Senza corpo.

26 gennaio 2011 ore 11:45 segnala
Vieni, vieni qui e siedimi accanto.
Senza avere corpo, sii solo un soffio, leggera come l'idea, un graffio lieve sulla mia ombra, una dea. Nell'ambra.

Lasciamo che sia, che questo tempo scivoli via, ché sono affranto.
Tanto. Tanto non si affievolisce, non svanisce, questa pena non guarisce, ormai la indosso come un abito attillato su quest'animo percosso.
Che il mio corpo sia esiliato.

Tu, tu ce l'hai un amuleto? che concluda questo essere come Amleto, che cancelli dalla mente il mio fantasma
decadente. Che dissolva i miei ricordi, che disperda sentimenti ingordi, che mi lasci riposare ai bordi della vita, ché tanto è solo eccitamento, fastidio di un momento. Rumore. Tormento.
Vorrei poterti trattenere, senza bisogno di contenere, vorrei poterti lasciare andare e poi, forse, davanti al mare
brindare, e affondare, come quei velieri di viaggiatori i cimiteri.
Vorrei potermi addormentare, i miei sogni recintare, ma non servirebbe a niente.
Non c'è nulla nei sogni che sia.
Dolcemente.


(Parlando di lei, insieme a Tomasz Stanko Quartet, aspettandoci qualcosa, mentre lui suonava "Song for Sarah")
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Vieni, vieni qui e siedimi accanto.Senza avere corpo, sii solo un soffio, leggera come l'idea, un graffio lieve sulla mia ombra, una dea. Nell'ambra.Lasciamo che sia, che questo tempo scivoli via, ché sono affranto. Tanto. Tanto non si affievolisce, non svanisce, questa pena non guarisce, ormai la...
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Dedichiamoci.

23 gennaio 2011 ore 18:56 segnala
Dedichiamoci una domanda.
Chiediamoci, cosa c'é. E cosa non c'è.
E diamoci una risposta, ma che sia fasulla, una che porti a nulla.
Annulla, annulliamo queste cose così, queste cose che non sappiamo che cosa sono, che non sanno avere un tono, o quando ce l'hanno non sanno essere dono. Annulliamo anche noi, si, che ci importa, magari ci conforta.
Dedichiamo una serenata a quest'anima rinnegata. Dedichiamoci un accordo, una musica, dedichiamoci
anche un torto.
Dedichiamoci un silenzio che sappia farci male, e che per entrambi sia uguale, che codunca ad un finale.
Dedichiamocelo fatale.
Dedichiamoci un dubbio, una incertezza, ma che sia dolce, una carezza, che si insinui come fumo tra i capelli, e dei
pensieri faccia anelli. Castelli.
Dedichiamoci un desiderio, che sia suadente e affascinante, che sappia essere inebriante, eccitante, come solo sa l'amante.
Dedichiamoci un abbraccio, che ci tolga da questo impiccio, e piangiamo. Amare è un capriccio.
Dedichiamoci una illusione, essere nulla. Una finzione.


(Pensando a lei, insieme a Esbjorn Svensson Trio, davanti ad un caffè, mentre suonano "Serenade for the renegade")

Quasi blu.

21 gennaio 2011 ore 16:00 segnala
Ogni volta c'è una prima volta, un primo passo da fare, un primo gesto che non sia da gettare.
C'è sempre qualcosa che ti spinge a cercare, a contrattare per camminare, a circumnavigare, a scalare quel mondo che, prima o poi, si disperderà.
Qualche volta c'è anche qualcosa, c'è anche qualcuno, che ti aiuta a trovare, a trovarti.
E perdersi.
Ma anche a restare fermi, immobili, sospesi in questo elemento rarefatto che è un respiro, un sospiro, un sussurro. Allora, si, allora spegni le luci ti prego, abbracciami e lascia fuori il mondo, lascia fuori tutti, ché sono stanco, anche solo di guardare, non voglio più ascoltare, siamo solo sfumature, anime e armature. Caricature.
E' quasi blu.
E lui, il tempo, lui continua a scorrere, a correre, travolgere. Lui, lui rimane sempre elegante, mentre io,
io goffamente cerco di afferrare un pensiero distante, per poter rivivere dell'emozione l'istante.
Ma è solo una concessione, una illusione. Confortante.
Quasi blu, come uno sguardo, un riflesso, un'aria. Una musica.
Quasi blu come i mille sogni da dimenticare.
Quasi blu, come il blu oltre il mare. 


 

(Ragionando su me stesso, insieme a Chet Baker, in una serata fumosa,
mentre suona "Almost blue")


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Ogni volta c'è una prima volta, un primo passo da fare, un primo gesto che non sia da gettare. C'è sempre qualcosa che ti spinge a cercare, a contrattare per camminare, a circumnavigare, a scalare quel mondo che, prima o poi, si disperderà. Qualche volta c'è qualcosa, c'è qualcuno, che ti aiuta a... (continua)
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