Best Heavy Metal Albums Of 19812. Iron Maiden - Killers

14 gennaio 2015 ore 23:23 segnala


Reduci dal successo del loro primo album, ngaggiato Martin Birch, Dennis Stratton fu rimpiazzato da un vecchio amico di Dave, Adrian Smith; l'apporto di Adrian e di Martin Birch determino suoni più compatti, più compressi e assoli molto più armonici e veloci.
Killers è migliore del debutto in tecnica attitudine, e potenza.
Ma passiamo ad analizzare la musica : The Ides of March suggestiva , molto ricercata ed elaborata , l'assolo centrale delizioso . Wratchild aggressiva col basso di Steve Harris in evidenza e con una grande prestazione di Paul. Rabbiosa . Murders in the Rue Morgue .Capolavoro . Da una novella di E. A. Poe il testo narra la storia di un omicida che fugge inseguito dalla Gendarmerie . il suoo e incalzante e mette in evidenza le doti tecniche dei 5 inglesi nessuno escluso .

Best Heavy Metal Albums Of 1981

14 gennaio 2015 ore 00:04 segnala
Dopo tutti gli album innovativi rilasciati nel 1980, l'anno successivo fu una delusione. Il 1981 è probabilmente l'anno più debole degli anni ottanta per quanto riguarda il metal. Eppure, ci sono stati alcuni ottimi album pubblicati nel 1981, e anche innovativi , tra i quali mi piace segnale Killers dei Maiden , Spellbound dei Tigers of Pan Tang e Fire down Under dei Riot

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Best Heavy Metal Albums Of 1981

13 gennaio 2015 ore 23:54 segnala
Dopo tutti gli album innovativi rilasciati nel 1980, l'anno successivo fu una delusione. Il 1981 è probabilmente l'anno più debole degli anni ottanta per quanto riguarda il metal. Eppure, ci sono stati alcuni ottimi e innovativi album pubblicati nel 1981.

BEST HEAVY METAL 1981 -1. Motley Crue - Too Fast For Love

13 gennaio 2015 ore 21:56 segnala


Motley Crue esordiscono sulla scena musicale hard rock con il loro album di debutto, "Too Fast for Love". La band dimostra un lavoro straordinario alla chitarra, una voce solista impeccabile, grandi cori , percussioni e una performance spettacolare.
Il disco è introdotto per la band con la hit, "Live Wire", un mix di magia e grandezza. "Come On And Dance" è pesante e scura.
Il suono di "Live Wire" riecheggia in "Public Enemy # 1", ma questa volta il suono è un po duro . "Merry-Go-Round" è più lento. "Take Me To The Top" riporta a "Live Wire".
Le capacità vocali di Vince Neil sono veramente notevoli . "Starry Eyes" è una canzone davvero sorprendente, poco apprezzata da molti Crue fan .
"Too Fast for Love", la migliore canzone dell'album, grande chitarra , sezione ritmica affiatata e, naturalmente, la voce incredibile di Vince Neil.
"Too Fast for Love" è l'album di debutto di Motley Crue, ed è uno dei migliori album che abbia mai sentito, dall'inizio alla fine. L album è grande: il suono complessivo delle loro canzonie' unico , la firma, e semplicemente fantastico. Ognuno dei membri della band esprime grande talento, e nessun membro della band è oscurato da un altro.

PROFILI/RANDY RHOADS

12 gennaio 2015 ore 23:03 segnala


Randy Rhoads era semplicemente uno dei migliori chitarristi rock in circolazione e all'avanguardia della sua generazione. Sua madre , insegnante di musica, impartì al giovane Randy una corretta educazione musicale prima che questi decidesse di dedicarsi alla sua vera passione : il rock pesante.
Rhandy formo' i Quiet Riot quando aveva 16 anni, pubblico' due album con la band , e in Giappone i Quiet scalarono le classifiche di vendita. La sua eredità musicale deriva principalmente dai due album realizzati con Ozzy Osbourne, contribuendo alla rinascita artistica dell ex cantante dei Black Sabbath in una carriera solista folgorante.



Il check out per l assunzione fu una formalità , dopo il provino Rhandy svenne, ma ottenne il lavoro . Liberato dai vincoli musicali dei Quiet Riot, con Ozzy contribui a creare un nuovo stile di heavy metal per il quale si è ispirato per gran parte grazie al suo interesse per la chitarra classica. Lo stile di Rhandy era un interessante fusione tra classicismo e musica rock caratterizzato da avanzate capacità tecniche. Rhandy era la sintesi perfetta tra Eddie Van Halen e Niccolo Paganini .



