Arrestato in te

15 marzo 2009 ore 18:38 segnala

Ne prima, ne oltre a te,

peggio della morte è senza di te.

tempo non passa,

ne padre , ne madre

ne il mio viaggio mentale passionale,

in te son'arrestato

tolto dalla mia vita.

Ho girato gaia, domina il silenzio.

Qualcosa brilla laddòve il sole tramonta

è questa passione.

 

Un ricordo..Meth e delirio

12 marzo 2009 ore 16:55 segnala

sono le 23 e 45 esco di casa prendo la macchina e mi diriggo verso whetstone dove dovrò prendere jimmy, arrivo all'incrocio di william street, passano come una brezza minacciosa i pingiuni della pattugia di notte del arkansas, mi guardano di striscio senza farsi molti problemi, dopo avergli dato la precedenza mi avvio lungo la strada , arrivo al n° 42, chiamo jimmy e lui scende subito gia pronto che mi aspettava come un allodola. Lungo la strada di whetstone per andare a yellowtown incontriamo molte puttanelle che arrivano da chissà dove, qualche colpo di clackson e risate in due.

arriviamo davanti alle porte del solito locale il " Mother paradise", l'edificio è fatto a forma esagonale con una grossa insegna luminosissima, entriamo dentro dall'entrata principale che è caratterizzata da una porta verde di piccole dimensioni , all'entrata il buttafuori di colore adam ci controlla le tessere e ci fa segno di entrare, arrivato al banco il mio amico ordina una birra , e intanto mi accorgo che il locale è più pieno del solito , sembra una festicciola d'elite di damigelle e dame in vestiti eleganti, gente in euforia, cosi finti e cosi insinceri.

erano le 2 e stavo quasi quasi collassando sulla poltrona, e tutte le immagini cominciavano a distorgersi, mi alzo barcollando leggermente, vado in bagno e guardo lo specchio.. avevo 2 occhi rossissimi la faccia distrutta dalla stanchezza, esco fuorii e vado verso il banco dove trovo jimmy più fuori che mai e mi osservava con occhi incapaci di fissare un punto esatt, chiamo tom e gli chiedo di venire al "mother", in attesa mi accorgo che il locale era sempre più pieno e la gente iniziale era cambiata ora c'era un vero e proprio puttanaio di persone di età diversa tutto mi stava facendo venire un abnorme senso di giramento nello stomaco.

Finalmente è arrivato tom, gia sapeva cosa volevo da lui , gia i suoi occhi brillavano di gioia mi da la bustina e io gli dò quello che merita.

mezz'oretta dopo ero gia un altra persona, mi sembrava tutto molto più vivace, ogni mio pensiero , sentimento,stato d'animo era cambiato, le luci si muovevano al mio ritmo cardiaco, le persone osservavano la mia splendente presenza...sonnolenza, malore non mi erano manco rimasti nei ricordi.

Girando nel locale, dopo il flash emotivo di stare bene all'infinito mi accorgo che sul sedile ove avevo lasciato l'ultima birra ci sono jimmy e tom ; jimmy metà sdraiato con i piedi sul tavolino dormiva senza far caso che si trovava in mezzo a cosi tante damigelle di varia bellezza e attrazione, mentre tom aveva uno sguardo d'angoscia e non riusciva a fissare un punto esatto , girava gli occhi come se non doveva perdere nulla di quello che gli accadeva intorno, pensai "oddio anch'io sono cosi?" però presto questo maledetto pensiero mi uscì dalla testa. Andai verso di loro con passi sicuri e sempre con la stessa espressione di faccia, Tom vedendomi cominciò a sorridere e guardarmi come lo gurdavo io come se riuscissi vedere oltre alla materia, di scatto presi jimmy e lo svegliai, mi disse qualcosa che non si capiva. Incominciai a scuoterlo violentemente , aprì gli occhi e mi guardò , per poi girarli e collassare.Lo portai in bagno gli dissi jimmy resisti che arrivo, andai a chiamare tom che preoccupatissimo mi seguò fino in bagno, jimmy malapena stava in piedi aveva bevuto troppo, quando tom aprì una bustina e lo mise sul lavandino, fece 3 righe di quei cristallini d'orati e cosi brillanti che avrebbero attirato qualsiasi drogato metà perso, sapevo che per noi 2 era anche troppo , ma jimmy doveva riprendersi , rollai una banconota da 10 dollari e glielo passai a tom che con uno sguardo e un movimento strano di sopracciglio mi ringraziò, jimmy vedendo i cristallini aprì bene gli occhi e ci guardò sorridendo mentre tom si era chinato sul lavandino, quando Tom si rialzò passò il pippotto a jimmy e mi accorsi che i suoi occhi stavano lacrimando e aveva un espressione di faccia indescrivibile, Jimmy si chinò e piano piano ce la fece , ora toccava a me...

