(correva il 16 ottobre 2004 quando venne pubblicato ciò...)
Questo post l'ho rimuginato da qualche giorno ed ha preso il posto di altri che avrei voluto pubblicare.
Piccola nota: non amo molto scrivere post estremamente "personali" perchè sostanzialmente li trovo molto esibizionisti e banali ma contravvengo. Seconda piccola nota: non prendete come oro colato quanto leggerete; è molta enfasi e poco piagnisteo.
Premesso ciò, l'oggetto del post è il rapporto tra il sottoscritto e l'altro sesso: sia in termini di battiti di cuore che di spinte pelviche.
Come accennavo nel titolo, se fate a qualche mio conoscente o amico/a, che non mi conosce bene, la domanda: "ma evil e le donne?" potreste sentirvi rispondere: "non credo abbia particolari problemi", "potrebbe avere una ragazza diversa ogni giorno", "è affascinante, credo sia circondato dalle donne", "sa far sciogliere una donna: è dannamente sincero e imprevisto quando ti fa un complimento e ti fa galvanizzare" e potrei continuare con altre due o tre frasi che però vi risparmio. Da notare che la quasi totalità degli amici, di sesso maschile, si congeda da me solitamente con un "ciao bello!".
Facile conclusione: evil tromba a più non posso, spezza cuori, è apprezzato... Insomma: un uomo da invidiare. Ma la realtà è ben diversa.
I fatti dicono l'esatto contrario e non mi vergogno ne mi frusta parlarne: nella mia vita ho avuto una sola donna ed è ormai da anni che non ho nessun tipo di rapporto sentimental-sessuale con una donna; non solo: i flirt (leggi: pseudo-approcci o situazioni maliziose nell'attesa che si combini qualcosa) si contano sulle punta delle dita e, ovviamente, tutti si sono conclusi con un nulla di fatto.
Fondamentalmente vedo la mia essenza normale anzi, faccio l'egocentrico, un po' sopra il normale; riguardo alla mia apparenza? Beh, qualcuno ha detto che sono affascinante, carino ma con obiettiva autocritica mi vedo altalenante tra il quasi brutto e il quasi carino con una media di accettabilenecarnenepesce.
Proprio per questo sono consapevole che gran parte del mio andare in bianco è conseguenza della mia apparenza. Mi è capitato talvolta di parlarne con amiche: in particolare io portavo avanti la tesi 80/20 (ovvero: 80% di possibilità da quanto sei figo, 20% da quanto sai aprire la bocca e non dire cazzate) nelle potenzialità di un rapporto mentre loro erano molto più equilibrate nelle proporzioni... Infatti puntualmente il discorso parava su:
Io: a me sembra che 2 ragazze su 3 che incontro siano estremiste trendy. O sei figo, Just Cavalli oppure sei uno sfigato ai loro occhi (anche se le piaci)...
Loro: nooo! Ma cosa dici? Tu esageri! Però non puoi pretendere d'interessare ad una donna se: non ti tagli i capelli (ho i capelli lunghi), non ti fai qualche lampada (sono di carnagione pallida), non fai un po' di palestra (faccio da poco sport ma sono sempre stato molto magro) e non ti vesti un po' alla moda (il mio abbigliamento è semplice: scarpe da tennis, jeans, polo/camicia/maglione). E comunque guarda che sopratutto noi donne ci innamoriamo quasi sempre di una persona, non come voi che guardate subito se c'è un paio di tette e un bel culo.
Insomma a me sembrava che involontariamente si facesse lo stesso mio discorso. Tant'è che puntualmente ho sempre visto atteggiamenti che sono l'esatto contrario, stile: "mi piace, mi intriga ma fa il muratore...", "carino ma si veste un po' da sfigato", eccetera. Per carità: so perfettamente e concepisco anch'io che è soggettivo l'essere sedotti o i gusti ma alcuni estremismi mi sembrano proprio da... Sfigati.
Infatti il discorso, pian pianino, cade e rivela la vera sostanza del mio intervistatore, quando si arriva alla fatidica domanda: "qual'è la tua donna ideale?". La risposta è: non esiste una donna ideale; odio l'equivalente femminile del "principe azzurro"; non ho nessuno stereotipo se non: che mi attragga, interessi come personalità e che non la ritenga repellente all'apparenza. In parole povere e molto analiticamente, il discorso si traduce in: qualsiasi donna, ragazza accettabile esteticamente, sessualmente attiva che non sia grassa e che sia viva e non una lobotomizzata. Seno piccolo? Nessun problema. Culo non da brasiliana? Nessun problema. Un po' di pancetta? Nessun problema. Evil veramente sei così senza gusti, di bocca buona? Sì. Tu hai problemi!
Mi ha sempre lasciato perplesso questa conclusione. Non vedo nulla di strano nei miei gusti.
D'altro canto non ho certo detto che non mi (per capirci) farei una bella figa (il francesismo è d'obbligo): ma sono perfettamente consapevole che non avendo una Z3, non essendo il sosia di Costantino Vitagliano (fortunatamente!), non avendo un po' di conti in Svizzera e non essendo assiduo frequentatore del triangolo Casablanca/Old Fashion/Hollywood noche movida e striscia di bamba, le probabilità che una bella figa si conceda al sottoscritto sono pari a quelle che io rimanga incinta.
Tornando invece a chi decanta(va) le mie doti; molti si stupiscono quando dico che sono single. Ma d'altronde se senti che tutte le campane suonano nel modo sopraesposto e se il giudizio che ti riservi è poco meno di una sufficenza strappata (attenzione! ricordarsi la premessa) è lapalissiano che tu: non faccia il primo passo, nutra un'insicurezza unita ad un pessimismo quando ti trovi di fronte ad una donna che ti piace e, in considerazione del fatto che ho conosciuto pochissime donne che fanno il primo passo, formalmente, non prendi mai il 2 di picche ma di fatto lo prendi sempre.
Detto in parole pavore: non vado quasi mai all'attacco se non ho la certezza di un riscontro dall'altra parte. Il riscontro in questione è: tentativo di stupro nei miei confronti da parte della pulzella, bacio alla francese schioccato con impeto dalla fanciulla, dichiarazione solenne di amore eterno al mio cospetto. Ovviamente qualsiasi donna con un po' senno (due enne non una) aspetta le stesse cose dall'ometto e se tutti e due aspettano invano... Ma questo sarà il tema di un prossimo post.
Intendiamoci: non è un problema e/o frustrazione. Sono perfettamente consapevole che se andassi (nei canali giusti) a pescare dal laghetto delle disperate, bruttissime con enormi fobie sociali basterebbe uno schiocco di dita per avere una dolce metà con in bundle un ciuffo di piacere ma oltre ad essere meschino non è il mio modo di vivere tali esperienze; allo stesso tempo sono perfettamente consapevole del fatto che non mi è negata la possibilità di avere un legame per gravi deficit di natura morfologica o intellettiva. Diciamo che la pazienza non la assaporo molto così come la permanenza dei fatti qualche volta porta a sragionare.
