Baci segreti e taciti sotto la pioggia, fradici...
lungo la schiena fremiti di sensazioni, gèmiti...
come nei sogni lucidi privi di freni, intrepidi...
di desiderio bruciami, fuoco di sguardi fulgidi...
A.d.T. nell'anno 2023
Rime di fatti segreti mai accaduti
17 settembre 2023 ore 01:15 segnala4dd88ec3-7115-47f7-af62-8afe6e94ca62
Baci segreti e taciti sotto la pioggia, fradici...
lungo la schiena fremiti di sensazioni, gèmiti...
come nei sogni lucidi privi di freni, intrepidi...
di desiderio bruciami, fuoco di sguardi fulgidi...
A.d.T. nell'anno 2023
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17/09/2023 01:15:11
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Cos'è l'oggi?
09 settembre 2023 ore 23:59 segnala
Cos'è l'oggi,
se non uno ieri,
ormai sperduto
nei desolati vicoli delle nostre esistenze.
A.d.T. nell'anno 2023
se non uno ieri,
ormai sperduto
nei desolati vicoli delle nostre esistenze.
A.d.T. nell'anno 2023
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Cos'è l'oggi,
se non uno ieri,
ormai sperduto
nei desolati vicoli delle nostre esistenze.
A.d.T. nell'anno 2023
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09/09/2023 23:59:23
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I bambini cattivi delle baracche (storie di bulli e botte)
15 luglio 2023 ore 23:50 segnala
Sono nato in un quartiere popolare di quelli difficili, nonostante la mia infanzia comunque sia stata molto bella, avevamo molto spazio e tanto verde dove giocare liberi...ho però dovuto subire e lottare, insieme gli altri bambini di famiglie per bene delle palazzine della mia piazza, contro le incursioni periodiche dei cosiddetti "bambini cattivi", che arrivavano all'improvviso, picchiavano, rubavano giochi e tutto ciò che gli capitava sotto mano, senza distinzione di età, più piccolo o coetaneo erano botte...si avventuravano fin dentro i portoni delle scale delle case nelle quali abitavamo, poi scappavano via velocissimi per evitare l'intervento dei genitori quando venivano allertati o sentivano il trambusto...
C'erano varie tribú, noi eravamo i più buoni, di famiglia operaia e per bene, poi c'era la tribù bastarda delle piazze di case popolari intorno alla mia che aveva qualche componente comunque di buona famiglia e quella (la peggiore) delle baracche del quartiere...vi lascio immaginare che razza di gente ci vivesse, con qualche eccezione di buoni sfortunati che avevano difficoltà anche per reperire le cose di prima necessità...
Finché ero molto piccolo reagivo nei limiti delle possibilità di un bambino di 4-5 anni, a volte scappavo via. Cresciuti un po', età media 6-9 anni, ed in grado di rispondere, iniziammo a reagire e ribellarci alle incursioni, tenendo sempre da parte bastoni, rami, sassi, cinghie e fionde.
L'ultima volta fu la più terrificante ma decisiva, la tribù delle baracche, sorpresa dalla nostra reazione, si prese molte botte, un po le diedero i loro più grandicelli ma ci furono molti nasi rotti, bernoccoli, occhi neri e labbra spaccate, genitori disperati che non riuscivano a sedare la rivolta e mettere fine a quella battaglia...
Le incursioni cessarono li per quelle scimmie codarde, in particolare odiavo i più grandi che picchiavano i piccoli, bulli di cartone, figure che ancora oggi suscitano in me sentimenti di vendetta al limite del pericoloso..
Crescendo, con qualcuno i conti erano e sono ancora in sospeso, ma non li ho più rivisti perché ho cambiato quartiere e casa a 16 anni, per loro fortuna e per mia liberazione..con altri, da adolescenti, totalmente cambiati, diventammo compagni di avventura con i motorini, di giornate in spiaggia e serate estive...con alcuni, ancora oggi, ci salutiamo e se capita, magari ricordiamo qualche episodio...alcuni sono dentro da diversi anni oppure entrano ed escono..qualcuno delinque ancora liberamente e Dio ce ne scansi...
Non sono felice di questa mia esperienza, per me che da piccolo avevo una visione del mondo fatta di amicizia, di gioco, dovevamo essere tutti amici, sinceramente e'stata occasione di grande sofferenza, potendo scegliere me la sarei risparmiata.
