il tuo cammino in questa scuola e credimi Catherine sara' una montagna insormontabile"
Annabelle non si aspettava tanta schiettezza e resto' senza parole pero' i suoi occhi dicevano tutto.
Elena sapeva, Annabelle sapeva , Catherine sapeva...
Tutte e tre sapevano che era successo, che da quel momento nulla sarebbe stato piu' semplice, tutto si era complicato...
Per le tre settimane seguenti Annabelle e Catherine furono rapite da una passione senza limiti, le notti chiuse in quella stanza, di giorno tra i banchi di scuola o nei corridoi sguardi discreti , mani che si sfioravano furtivamente....ma Elena era li' e vedeva, Annabelle era diventata per lei un'ossessione di giorno e di notte, il pensiero di lei tra le braccia di Catherine la turbava profondamente e smuoveva pensieri che credeva archiviati da tempo...
"Annabelle, ti aspetto nel mio ufficio alle tre per decidere i nuovi esami da sostenere"
Catherine era li' vicino e percepi' qualcosa, una minaccia, guardo' la giovane e con lo sguardo la rassicuro'.
L'ufficio era nella penombra, un albero davanti alla finestra copriva il sole, Annabelle entro', Elena era in piedi davanti la vetrata, guardava fuori, nel parco.
Non si giro' ma inizio a parlare.
"Io capisco perfettamente, Catherine e' davvero stupefacente, ho visto decine di ragazze restare impigliate nella sua rete di seduzione, sognare e poi svegliarsi all'improvviso sole perche' lei era gia' in un altro letto...Catherine non sa farne a meno e tu non meriti un risveglio cosi', tu meriti promesse, tu meriti....."
Elena poso' la sua mano sul collo di Annabelle e le carezzo' una guancia, poi si chino' su di lei , sulle sue labbra socchiuse, la ragazza non si mosse, non provo' a liberarsi, assaporo' quel bacio dolce e mentalmente penso' a Catherine, alla sua violenta dolcezza...
Resto' li con gli occhi chiusi rapita da quella voce che sussurava al suo orecchio
"tu puoi avere tutto di me....all of me..."
La porta si spalanco' e Catherine entro'...