 

uscimmo dal bagno e mi guardavo intorno accorgendomi che la chimica mi stava sconvolgendo ancora di più, Jimmy era in piedi sano come quando lo preso da casa, anzi a guardarlo stava anche meglio di quando era uscito.

erano le 3:32 quando decisi di uscire dal locale e ascoltarmi il silenzio e la lontana presenza di automobili che sfrecciavano sulla 35°. Jimmy era con me, tom non di molto ma c'era anche lui, prese la moto e ci salutò.

salimmo in macchina e misi su un Cd dei judast priest, jimmy era preso benissimo e ballava una musica che solo ad ascoltarlo una volta diceva che gli veniva il giramento di stomaco, io sempre con metà sorriso stampato accesi la macchina e cominciai a guidare..

Per strada dissi a jimmy che avevo una gran voglia di far sesso con una qualsiasi donna che sia una puttana o una vacca slavata, jimmy cominciò a ridere come un pazzo, gli dissi che non avevo voglia di andare a casa ora e che avremo tirato l'alba.

Stavo guidando sulla lunga fortcastle street quando vidi una villa davvero enorme e fuori dal comune , frenai di botto , jimmy sconvolto mi disse "ma che cazzo fai sei impazzito" gli dissi no guarda, la vedi quella casa ? e lui mi disse " si la vedo e allora ? quello sarà la casa di un pezzo di stronzo marcio che i soldi gli escono dl buco del deretano" e io dissi bravo e scesi giù dalla macchina, sul citofono c'era scritto " Ville du brunei" non sapevo ne di chi era ne che cosa fosse brunei. Jimmy scese dalla macchina e arrivò verso di me e si mise anche lui a leggere il cartellino, e poi si girò verso di me con occhi spalancati e mi disse , "questo è la casa di un sultano, amico questo si che ha letteralmente i soldi che gli escono dal culo", l'idea di sapere che questo arabo di merda aveva cosi tanti soldi mentre milioni di gente moriva di fame, in quello stato d'animo mi fece venire in mente un piano al quanto divertente e utile. 

saliamo in macchina , e jimmy stava gia cadendo in uno stato di collasso e smasciellazione alla rovina dei denti, mi guardai allo specchio e avevo due occhi che non erano per niente miei, accesi la macchina e guidai alla volta del letto che mi aspettava con gia accennata deppressione in arrivo.

mi alzai dal letto con una svoglia per tutto, non avevo ne voglia di mangiare ne voglia di vivere, andai in bagno con passi indecisi , guardai allo specchio come per dire"eccomi questo sono io", dopo pensieri da scandalo ritornai nel letto sentivo il corpo in pena le mie cellule chiedevano venia, non avevo in mente altro che ritrovare quella bustina, allungai la mano verso il telefono per chiamare di nuovo tom, ma dal più profondo dei miei pensieri si accese una lucina e andai a controllare nella tasca interna dei miei pantaloni, ritrovai l'avanzo della notte precedente, erano le 14 e 20 quando stesi giù l'assaggino che mi era rimasto.

Intanto che guardavo fuori dal balcone mi ritornò in mente quella Villa che vidi ieri sera , e cominciai a scandalizzarmi per il piano che mi ero immaginato la sera stessa, cominciai a ridere per la banalità del piano, ero talmente pieno di emozione che decisi di andare a trovare jimmy per raccontargli tutto.

scesi in garage accesi la pontiac firebird del '96 di mio padre e mi avviai verso casa di jimmy .

Presi la Q.elisabeth II street alla volta di rushcity per farmi un giretto panoramico che la macchina di mio padre non lo usavo mai dopo 20 chilometri di strada presi l'uscita per andare al downtown di rushcity all'entrata della statale come una macchia oscura a lato della strada vidi la macchina della polizia e due agenti in veste da pinguino mi osservano all'arrivare dell'incrocio.