Credo che nessuno , bambino, ragazzo o adulto, debba subire qualsiasi forma di bullismo, racconto questa storia ai ragazzini che conosco perché vorrei che non abbiano paura di reagire alle offese o alla violenza che sia fisica o mentale...la racconto anche ai genitori perché vigilino con più attenzione sulla vita dei propri figli e magari pensino a prepararli prima ad affrontare la realtà della strada, della gente, che sa essere molto crudele e cattiva, anche se si tratta di persone di giovane età...
C'erano varie tribú, noi eravamo i più buoni, di famiglia operaia e per bene, poi c'era la tribù bastarda delle piazze di case popolari intorno alla mia che aveva qualche componente comunque di buona famiglia e quella (la peggiore) delle baracche del quartiere...vi lascio immaginare che razza di gente ci vivesse, con qualche eccezione di buoni sfortunati che avevano difficoltà anche per reperire le cose di prima necessità...
Finché ero molto piccolo reagivo nei limiti delle possibilità di un bambino di 4-5 anni, a volte scappavo via. Cresciuti un po', età media 6-9 anni, ed in grado di rispondere, iniziammo a reagire e ribellarci alle incursioni, tenendo sempre da parte bastoni, rami, sassi, cinghie e fionde.
L'ultima volta fu la più terrificante ma decisiva, la tribù delle baracche, sorpresa dalla nostra reazione, si prese molte botte, un po le diedero i loro più grandicelli ma ci furono molti nasi rotti, bernoccoli, occhi neri e labbra spaccate, genitori disperati che non riuscivano a sedare la rivolta e mettere fine a quella battaglia...
Le incursioni cessarono li per quelle scimmie codarde, in particolare odiavo i più grandi che picchiavano i piccoli, bulli di cartone, figure che ancora oggi suscitano in me sentimenti di vendetta al limite del pericoloso..
Crescendo, con qualcuno i conti erano e sono ancora in sospeso, ma non li ho più rivisti perché ho cambiato quartiere e casa a 16 anni, per loro fortuna e per mia liberazione..con altri, da adolescenti, totalmente cambiati, diventammo compagni di avventura con i motorini, di giornate in spiaggia e serate estive...con alcuni, ancora oggi, ci salutiamo e se capita, magari ricordiamo qualche episodio...alcuni sono dentro da diversi anni oppure entrano ed escono..qualcuno delinque ancora liberamente e Dio ce ne scansi...
Non sono felice di questa mia esperienza, per me che da piccolo avevo una visione del mondo fatta di amicizia, di gioco, dovevamo essere tutti amici, sinceramente e'stata occasione di grande sofferenza, potendo scegliere me la sarei risparmiata.
Credo che nessuno , bambino, ragazzo o adulto, debba subire qualsiasi forma di bullismo, racconto questa storia ai ragazzini che conosco perché vorrei che non abbiano paura di reagire alle offese o alla violenza che sia fisica o mentale...la racconto anche ai genitori perché vigilino con più attenzione sulla vita dei propri figli e magari pensino a prepararli prima ad affrontare la realtà della strada, della gente, che sa essere molto crudele e cattiva, anche se si tratta di persone di giovane età...
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Sono nato in un quartiere popolare di quelli difficili, nonostante la mia infanzia comunque sia stata molto bella, avevamo molto spazio e tanto verde dove giocare liberi...ho però dovuto subire e lottare, insieme gli altri bambini di famiglie per bene delle palazzine della mia piazza, contro le...
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15/07/2023 23:50:19
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Fidei gladius (motto Templare in latino)
13 luglio 2023 ore 03:03 segnala
Fidei gladius, signum crucis.
In hoc mundo, soli contra hostis,
Templari, miles Christi
La spada della fede, il segno della croce.
In questo mondo, soli contro i nemici,
Templari, soldati di Cristo.
Questi versi provengono da uno dei diari di guerra di mio nonno, sono inediti, non trovo alcun riferimento a riguardo...ho motivo di credere che vengano da molto lontano nel tempo...non ha purtroppo avuto modo di tramandarmelo perché il suo tempo è scaduto prematuramente, come è stato probabilmente affidato a lui...
Onore a lui, onore ai Miles Christi...
In hoc mundo, soli contra hostis,
Templari, miles Christi
La spada della fede, il segno della croce.
In questo mondo, soli contro i nemici,
Templari, soldati di Cristo.
