Tu ( indubbiamente ;-) )

04 settembre 2010 ore 20:56 segnala
Ti chiedi spesso come io faccia ad essere così sicuro di te. Non lo so, lo sono.... dovrei non esserlo? Forse dovresti essere meno meravigliosa di quello che sei, dovresti non essere tu. Ma questo non può succedere immagino.
Ancora una volta sono spiazzato dalla vita. Io, che non penso esistano assoluti nella vita, e pongo continuamente in discussione tutto, me stesso in primis, mi ritrovo a essere sicuro di qualcosa...di qualcuno.

Da quando so che esisti sento l' impellenza di offrirti me stesso per qualsiasi cosa tu necessiti, e credi che continuerò a farlo.

Mi rendo conto che non ti offrirò tutto quello di cui hai bisogno, nessuna singola persona potrebbe riuscirci.

Mi rendo conto (e anche tu dovresti farlo) che non sei uno specchio che riflette i miei sentimenti (per fortuna). Tu hai i tuoi sentimenti, e io prendo qualunque cosa tu decida di darmi come un tesoro.

Mi piace pensare che la vita ti abbia fatta vento, da una spiegazione al perchè sono felice nelle giornate ventose.

Voglio solo che tu sappia che sei la persona più importante della mia vita.

Non l'ho deciso io, non l'hai deciso tu...è successo.


11731321
Ti chiedi spesso come io faccia ad essere così sicuro di te. Non lo so, lo sono.... dovrei non esserlo? Forse dovresti essere meno meravigliosa di quello che sei, dovresti non essere tu. Ma questo...
Post
04/09/2010 20:56:59
none
  • mi piace
    iLikeIt
    PublicVote
  • commenti
    comment
    Comment
    1

Closed

19 luglio 2010 ore 20:53 segnala
Chiudo a tempo indefinito il blog perchè mi sono reso conto che le ragioni che mi spingevano a scrivere in questo spazio erano eccessivamente stupide e patetiche. Adieu. :ciao
11685734
Chiudo a tempo indefinito il blog perchè mi sono reso conto che le ragioni che mi spingevano a scrivere in questo spazio erano eccessivamente stupide e patetiche. Adieu. :ciao
Post
19/07/2010 20:53:59
none
  • mi piace
    iLikeIt
    PublicVote
  • commenti
    comment
    Comment

"Capitalism: A Love Story"

08 luglio 2010 ore 21:58 segnala
Guardando il film mi rendo conto che la trama può essere tratta da un libro di Jack London intitolato "Il tallone di ferro". Solo che quel libro ha un secolo di polvere sulle spalle. Ciò non mi sorprende, ma mi fa riflettere non poco.
Immagino tutto il tempo che ci impiegheremo a costruire una società giusta ed equilibrata, che sappia andare oltre la politica e alle bandiere.
Mi rattrista il fatto che in passati più o meno recenti ci siano stati uomini "illuminati" che hanno saputo vederla e addirittura descriverla, e che hanno lottato con i gesti e con le parole per far si che anche gli altri la vedessero: non la vivranno mai.
Mi rincuora il fatto che la loro voce non verrà portata via dal vento, e che tramite essa sempre più persone prendono coscienza dei propri diritti e cominciano a fare domande chiedendo a gran voce delle risposte, fino a che ci saranno più persone che chiedono che persone che rispondono: è solo questione di tempo.
Perchè la consapevolezza è una macchina lenta ad ingranare, ma impossibile da fermare una volta guadagnata velocità.
Per cui sono un positivista e immagino che il benessere dei molti sia a lungo tempo il solo benessere possibile.
Tempo e consapevolezza, per abbattere l'ignoranza e capire che la società che abbiamo creato è sbagliata, perchè non ha senso che anche una sola persona possa morire di fame. E succede ogno giorno, e non ad una sola persona.

A te, in questo giorno speciale

26 giugno 2010 ore 15:35 segnala
Te ne prego,
Te ne prego non chiedermi di essere egoista, non farlo.

Mi ucciderai con quelle parole.
Distruggerai tutto quelle che sono stato capace di creare in nome tuo,
distruggerai lo splendore di cui mi sono vestito per il giorno della tua festa.

Distruggerai tutte le speranze che nutro per la mia vita,
poichè esse sono aggrappate alla mia capacità di considerarti
più forte delle mie paure più forti,
più pura delle mie lacrime più pure,
più bella dei miei sogni più belli.
Di elevarti sino alle stelle,

più luminosa delle stelle più luminose.

Cosicchè tu possa rischiararmi la via nelle notti di luna nuova.
Te ne prego non chiedermi di essere egoista, non farlo.
Non chiedermi di considerare il mio respiro più del tuo,
impedendomi di adorare il tempo che esso scandisce nella mia vita.

Non chiedermi di elevare la mia voce oltre la tua,
impedendomi di gioire
udendo l'estatica melodia che ella produce
al contatto con le corde vibranti della mia anima.
Non chiedermi di continuare a nutrirmi avidamente del mio spirito
quando posso assaggiare il tuo.