Fanno segno per accostare, io in modo molto tranquillo accosto a destra uno dei due pinguini si avvicina, abbasso il vetro in fretta e guardo spalancato con gli occhi verso l'ufficiale, lui lo stesso sguardo rimane ad osservarmi per 2 secondi neanche , intanto in mente mi passò quel pensiero turbante e d'ansia che mi avesse scoperto, mi dice di scendere dall'auto e intanto una goccia di sudore freddo mi cadde dall'ascella sinistro sul mio fianco, mi misi con la pancia verso l'auto e le mani sul tettuccio, mi controllò per bene e mi chiese se facevo uso di sostanze stupefacenti, io con voce mancante risposi di no, sapevo che dovevo fare quello serio e tranquillo, tanto non avevo davvero nulla, ma la cosa dentro di me non mi lasciava tranquillo, la gomma che avevo in bocca ormai chiedeva pietà.

Il pinguino andò in macchina e ritornò indietro con passi decisi, mi chiese di mostrare i documenti , patente,libretto, io avevo il morbo di parkinson istantaneo tremavo tutto e intanto cercavo di intrattenermi pensando ad altre cose ma non riuscivo, il chè suscitò la curiosità dell'agente a chiedermi cosa avevo, dissi che stavo male e che non avevo dormito la sera precedente.

L'agente mi fece segno con la testa , come per dire "ah" prese tutto e mi disse di stare seduto in macchina con motore spento.

In quel momento mi passò in testa di fare una grande cazzata, immaginai in poco più di cinque minuti d'attesa la fuga e la mia morte, ma ripensandoci non c'erano motivi, era lei ... era lei che mi istigava come il male a fare le cose più insolite, cosa che la mia giovane età troverebbe divertente e diversivo, ma riuscivo a controllarmi dunque rimasi fermo ad aspettare.

Ad un certo punto la portiera della ford cornvictoria si aprì, scese l'agente e con passi minacciosi si incamminò verso di me mi allungò i fogli che in mano sua sembravano cosi inutili, e mi disse "bella macchina".

Ringraziai l'agente e chiesi se potevo prosseguire lui mi salutò e con passi lenti si levò dalla strada.Mentre proseguivo per willowstreet alla volta di whetstone avevo in mente solo una domanda "perchè ringraziamo gli agenti se solo ci rubano del tempo per dei controlli", ma una logica c'era , solo che era sempre lei che non mi faceva arrivare a questa logica perchè per lei era illogico.

Arrivai davanti alla casa si jimmy, in una zona di quelli "coi soldi" e in quel momento che mi fermai per un istante pensai ,che sia il paradiso, che se ne parla tanto, e l'inferno sono in questa realtà dove viviamo, e il protagonista l'hanno scelta i nostri antenati, il dio e il diavolo, il bene , il male sono quel pezzo di carta tanto desiderato,"il soldo".

Scesi dalla macchina e andai a chiamare jimmy.                                                         

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

<<<<<<<<<<<<<<>>>>>>>>>>>>>> a breve finiro :D 

 

 

imperdonato

08 marzo 2009 ore 20:31 segnala

ecco che vedi una luce, o è solamente il brillare di quel'inizio cosi piena di speranze e sogni...

eppure 2 giorni fa hai seguito una luce.... ti ricordi ancora quando hai abbandonato tu che giacevi per terra con un laccio emostatico...

un bagliore vedi 2 persone davanti a te e hai il corpo sollevato da due braccia come se niente fosse, richiudi gli occhi e sei ancora in shock per il fatto.... cerchi di dimenticare il passato per rifarti...

non hai nulla in mano, come non avrai nulla, basterà comprendere,apprendere...

arriverà il giorno in cui trovi quell'insieme di materia, che ti attira....... in lei c'è qualcosa, ti mostra un lampo di infinità che ti ricorda qualcosa che non hai  dimenticato , qualcosa di indescrivibile...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un sogno di sera

