STAZIONE.....

10 febbraio 2008 ore 17:25 segnala
STAZIONE
Treno – Scompartimento -
Sto viaggiando per tornare a casa. C’è caldo sono intontito, la testa fluttua, l’appoggio al sedile, sono solo.
Il libro nella borsa, lo prendo per ottimizzare, come sempre decido di leggere per il tempo del mio viaggio.
Non è mio, non so che sia. L’autore una donna, titolo “La pioggia non spegne il desiderio”. Inizio a leggere ed entro nel suo mondo.
Piove e mi immergo, qui al caldo, nelle righe che scorrono veloci. Pagina dopo pagina inizio a perdermi: sono la donna della storia, mie le sue sensazioni, mie le immagini che si formano nella mente come solo il leggere sa fare. Emozioni. Anche il corpo comincia ad avvertirle: è il  racconto intimo di un incontro. Mi sento strano, il vortice delle descrizioni mi assorbe, le parole creano in me una realtà palpabile che inizia pian piano ad appartenermi.
Porta scorrevole – Una donna –
Mi si è seduta di fronte : distolgo lo sguardo da questa donna che mi sta guardando fissamente. Veramente ci siamo guardati e subito sorrisi. Ancora. Abbasso lo sguardo, sentendo ancora il suo, su di me che scorre sulle mie spalle, sulle mie gambe e risale al viso.
Riprendo a leggere proprio di altri sguardi, carichi di desiderio, di passione di un incontro non previsto. Continuo e mi ritrovo in una stanza anonima in un anonimo albergo, che nulla toglie alla magia della vicinanza di due persone che si sentono forte, attirare l’una verso l’altro.
E sono io e sei tu.
Come se i nostri occhi si fossero già parlati, scambiati carezze esattamente come le amiamo, come le sentiamo dentro, di più.
Ti sbircio ora e tu mi parli. Sorridendo..ridendo del nostro silenzio di prima. Con le parole si mescolano i nostri odori ora che siamo seduti accanto.Fatico ora,  a ristabilire un distacco tra fantasia e realtà,  tra me,… te …il libro…il nostro incontro, 
Tra due persone spesso c’è qualcosa, alchimia, chimica..non so quel qualcosa che  unisce al di là della ragione…due sconosciuti.
Prossima fermata, la mia.
Mi muovo, mi guardi in silenzio, ti guardo,sorrido e salutandoti scendo in fretta, il freddo, piove ancora.
Riesco a sentire i tuoi occhi, mi volto, ti cerco…il treno riparte piano: gocce di pioggia sui finestrini sporchi rigano il tuo viso.
Ti sto perdendo, non ci siamo mai avuti, mai noi in quella stanza d’albergo. Solo perché non c’è stato il tempo…mi dico di no, non solo per quello e non mi credo.
Sono fuori, respiro, salgo in auto mezzo bagnato. Aziono il tergicristallo, poso il libro e ne rileggo il titolo “La pioggia non spegne il desiderio”…….ed è vero.

TAVOLA

10 febbraio 2008 ore 16:58 segnala
sono solo
Sfilo le scarpe barcollando e le butto in un angolo,  cadendo fanno rumore. La mia rabbia è cieca, il mio letto mi abbraccia.
Tutto dentro il silenzio pesante di questa stanza fa rumore.
Ho i pugni chiusi: stringo tra le mani il lenzuolo e il tuo vuoto accanto a me. Ho gli occhi chiusi su un  fermo immagine: la mia schiena bianca, il mio viso sul cuscino che mi hai tirato poco prima di farmi prigioniera e le tue mani  sui miei fianchi.
Le tue risa e le mie che si spengono in un silenzio di carezze.
Ti ho dato di me ciò che nessuno avrà mai. Hai visto i miei occhi da inquadrature che solo tu potrai ricordare e che forse avrai scordato, non io.
Vorrei dimenticare o per lo meno non ricordare per un pò ...una tregua dal ricordo di me con te.
Tu sei quella con cui sono stato me stesso sempre: niente pudori, nessun velo tra i nostri corpi e le nostre labbra. Non avrei dovuto darmi così. Non avresti dovuto prendermi così, tu.
Tu sei quella che non c’è, sei la nostalgia, sei la magia che ho paura di  non poter più risentire.
Qualcuno che non sei tu si prenderà la mia pelle, il profumo dei miei capelli e il mio cuore che hai messo all’aria : letto di un albergo  a ore per te.
Mi hai deliziosamente frugato dappertutto con le tue mani rubandomi tutti i desideri e poi ....... li hai buttati via.
Niente ha più senso in me.
Dal viso mi scende, maledettamente e inutilmente trattenuta una lacrima.
Ha il colore dei tuoi occhi e il sapore delle tue labbra, risultato dei miei nervi che si consumano nel pensare al tuo ultimo sguardo che non riuscirò a vedere in nessun altro viso...stregata,...io una fata, tu un mago ......la nostra storia ....
una favola.