Non chiedermi ora di destarmi dal sonno,
a meno che non sia un tuo bacio a destarmi.

La fiducia

24 giugno 2010 ore 21:34 segnala
A mio avviso, nel corso della nostra vita la più grande fonte di felicità è rappresentata indiscussamente dai rapporti umani. Sono questi che ci possono donare la maggiore ricchezza in termini di emozioni e sentimenti.
Emozioni e sentimenti però possono essere in ugual parte positivi e negativi, e il dolore è la faccia opposta della medaglia alla felicità. Per questo motivo in molte occasioni, quando vi è la possibilità di instaurare una rapporto con un'altra persona, subentra la paura che, in alcuni casi diviene eccessiva, limitando colui che ne è afflitto nel godere della ricchezza, frutto tanto delle esperienze positive che di quelle negative.
Il fattore che in generale regola i rapporti e la stessa paura di affrontarli è la fiducia, e dalla nostra saggezza nell'accordarla o meno dipende la qualità dei nostri rapporti, e di conseguenza la nostra felicità emotiva.
La fiducia in un rapporto viene accordata tramite uno "scambio" che noi facciamo con l'altra persona partecipe: doniamo essa nell'attesa di un tornaconto, che può avere molti nomi, ma che in linea di massima rappresenta un comportamento "corretto" nei nostri confronti. Lo scambio solitamente è biunivoco, nel senso che entrambi i soggetti accordano un ammontare della loro fiducia alla controparte, ed entrambi lo fanno per uno scopo, un tornaconto.
Un soggetto a cui viene accordata la fiducia si trova nella delicata situazione, conscia o meno, di dover decidere se preservarla ( od accrescerla) o tradirla. Per preservare e accrescere la fiducia è necessario da parte sua un investimento in termini energetici, che sarà approvato o meno in base a cosa egli pensa d ottenere dallo scambio, in altre parole, di cosa la fiducia si fa portavoce.
Di conseguenza diviene indispensabile instaurare in un rapporto interpersonale, uno scambio paritario che soddisfi entrambe le parti. Verrebbe altrimenti creandosi uno scompensamento che porterebbe al tradimento della fiducia da una delle due parti e al conseguente sentimento negativo.
Ecco allora che per creare questo tipo di giusto rapporto entra in ballo la nostra saggezza. Saggezza incarnata dalla somma di alcune capacità di cui siamo dotati e/o che sviluppiamo durante la vita soprattutto capacità: 1) di capire noi stessi, cosa desideriamo, e cosa siamo in grado di dare in uno scambio 2) di comprendere le persone appieno, capire chi sono, cosa possono/ vogliono dare e cosa desiderino ricevere.
Queste due capacità sono quindi la base da cui partire per creare uno scambio paritario, in modo da poter accordare la nostra fiducia non vincolati dalla paura, ma aiutati dalla nostra saggezza, con un successivo aumento qualitativo dei rapporti e una maggiore felicità emotiva.
Punto.
Che ho scritto? :anykey

World With Me

24 giugno 2010 ore 21:29 segnala
(tratta dalla colonna sonora di un giochillo della mia infanzia :-p )

I know you feel uneasy now
Like on a stormy sea
You are in too deep
I say the tide will surely turn
You say it is hard to let it be
Baby, holding on is the only way
Love will never make it if you should go away

‘Cause nothing's going to last forever
All we can do
Is to believe in love
Oh, nothing's gonna remain the same
Baby, you’ll choose to
Live in this complicated world with me

We are a million miles apart
Like little stars in the dark
We don't realize it
I say distance doesn't matter at all

And you say it is hard to stand alone
Baby, holding on is the only way
Love will never make it if you should go away

‘Cause no one's going to be the same
All we must have
Is something we can trust
Oh, no one's gonna stay at the same place
Baby you’ll choose to
Live in this complicated world with me

‘Cause nothing's going to last forever
All we can do
Is to believe in love
Oh, nothing's gonna remain the same
Baby you’ll choose to
Live in this complicated world with me