25 febbraio 2009 ore 22:16 segnala

Mi trovai in un quartiere di una città al quanto strana, con edifici di diversi colori, dalle tonalità dell'ocra al grigio, edifici abbandonati al loro destino, davanti a me c'era un edificio molto elegante di 2 piani,molto ampio,il pianoterra è come un hangar con queste strane porte alte tutto il piano, che si chiudono ad armadio,mentre sopra sono abitazioni con dei balconi che guardano sulla strada dove sono. La strada è divisa da una fila doppia di transenne, e in mezzo ci sono delle scale che non si capisce dove vanno. Entro dall'unica entrata del palazzo, che ha solamente una scala, che sale su un corridoio con tutte le porte d'entrata che sboccano in questo. Incontro un signorotto con i capelli corti bianchi , i baffi e occhi azzurri, ha una camicia con sopra uno smanicato in lana , un signore di media età, entrando in uno degli appartamenti il signore mi dice che ha gia parlato con mio fratello e che è gia tutto apposto, che gia da oggi posso stare dentro. La casa aveva l'entrata che dava su un corridoio,parallelo alla strada, entrando nella prima stanza si esce sul balcone unico, che era collegato alle altre restanti 4 stanze, l'appartamento era gia arredato in uno stile anni 70 ,con mobili in legno pregiato muri bianchi piastrelle grigie, uscendo sul balcone osservai il panorama ,davanti avevo un edificio grigio senza finestre,la strada continuava verso destra, ma la visualità scompariva presto per la curva verso destra, a sinistra la strada continuava per 500 mt, e finiva contro un edificio grigio senza balconi e con molte finestre ,e alla sinistra di quest'edificio c'era una piazza, quando rivoltai la testa a destra vidi una signora anziana, che mi stava gia osservando da parecchi minuti ,che come mi vide entrò subito dentro, era la mia vicina.

Ad un certo punto mi svegliai con il gemito di un bambino, appena nato,c'era mia zia ,mia cugina,mio zio, mia madre nella mia stanza, non riuscivo ad alzarmi dal letto, tutto era cambiato ero nella mia stanza e nel mio letto,in casa mia,mia cugina avvicinandosi mi dò un bacio per salutarmi e disse "guarda trottolina", quando tirai su la testa vidi una bambina appena nata senza capelli ancora, che era in piedi, aveva un espressione di faccia di un adulto, un criminale di 50 anni, mi fissava ed era vicino allo schermo del pc, quando aprì bocca ci fù un flash .

Erò nell'appartamento di prima ,nel salotto che era l'unica stanza che si collegava tramite una porta alla cucina , che aveva altre entrate dal balcone e dal corridoio, sentìì un sibillio stranissimo,alzai la testa e vidi una vespa che aveva il triplo delle dimensioni di una vespa normale, sembra che c'el'aveva a morte con me , cerco di beccarlo per ucciderlo più volte, ma le mie fatiche non servono ad altro che a innervosirlo di più, scappo nel corridoio e chiudo la porta, voltandomi vedo mia zia preplessa che mi chiede del fatto, e io scuotendo la testa le dico che c'era un insetto insignificante.

Ad un certo punto, cosi dal nulla, mi trovo a camminare per strada, in lontananza vedo 2 ragazzi che urlano e gioiscono vedendo qualcosa da una lunga e sicura distanza , li supero e mi incammino proseguendo, sulla strada, a sinistra rimangono dei campi incoltivati, vegetazione che è metà morta, a destra edifici abbandonati e strade che entrano in città, su uno di questi edifici, mi accorgo della presenza di un signore anziano, su uno degli edifici abbandonati, con la scritta metà cancellata "Acquedotto comu..." , aveva in mano un animale, un volatile , se non sbaglio un merlo, lo lanciò in aria e quando il piccolo merlo gia stava battendo le ali venne attaccato con una manovra mozzafiato da un pipistrello gigantesco, l'animale fece  due tre acrobazie per aria e ritornò come un cane dal signore anziano. L'animale quando se ne accorse della mia presenza scese in strada , aveva un volto umano, che ringhiava come un cane ,il resto del corpo era proprio un pipistrello, il viso mi sembrava di un sudamericano, l'anziano richiamò l'animale e questo torno senza richiami ulteriori.

tornai nell'appartamento , entrando si sentiva una puzza esagerata di sangue marcio, andai subito in cucina e vidi l'anca di un montone per terra congelata , ma la puzza non arrivava da questo, lo rimisi in freezer , guardai per terra per vedere se era sporco , e mi accorsi che in ogni incrocio delle piastrelle c'erano dei buchi, in quel momento non feci caso e andai a dormire sul divano.

ad un certo punto mi ritrovai in un hangar gigante, c'erano molti oggetti e continuava quella puzza di sangue marcio, avevo addosso dei vestiti militari, voltandomi a destra vidi un cumulo di sabbia e sentivo che la puzza arrivava proprio da li, cominciai a scavare e trovai un corpo diviso a metà dalla vita, era un ragazzo con capelli chiari ma non sembrava morto, mi spaventai moltissimo, quando un altro ragazzo da dietro mi toccò e in quel momento anche il corpo nella sabbia si alzo sulle mani e se ne andò , rimasi perplesso, però sembrava che non era successo niente tutto era cosi naturale ,chiesi al ragazzo se era un soldato della domenica , che io intendo di solito la guardia nazionale, e lui mi disse che era un militare, a quel punto gli mostrai la ferita che avevo sotto l'ascella , che era solamente un operazione fatto al torace , ma gli dissi che mi era successo quando avevo fatto il militare, lui fece una faccia schifata e chiamò altri che avevano tantissime ferite in faccia e sul corpo, poi chiesi al tipo da che parte fosse il nord ma non lo sapeva.