Per cui, inconcludendo il post (che, detto per inciso, mi fa schifo nella forma ma non intendo variare), questo è evil e le donne. Delirante? Saggio? Rassegnato? Lucido? Sfigato? Commentate...
Dicono di me...
20 marzo 2012 ore 21:19 segnalac10b5780-baea-472a-9c09-247fc385096e
(correva il 16 ottobre 2004 quando venne pubblicato ciò...)
Questo post l'ho rimuginato da qualche giorno ed ha preso il posto di altri che avrei voluto pubblicare.
Piccola nota: non amo molto scrivere post estremamente "personali" perchè sostanzialmente li trovo molto esibizionisti e banali ma...

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20/03/2012 21:19:46
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The social experiment (?)
25 agosto 2011 ore 19:37 segnala
Senza troppi giri di parole...
Stai leggendo questo post attirato dal post-it o perché ci sei capitat* per caso? Bene, l'esperimento sociale è questo e non è nemmeno così innovativo a dir la verità ma tant'è...
Giusto due precisazioni: il post è scritto in tono scherzoso ma il contenuto è dannatamente serio.
Chiunque, leggendolo, si sente di definirmi narcisista, egocentrico, superbo o quant'altro è fuori strada.
Mi avesse definito prolisso, pleonastico, permaloso avrebbe quantomeno scritto il giusto :P
Premessa
Sei interessat* a conoscere, incontrare il sottoscritto oppure, più banalmente, vuoi passare una serata diversa a conversare, bere qualcosa, <attività a piacere> con qualcuno guardandolo in faccia, sentendo la sua voce e/o in un luogo diverso dalla stanza dove hai il tuo PC/Mac e chatti abitualmente?
Proposta (ed in questo consiste l'esperimento...)
Se l'idea che ho esposto sopra ti "stuzzica", contattami! Chat, Posta, email/MSN/Messenger (bloggerinside@gmail.com) per metterci d'accordo sul dove e sul quando.
Alt! Fermi tutti! Non sarai l'ennesimo sfigato su Chatta che usa questi mezzucci per...
Alt! Fermo tu lettore! :)
Non mi reputo sfigato né sto cercando di elemosinare qualcosa, né sono alla "canna del gas": sono anni che chatto e frequento i cosiddetti social network e li ho sempre frequentati con l'aspettativa di conoscere persone e non come passatempo o strumento per esprimere pubblicamente pensieri. A questo scopo ho utilizzato dapprima il blog su Splinder http://bloggerinside.splinder.com/ ed oggi strumenti quali Twitter https://twitter.com/#!/bloggerinside e Tumblr http://bloggerinside.tumblr.com/.
Nella cosidetta vita "reale" le mie amicizie (anche se poco frequentate) nascono anche da altri contesti (anzi, prevalentemente direi) così come faccio anche altro che non sia "stare su Chatta" per quanto la mia vita, nel presente, sia semplice e relativamente "tranquilla".
Pertanto, l'"esperimento" nasce in quest'ottica.
Ok, ho capito: sei l'ennesimo sfigato...
...Addio e a mai più avere a che fare. AVANTI *L* PROSSIM*! :D
La proposta vale per maschi e femmine?
Sì: per questo ho usato l'asterisco (convenzione per indicare il neutro) nei sostantivi/articoli/aggettivi.
Riguardo all'età?
L'esperienza passata m'insegna che, per come sono fatto, ho poco da spartire con le persone sopra i 40 anni. Stesso discorso sotto i 18 anni (salvo eccezioni).
Riguardo al fatto che non ho una foto sul mio profilo?
Non c'è problema anche se preferisco conoscere chi mi ha già mostrato "correttezza" rivelando le sue fattezze.
Ripeto, preferirei (magari anche solo in privato) sapere che faccia ha Tizi* prima di doverl* trovare in stile "caccia al tesoro".
Riguardo al mio aspetto fisico?
A meno che non ci sia da parte tua l'aspettativa di far sesso (unici contesto in cui per me conta l'aspetto fisico) o diventare la tua "dolce metà" (vedi quanto detto poco fa, essendo inconcepibile per me una relazione senza sesso...), non c'è problema.
Diciamo che ho queste aspettative...
Apperò!
...Diciamo allora che se c'è un secondo fine nella conoscenza, ci sono solo due appunti da fare: uno ovvio che presuppone che anch'io debba avere il tuo stesso fine, ma questo passa per un minimo di conoscenza appunto. Il secondo, meno ovvio, è che ci sono solo due peculiarità fisiche che mi "frenano": un viso brutto e/o il forte sovrappeso.
Per il resto, non sono e credo mai sarò un'estremista dell'estetica.
Riguardo al mio status sociale/economico/studi fatti?
C'è scritto che sono classista nel mio profilo o qui o, più semplicemente, che sono così idiota? :D
Se tu ti ritieni stupid*, classista, ignorante sì è un problema per me, in caso contrario ti sei rispost* da sol* :)
Ideologia politica?
Se si vuole tener fuori la politica dalla conversazione no problem.
In caso contrario è giusto che tu sappia ciò che non sono, ovvero berlusconiano, conservatore e liberalista.
E' un problema il fatto che sono lesbica/gay?
Io sono eterosessuale e non sono interessato ad esperienze omosessuali. Detto ciò, se non è un problema per te la mia identità di genere...
Dove ci s'incontrerebbe?
Qualsiasi luogo geografico nei confini di Milano città oppure, se proprio non è possibile, in provincia.
Oltre diventerebbe troppo impegnativo per lo spirito con cui porto avanti questo "esperimento".
Quando ci s'incontrerebbe?
In serata durante la settimana, nel corso della giornata durante i weekend.
Programma dell'incontro?
Qualsiasi proposta è ben accetta basta che non si tratti di, causa insofferenza personale: aperitivi pre-cena, cene, serate in discoteca :)
Il programma ideale, per i miei gusti, è una birretta in un locale scambiando quattro chiacchiere.
Mi vuoi stuprare/drogare/rapinare/uccidere? Vuoi propormi attività illegali?
Assolutamente no! :)
Vuoi portarmi a letto?
Domanda tipica di molte di fronte alla fauna maschile di Chatta e a questi "esperimenti".
Risposta secca: no, non è lo scopo dell'incontro.
Risposta articolata: per finire a letto con una donna dev'esserci consenso e non è nella mia natura far leva per far sesso con una donna o "provarci" (a meno di non ricevere segnali in tal senso).
...e se ti attraessi sessualmente?
