Storia (di una vita qualunque)

03 gennaio 2014 ore 01:14 segnala
Era una persona dolce, sempre sorridente, salvo che quando un velo copriva i suoi occhi, e la sua espressione diveniva malinconica.
Erano ormai diversi anni che viveva sola, in compagnia di due gatti della stessa età, Micio e Bigio (che però non erano fratelli, ci teneva a precisarlo, quando le chiedevano la loro età). Il tempo stava trascorrendo e, nonostante non si potesse dire che dimostrasse la sua età, il peso degli anni passati faceva si che quel velo di malinconia comparisse troppo spesso nei suoi occhi.



Adorava sorridere, e lo faceva anche camminando per la strada, salutando le persone che la guardavano, anche se sconosciute. Sapeva quanto un sorriso fosse contagioso, e quanto poco costasse, e quanto poteva dare a chi lo ricevesse. Sentiva di stare bene, facendolo, e probabilmente faceva star bene gli altri. Si voleva illudere che fosse così.

Viveva in un piccolo paese di provincia, ma nonostante questo, non si curava di quello che i vicini potessero pensare di lei; mai diede peso al conformismo, alle convenzioni, a quello che “non sta bene”. Alle volte ci pensava, quando le capitava di ricevere degli uomini, amici o amanti che fossero, e si chiedeva cosa avrebbero potuto immaginare la signora Teresa della casa a fianco, o la signora Carla, odiosa proprietaria del negozio di fronte a casa.

Il mondo così com’è non le apparteneva troppo. Fantasticava fin da bambina di partire, alla scoperta di quello che gli occhi non vedono, ma che percepiscono col cuore. Quante volte, insieme ai genitori, andava davanti all’aeroporto, a vedere gli aerei che partivano, o che atterravano. I grandi uccelli di acciaio che ingoiavano le persone e le cose, per portarle lontano… Avrebbe voluto essere ancora più piccina, per potersi nascondere e intrufolarsi dietro a qualche passeggero, accoccolarsi piccola piccola e aspettare il rombo dei motori, la spinta che permette all’aereo di staccarsi dal suolo, quando sembra che tutto salga verso l’alto, anche il cuore.



Passava la maggior parte del suo tempo chiusa in casa. Aveva sviluppato una sorta di rifiuto verso il mondo esterno, salvo poi tuffarvisi nelle giornate di sole, per andare a fare un giro con la sua bicicletta, per fare quel minimo di spesa che le occorreva. Non aveva un cestino, e metteva tutta la spesa nello zainetto che portava sulle spalle. Cuffiette con la musica nelle orecchie, talvolta si attardava in giri al di fuori del paese, sfidando il suo poco allenamento, che le faceva venire il fiatone ad ogni minima salita.

Durante le sue passeggiate, pensava, e pensava, e i pensieri erano stormi di uccelli che si incrociavano, libravano le loro ali nell’aria, liberi e apparentemente senza alcuno schema preciso. Ma, come gli uccelli, cambiavano percorso tutti insieme, ordinatamente, saltando da una situazione, ad un’altra e ad un’altra ancora.



:-)
7d5738b5-ca2e-4b94-8ec5-43c492ee51e0
Era una persona dolce, sempre sorridente, salvo che quando un velo copriva i suoi occhi, e la sua espressione diveniva malinconica. Erano ormai diversi anni che viveva sola, in compagnia di due gatti della stessa età, Micio e Bigio (che però non erano fratelli, ci teneva a precisarlo, quando le...
Post
03/01/2014 01:14:00
none
  • mi piace
    iLikeIt
    PublicVote
    7
  • commenti
    comment
    Comment
    5

Solitudine e Anestetico

06 dicembre 2013 ore 12:36 segnala
Il problema forse non è quello di essere sola.
Non so nemmeno se sento il peso della solitudine, non riesco nemmeno più a capirlo, sai.




Il mio problema è che finisco per allontanarmi dal mondo.
Dalle persone.
Dalla vita.
Mi sento un pochino anestetizzata, quasi....
In un sonno, senza sogni




Cle
f3798904-ba18-413e-9853-2fb5691aa130
Il problema forse non è quello di essere sola. Non so nemmeno se sento il peso della solitudine, non riesco nemmeno più a capirlo, sai. « immagine » Il mio problema è che finisco per allontanarmi dal mondo. Dalle persone. Dalla vita. Mi sento un pochino anestetizzata, quasi.... In un sonno,...
Post
06/12/2013 12:36:31
none
  • mi piace
    iLikeIt
    PublicVote
    8
  • commenti
    comment
    Comment
    7

Crescita (interiore)

25 novembre 2013 ore 09:22 segnala
Quante cose imparo, sempre, dalle persone.