uscendo dall'hangar, mi accorsi che era sotto al mio appartamento, non trovavo le chiavi allora andai davanti sulla strada dove guardavano i balconi e mi accorsi che nel mio appartamento c'era qualcuno, mi alzai in piedi sulle transenne e con un salto inimmaginabile mi attaccai al balcone, mi sentivo un figo, entrai nel balcone e vidi il signore anziano che faceva vedere la casa a una signora e le dissi "ha visto come i ladri possono entrare tranquilli?" il signorotto mi guardò con occhi minacciosi, andai in corridoio e vidi 2 miei amici e ad uno gli dissi questo è casa mia vieni quando vuoi ma lui non rispose , sembrava una statua.

 

mi svegliai alle 9.

scusate per tt gli errori di battitura e ortografici, ma volevo spiegare solamente il sogno e poi sn ancora un pò addormentato =D

Lancio

23 febbraio 2009 ore 23:56 segnala

il proiettile..

è materia, che viene lanciata tramite una reazione, ecco la nostra materia è come un proiettile lanciato nel tempo.

 

..frs..

23 febbraio 2009 ore 23:46 segnala

inizio la fine

da quello che mi appartiene

tolgo ciò che non mi conviene

 

parto per il viaggio nell'oscena oscurità

che non vede riflessi, ne sobrietà

ove il mio corpo giacerà

ora cresce orgogliosa un fiore

che la mia passione porterà

 

vedo immagini distorti nella loro realtà

passano attraverso la mente come un ricordo

che niente e nessuno mai saprà

 

sono ciò che  un anima conserverà.

nella vita e nell'aldi là.

Rosa rosa

12 gennaio 2009 ore 01:18 segnala

Quando tu ridi le rose sbucciano, Rosa rosa

i canarini cantano te, Rosa rosa

quando vieni te arriva la primavera, Rosa rosa

I fiumi ti trasportano ,Rosa rosa

con la pioggia d'autunno un giorno sei svanita,nessuno ci ha creduto Rosa rosa

la nostra città è silenziosa,la nostra città e senza di te, non c'è l'abbiamo fatta Rosa rosa

Sulle labbra un ultima canzone Rosa rosa

ancora canta te e ti chiama Rosa rosa

Nei miei occhi un ultima nuvola ancora che piange te e che ancora ti aspetta Rosa rosa

 

BM. 1987

 

2009 di speranze.

02 gennaio 2009 ore 01:29 segnala

Auguri a tutti.

il futuro è bello perchè arriva giorno per giorno.

non mi ricordo di chi erano queste parole..

ma vi lascio ammirare questo quadro di Vladimir Kush.

per augurare a tutti una vita cosi.

 

 

Euforia

01 settembre 2008 ore 21:06 segnala
é polline ciò che ora viaggia insieme a questa brezza,
si posa accarezzando la fertile gaia
tuona in un lampo l'acqua vien a bagnarla
nasce e sboccia la piccola euforia,
sarai un ape per trarne l'essenza e
 farne una parte della tua esistenza.
l'amerai follemente la sua dolcezza ne farai
un emozione ogni volta.

(Dedicato a Laura).


Una riflessione alla nube davanti...

17 aprile 2008 ore 23:24 segnala

nube di un fumo strano ...indiano dicono... :-)))

quando guardo il cielo mi sembra di cogliere fatto della mia esistenza...spirito,corpo,anima,un altra delle cose  che mi ricorda l'esistenza e questo corpo, trasmetto spirito con esso e blocca l'anima in se  ricordandomi che sono qui e non sono solo... altre anime bloccate con me si trovano in una realtà descritta dagli okki...al cervello,gustato da tanti sensi, in questa realtà si crea un mondo,che per tanti non è altro che aspettare la morte per altri non voler morire, chi è nell'inferno chi è nel paradiso.. tutti incoscienti della prossima realtà che incontrerà sotto un altro corpo... è un film tutto ciò, divisa in periodi, vivi ogni periodo determinato da causa effetto...bah pensano che sono pazzo.... :dancer