LA NOTTE.....

10 febbraio 2008 ore 16:48 segnala
Il tempo nella notte, scorre lasciandomi percepire meglio le parole i suoni..

Ho sempre amato il buio. La notte.

Nel buio si amplifica lo spazio e la mia mente si dilata lasciandosene avvolgere. Le prime ombre si allungano sul mondo e tutto cambia sfumatura, i colori sono più colori anche se per meno tempo. Dimmi cos’è un tramonto ....se non una scena meravigliosa del sole che annega per lasciare la scena alla signora di ogni inizio:...la notte.

Nessun scintillio di  stella senza una notte per amica, nessuna luna ad aspettarci su una terrazza d’estate.

Notte ti adoro: l’oscurità è il mio mondo.

Come sognare i sogni più belli, come intravedere i lineamenti di un volto, come sentire le carezze sulla pelle, senza di lei.

La notte sperde le lontananze annulla i confini.


Non senti quanto è magica.


Notte di pensieri, notte di baci, notte di ricordi, notte di note,


notte che non mi basta mai.


Vorrei poter fartela amare come l’amo io.

E poi cos’è il nero del blu della sera, un velluto, una seta che spicca contro il biancore della luna o delle stelle in cielo.

La notte è libertà: non permetto alla notte di rincorrermi di farmi paura, sono io che mi immergo in lei: aspettando,sorridendo, cercando di viverla per vivere davvero.

La notte è vita. Mi spinge ad uscire, passeggiare lungo un viale, sulla sabbia in riva al mare, nelle strade della mia città, che pulsa e che dorme di momento in momento.

La notte è una scelta

Anche l’aria è diversa, la senti ti sfiora, ti graffia.



M“I poeti lavorano di notte

DESIDERIO

10 febbraio 2008 ore 16:46 segnala
Con te non sono mai stato un’amante,
il delirio di un  attimo di passione,
un momento,
un brivido,
una goccia che evapora al calore delle labbra,
un tocco di dita sconosciute,
uno sguardo sorseggiato.
E con te,  mi sono sentito tutto questo e altro ancora.
Le tue parole mi hanno fatto sentire l'uomo che hai più desiderato in una notte d’inverno, senza luna.
E sono stato il peccato che non ho commesso e tu la donna che non ho ancora  conosciuto.
Mi sono sentito la tua passione immotivata.
E tu per me una tempesta che travolge e trascina ogni cosa.
Sono stato un desiderio
Ho una voglia assurda di appartenerti.
Voglio sentirmi dentro di te.
Voglio entrarti sotto la pelle.
Voglio sentire cosa vuol dire arrivare al culmine con te.
E non sarà amore, ma neanche sesso.

LENTAMENTE MUORE

04 febbraio 2008 ore 17:03 segnala
Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente
chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che
un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza, per inseguire un
sogno
, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare;
chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante
.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

L'IMMENSO-NEGRAMARO

04 febbraio 2008 ore 17:00 segnala
Adesso c’è che mi sembra strano parlarti
Mentre ti tendo la mano e penso a te
Che mi riesci a guardare senza occhi e lacrime amare...
Se potessi far tornare indietro il mondo
Farei tornare poi senz’altro te
Per un attimo di eterno e di profondo
In cui tutto sembra, sembra niente è
E niente c’è...
Adesso c’è che mi sembra inutile non capirti ancora...
Se potessi far tornare indietro il mondo
Farei tornare poi senz’altro te
Per un attimo di eterno e di profondo
In cui tutto sembra, sembra niente c’è
Tenersi stretto, stretto in tasca il mondo
Per poi ridarlo un giorno solo a te
A te che non sei parte dell’immenso
Ma l’immenso che fa parte solo di te
Solo di te...
E tu, tu ti digrigni i tuoi denti mi lasci parlare non hai più paure
Ti glinghi i tuoi denti mi lasci guardare non hai più paura amore!
Se potessi far tornare indietro il mondo
Farei tornare poi senz’altro te
Per un attimo di eterno e di profondo
In cui tutto sembra, sembra niente c’è
Tenersi stretto, stretto in tasca il mondo
Per poi ridarlo un giorno forse a te
A te che non sei parte dell’immenso
Ma l’immenso che fa parte solo di te!
Solo di te...