Sono un piccolo essere umano, con limitate capacità. Ma ogni volta che ho incrociato, avvicinato, conosciuto in modo più o meno approfondito una persona, durante la mia vita, so che mi ha donato, consapevolmente o inconsapevolmente, qualcosa, che mi ha consentito di crescere, un po’.

La mia innata curiosità ha fatto si che molte conoscenze degli altri siano entrate anche nel mio bagaglio, che sinceramente è ormai un po’ stretto, pieno e stracolmo, e straborda un po’. Dimentico pezzi, dimentico nomi, dimentico visi.
Ma le persone non le dimentico, quelle no. E nemmeno ciò che mi hanno saputo dare: una canzone, un film, un libro, una curiosità, una carezza, un pensiero, un gesto. Un momento.

Che la vita è fatta, poi, di tutti questi momenti.

Non è detto che siano stati belli per forza, e nemmeno necessariamente brutti.
Ma... stanno componendo il puzzle che è la mia vita. Disordinata, incasinata, pasticciata. Vera.
Sperando di essere capaci di sistemare i pezzi nel modo giusto....:-)) :-)



Grazie, a tutti. Comunque.


C’è ben poco merito nella virtù, e ben poca colpa, nell’errore (Fabrizio De Andrè)


Cle
025cf1be-f091-4cc4-8a89-86de9e49212b
Quante cose imparo, sempre, dalle persone. « immagine » Sono un piccolo essere umano, con limitate capacità. Ma ogni volta che ho incrociato, avvicinato, conosciuto in modo più o meno approfondito una persona, durante la mia vita, so che mi ha donato, consapevolmente o inconsapevolmente,...
Post
25/11/2013 09:22:31
none
  • mi piace
    iLikeIt
    PublicVote
    8
  • commenti
    comment
    Comment
    7

....Venticinque Novembre 2013.....

24 novembre 2013 ore 16:10 segnala
Movimento del Cuore Tam Tam Web



Questo è un post di un gruppo di persone : uomini , donne , amici , amiche . conoscenti.
Che hanno deciso di dare il loro piccolo contributo per sensibilizzare anche in chat e nel web in genere ( quindi potete copiarlo ,condividerlo, aggiungere 'piaciare' e tutto quello che vi viene in mente per arrivare al cuore di più gente possibile )
Non importa se qualcuno ci additerà come patetici o buonisti, partiamo dal presupposto che

il 25 Novembre è
La Giornata Mondiale
contro
la Violenza alle Donne


e noi daremo il nostro piccolo contributo che vuol dare Onore e Voce
a tutte le vittime per cui è stata istituita questa giornata,con la speranza e il desiderio di sensibilizzare ogni giorno per conto di quelle donne che non possono piu farlo, o non ne hanno la possibilità .
Noi qui comunichiamo , giochiamo, scherziamo , sorridiamo,ma siamo persone dietro ad uno schermo , con un cuore una storia e una vita reale.
E la violenza alle donne è una realtà che ci tocca.
Questo è il nostro modo di dirlo...

Copiateci condividete unitevi, ma sopratutto ..parlatene e riflettete con noi...!
Grazie
dal
Movimento del cuore Tam Tam Web ...
e per tutti quelli che vorranno unirsi...( basterà aggiungere qualcosa..anche un mi piace smile )



6c5f6198-f0d8-49e1-8ef1-cce4c9972463
Movimento del Cuore Tam Tam Web « immagine » Questo è un post di un gruppo di persone : uomini , donne , amici , amiche . conoscenti. Che hanno deciso di dare il loro piccolo contributo per sensibilizzare anche in chat e nel web in genere ( quindi potete copiarlo ,condividerlo, aggiungere...
Post
24/11/2013 16:10:34
none
  • mi piace
    iLikeIt
    PublicVote
    4
  • commenti
    comment
    Comment
    3

L'oroscopo :-)

24 novembre 2013 ore 04:40 segnala
Ogni giorno ricevo nella mia casella e-mail l’oroscopo dedicato al mio segno zodiacale per il giorno successivo.
Il venerdì l’invio è dedicato al week end, perché anche le stelle hanno la settimana corta… ;-)



E’ un vezzo.

