Ho una lettera da darti,

scritta in un chiaro giorno d'autunno quando i pensieri ritrovano la strada nell'aria tiepida sorrisa dal sole.

Ho un cuore da mostrarti,

ferito da un ghiaccio di vento scagliato dall'arco del destino.

Ho una canzone da cantarti,

sospesa tra l'allegro affanno di giorni felici e lo sgomento di un bimbo smarrito.

Ho una poesia da dedicarti,

scovata sul fondo del cassetto dei sogni.

Ho una vita da sussurrarti,

che già conosci perché riflessa nei tuoi gesti e nei tuoi giorni.

Ho due lacrime da farti assaggiare,

salate come sabbia di deserto e amare come veleno di serpente.

Ho un dolore da gridarti,

incandescente come lava di vulcano e appuntito come pugnale assassino.

Ho il tuo futuro nelle mie mani

perché sono io ciò che ti mancava.

Sono la tua ombra, la luce che ti sveglia al mattino, l'increspamento dell'onda quando il vento accarezza il mare.

Sono il battito che mancava al tuo cuore e l'angolo di cielo che non riuscivano più a scorgere i tuoi occhi.
E. V.
:fiore