Vedi sopra.
Ciò nonostante, da single e non sentimentalmente/sessualmente impegnato ad oggi, se l'attrazione fosse reciproca e ben manifestata la risposta sarebbe un sì, ma non credo che questo creerebbe imbarazzo arrivati a 'sto punto :)
Vuoi metterti con me?
Vedi sopra e vedi sopra ancora :D
Questa domanda, una donna se la deve porre, dopo un po' di conoscenza e frequentazione col sottoscritto.
Mai stato vittima di colpi di fulmine (certo "mai dire mai")
Dammi un motivo per conoscerti...
I motivi sono contenuti nella premessa :)
Ok, mi hai convinto!
Bene! Contattami allora
Non ci penso nemmeno...
Nessun problema: sconosciuti come prima
Stai leggendo questo post attirato dal post-it o perché ci sei capitat* per caso? Bene, l'esperimento sociale è questo e non è nemmeno così innovativo a dir la verità ma tant'è...
Giusto due precisazioni: il post è scritto in tono scherzoso ma il contenuto è dannatamente serio.
Chiunque, leggendolo, si sente di definirmi narcisista, egocentrico, superbo o quant'altro è fuori strada.
Mi avesse definito prolisso, pleonastico, permaloso avrebbe quantomeno scritto il giusto :P
Premessa
Sei interessat* a conoscere, incontrare il sottoscritto oppure, più banalmente, vuoi passare una serata diversa a conversare, bere qualcosa, <attività a piacere> con qualcuno guardandolo in faccia, sentendo la sua voce e/o in un luogo diverso dalla stanza dove hai il tuo PC/Mac e chatti abitualmente?
Proposta (ed in questo consiste l'esperimento...)
Se l'idea che ho esposto sopra ti "stuzzica", contattami! Chat, Posta, email/MSN/Messenger (bloggerinside@gmail.com) per metterci d'accordo sul dove e sul quando.
Alt! Fermi tutti! Non sarai l'ennesimo sfigato su Chatta che usa questi mezzucci per...
Alt! Fermo tu lettore! :)
Non mi reputo sfigato né sto cercando di elemosinare qualcosa, né sono alla "canna del gas": sono anni che chatto e frequento i cosiddetti social network e li ho sempre frequentati con l'aspettativa di conoscere persone e non come passatempo o strumento per esprimere pubblicamente pensieri. A questo scopo ho utilizzato dapprima il blog su Splinder http://bloggerinside.splinder.com/ ed oggi strumenti quali Twitter https://twitter.com/#!/bloggerinside e Tumblr http://bloggerinside.tumblr.com/.
Nella cosidetta vita "reale" le mie amicizie (anche se poco frequentate) nascono anche da altri contesti (anzi, prevalentemente direi) così come faccio anche altro che non sia "stare su Chatta" per quanto la mia vita, nel presente, sia semplice e relativamente "tranquilla".
Pertanto, l'"esperimento" nasce in quest'ottica.
Ok, ho capito: sei l'ennesimo sfigato...
...Addio e a mai più avere a che fare. AVANTI *L* PROSSIM*! :D
La proposta vale per maschi e femmine?
Sì: per questo ho usato l'asterisco (convenzione per indicare il neutro) nei sostantivi/articoli/aggettivi.
Riguardo all'età?
L'esperienza passata m'insegna che, per come sono fatto, ho poco da spartire con le persone sopra i 40 anni. Stesso discorso sotto i 18 anni (salvo eccezioni).
Riguardo al fatto che non ho una foto sul mio profilo?
Non c'è problema anche se preferisco conoscere chi mi ha già mostrato "correttezza" rivelando le sue fattezze.
Ripeto, preferirei (magari anche solo in privato) sapere che faccia ha Tizi* prima di doverl* trovare in stile "caccia al tesoro".
Riguardo al mio aspetto fisico?
A meno che non ci sia da parte tua l'aspettativa di far sesso (unici contesto in cui per me conta l'aspetto fisico) o diventare la tua "dolce metà" (vedi quanto detto poco fa, essendo inconcepibile per me una relazione senza sesso...), non c'è problema.
Diciamo che ho queste aspettative...
Apperò!
...Diciamo allora che se c'è un secondo fine nella conoscenza, ci sono solo due appunti da fare: uno ovvio che presuppone che anch'io debba avere il tuo stesso fine, ma questo passa per un minimo di conoscenza appunto. Il secondo, meno ovvio, è che ci sono solo due peculiarità fisiche che mi "frenano": un viso brutto e/o il forte sovrappeso.
Per il resto, non sono e credo mai sarò un'estremista dell'estetica.
Riguardo al mio status sociale/economico/studi fatti?
C'è scritto che sono classista nel mio profilo o qui o, più semplicemente, che sono così idiota? :D
Se tu ti ritieni stupid*, classista, ignorante sì è un problema per me, in caso contrario ti sei rispost* da sol* :)
Ideologia politica?
Se si vuole tener fuori la politica dalla conversazione no problem.
In caso contrario è giusto che tu sappia ciò che non sono, ovvero berlusconiano, conservatore e liberalista.
E' un problema il fatto che sono lesbica/gay?
Io sono eterosessuale e non sono interessato ad esperienze omosessuali. Detto ciò, se non è un problema per te la mia identità di genere...
Dove ci s'incontrerebbe?
Qualsiasi luogo geografico nei confini di Milano città oppure, se proprio non è possibile, in provincia.
Oltre diventerebbe troppo impegnativo per lo spirito con cui porto avanti questo "esperimento".
Quando ci s'incontrerebbe?
In serata durante la settimana, nel corso della giornata durante i weekend.
Programma dell'incontro?
Qualsiasi proposta è ben accetta basta che non si tratti di, causa insofferenza personale: aperitivi pre-cena, cene, serate in discoteca :)
Il programma ideale, per i miei gusti, è una birretta in un locale scambiando quattro chiacchiere.
Mi vuoi stuprare/drogare/rapinare/uccidere? Vuoi propormi attività illegali?
Assolutamente no! :)
Vuoi portarmi a letto?
Domanda tipica di molte di fronte alla fauna maschile di Chatta e a questi "esperimenti".
Risposta secca: no, non è lo scopo dell'incontro.
Risposta articolata: per finire a letto con una donna dev'esserci consenso e non è nella mia natura far leva per far sesso con una donna o "provarci" (a meno di non ricevere segnali in tal senso).
...e se ti attraessi sessualmente?
Vedi sopra.
Ciò nonostante, da single e non sentimentalmente/sessualmente impegnato ad oggi, se l'attrazione fosse reciproca e ben manifestata la risposta sarebbe un sì, ma non credo che questo creerebbe imbarazzo arrivati a 'sto punto :)
Vuoi metterti con me?
