“Era una notte buia e tempestosa …” non mi piace nemmeno così! .. disse tra sé, appallottolando il foglio bianco sul quale aveva scritto quell’unica frase, e gettandolo nel cestino della raccolta differenziata per la carta, quello di colore giallo.
Quella sera pareva particolarmente difficile mettere insieme i pensieri. Di solito funzionava così: prendeva un foglio di carta pulito, scriveva la frase di partenza, poi qualche idea sullo svolgimento, piccoli appunti, note. E infine abbozzava un finale: su tutto questo materiale poi lavorava, per dare corpo alla novella.
Questa volta i pensieri invece vagavano per i fatti loro, senza dare tregua.
Probabilmente era complice la grande stanchezza e i 1.700 chilometri che la dividevano dal luogo nel quale era stata fino a qualche ora prima.
(...)