In effetti, il più delle volte non lo leggo, ho la casella e-mail già intasata senza quelle stupide previsioni. Qualche volta, lo leggo a posteriori, caso mai mi fosse scappata la mail e non l’avessi cancellata. Ma siccome ho un po’ di vuoti di memoria :-))) , e non mi ricordo cosa ho fatto ieri, a nulla mi serve la previsione, giacché non so più cosa sia accaduto, e pertanto non posso verificare la veridicità della previsione…
Anche lo ricordassi, a che potrebbero servirmi i consigli su come comportarmi, cosa fare o non fare, visto che ormai “il dado è tratto”?

Ma qualche volta, riesco a leggerlo con tempismo. Potrei ancora fare qualcosa, per la salvezza della mia anima? Del mio lavoro? O del mio amore…


Alcune notazioni:
1) Quasi sempre gli oroscopi sono dedicati ai single. Ebbene, ci sono sempre promesse di conoscenze “interessanti”, di opportunità fantastiche, di persone che ci incrociano per volere divino ….. è lui/lei quello che cercavi, non lasciartelo scappare. Sii arrendevole, non importi troppo, cerca di essere comprensiva/o, vivrai una serata/giornata/week end indimenticabile. Ci fosse una volta, dico unaaaaaaa… che quello che mi si prometteva fosse poi corrisposto a verità . Ogni tanto penso che abbiano trascritto in modo errato la mia data di nascita, ecco perché l’oroscopo non ci azzecca mai…
2) Altra possibilità è che siano dedicati a donne/uomini in carriera, con splendide opportunità, ma con colleghi infami ed invidiosi che cercano sempre di farti le scarpe. Sta in campana, tieni occhi e orecchie aperti, guardati le spalle, ascolta quanto ti viene detto ma non fare ciò che ti viene consigliato. E’ veramente terribile, l’idea di dover gestire la propria attività lavorativa basandosi su quanto ipotizzato dal nostro oracolo.

Insomma … se qualcosa di vero c’è, nell'astrologia, forse è solo lo ”zodiaco”: complessi agglomerati di stelle, costellazioni che fluttuano nel nostro universo, e che per uno strano scherzo del destino vengono visti, dall'occhio umano che li osserva nel buio firmamento, come animali, oppure oggetti strani, con forge improbabili, lì per influire sulla nostra vita.



Da “Wikipedia, l’enciclopedia libera”
A causa della precessione degli equinozi, le costellazioni sono sempre meno sovrapposte alle omonime suddivisioni dello zodiaco. Nell'epoca attuale quando il sole entra nel segno dell'Ariete all'equinozio di primavera il 21 marzo, esso è ancora nella costellazione dei Pesci e ci resterà fino a metà aprile. Tuttavia, essendo la precessione un fenomeno ciclico, la corrispondenza approssimativa tra segni e costellazioni si ripresenta ogni 25.800 anni circa.

Abbiate fiducia :-))) !

Cle
026c1177-594b-4780-a263-c3841d925912
Ogni giorno ricevo nella mia casella e-mail l’oroscopo dedicato al mio segno zodiacale per il giorno successivo. Il venerdì l’invio è dedicato al week end, perché anche le stelle hanno la settimana corta… ;-) « immagine » E’ un vezzo. In effetti, il più delle volte non lo leggo, ho la...
Post
24/11/2013 04:40:58
none
  • mi piace
    iLikeIt
    PublicVote
  • commenti
    comment
    Comment
    6

Ho sceso milioni di scale...

17 novembre 2013 ore 17:32 segnala
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.



Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.




Una bellissima poesia di Eugenio Montale.
Io, che non conosco le poesie....

Una utopia, una vita insieme, sorreggendosi.
Chissà.

Cle
c3fa5f2e-6b31-453b-ac7b-5bf9da91c6c5
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella...
Post
17/11/2013 17:32:55
none
  • mi piace
    iLikeIt
    PublicVote
    2
  • commenti
    comment
    Comment
    1

Le mezze verità...

16 novembre 2013 ore 15:31 segnala


Mi ha fatto molto sorridere, parlando delle "mezze verità" che le persone dicono al possibile partner, un sondaggio promosso da Meetic per capire l’approccio dei single italiani in materia di primo appuntamento, che ha rivelato quali sono le mezze verità più quotate dagli uomini (ma anche dalle donne) per sedurre.



