Il muro
07 febbraio 2024 ore 15:38 segnalaErano rientrati in gruppo in hotel, dopo la notte in discoteca: chiassosi, felici e sudati come sanno essere solo i diciottenni in gita scolastica. Per giunta la gita dell’ultimo anno, quello della tanto agognata maturità.
I prof, esausti, brontolavano rimproveri e raccomandazioni che si perdevano nel frastuono gioioso e disordinato.
Giulia si sentiva leggera e non la smetteva di canticchiare mentre con le sue amiche entrava nella hall, spingendosi e scherzando.
Nessuno poteva immaginare che, nel giro di un istante, i loro sorrisi si sarebbero trasformati in incredulità. La professoressa di filosofia stava dicendo, con voce cupa, che Giorgio – il trascinatore, quello con la battuta sempre pronta – si era sentito male ed era stato portato in ospedale; si temeva avesse avuto un arresto cardiaco, preoccupante in un ragazzo così giovane.
Giulia corse a nascondersi in un angolo buio del corridoio – non voleva mostrare le sue lacrime –; Giorgio era il suo migliore amico. Nessuno si accorse di lei, poggiata a quella parete quasi volesse confondersi col buio. Attonita, senza forze, le spalle schiacciate al muro e gli occhi che bruciavano, non sentì i passi di Nico che l’aveva seguita fin lì. Si accorse di lui solo quando le sussurrò “Non aver paura, si sistemerà tutto”.
Lo guardò mentre il dolore si scioglieva in una nuova lacrima.
Solo allora Nico si avvicinò e le posò un bacio dolcissimo tra la guancia e il collo, lungo la scia umida della tristezza.
Giulia chiuse gli occhi e sentì il fiato caldo accarezzarle la pelle e quelle labbra morbide e audaci che, nel trattenersi un secondo di più, le avevano sospeso il respiro in un battito che aveva scosso tutto il suo corpo.
Così strano – forse inopportuno – provare questo languore in un momento tanto doloroso… per un attimo si sentì quasi in colpa. Si spostò piano scivolando contro il muro, per non dover sfiorare il corpo di Nico, ma lui la trattenne afferrandole il polso e poggiando l’altra mano accanto alla sua spalla. Quel contatto, improvviso e spontaneo, le fece mancare la terra sotto i piedi e l’aria si riempì del profumo delle loro emozioni – calde, palpabili – fuse in un unico istante di memoria infinita.
Mai si sarebbero ritrovati tanto vicini: era la loro sola occasione per scambiarsi la pelle e non lo sapevano.
Giulia sorrise, gli si buttò tra le braccia baciando le sue labbra – dura e senza diritto di replica.
Poi corse via e si fece inghiottire dal buio, lasciandolo a sorreggere il muro, ancora caldo di lei.
E. V.
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Erano rientrati in gruppo in hotel, dopo la notte in discoteca: chiassosi, felici e sudati come sanno essere solo i diciottenni in gita scolastica. Per giunta la gita dell’ultimo anno, quello della tanto agognata maturità.
I prof, esausti, brontolavano rimproveri e raccomandazioni ch...
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07/02/2024 15:38:31
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twin.soul 08 febbraio 2024 ore 19:37
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anonim72 08 febbraio 2024 ore 23:47
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unvecchietto 09 febbraio 2024 ore 13:01
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anonim72 09 febbraio 2024 ore 21:38
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gandalf3 29 febbraio 2024 ore 17:31
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anonim72 01 marzo 2024 ore 12:55
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gandalf3 01 marzo 2024 ore 16:25
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