Questi versi provengono da uno dei diari di guerra di mio nonno, sono inediti, non trovo alcun riferimento a riguardo...ho motivo di credere che vengano da molto lontano nel tempo...non ha purtroppo avuto modo di tramandarmelo perché il suo tempo è scaduto prematuramente, come è stato probabilmente affidato a lui...
Onore a lui, onore ai Miles Christi...
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Fidei gladius, signum crucis.
In hoc mundo, soli contra hostis,
Templari, miles Christi
La spada della fede, il segno della croce.
In questo mondo, soli contro i nemici,
Templari, soldati di Cristo.
Questi versi provengono da uno dei diari di guerra di mio nonno, sono inediti, non trovo alcun...
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13/07/2023 03:03:56
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Ho rinunciato
09 luglio 2023 ore 02:27 segnala
Piú di una volta
in gioventù,
sul mio cammino il buon Dio ha posto
una donna dall'anima alla mia affine,
romantica,
appassionata,
senza malizia,
quella che ancora oggi ti fermenta il passato.
Con me sperduto nel suo fiero viso
di ragazza con la testa sulle spalle
ed un cuore puro e speciale,
quella che mi avrebbe fermato,
vivendo solo per me, per noi,
in tutte le sue giornate.
Da giovane incerto, inesperto,
con tutto un mondo inutile da costruire,
nonostante intuissi il valore
di quanto il signore aveva messo nelle mie mani,
vi ho rinunciato,
con dolore sommesso e deciso,
fermamente, quasi cinicamente,
soffocando nella leggera mestizia di un addio,
quel prezioso carico di doni che mi avrebbero
accompagnato,
fino alla fine dei miei giorni in questo regno,
da uomo maturo, felice, realizzato,
e una compagna di vita perfetta nella sua imperfezione umana,
madre dei miei figli,
una donna di grande valore al mio fianco.
Ho rinunciato alla felicità,
per inseguire una sofferenza poetica,
a tratti patetica,
oggi incomprensibile,
inspiegabile,
fatta di ispirazione notturna,
solitudine,
di mancanza di coraggio,
di lettere e immagini, ricordi difficili da rileggere,
di voce immensa che mi aveva cantato lungo la riva del mare fino a sera,
di attese per un semplice bacio o uno sguardo da lontano,
sotto il balcone di un amore contrastato,
di lacrime amare composte e nascoste nell'ombra,
di altri errori fatali e seconde e terze occasioni perdute.
Ho avuto queste grandi fortune,
privilegio di pochi,
sapientemente sprecate,
e oggi,
se ancora ci penso, ancora ne scrivo,
le sogno,
le desidero,
le idealizzo,
le rimpiango
a loro chiedo perdono,
non sono forse mai cambiato,
ancora una volta, maledetto,
anche a ritrovarle domani,
chi lo sà,
ci avrei rinunciato.
A.d.T. nell'anno MMXIII
in gioventù,
sul mio cammino il buon Dio ha posto
una donna dall'anima alla mia affine,
romantica,
appassionata,
senza malizia,
quella che ancora oggi ti fermenta il passato.
Con me sperduto nel suo fiero viso
di ragazza con la testa sulle spalle
ed un cuore puro e speciale,
quella che mi avrebbe fermato,
vivendo solo per me, per noi,
in tutte le sue giornate.
Da giovane incerto, inesperto,
con tutto un mondo inutile da costruire,
nonostante intuissi il valore
di quanto il signore aveva messo nelle mie mani,
vi ho rinunciato,
con dolore sommesso e deciso,
fermamente, quasi cinicamente,
soffocando nella leggera mestizia di un addio,
quel prezioso carico di doni che mi avrebbero
accompagnato,
fino alla fine dei miei giorni in questo regno,
da uomo maturo, felice, realizzato,
e una compagna di vita perfetta nella sua imperfezione umana,
madre dei miei figli,
una donna di grande valore al mio fianco.
Ho rinunciato alla felicità,
per inseguire una sofferenza poetica,
a tratti patetica,
oggi incomprensibile,
inspiegabile,
fatta di ispirazione notturna,
solitudine,
di mancanza di coraggio,
di lettere e immagini, ricordi difficili da rileggere,
di voce immensa che mi aveva cantato lungo la riva del mare fino a sera,
di attese per un semplice bacio o uno sguardo da lontano,
sotto il balcone di un amore contrastato,
di lacrime amare composte e nascoste nell'ombra,
di altri errori fatali e seconde e terze occasioni perdute.