Cuore green - La sensibilità e il rispetto per l'ambiente possono fare colpo, perché presuppongono che lo stesso rispetto e la stessa sensibilità siano rivolti oltre che a Madre Natura, anche al partner. Inoltre, un profilo green denota anche predisposizione all'impegno e ad assumersi delle responsabilità. Un'ottima carta da giocare se si cerca una relazione stabile. Infatti, se al primo appuntamento lui/lei dicesse di essere amante dell’ambientee del pianeta, il 76,5% degli intervistati aspetterebbe di sapere in quali attività a impatto zero è impegnato l'altro, per poi rispondere elencando le proprie abitudini ecosostenibili. Anche se magari consistono solo nella raccolta differenziata!



Tutti quanti voglion fare il jazz - Avere gusti in comune non è fondamentale, ma aiuta. Soprattutto durante i primi incontri, quando trovare un terreno comune su cui confrontarsi e da cui prendere spunto per successivi appuntamenti, aiuta a rompere il ghiaccio. Stando al sondaggio, pare che vada di moda vantare una certa “expertise musicale“. Alle domande più ‘spinose’, i single risponderebbero con “un sorriso a 36 denti, mascherando la propria ignoranza musicale dicendosi comunque pazzi della musica jazz (37,5%)”. Segue un 28.5% del campione che “giurerebbe di avere tutta la collezione in vinile di Luis Armstrong”.



Il fornello della passione - Se si considera che spesso il primo appuntamento si consuma insieme a un aperitivo o una cena, è pressoché inevitabile parlare delle proprie abitudini culinarie. I risultati del sondaggio rivelano che i single italiani apprezzano le ricette fatte in casa, e se gli fossero fatte domande specifiche sull'argomento farebbero i vaghi e decanterebbero le proprie competenze nella preparazione degli spaghetti nostrani, o parlerebbero della propria passione per il sushi "3 sere su 7". E poi c'è un 28% che dichiara: “Aspetterei di sapere se lui/lei preferisce cucinare da sé o uscire fuori a cena. Solo allora opterei per una risposta”.



Impara l’arte e mettila da parte - Il fascino dell'intellettuale riscuote parecchio successo. Così, spesso i single accennano - pronti a deviare il discorso se dovesse diventare troppo approfondito - alle proprie "grandi passioni artistiche", si dichiarano intenditori di cinema d'autore (magari parlando delle poche pellicole che conoscono) e assidui frequentatori di mostre. Secondo il sondaggio, pare siano in molti ad essere fan sfegatati del pianista Giovanni Allevi...



Dire sì - In molti lo sconsigliano, ma questo non evita che spesso - soprattutto se l'appuntamento sta andando per il meglio - che si parli di relazioni sentimentali e progetti a futuro (ma non parlate degli ex!). A questo punto, secondo il sondaggio, i più romantici (23% degli intervistati) direbbero a lui/lei che “nel loro futuro ci sarà spazio solo per la convivenza.” Ma qualora lui/lei dichiarasse di voler coronare il sogno del matrimonio, con uno scatto risponderebbero: Anch’io”.

Quindi, se uscite con un uomo per la prima volta e lui si dichiara ecologista, jazzista, cuoco o cultore della vostra cucina etnica preferita, fan di Allevi, e dice molto spesso "anch'io", state in guardia: probabilmente gli piacete, ma quello che avete conosciuto potrebbe essere solo il suo profilo, e non il suo vero volto. Donne avvisate mezze salvate.

:-)))

Cle
9fe0939e-5543-4053-8c27-b2e47acad74b
« immagine » Mi ha fatto molto sorridere, parlando delle "mezze verità" che le persone dicono al possibile partner, un sondaggio promosso da Meetic per capire l’approccio dei single italiani in materia di primo appuntamento, che ha rivelato quali sono le mezze verità più quotate dagli uomini (ma ...
Post
16/11/2013 15:31:39
none
  • mi piace
    iLikeIt
    PublicVote
    1
  • commenti
    comment
    Comment
    6

Tecnologia e comunicazione

15 novembre 2013 ore 23:33 segnala
Amo la tecnologia.