Vedi sopra e vedi sopra ancora :D
Questa domanda, una donna se la deve porre, dopo un po' di conoscenza e frequentazione col sottoscritto.
Mai stato vittima di colpi di fulmine (certo "mai dire mai")
Dammi un motivo per conoscerti...
I motivi sono contenuti nella premessa :)
Ok, mi hai convinto!
Bene! Contattami allora
Non ci penso nemmeno...
Nessun problema: sconosciuti come prima
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Senza troppi giri di parole... Stai leggendo questo post attirato dal post-it o perché ci sei capitat* per caso? Bene, l'esperimento sociale è questo e non è nemmeno così innovativo a dir la verità...

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25/08/2011 19:37:49
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Evaporazione
10 agosto 2011 ore 20:49 segnala53fc7b4b-e472-4f62-b3af-4477d6af755c
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10/08/2011 20:49:44
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Selezione all'ingresso
03 agosto 2011 ore 21:34 segnala
Ebbene sì: anche i blog non sono esenti da (inutili) scremature sulla pelle dei loro potenziali lettori.
Basta girovagare tra gli utenti online (e non) per trovare infiniti alibi per giustificare il diniego alla pubblica consultazione e prove di fiducia da dover superare per avere l'onore (o forse l'onere?) di leggere ciò che è nascosto ma che viene chiaramente indicato come esistente.
Solitamente mi tengo alla larga da qualsiasi tipo di sterile selezione ed applico il principio anche in questo caso.
La domanda che faccio però è questa: ha senso costruire un muro intorno ad un'espressione della nostra persona? Berlino e, trasponendo speranzosi al futuro il verbo, Israele docet.
Basta girovagare tra gli utenti online (e non) per trovare infiniti alibi per giustificare il diniego alla pubblica consultazione e prove di fiducia da dover superare per avere l'onore (o forse l'onere?) di leggere ciò che è nascosto ma che viene chiaramente indicato come esistente.
Solitamente mi tengo alla larga da qualsiasi tipo di sterile selezione ed applico il principio anche in questo caso.
La domanda che faccio però è questa: ha senso costruire un muro intorno ad un'espressione della nostra persona? Berlino e, trasponendo speranzosi al futuro il verbo, Israele docet.
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Ebbene sì: anche i blog non sono esenti da (inutili) scremature sulla pelle dei loro potenziali lettori. Basta girovagare tra gli utenti online (e non) per trovare infiniti alibi per giustificare il...

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03/08/2011 21:34:23
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Botta e risposta
27 luglio 2011 ore 20:48 segnala
I mezzi pubblici, è risaputo, sono il luogo dove i dialoghi tra perfetti sconosciuti si limitano a "permesso", "scende alla prossima?" e ad altre frasi simili di circostanza.
Chi di voi non ha mai osservato gli habituè del mezzo frequentato abitualmente, percependoli ormai come appartenenti al vostro quotidiano? La fanciulla carina che sale sempre alla stessa fermata e timidamente non si siede ma sta sempre in piedi con il suo iPod; il signore di mezz'età che, per ingannare il tempo, conversa sistematicamente con il conducente, propinando ogni giorno la nenia "eh, c'è sempre traffico qui... Dovrebbero lasciare le auto a casa! Guardi, una persona per veicolo..."; la mamma con passeggino e bimbo al seguito fonte d'imprecazioni da parte di chi ha la malaugurata idea di salire dalla porta centrale.
Ma quando ormai vi siete abituati alla solita fauna, accade l'imprevisto: vi trovate in una situazione surreale.
La situazione surreale in questione è ad opera di una signorina alquanto carina quanto deficitaria di materia grigia e con una forte inclinazione ad attirare le attenzioni su di sé. Insomma, quanto di peggio vi può capitare.
Atto unico:
(signorina, evil)
signorina (con tono decisamente irritato ed infastidito): beh? Che hai da guardare?
evil (stupito e sarcastico): egocentrica o affetta da manie di persecuzione?
signorina (sempre più alterata in viso e nel tono di voce): non mi piaci, non sei il mio tipo, non ti puoi nemmeno permettere di rispondermi così! La smetti di guardarmi?
evil (abbozzo di risata): pazienza, cercherò di sopravvivere. E' finita la conversazione? Vorrei riprendere ad ascoltare la musica e poi, gentilmente, ti puoi spostare che mi copri la visuale?
signorina (colpita nell'orgoglio, in picco ipervanitoso; sguardo leggermente ammaliante): con questo vorresti dire che sono brutta? Di la verità! Tu mi stavi mangiando con gli occhi, l'ho visto chiaramente.
evil (esponendo pazientemente): solitamente mangio la bocca, ho da poco pranzato e... Mi stai sottovalutando: credi che basti un tanga che spunta dai jeans ed una scollatura ombelicale per abbindolarmi? Mi sembra un po' poco anche per un semplice spuntino.
signorina (cercando di chiudere in pareggio): sei un maniaco! Vedi che mi stavi fissando?
evil (guardando negli occhi la signorina con molta calma): sei completamente fuori strada; ritenta sarai più fortunata. Sai? L'esibizionismo non paga. Ora posso ritornare a fare qualcosa di più costruttivo?
signorina (cambiando improvvisamente tono e sorridendo): scusami... Forse ho frainteso tutto. Sai che hai un bel taglio degli occhi? Mi dispiace di averti aggredito.
evil (intento a segnare mentalmente l'1-0): sì, non sei la prima che me lo dice. Però mi dispiace deluderti... Ora il tuo dialogo diventerà un monologo: io scendo.
signorina (delusa e amareggiata): aspetta...
Signorina, aspetta e... Spera. Brutta cosa il narcisismo, brutta cosa.
Chi di voi non ha mai osservato gli habituè del mezzo frequentato abitualmente, percependoli ormai come appartenenti al vostro quotidiano? La fanciulla carina che sale sempre alla stessa fermata e timidamente non si siede ma sta sempre in piedi con il suo iPod; il signore di mezz'età che, per ingannare il tempo, conversa sistematicamente con il conducente, propinando ogni giorno la nenia "eh, c'è sempre traffico qui... Dovrebbero lasciare le auto a casa! Guardi, una persona per veicolo..."; la mamma con passeggino e bimbo al seguito fonte d'imprecazioni da parte di chi ha la malaugurata idea di salire dalla porta centrale.
Ma quando ormai vi siete abituati alla solita fauna, accade l'imprevisto: vi trovate in una situazione surreale.
La situazione surreale in questione è ad opera di una signorina alquanto carina quanto deficitaria di materia grigia e con una forte inclinazione ad attirare le attenzioni su di sé. Insomma, quanto di peggio vi può capitare.
