Tutto va troppo veloce..
io che cerco la tua voce..
Questo mondo gira troppo in fretta..
A correre anche tu, sei costretta..
Non ci fermiamo mai..
Ed anche tu, così te ne vai..
Siamo tutti troppo distanti..
E questo mondo, continua ad andare avanti..
Nessuno si ferma un attimo a pensare..
Veloci anche a giudicare..
Le emozioni in secondo piano..
Ed ascolteremo l'ultimo brano..
Un ballo mai ballato..
uno sguardo mai cercato..
Un incrocio di follia..
E tu che un tempo per me eri poesia..
Questo presente, anche te, ha colpito..
Tu, che eri, sentiero proibito..
Resta solo un attimo di nostalgia..
Ma è già tardi, dobbiamo andare via..
Troppo presi da questa vita malata..
Incontrollata..
Non c'è ne rendiamo neanche più conto..
Di quanto sia splendido un tramonto..
Non ci fermiamo neanche più a guardare..
Questo mondo, che continuiamo a rovinare..
Perchè siamo tutti troppo presi..
E Dal treno delle emozioni siamo scesi..
Voglio tornare a viaggiare..
Ad amare..
Insieme a me Rimani..
Fermati, e stringi le mie mani..
Intorno ad un fuoco seduti..
In questo mondo sperduti..
usciamo fuori da questo grigio coro..
E dal suo finto decoro..
Tu, la mia nuova vita..
Non sarà salita..
Uniti in questo desiderio..
Niente di più serio..
Di un sogno che il mondo non saprà capire..
E nessuno un emozione può proibire..
Non sarà la sorte, non sarà il destino..
Solo la voglia di averti ancora un attimo vicino..
Ma di noi e rimasta solo l'illusione..
Che si traduce in delusione..
Siamo esseri umani, e dietro al tempo corriamo..
E proprio per questo, ci perdiamo..
Mi fermerò a guardare ancora il tramonto..
Sarò sdraiato.. sotto la luce della luna..
Osserverò ancora il mare..
Il tuo sguardo nella bellezza continuerò ad ammirare..
Non devierò questo cammino..
Anche se una parte di me, ti resta ancora vicino..
Io, continuo con calma a camminare..
E questo mondo pazzo, non mi può più sfiorare..

Più dolce sarebbe la morte se il mio sguardo avesse come ultimo orizzonte il tuo volto,
e se così fosse... mille volte vorrei nascere per mille volte ancor morire.
William Shakespeare