ch'io veda il primo raggio di sole
coll'occhio mio ferito e pigro
che non s'apre,
discende il piede destro
stento a trovar freddido il pavimento,
d'uno efforzo sovrumano e dolente.
Amarostico esala, alito secco della notte,
un caffè tomba tragico sulle candide lenzuola,
il traumarico risveglio,
cataletto che ciascun dí,
eguale, si ripete,
son forse vivo?
Almeno spero.
A.d.T. nell'anno 2023
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