Da quando ho la capacità e la conoscenza, ho sempre pensato che la tecnologia ha il ruolo di aiutarci nella nostra quotidianità.
I grandissimi passi fatti in campo tecnologico sono sotto gli occhi di tutte le persone della mia età. I giovanissimi, no, loro hanno tutto nelle mani,e per loro è scontato che esista la "rete", che ci si possa vedere a migliaia di chilometri attraverso una webcam, che esistano tutte quelle meraviglie che ci permettono di interagire con persone vicine e lontane, come se fossero con noi.

Chi ha la mia età ha potuto vedere autentici "miracoli": il primo viaggio spaziale,
i primi passi dell'uomo sulla luna, il primo intervento a cuore aperto, i primi trapianti di organi. La sconfitta di moltissime malattie un tempo ritenute mortali.... La nostra vita media è passata dai 65 agli 85 anni nel giro di un lustro.
Il progredire della robotica, della cibernetica, dell'informatica. Il primo fax che vidi, nel 1979, era un aggeggio enorme, delle dimensioni di una scrivania, quasi, e sembrava impossibile che si potessero trasferire le immagini attraverso un cavo.....


Il mio primo telefono cellulare lo acquistai nel 1996, era lungo 20 cm circa, pesava almeno 300 gr e costava, allora, 600 mila delle vecchie lire. Potevi fare sms di non più di... 160 caratteri? E nemmeno sapevo cosa fossero, gli sms. Lo acquistai per questioni di lavoro, e un po' lo odiavo, ma non si poteva farne a meno, dovendo lavorare molto spesso fuori ufficio e dovendo dare risposte a chi mi cercava in sede. Era un aggeggio che, secondo me, doveva esclusivamente servire per comunicare verbalmente.
Amo la tecnologia, ma sul telefono non volevo transigere. Il telefono serve per parlare, e basta. Mi sono aggrappata a questo diktat per moltissimi anni. Fino a quest'anno, quando ho deciso di rinunciare al mio NOKIA 3110, telefono che può solo servire a quello, e mi sono convertita ad uno Smartphone.
E ho scoperto un nuovo mondo. I giovanissimi mi rideranno in faccia, loro lo usano da ormai moltissimo tempo (il primo telefono con tecnologia Android è stato immesso sul mercato nel 2008) e anche questo, ormai, lo danno per scontato. Quanti bambini sanno usare i giochi sul telefonino? :-)))
Insomma: mi sono ricreduta. Ora ci gioco anche io, col telefono. Leggo e-mail, fax, ricevo messaggi istantanei con Whatsapp, consulto google, navigo nel web, ho anche la mia agenda web sempre a portata di mano.

Ma che razza di troglodita sono stata, negli ultimi 5 anni?


(E rido, rispondendo ad una e-mail perché faccio una montagna di errori, a causa dei caratteri troppo piccoli su quella malefica tastiera digitale, e a causa della dimensione dello schermo, per me sempre troppo piccolo, e pertanto illeggibile....)
a600c3e8-8942-4193-a0ce-c92cfcf9e623
Amo la tecnologia. Da quando ho la capacità e la conoscenza, ho sempre pensato che la tecnologia ha il ruolo di aiutarci nella nostra quotidianità. I grandissimi passi fatti in campo tecnologico sono sotto gli occhi di tutte le persone della mia età. I giovanissimi, no, loro hanno tutto nelle...
Post
15/11/2013 23:33:49
none
  • mi piace
    iLikeIt
    PublicVote
    3
  • commenti
    comment
    Comment
    3

Chi siamo, perché esistiamo?

31 ottobre 2013 ore 09:53 segnala
Quante volte ci siamo posti questa domanda?
Insieme ad un’altra, ancora più pressante, quasi angosciante: perché siamo al mondo?

Dare risposta a quesiti così ti fa partire il cervello. Perché … il più delle volte, non si riesce a trovare un perché.
Oh si… What a wonderful world… è vero …

Alzarsi al mattino, dopo il sorgere del sole, e assaporare la brezza del mare, è una cosa fantastica.
Guardare le stelle, in una notte buia, è una cosa fantastica.
Vedere un bambino che ride, è una cosa fantastica.
Giocare con il proprio cucciolo, o vedere due cuccioli che giocano insieme, è una cosa fantastica …

E’ anche vero che la mia mente rifiuta di ricordare tutto ciò che è spiacevole, brutto, indice di sofferenza, foriero di spiacevoli sensazioni. Non so se succeda anche a voi, ma c’è proprio una barriera che mi impedisce di ricordare situazioni dolorose.