Atto unico:
(signorina, evil)
signorina (con tono decisamente irritato ed infastidito): beh? Che hai da guardare?
evil (stupito e sarcastico): egocentrica o affetta da manie di persecuzione?
signorina (sempre più alterata in viso e nel tono di voce): non mi piaci, non sei il mio tipo, non ti puoi nemmeno permettere di rispondermi così! La smetti di guardarmi?
evil (abbozzo di risata): pazienza, cercherò di sopravvivere. E' finita la conversazione? Vorrei riprendere ad ascoltare la musica e poi, gentilmente, ti puoi spostare che mi copri la visuale?
signorina (colpita nell'orgoglio, in picco ipervanitoso; sguardo leggermente ammaliante): con questo vorresti dire che sono brutta? Di la verità! Tu mi stavi mangiando con gli occhi, l'ho visto chiaramente.
evil (esponendo pazientemente): solitamente mangio la bocca, ho da poco pranzato e... Mi stai sottovalutando: credi che basti un tanga che spunta dai jeans ed una scollatura ombelicale per abbindolarmi? Mi sembra un po' poco anche per un semplice spuntino.
signorina (cercando di chiudere in pareggio): sei un maniaco! Vedi che mi stavi fissando?
evil (guardando negli occhi la signorina con molta calma): sei completamente fuori strada; ritenta sarai più fortunata. Sai? L'esibizionismo non paga. Ora posso ritornare a fare qualcosa di più costruttivo?
signorina (cambiando improvvisamente tono e sorridendo): scusami... Forse ho frainteso tutto. Sai che hai un bel taglio degli occhi? Mi dispiace di averti aggredito.
evil (intento a segnare mentalmente l'1-0): sì, non sei la prima che me lo dice. Però mi dispiace deluderti... Ora il tuo dialogo diventerà un monologo: io scendo.
signorina (delusa e amareggiata): aspetta...
Signorina, aspetta e... Spera. Brutta cosa il narcisismo, brutta cosa.
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I mezzi pubblici, è risaputo, sono il luogo dove i dialoghi tra perfetti sconosciuti si limitano a "permesso", "scende alla prossima?" e ad altre frasi simili di circostanza. Chi di voi non ha mai...

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27/07/2011 20:48:32
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Avanzi di retorica
27 luglio 2011 ore 00:12 segnala
Essere e non apparire. Trasparire e non nascondere. Attuare e non ingannare.
E' disarmante e fa riflettere che ci siano così tante difficoltà nel carpire e seguire questi dettami. Evidentemente le persone, inconsapevolmente, si ostinano a costruire immagini ed illusioni (nonchè allusioni) nella speranza di sfuggire dai giudizi di sufficienza e ordinarietà propinati dal mondo circostante (ma non per questo necessariamente significante).
E' venuto il momento di riappropriarsi di ciò che costituisce la propria persona; nel bene e nel male.
L'atteggiarsi, alla lunga, è foriero di noia; non dimenticatelo.
E' disarmante e fa riflettere che ci siano così tante difficoltà nel carpire e seguire questi dettami. Evidentemente le persone, inconsapevolmente, si ostinano a costruire immagini ed illusioni (nonchè allusioni) nella speranza di sfuggire dai giudizi di sufficienza e ordinarietà propinati dal mondo circostante (ma non per questo necessariamente significante).
E' venuto il momento di riappropriarsi di ciò che costituisce la propria persona; nel bene e nel male.
L'atteggiarsi, alla lunga, è foriero di noia; non dimenticatelo.
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Essere e non apparire. Trasparire e non nascondere. Attuare e non ingannare. E' disarmante e fa riflettere che ci siano così tante difficoltà nel carpire e seguire questi dettami. Evidentemente le...

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27/07/2011 00:12:47
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L'abito non fà il monaco
24 luglio 2011 ore 16:33 segnala
Ebbene sì: anche i proverbi non sono infallibili.
Se fino a ieri eravate sorretti da tiritere sulla "bellezza" della vostra persona, sulla piacevolezza dello stare a contatto con la vostra persona (fisicamente e/o spiritualmente), sull'ascedente che credevate di esercitare, potreste svegliarvi un bel giorno, quando le vostre aspettative sono ad un passo dal concretizzarsi, con l'amaro in bocca e con un'inquietante sensazione di essere prossimi allo sperimentare sulla vostra pelle un atto di sodomia.
In questi casi che fare?
Che chi suggerisce, forse per evitare sofferenze indicibili, un risoluto quanto schietto invito per un viaggio verso il bagno originato della vostra persona nei confronti dell'altra persona. Probabilmente chi suggerisce ciò v'insegnerà anche altri proverbi , all'insegna della leggerezza o incurante del fatto che voi siete molto diversi da lui, che con molta fantasia sono: "morto un papa se ne fa un altro" e "dopodomani sarà un altro giorno (positivo)". Non credeteci! Se fosse realmente così non ci sarebbero mai fumate nere durante il conclave e, se si sapesse in anticipo quando il destino sorride, il mondo non conoscerebbe il significato della parola pessimismo.
La realtà dei fatti è leggermente diversa e sopratutto dispensa ottimi, quanto poco digeribili, consigli.
I consigli da ricordare sono pochi e semplici:
- se vi va bene una volta su 100, non è un caso: per quanto possano essere alibi i gusti differenti, le circostanze non propizie, il fatto che probabilmente è la massa a non andar bene anzichè voi (o viceversa), la statistica è una scienza matura e, in questo caso, difficilmente opinabile se non in caso di percentuali a due cifre.
- Diffidate da chi adula o, detto banalmente, parla come effetto collaterale dell'espirazione: il fatto che veniate apprezzati, in toto od in parte, anche oltre la sottile linea di demarcazione tra il disinteressato e l'interessato non implica che dalle parole si passi ai fatti. Anzi, l'esperienza dimostra sempre il contrario. Non domandatevi le cause di ciò: non le individuereste oppure potreste trovarvi sommersi dalle più diverse teorie che vi verranno propinate. Peccato che le teorie spazino dal pollice verso nei confronti di molti aspetti della vostra persona, fuori e dentro la scatola, alle metaforiche pacche sulle spalle condite da ennesimi elogi. La verità sta nel mezzo?
- Non cercate di spiegarvi i paradossi di situazioni analoghe alla vostra: non hanno semplicemente spiegazione oppure, triste doverlo ribadire, la spiegazione va a braccetto con i due consigli sopraesposti.
Quindi, in un turbinio di pensieri, se vi trovate (o se vi hanno fatto trovare vostro malgrado) nel limbo dell'incertezza, sappiate che l'incerto è certo. Se ci sono dei "se", eliminateli: gli altri sono più solerti a disgregarli piuttosto che a mantenerli in vita. Sfruttate il più possibile quanto di buono e "conveniente" avete, senza riserve e senza scrupoli. Meglio cogliere l'attimo e gustarlo fino all'ultimo anzichè assecondare le situazioni. Qualcuno di voi ha mai visto buttare, a due morsi dal finirlo, un gelato, nella consapevolezza della sua prossima dipartita, anzichè mangiarlo fino all'ultimo boccone? Sarebbe sciocco, sopratutto se si ha a portata di mano una vaschetta con cui aggiungere altro gelato.