VOGLIO

31 gennaio 2008 ore 19:06 segnala

Farò di tutto per non perderti
Sei consapevolmente irresiStibile
Senza calpestare il resto io sarò
Per te...un motivo in più

Sarai perversa e dolce a modo mio
sarò la vitamina che ti rinforzerà
l’inconveniente è tipico della tua età
e io è lì......che mi dedicherò....

Farò farò...l’impossibile
che per te diventa possibilità
sarò sarò imprevedibile.....
bacerò i tuoi piedi stanchi e dormirai

E quando sarai preda delle gelosie
Ti aiuterò perché anch’io... ne soffro sai!!!..ma
Pensa alle mie mani spesso su di te
E Pensa a dove!!!..... ti riporterò

farò farò...l’impossibile
imparando a dare un tempo ai tempi tuoi....
Sarò sarò incorruttibile....
Rispettandola ’sta vita insieme a te.....

cose che non ho provato mai
cose che con te mi arrivano così
cose che non hai mai chiesto mai
cose che ti prendono una volta sola... e io ho scelto te

farò farò...l’impossibile
che per te diventa possibilità
Sarò sarò incorruttibile
Rispettandola ’sta vita insieme a te

farò farò...l’impossibile
proteggendola ’sta vita insieme a te a te a te a te....

ANGELO MIO

30 gennaio 2008 ore 17:02 segnala
Gli angeli vengono se tu li preghi
e quando arrivano ti guardano, ti sorridono e se ne vanno
per lasciarti il ricordo di un sogno lungo una notte, ma che vale una vita
vivilo in fondo perchè lui non torna più...

Io ti ho notato, guardavi me e tremo ancora dentro ora lo sai anche te
sai che tra poco dovrò dirti addio - angelo MIO -.

hai detto tu che se sei qui non è perchè sei mio ma perchè è così
che compirai il volere del tuo Dio...angelo MIO.

al tuo volo io non opporrò ma chiamami ti seguirò.
tu presto volerai e ne morirò,
non saluterai e poi fuggirai,
cercherò di non scordarti mai...angelo MIO.

non ho risposte a cosa vuoi da me,
non ho pretese se non sei come me
lasciami credere che ritornerai...angelo MIO.

se poi pensi, che non ne vivrò, chiamami ti seguirò.
tu presto volerai e ne morirò,
non saluterai e poi fuggirai,
cercherò di non scordarti mai...angelo MIO.

non ho mai avuto rimorsi amore
e sai...non ne avrò,
e se un giorno vorrai, da me tornerai
per riportarmi più su, su.

non ho parole per dirti di più
ma tremo dentro, lo sai anche tu,
sai che tra poco dovrò dirti addio...angelo MIO.

Tu presto volerai e ne morirò
non saluterai e poi fuggirai
cercherò di non scordarti mai...angelo MIO

se poi pensi che non ne vivrò, chiamami ti seguirò
volevo io che tu fossi qui, ho chiesto troppo e quindi è andata così
un sogno lungo, una notte e poi addio...

angelo MIO

il silenzio delle certezze

30 gennaio 2008 ore 16:59 segnala
A volte il silenzio ferisce più delle parole.

A volte avremmo solo bisogno di risposte.
 
Risposte semplici, dirette, non importa se
dolorose,ma purché arrivino.

Risposte che ci diano una certezza una conferma.

Che ci aiutino a capire di piú,che ci diano una speranza su cui potersi aggrappare per poter andare avanti,per poter continuare a crederci o che ci aiutino almeno a  farci rassegnare definitivamente.

A volte queste risposte sono destinate a non arrivare mai.

Anche se le desideriamo e le chiediamo con tutta l’anima
e a lasciarci disarmati di fronte ad un qualcosa
che resterà per sempre incompleto... inspiegato.