I bambini cattivi delle baracche (storie di bulli e botte)

15 luglio 2023 ore 23:50 segnala
Sono nato in un quartiere popolare di quelli difficili, nonostante la mia infanzia comunque sia stata molto bella, avevamo molto spazio e tanto verde dove giocare liberi...ho però dovuto subire e lottare, insieme gli altri bambini di famiglie per bene delle palazzine della mia piazza, contro le incursioni periodiche dei cosiddetti "bambini cattivi", che arrivavano all'improvviso, picchiavano, rubavano giochi e tutto ciò che gli capitava sotto mano, senza distinzione di età, più piccolo o coetaneo erano botte...si avventuravano fin dentro i portoni delle scale delle case nelle quali abitavamo, poi scappavano via velocissimi per evitare l'intervento dei genitori quando venivano allertati o sentivano il trambusto...

C'erano varie tribú, noi eravamo i più buoni, di famiglia operaia e per bene, poi c'era la tribù bastarda delle piazze di case popolari intorno alla mia che aveva qualche componente comunque di buona famiglia e quella (la peggiore) delle baracche del quartiere...vi lascio immaginare che razza di gente ci vivesse, con qualche eccezione di buoni sfortunati che avevano difficoltà anche per reperire le cose di prima necessità...

Finché ero molto piccolo reagivo nei limiti delle possibilità di un bambino di 4-5 anni, a volte scappavo via. Cresciuti un po', età media 6-9 anni, ed in grado di rispondere, iniziammo a reagire e ribellarci alle incursioni, tenendo sempre da parte bastoni, rami, sassi, cinghie e fionde.

L'ultima volta fu la più terrificante ma decisiva, la tribù delle baracche, sorpresa dalla nostra reazione, si prese molte botte, un po le diedero i loro più grandicelli ma ci furono molti nasi rotti, bernoccoli, occhi neri e labbra spaccate, genitori disperati che non riuscivano a sedare la rivolta e mettere fine a quella battaglia...

Le incursioni cessarono li per quelle scimmie codarde, in particolare odiavo i più grandi che picchiavano i piccoli, bulli di cartone, figure che ancora oggi suscitano in me sentimenti di vendetta al limite del pericoloso..

Crescendo, con qualcuno i conti erano e sono ancora in sospeso, ma non li ho più rivisti perché ho cambiato quartiere e casa a 16 anni, per loro fortuna e per mia liberazione..con altri, da adolescenti, totalmente cambiati, diventammo compagni di avventura con i motorini, di giornate in spiaggia e serate estive...con alcuni, ancora oggi, ci salutiamo e se capita, magari ricordiamo qualche episodio...alcuni sono dentro da diversi anni oppure entrano ed escono..qualcuno delinque ancora liberamente e Dio ce ne scansi...

Non sono felice di questa mia esperienza, per me che da piccolo avevo una visione del mondo fatta di amicizia, di gioco, dovevamo essere tutti amici, sinceramente e'stata occasione di grande sofferenza, potendo scegliere me la sarei risparmiata.

Credo che nessuno , bambino, ragazzo o adulto, debba subire qualsiasi forma di bullismo, racconto questa storia ai ragazzini che conosco perché vorrei che non abbiano paura di reagire alle offese o alla violenza che sia fisica o mentale...la racconto anche ai genitori perché vigilino con più attenzione sulla vita dei propri figli e magari pensino a prepararli prima ad affrontare la realtà della strada, della gente, che sa essere molto crudele e cattiva, anche se si tratta di persone di giovane età...

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Sono nato in un quartiere popolare di quelli difficili, nonostante la mia infanzia comunque sia stata molto bella, avevamo molto spazio e tanto verde dove giocare liberi...ho però dovuto subire e lottare, insieme gli altri bambini di famiglie per bene delle palazzine della mia piazza, contro le...
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15/07/2023 23:50:19
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Commenti

  1. No.moredrama 16 luglio 2023 ore 20:19
    Che bello quello che hai condiviso, mi hai fatto ricordare la mia infanzia, anch’io sono cresciuta in un quartiere un po’ difficile :ok magari x ciò ho questo carattere un po’ forte :urlo aiutoooo

    Meno male i tempi sono cambiati e ad oggi è quasi impossibile che un bambino subisca dei bullismo senza che nessuno se ne accorga e faccia qualcosa ..poi i bambini d’oggi nn si lasciano calpestare più, sono più svegli di noi bambini degli 80s.. anche se la cattiveria nn finirà mai, sta adesso a noi adulti tutelare in modo che queste cose nn avvengano più.


    Un abbraccio.
  2. unvecchietto 16 luglio 2023 ore 21:20
    bello quanto hai scritto,ho qualche deccio piu' di te, i miei anni erano ancora diversi,oggi e' molto piu' difficile per un genitore controllare e per un bambino vivere in sicurezza, ai nostri tempi ci si doveva limitare a controllare un quartiere, i ragazzini erano dei paraggi, ma ora il pericolo viene da molto lontano e ti arriva dentro casa.
  3. Arnau.deTorroja 17 luglio 2023 ore 01:34
    @unvecchietto
    Possiamo prepararli per affrontare certe cose e bisogna fare di tutto per non lasciarli soli davanti a certe situazioni... è vero, oggi bisogna fare i conti con chi arriva da lontano, ci ai muove di più...ma abbiamo anche più modi per sapere le cose e intervenire...ho una figlia piccola e questi argomenti mi toccano da vicino...essendo abituato a prevenire e non farmi mai trovare impreparato in ogni cosa, l'ho indirizzata verso alcune discipline molto formanti che le danno sicurezza in se stessa e consapevolezza delle potenzialità del auo corpo, oltre che una possibilità in più per difendersi da sola... fortunatamente risponde bene ed ha trovato anche in bellissimo ambiente e nuove affezionate amiche e compagne di squadra...
    Grazie per la visita!
  4. Arnau.deTorroja 17 luglio 2023 ore 01:36
    @No.moredrama
    Ciao, oggi c'è più violenza alla base, dipende sempre dai contesti e dai luoghi in cui si vive....anche se posti tranquilli, non abbassare mai la guardia...si è vero, oggi i bambini sono più "scafati" e consapevoli ma, c'è sempre qualcuno più debole che potrebbe diventare una vittima...un abbraccio a te!

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