Meditate gente, meditate.
Se fino a ieri eravate sorretti da tiritere sulla "bellezza" della vostra persona, sulla piacevolezza dello stare a contatto con la vostra persona (fisicamente e/o spiritualmente), sull'ascedente che credevate di esercitare, potreste svegliarvi un bel giorno, quando le vostre aspettative sono ad un passo dal concretizzarsi, con l'amaro in bocca e con un'inquietante sensazione di essere prossimi allo sperimentare sulla vostra pelle un atto di sodomia.
In questi casi che fare?
Che chi suggerisce, forse per evitare sofferenze indicibili, un risoluto quanto schietto invito per un viaggio verso il bagno originato della vostra persona nei confronti dell'altra persona. Probabilmente chi suggerisce ciò v'insegnerà anche altri proverbi , all'insegna della leggerezza o incurante del fatto che voi siete molto diversi da lui, che con molta fantasia sono: "morto un papa se ne fa un altro" e "dopodomani sarà un altro giorno (positivo)". Non credeteci! Se fosse realmente così non ci sarebbero mai fumate nere durante il conclave e, se si sapesse in anticipo quando il destino sorride, il mondo non conoscerebbe il significato della parola pessimismo.
La realtà dei fatti è leggermente diversa e sopratutto dispensa ottimi, quanto poco digeribili, consigli.
I consigli da ricordare sono pochi e semplici:
- se vi va bene una volta su 100, non è un caso: per quanto possano essere alibi i gusti differenti, le circostanze non propizie, il fatto che probabilmente è la massa a non andar bene anzichè voi (o viceversa), la statistica è una scienza matura e, in questo caso, difficilmente opinabile se non in caso di percentuali a due cifre.
- Diffidate da chi adula o, detto banalmente, parla come effetto collaterale dell'espirazione: il fatto che veniate apprezzati, in toto od in parte, anche oltre la sottile linea di demarcazione tra il disinteressato e l'interessato non implica che dalle parole si passi ai fatti. Anzi, l'esperienza dimostra sempre il contrario. Non domandatevi le cause di ciò: non le individuereste oppure potreste trovarvi sommersi dalle più diverse teorie che vi verranno propinate. Peccato che le teorie spazino dal pollice verso nei confronti di molti aspetti della vostra persona, fuori e dentro la scatola, alle metaforiche pacche sulle spalle condite da ennesimi elogi. La verità sta nel mezzo?
- Non cercate di spiegarvi i paradossi di situazioni analoghe alla vostra: non hanno semplicemente spiegazione oppure, triste doverlo ribadire, la spiegazione va a braccetto con i due consigli sopraesposti.
Quindi, in un turbinio di pensieri, se vi trovate (o se vi hanno fatto trovare vostro malgrado) nel limbo dell'incertezza, sappiate che l'incerto è certo. Se ci sono dei "se", eliminateli: gli altri sono più solerti a disgregarli piuttosto che a mantenerli in vita. Sfruttate il più possibile quanto di buono e "conveniente" avete, senza riserve e senza scrupoli. Meglio cogliere l'attimo e gustarlo fino all'ultimo anzichè assecondare le situazioni. Qualcuno di voi ha mai visto buttare, a due morsi dal finirlo, un gelato, nella consapevolezza della sua prossima dipartita, anzichè mangiarlo fino all'ultimo boccone? Sarebbe sciocco, sopratutto se si ha a portata di mano una vaschetta con cui aggiungere altro gelato.
Meditate gente, meditate.
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Ebbene sì: anche i proverbi non sono infallibili. Se fino a ieri eravate sorretti da tiritere sulla "bellezza" della vostra persona, sulla piacevolezza dello stare a contatto con la vostra persona...

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24/07/2011 16:33:15
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Torta per due
15 luglio 2011 ore 19:35 segnala
A chi è rivolta? Ad un uomo e ad una donna che proprio amici non sono. Ovvero: fidanzati, sposi (in questo caso modificate dosi ed ingredienti), amanti (ma occhio a non lasciare briciole o fette per il/la terzo/a incomodo/a che gira per i fornelli; correreste il rischio di trovare la torta indigesta o di trovarvi allegramente a verificare traiettorie e voli del set di coltelli).
Tempo di cottura: cuocetela il più possibile. Difficilmente si brucerà. Se sentite un forte odore di bruciato, preparatene un'altra; naturalmente con un'altra persona. Volendo, ma è sconsigliato (cfr. a chi è rivolta?) , potete prepararne più d'una parallelamente: in questo caso abusate di sesso e contenete il Sentimento... Se ci riuscite.
Ingredienti:
- 100 g di Sentimento o, se particolarmente fortunati, amore (se non avete Sentimento potete sempre fare degli ottimi biscotti fallici a base di burro di sesso)
- 100 g di sesso
- 500 ml di lievito "Star bene insieme®".
- aromi relazionali
Modalità di preparazione: iniziate a versare in una terrina il sesso. La forma della terrina consigliata è "a letto"; se non disponete di tale forma, usate tranquillamente una terrina "in auto" (preparandola con dei giornali) oppure potete sopperire con una pirofila "fresche frasche". Non badate alle dosi consigliate, abbondate! Ricordatevi d'aggiungere un cucchiaio di disinibizione e un pizzico di aroma "in ogni modo" ma sopratutto girate spesso l'impasto! Non lasciatelo macerare, eccezion fatta per una macerazione di 120 ore ogni 28 giorni.
Dopo qualche giorno, arricchite l'impasto con Sentimento. Non preoccupatevi se inizialmente può sembrarvi di scarsa qualità; a volte anche il Sentimento preso in un discount, sotto le vostre abili mani, può diventare più saporito del più blasonato Sentimento di marca. Accertatevi, piuttosto, che si amalgami bene con il sesso. Una raccomandazione: tenete sempre sotto controllo che sesso e Sentimento non "impazziscano"; è palese che stiamo preparando una torta e non una maionese ma il blog ed il post sono miei ergo, i deliri sono concessi.
Dopo qualche mese, aggiungete il lievito "Star bene insieme®", prezioso ingrediente ricavato dalla fermentazione di Sentimento e sesso nonchè, alla stregua della C*ca C*la, di altri composti rigorosamente segreti.
Se avete seguito scrupolosamente le istruzioni impartite, potete tranquillamente mettere in forno (a 180°) la vostra torta, avendo cura di farcirla con aromi relazionali (rose, regali, anelli, case, auto, soldi, ecc.).