Potrei fare un azzardo, e pensare che TUTTI tendiamo a dimenticare ciò che ci ha fatto male, per una forma di autodifesa. E così, resta solo il bello, il buono, il dolce.

E… dove sono, però, quelli che seduti lungo il fiume aspettano di veder passare il cadavere del nemico?
Si, perché c’è l’eccezione, rappresentata appunto da coloro che non dimenticano mai: un affronto, uno sgarro, un dispetto, uno scherzo di cattivo gusto, la sorte che te li ha fatti incrociare.

Ho fatto un bel po’ di parole, e alla mia domanda non ho trovato né troverò risposta. C’è chi sostiene che il senso della vita sia dare altra vita….



Faccio il pane con la pasta madre: uso la pasta “viva”, che cresce, che devo nutrire continuamente, curare, amare, coccolare, vegliare.
Ecco il senso della vita, che dà altra vita: farò il panificatore! (la panificatrice, si può dire?) ;-)



Cle
f158df7c-0d50-4e7c-95b0-b461fce188d3
Quante volte ci siamo posti questa domanda? Insieme ad un’altra, ancora più pressante, quasi angosciante: perché siamo al mondo? Dare risposta a quesiti così ti fa partire il cervello. Perché … il più delle volte, non si riesce a trovare un perché. Oh si… What a wonderful world… è vero … ...
Post
31/10/2013 09:53:48
none
  • mi piace
    iLikeIt
    PublicVote
  • commenti
    comment
    Comment
    7

Il primo giorno, il primo post

30 ottobre 2013 ore 17:34 segnala
E così ho preso la decisione: ricomincio a scrivere, o per lo meno ci provo.

Un blog, un muro sul quale scrivere e dal quale farmi leggere, da chi lo vorrà, o da chi ci capiterà per caso.

Una musica: una interpretazione (secondo me, splendida) di Eva Cassidy, con un titolo speciale: “What a Wonderful World”….
Che poi, è davvero così meraviglioso, questo mondo? ;-)

Non ho la presunzione di pensare che qualcuno voglia, deliberatamente, leggermi.

Ma capiterà, che qualcuno mi legga. E comunque, ho voglia di scrivere per me, per tirare fuori, spero, qualcosa di me da me. Quanti di noi possono affermare di tirare fuori (veramente) le proprie emozioni?
Io mi sono tirata indietro, ultimamente, sto conducendo una vita da eremita, un isolamento volontario che talvolta mi gratifica, spesso mi incupisce, il più delle volte mi lascia svuotata, indifferente, stile “ameba”.

Ecco, se dovessi dire in questo periodo cosa sono, ritengo che il termine che meglio mi identifichi sia “Ameba”. Essere unicellulare così definito: (…) A seconda delle autorità interpellate potrebbero essere Protista (il Regno degli organismi unicellulari) o potrebbero appartenere ai misteriosi supergruppi degli Amebozoa ed Excavata, dove le nebbie tra animali, Protista, funghi e qualunque cosa vivesse nella Notte dei Tempi del Precambriano si mescolano. (…). Di solito le amebe si fanno i fatti loro, vivono la loro misteriosa vita in acque stagnanti, in mare o nel suolo, mangiando microrganismi, riproducendosi per scissione e facendosi trasportare lontano dal vento, dalle correnti o dagli animali.
(contenuto liberamente raccolto dal blog di Lisa Signorile, qui… )

Perfetto, ci siamo inquadrati, è già qualcosa …

Detto ciò, perché scegliere di scrivere di nuovo?

Non lo so. Forse ho voglia di cambiare la mia collocazione nel regno animale?
Forse…. :-p

Lo vedremo, strada facendo.
Ciao

d4c67400-e84d-4e41-8895-afbbf877f0e0
E così ho preso la decisione: ricomincio a scrivere, o per lo meno ci provo. Un blog, un muro sul quale scrivere e dal quale farmi leggere, da chi lo vorrà, o da chi ci capiterà per caso. Una musica: una interpretazione (secondo me, splendida) di Eva Cassidy, con un titolo speciale: “What a...
Post
30/10/2013 17:34:19
none
  • mi piace
    iLikeIt
    PublicVote
    2
  • commenti
    comment
    Comment
    2