Ho avuto queste grandi fortune,
privilegio di pochi,
sapientemente sprecate,
e oggi,
se ancora ci penso, ancora ne scrivo,
le sogno,
le desidero,
le idealizzo,
le rimpiango
a loro chiedo perdono,
non sono forse mai cambiato,
ancora una volta, maledetto,
anche a ritrovarle domani,
chi lo sà,
ci avrei rinunciato.
A.d.T. nell'anno MMXIII
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Piú di una volta
in gioventù,
sul mio cammino il buon Dio ha posto
una donna dall'anima alla mia affine,
romantica,
appassionata,
senza malizia,
quella che ancora oggi ti fermenta il passato.
Con me sperduto nel suo fiero viso
di ragazza con la testa sulle spalle
ed un cuore puro e...
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09/07/2023 02:27:58
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Avremo dei giorni
05 luglio 2023 ore 00:40 segnala
Avremo dei giorni,
altri forse no,
senza spiegarci nulla,
sapremo capire,
aspettare
e tacere abbastanza per dirci tutto,
senza parole inutili ai nostri respiri,
che in silenzio,
da mattina a sera,
fin sotto le stelle,
fanno già troppo rumore.
A.d.T. nell'anno 2023
altri forse no,
senza spiegarci nulla,
sapremo capire,
aspettare
e tacere abbastanza per dirci tutto,
senza parole inutili ai nostri respiri,
che in silenzio,
da mattina a sera,
fin sotto le stelle,
fanno già troppo rumore.
A.d.T. nell'anno 2023
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Avremo dei giorni,
altri forse no,
senza spiegarci nulla,
sapremo capire
e tacere abbastanza,
per dirci tutto, senza parole,
inutili ai nostri respiri,
che in silenzio,
da mattina a sera,
fin sotto le stelle,
fanno già troppo rumore.
A.d.T. nell'anno 2023
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Quel bene
26 giugno 2023 ore 10:57 segnala
Io non voglio amarti,
sarebbe facile,
troppo poco,
non è il giusto verbo
che definisce le mie intenzioni.
Guardo le tue mani
che si intrecciano con le mie,
osservo il tuo muoverti sinuoso ed elegante al mio fianco,
meraviglia di dolcezza ogni tuo gesto e parola su di me,
per cento altri motivi
voglio fare bene a te,
da sempre,
conservare tutto questo,
intatto, negli anni passati,
in quelli a venire,
portarlo con noi in ogni viaggio,
anche se saremo lontani,
un po' stanchi del tempo
inesorabile che appiattisce e leviga la vita,
attraverso le notti difficili
ed i giorni più luminosi,
quel bene sincero che non muore mai,
nemmeno alla fine di tutto,
voglio farti stare bene,
è il mio più puro,
semplice, onesto,
grande desiderio.
A.d.T. nell'anno 2020
sarebbe facile,
troppo poco,
non è il giusto verbo
che definisce le mie intenzioni.
Guardo le tue mani
che si intrecciano con le mie,
osservo il tuo muoverti sinuoso ed elegante al mio fianco,
meraviglia di dolcezza ogni tuo gesto e parola su di me,
per cento altri motivi
voglio fare bene a te,
da sempre,
conservare tutto questo,
intatto, negli anni passati,
in quelli a venire,
portarlo con noi in ogni viaggio,
anche se saremo lontani,
un po' stanchi del tempo
inesorabile che appiattisce e leviga la vita,
attraverso le notti difficili
ed i giorni più luminosi,
quel bene sincero che non muore mai,
nemmeno alla fine di tutto,
voglio farti stare bene,
è il mio più puro,
semplice, onesto,
grande desiderio.
A.d.T. nell'anno 2020
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Io non voglio amarti,
sarebbe facile,
troppo poco,
non è il giusto verbo
che definisce le mie intenzioni.
Guardo le tue mani
che si intrecciano con le mie,
osservo il tuo muoverti sinuoso ed elegante al mio fianco,
meraviglia di dolcezza ogni tuo gesto e parola su di me,
per cento altri...
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26/06/2023 10:57:58
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Luce dell'aurora
23 giugno 2023 ore 10:42 segnala
Com'è potuto accadere?
non siamo più gli stessi,
non siamo mai cambiati,
ancorati nel lontano posto
di quegli strani anni che distanti
abbiamo sprecato,
insensati, incomprensibili,
dimenticati.