Lasciatela cuocere per anni e, al momento opportuno, servitela e gustatela.
Quanti di voi sono in grado di preparare bene la torta ma sopratutto quanti si sentono in condizione d'arrogare il diritto di sostituire dosi ed ingredienti e, giusto per appesantire il periodo, quali e come?
Tempo di cottura: cuocetela il più possibile. Difficilmente si brucerà. Se sentite un forte odore di bruciato, preparatene un'altra; naturalmente con un'altra persona. Volendo, ma è sconsigliato (cfr. a chi è rivolta?) , potete prepararne più d'una parallelamente: in questo caso abusate di sesso e contenete il Sentimento... Se ci riuscite.
Ingredienti:
- 100 g di Sentimento o, se particolarmente fortunati, amore (se non avete Sentimento potete sempre fare degli ottimi biscotti fallici a base di burro di sesso)
- 100 g di sesso
- 500 ml di lievito "Star bene insieme®".
- aromi relazionali
Modalità di preparazione: iniziate a versare in una terrina il sesso. La forma della terrina consigliata è "a letto"; se non disponete di tale forma, usate tranquillamente una terrina "in auto" (preparandola con dei giornali) oppure potete sopperire con una pirofila "fresche frasche". Non badate alle dosi consigliate, abbondate! Ricordatevi d'aggiungere un cucchiaio di disinibizione e un pizzico di aroma "in ogni modo" ma sopratutto girate spesso l'impasto! Non lasciatelo macerare, eccezion fatta per una macerazione di 120 ore ogni 28 giorni.
Dopo qualche giorno, arricchite l'impasto con Sentimento. Non preoccupatevi se inizialmente può sembrarvi di scarsa qualità; a volte anche il Sentimento preso in un discount, sotto le vostre abili mani, può diventare più saporito del più blasonato Sentimento di marca. Accertatevi, piuttosto, che si amalgami bene con il sesso. Una raccomandazione: tenete sempre sotto controllo che sesso e Sentimento non "impazziscano"; è palese che stiamo preparando una torta e non una maionese ma il blog ed il post sono miei ergo, i deliri sono concessi.
Dopo qualche mese, aggiungete il lievito "Star bene insieme®", prezioso ingrediente ricavato dalla fermentazione di Sentimento e sesso nonchè, alla stregua della C*ca C*la, di altri composti rigorosamente segreti.
Se avete seguito scrupolosamente le istruzioni impartite, potete tranquillamente mettere in forno (a 180°) la vostra torta, avendo cura di farcirla con aromi relazionali (rose, regali, anelli, case, auto, soldi, ecc.).
Lasciatela cuocere per anni e, al momento opportuno, servitela e gustatela.
Quanti di voi sono in grado di preparare bene la torta ma sopratutto quanti si sentono in condizione d'arrogare il diritto di sostituire dosi ed ingredienti e, giusto per appesantire il periodo, quali e come?
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A chi è rivolta? Ad un uomo e ad una donna che proprio amici non sono. Ovvero: fidanzati, sposi (in questo caso modificate dosi ed ingredienti), amanti (ma occhio a non lasciare briciole o fette per...

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15/07/2011 19:35:10
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Belle pretese
12 luglio 2011 ore 20:33 segnala
o belle protese, visto il soggetto.
Discorsi tra bell...carin...affascinant... ragazze in uno spaccato di mondanità milanese.
La frase che mi balza all'orecchio è: "...non si puo' più andare in giro nemmeno a tette di fuori che tutti ti guardano...".
E' proprio vero: siamo proprio dei guardoni. Che mai ci sarà d'interessante in un paio di tette al vento?
Discorsi tra bell...carin...affascinant... ragazze in uno spaccato di mondanità milanese.
La frase che mi balza all'orecchio è: "...non si puo' più andare in giro nemmeno a tette di fuori che tutti ti guardano...".
E' proprio vero: siamo proprio dei guardoni. Che mai ci sarà d'interessante in un paio di tette al vento?
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o belle protese, visto il soggetto. Discorsi tra bell...carin...affascinant... ragazze in uno spaccato di mondanità milanese. La frase che mi balza all'orecchio è: "...non si puo' più andare in giro...

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12/07/2011 20:33:35
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Piccole divagazioni
12 luglio 2011 ore 20:32 segnala
Prendo spunto da un post di un utente di un'altra piattaforma di blog (Splinder), ovvero: il tradimento.
Trovo che un po' tutti, quando si parla di gelosia e tradimento, ricadiamo nell'eccessiva critica od osservanza dei doveri morali (d'altronde tradire significa "...mancare a un obbligo morale...") ma credo che tradire sia un termine improprio talvolta.
Guardandosi nel profondo, infilarsi tra le cosce di un'altra o affittare a tempo determinato il proprio cuore ad un'altra persona, non è sempre sinonimo di mancanza d'attrazione per il trinomio tette, culo et cetera della propria bella o perchè non c'è più batticuore per la stessa. Spesso sono le difficoltà (temporanee) di una relazione, la monotonia della stessa, il fatto che "l'erba del vicino (o meglio: della vicina) è sempre più verde" a nutrire il desiderio di divagare così come c'è un abissale differenza tra il divagare al ritmo di un coito clandestino e il divagare cadenzando "ti voglio bene".
Non si stanno portando giustificazioni ma si stanno semplicemente esponendo motivazioni.
Quanti di voi hanno, se vogliamo meschinamente, guardato con gli occhioni di Bambi la propria lei, mentre era in corso una sfilata di genitali femminili malcelati nel caldo estivo, proferendo: "...sì, è carina. Ma tu sei la più bella..." per poi ringhiare il giorno dopo con amici "...che figa quella! Me la farei..."? E quanti, all'insegna del "tanto non mi becca" se la sono spassata con la fanciulla di turno che sui divanetti del Cafè Solaire di turno pretendeva che cadeste in fallo tra il suo Monte di Venere e le ghiandole di Bartolino?
Quanti di voi chattando si sono accorti, alla lunga, che molto spesso chi cercava amicizie o conversazioni innocenti, portava una fascetta con la dicitura "SS" sul braccio? Che per gioia di tutti non era un richiamo al nazismo ma un richiamo al "sesso sentimento" che appariva evidente dalle conversazioni che via via si facevano più maliziose e denotanti che anche la fanciulla fidanzata, convivente, sposata nutriva insofferenze da colmare nel contatto di turno interessante nello spirito e nell'avatar?
Ladies and gentlemen: questa è la natura umana. Dove, sono più spesso di quanto si pensa, gli obblighi morali a liberarci dal male in vece della mancanza d'induzione in tentazione.