L' Addio

18 giugno 2010 ore 21:28 segnala
Mentre girava la chiave nella serratura, Vincenzo si preparò. Anche quella sera aveva tardato, intento a cercare di far rinsavire la sua anima intrappolata in quella dannata macchinetta.
All'ingresso, toltosi le scarpe si diresse direttamente alla camera da letto dove sapeva l'avrebbe trovata sveglia. Entratovi, si sedette sul letto e cominciò a svestirsi, farfugliando nel frattempo parole di scusa, la cui verità sorprese egli stesso per primo. Sapeva che lei, ad istanti si sarebbe voltata e avrebbe cominciato a scagliargli addosso parole cariche di rabbia e disapprovazione per la sua condotta, quindi, una volta preparatosi per la notte, le attese seduto sul ciglio del letto. Attese per minuti interminabili. Inutilmente.
Dalle guance di Vincenzo cominciarono a scivolare lacrime silenziose, di un dolore atroce, che lo lasciò esanime, in uno stato prossimo ad una fine non rappresentata dalla morte.
"Buonanotte" disse Laila, o forse se lo era sognato.
"Buonanotte" disse lui con una voce ricostruita ad arte per dissimulare lo stato di devastazione.
Così si infilò sotto le lenzuola, spettatore di un' estenuante lotta tra la sua
anima stropicciata e il suo raziocinio, o almeno quello che ne rimaneva. Osservando la schiena di lei, annusandola, sfiorandola con le dita, la sentì distante chilometri. Chilometri che lui non avrebbe mai avuto la forza di percorrere. La sentì irraggiungibile.
Per la prima volta si rese conto veramente della forza del sentimento che li aveva
accomunati in anni di complicità, di spensieratezza. Per la prima volta si rese conto  anche di quanto l'avesse fatta soffrire, di quanto dolore le avesse procurato col suo amore egoistico.
Non sarebbe più stato così si disse, avrebbe tentato di salvarla, redimendosi per la sua sconsideratezza.
Approfittò di quell'attimo di intangibile purezza per afferrare la sua decisione e stringerla con la forza che solo chi piange per amore può possedere.
Prese la decisione che solo gli uomini che non sono abbastanza forti per prendere
quella giusta, e troppo forti per prendere quella sbagliata, prendono.
Poi si alzò su un gomito e la baciò sulla guancia con un ardore, che lasciò lentamente trasformarsi in dolcezza, ed infine rimpianto.
"Ti amo" sussurrò".
"Ti amo anch'io" sussurrò lei senza voltarsi.
Entrambi erano sinceri.



Quando Laila si svegliò il sole era alto in cielo. Istintivamente cercò con la mano
 il corpo di lui. Non trovandolo. Voltandosi e aprendo gli occhi trovò invece il conciso biglietto scritto da lui, e il suo sguardo languido andò alla finestra, osservando quel porto malinconico, da cui le persone partono, molto spesso per non tornare.

11649503
Mentre girava la chiave nella serratura, Vincenzo si preparò. Anche quella sera aveva tardato, intento a cercare di far rinsavire la sua anima intrappolata in quella dannata macchinetta.All'ingresso, toltosi le scarpe si diresse direttamente alla camera da letto dove sapeva l'avrebbe trovata...
Post
18/06/2010 21:28:59
none
  • mi piace
    iLikeIt
    PublicVote
  • commenti
    comment
    Comment
    2

Il mostro

15 giugno 2010 ore 18:56 segnala
Da dietro lo specchio li osservava.Osservava il loro amore fulgido, dai riflessi corallini.
Non se ne struggeva, sapeva che presto sarebbe mutato, estraniandosi da quella purezza divina, della quale sembrava essere composto.

Aveva creato lui quell'amore che tanto disprezzava. L'aveva creato per nutrisrsi di quella sofferenza che, ne era sicuro, esso avrebbe generato.
Rideva divertito di quelle marionette danzanti sopra il palcoscenico degli orrori. Scalpitava in maniera scimmiesca, lanciandosi in osceni applausi, in attesa di quello che egli preannunciava divenire il più grande dramma della storia dell'amore.

Tentativo n.1

13 giugno 2010 ore 14:27 segnala
Ucciso.
Martellato di colpi ad un petto in preda alle convulsioni. Uno sguardo frettoloso brama istanti per assaporare la visione salvifica. Istanti che sfuggono come foglie secche al vento. L'amara sensazione di aver perso, di aver sprecato, di aver mancato. Di aver provocato dolore, disillusione, delusione.
La vita che ritorna tardiva, inventandosi stupidi contrattempi espressi a mezza bocca.
Le scaglio inutilmente addosso insulti e lacrime di rabbia.  Diventa colpevole, quando un colpevole non è più considerabile.
Resta solo amarezza. Rimpianto di ciò che poteva essere eterno, ed è invece caduto distratamente dalla tasca.
E fitte strazianti come ferite di proiettili, aspettando di accasciarsi nel lago del proprio sangue.
Ucciso.
Da traditore.

SuN II

08 giugno 2010 ore 22:15 segnala
E continuerai a sorgere.
E io continuerò a guardarti sorgere.
Costante e immutabile a chi ti guarda da lontano.
Frenetica e mutevole a chi ha la forza di avvicinarti.
Cerco di bagnarmi della tua luce per crescere: un piccolo fiore che si alza verso il cielo per godere della vita che regali.
Aiutami!
Voglio alzarmi e guardarti, e starti più vicino.
Lanciami i tuoi mille colori, cosicchè io con le mie lacrime possa creare un arcobaleno sul quale correre per abbracciarti.
Perchè lo so che ci sei.
Anche oltre la nebbia, anche oltre le nuvole, anche dietro quell'orizzonte.
Anche in mezzo all'oscurità dell'universo, in mezzo al freddo.
Tu ci sei.