Ci ritrovo,
incatenati a quel che resta di noi,
con le tue braccia intorno al mio collo,
in quella posa che raccontava tutto,
poggiati ad un muretto di pietre
rimaste li,
aggrappate al passato come testimoni
di un'altra vita da conservare intatta,
dove è rimasto quel nostro sentirci,
ancora,
densamente avvolti nell'incantevole
luce dell'aurora.
A.d.T. nell'anno 2023
non siamo più gli stessi,
non siamo mai cambiati,
ancorati nel lontano posto
di quegli strani anni che distanti
abbiamo sprecato,
insensati, incomprensibili,
dimenticati.
Ci ritrovo,
incatenati a quel che resta di noi,
con le tue braccia intorno al mio collo,
in quella posa che raccontava tutto,
poggiati ad un muretto di pietre
rimaste li,
aggrappate al passato come testimoni
di un'altra vita da conservare intatta,
dove è rimasto quel nostro sentirci,
ancora,
densamente avvolti nell'incantevole
luce dell'aurora.
A.d.T. nell'anno 2023
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Com'è potuto accadere?
non siamo più gli stessi,
non siamo mai cambiati,
ancorati nel lontano posto
di quegli strani anni che distanti
abbiamo sprecato,
insensati, incomprensibili,
dimenticati.
Ci ritrovo,
incatenati a quel che resta di noi,
con le tue braccia intorno al mio collo,
in quella...
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23/06/2023 10:42:57
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Del mal vivere :: poesia nel vuoto interiore
21 giugno 2023 ore 19:21 segnala
Non mi piace scrivere
non so nemmeno farlo,
metto giù parole a caso,
così,
per il solo gusto di ingannare
ogni mio sentimento,
sopprimendo qualsiasi lume di entusiasmo,
dalle cose belle,
freddamente,
mi separo.
Le perdo, le rigetto,
le allontano,
per poterci costruire intorno
nuovi versi di lustre parvenza,
ma empia sostanza,
eleganti parole di un vuoto brillante,
patimenti, nostalgie,
e romantiche inutili sofferenze...
in questo soltanto sono bravo,
si lo ammetto,
del mal vivere,
sono maestro.
A.d.T. nell'anno 2023
non so nemmeno farlo,
metto giù parole a caso,
così,
per il solo gusto di ingannare
ogni mio sentimento,
sopprimendo qualsiasi lume di entusiasmo,
dalle cose belle,
freddamente,
mi separo.
Le perdo, le rigetto,
le allontano,
per poterci costruire intorno
nuovi versi di lustre parvenza,
ma empia sostanza,
eleganti parole di un vuoto brillante,
patimenti, nostalgie,
e romantiche inutili sofferenze...
in questo soltanto sono bravo,
si lo ammetto,
del mal vivere,
sono maestro.
A.d.T. nell'anno 2023
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Non mi piace scrivere
non so nemmeno farlo,
metto giù parole a caso,
così,
per il solo gusto di ingannare
ogni mio sentimento,
soffocando qualsiasi lume di entusiasmo,
dalle cose belle,
freddamente,
mi separo.
Le perdo, le rigetto,
le disperdo,
nel poterci costruire intorno
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21/06/2023 19:21:47
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L'abbandono
20 giugno 2023 ore 19:58 segnala
Furono promesse,
fragile pagina bianca,
scritta e sbiadita dal tempo.
Di giorni vissuti
tra sole e tempesta,
di luce e di buio,
forza e dolore.
Dolce,
candida pelle,
gioia per gli occhi e per l'anima,
sincera
sperava in quel sempre,
trascorso e veloce,
ormai passato
l'abbandono.
A.d.T. nell'anno 2007
fragile pagina bianca,
scritta e sbiadita dal tempo.
Di giorni vissuti
tra sole e tempesta,
di luce e di buio,
forza e dolore.
Dolce,
candida pelle,
gioia per gli occhi e per l'anima,
sincera
sperava in quel sempre,
trascorso e veloce,
ormai passato
l'abbandono.
A.d.T. nell'anno 2007
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Furono promesse,
fragile pagina bianca,
scritta e sbiadita dal tempo.
Di giorni vissuti
tra sole e tempesta,
di luce e di buio,
forza e dolore.
Dolce,
candida pelle,
gioia per gli occhi e per l'anima,
sincera
sperava in quel sempre,
trascorso e veloce,
ormai passato
l'abbandono.
A.d.T. nell'anno...
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20/06/2023 19:58:58
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