Ci sono persone che delle divagazioni sessuali fanno una loro ragione di vita. C'è chi dice all'ombra delle Colonne "...io sono stata fedele solo i primi tre mesi con il mio ragazzo. Dopo visto che se la spassava con altre mi son detta: e io sono fessa? E da allora mi diverto anch'io ogni tanto con altri che non sono il mio ragazzo...". Ma ci sono anche persone che non vogliono passare la propria vita a fornicare con molte; che, con il tempo, raggiungono lo Zen. Ammirano, apprezzano ma non soddisfano. Così come il mondo è bello perchè è vario... C'è chi vuole solo provare, trasgredire, vaccinarsi, convincersi che non è ciò che vuole; provare per credere.
Ciò non toglie che, per quanto si voglia, si possa, si potrebbe, divagare con le parti basse, il reale o l'ipotetico non eclissi il piacere e il desiderio per la persona che si ha accanto: una quarta abbondante non sostituirà mai le emozioni e il paradossale (giudicando dai fatti sopraesposti) desiderio che provate per la vostra metà tabula rasa; un vitino da vespa non potrà mai annientare il turbinio di gemiti e segnali corporei della vostra zita provvista di maniglie. E sapete perchè? Perchè si parla di mere differenze corporee e materiali o di inquinamenti mentali della società dell'immagine e non ci sarà mai nessuna funzione confrontabile al mondo che codificherà l'univocità dell'emozioni sessuali tra voi e lei con la "qualità" delle parti del corpo.
Ecco perchè chi tradisce col pisello non solo puo' ritornare all'ovile, ma puo' farlo una tantum e sopratutto puo' farlo con la paradossale consapevolezza (perchè nessuno dirà mai "cara, ho intenzione di fare tum tum con Tizia") di dormire tra due guanciali perchè il suo lui tornerà senza batter ciglio e magari... Più esperto.
Diverso è il discorso della divagazione sentimentale perchè si sa... Con i sentimenti non si scherza. Quanti di voi, nel momento in cui si rendono conto che il cuore sta venendo lottizzato da altre persone, decidono di sfrattare i nuovi inquilini? Difficile rispondere...
Trovo che un po' tutti, quando si parla di gelosia e tradimento, ricadiamo nell'eccessiva critica od osservanza dei doveri morali (d'altronde tradire significa "...mancare a un obbligo morale...") ma credo che tradire sia un termine improprio talvolta.
Guardandosi nel profondo, infilarsi tra le cosce di un'altra o affittare a tempo determinato il proprio cuore ad un'altra persona, non è sempre sinonimo di mancanza d'attrazione per il trinomio tette, culo et cetera della propria bella o perchè non c'è più batticuore per la stessa. Spesso sono le difficoltà (temporanee) di una relazione, la monotonia della stessa, il fatto che "l'erba del vicino (o meglio: della vicina) è sempre più verde" a nutrire il desiderio di divagare così come c'è un abissale differenza tra il divagare al ritmo di un coito clandestino e il divagare cadenzando "ti voglio bene".
Non si stanno portando giustificazioni ma si stanno semplicemente esponendo motivazioni.
Quanti di voi hanno, se vogliamo meschinamente, guardato con gli occhioni di Bambi la propria lei, mentre era in corso una sfilata di genitali femminili malcelati nel caldo estivo, proferendo: "...sì, è carina. Ma tu sei la più bella..." per poi ringhiare il giorno dopo con amici "...che figa quella! Me la farei..."? E quanti, all'insegna del "tanto non mi becca" se la sono spassata con la fanciulla di turno che sui divanetti del Cafè Solaire di turno pretendeva che cadeste in fallo tra il suo Monte di Venere e le ghiandole di Bartolino?
Quanti di voi chattando si sono accorti, alla lunga, che molto spesso chi cercava amicizie o conversazioni innocenti, portava una fascetta con la dicitura "SS" sul braccio? Che per gioia di tutti non era un richiamo al nazismo ma un richiamo al "sesso sentimento" che appariva evidente dalle conversazioni che via via si facevano più maliziose e denotanti che anche la fanciulla fidanzata, convivente, sposata nutriva insofferenze da colmare nel contatto di turno interessante nello spirito e nell'avatar?
Ladies and gentlemen: questa è la natura umana. Dove, sono più spesso di quanto si pensa, gli obblighi morali a liberarci dal male in vece della mancanza d'induzione in tentazione.
Ci sono persone che delle divagazioni sessuali fanno una loro ragione di vita. C'è chi dice all'ombra delle Colonne "...io sono stata fedele solo i primi tre mesi con il mio ragazzo. Dopo visto che se la spassava con altre mi son detta: e io sono fessa? E da allora mi diverto anch'io ogni tanto con altri che non sono il mio ragazzo...". Ma ci sono anche persone che non vogliono passare la propria vita a fornicare con molte; che, con il tempo, raggiungono lo Zen. Ammirano, apprezzano ma non soddisfano. Così come il mondo è bello perchè è vario... C'è chi vuole solo provare, trasgredire, vaccinarsi, convincersi che non è ciò che vuole; provare per credere.
Ciò non toglie che, per quanto si voglia, si possa, si potrebbe, divagare con le parti basse, il reale o l'ipotetico non eclissi il piacere e il desiderio per la persona che si ha accanto: una quarta abbondante non sostituirà mai le emozioni e il paradossale (giudicando dai fatti sopraesposti) desiderio che provate per la vostra metà tabula rasa; un vitino da vespa non potrà mai annientare il turbinio di gemiti e segnali corporei della vostra zita provvista di maniglie. E sapete perchè? Perchè si parla di mere differenze corporee e materiali o di inquinamenti mentali della società dell'immagine e non ci sarà mai nessuna funzione confrontabile al mondo che codificherà l'univocità dell'emozioni sessuali tra voi e lei con la "qualità" delle parti del corpo.
Ecco perchè chi tradisce col pisello non solo puo' ritornare all'ovile, ma puo' farlo una tantum e sopratutto puo' farlo con la paradossale consapevolezza (perchè nessuno dirà mai "cara, ho intenzione di fare tum tum con Tizia") di dormire tra due guanciali perchè il suo lui tornerà senza batter ciglio e magari... Più esperto.
Diverso è il discorso della divagazione sentimentale perchè si sa... Con i sentimenti non si scherza. Quanti di voi, nel momento in cui si rendono conto che il cuore sta venendo lottizzato da altre persone, decidono di sfrattare i nuovi inquilini? Difficile rispondere...
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Prendo spunto da un post di bittersweetheart, ovvero: il tradimento. Trovo che un po' tutti, quando si parla di gelosia e tradimento, ricadiamo nell'eccessiva critica od osservanza dei doveri morali...

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12/07/2011 20:32:37
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Scrive dal: | 02/06/2011 |
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