Se le sperimentazioni neclassiche cominciaronocon Blizzard of Ozz fu con Diary of a Madman che Rhandy raggiunse l apice compositivo. In quel breve periodo di due anni, creo' un patrimonio che ha rivoluzionato l heavy rock portandolo ad un punto tale che non c'è quasi nessun chitarrista che non citi Rhandy tra le sue influenze. Tragicamente, Rhoads morì troppo giovane in un incidente aereo il 19 Marzo 1982 durante il tour con Osbourne. Celebriamo il suo incredibile patrimonio musicale con alcuni assoli che sono passati alla storia della chitarra heavy


PROFILI/PAUL DI ANNO

12 gennaio 2015 ore 00:18 segnala


Paul Di Anno , primo frontman dei Maiden , l uomo che ha prestato la voce e l immagine per i primi due album della Vergine di Ferro, immagine ribelle, giovanile, faccia da duro e una rabbia immediatamente percepibile. Il ragazzino ammira Bon Scott e collabora con diverse band, e viene presentato -da Doug Samson-primo batterista degli Iron a Steve Harris nel 1978. Parole di Paul , a lui cio che gli Iron proponevano non interessava e all audizione completamente ubriaco e disinteressato sull esito , piacque ad Harris che lo recluto e gli affido il ruolo di frontman .



Timbra con la sua voce ultra-rock i due primissimi album di una discografia leggendaria, Iron Maiden e Killers, e ripromette con la morte del punk di rinvigorire un genere con forza, fluidità e struttura superiore che aveva profondo bisogno di rinnovamento .
Con la sua grinta era capace di dare una marcia in più alle abrasive scorrerie dei propri compagni e la sua voce infantile , non prettamente hard rock, conferiva al sound dei Maiden un tocco affascinante , un interessante contrasto tra la ruvidezza del metal e la melodia del cantato .
Udo degli Accept, James Hetfield , Dave Mustaine, Phil Anselmo, Tom Araya e Max Cavalera amano citare Di Anno tra le loro influenze vocali piu rilevanti.
Il 10 settembre 1981 tenne il suo ultimo concerto con la Vergine di Ferro, e poi saluto i suoi compagni in una separazione apparentemente formale , ma che celava incomprensioni e rifiuto da parte della band della vita senza regole del frontman. E neanche la temporanea separazione tra gli Iron e Dickinson riuscira a portare Paul nuovamente nella band .
La sua voce rimarrà per sempre su due album fondamentali della cronologia metallica mondiale, la sua vita di eccessi, alcool e droga non smetterà mai di destare curiosità.



BEST HEAVY METAL 1980 - 10. Samson - Head On

11 gennaio 2015 ore 23:16 segnala


Head On è stato il secondo album dei Samson, e il loro primo con il cantante Bruce Bruce (voce anche se in seguito ri-registrato per una ristampa del loro album di debutto). Il suo nome completo è Bruce Dickinson. I Samson suonavano melodico. Head On è un album divertente che anche i fans degli Iron Maiden possono ascoltare. Oltre che dal funambolico chitarrista Paul Samson e da Bruce Bruce la band era completata dal bassista Chris Aylmer e soprattutto dal batterista Thunderstick noto per aver militato nei Simple Minds . Le gemme del disco sono la feroce “Hammerhead”, “Take It Like A Man”, “Manwatcher” e la veloce “Take Me To Your Leader”. Divertente l iniziale “Hard Times” in puro stile hard rock . Vera e propria curiosita del disco è il disco è la strumentale “Thunderburst”, ossia una differente versione di “The Ides Of March”, l’intro di “Killers” degli Iron Maiden.

BEST HEAVY METAL 1980 - 9. Angel Witch - Angel Witch

11 gennaio 2015 ore 20:33 segnala


Gli Angel Witch hanno lasciato una impronta profonda e contribuito in maniera forse determinante alla definizione dello NWOBHM-style .
Angel Witch conteneva riffs semplici ed efficaci,il tutto apprezzabile specialmente in pezzi quali AngelWitch, Sorcerers, Gorgon, Angel of death e Devil Tower. Gli Angel Witch sono tra i padri fondatori del genere assieme a gente come Iron Maiden e Diamond Head .La title track sfodera tutte le sue carte migliori, mettendo in mostra una vera creativa che non ha nulla da invidiare a nessuna delle altre band della NWOBHM. Discorso a parte merita Gorgon che un arpeggio molto bello, che poi lascia spazio ad una chitarra che spazza via ogni pausa di rilassamento dell'ascoltatore: i continui cambi di fraseggio, una batteria che segue bene i cambi d'umore all'interno del pezzo fanno di questo brano un'altra prova della versatilità del combo di Birmingham.
Angel witch è un acquisto obbligato per vuole conoscere di più sulla NWOBHM e sui suoi padri fondatori, tra i quali gli Angel Witch sono sicuramente tra gli interpreti più convincenti.

BEST HEAVY METAL 1980-8. Scorpions - Animal Magnetism

11 gennaio 2015 ore 18:45 segnala


Klaus Meine e soci danno alle stampe nel 1980 Animal Magnetism. Coperina maliziosa a parte , la musica espressa dai tedeschi testimonia come in ambito hard rock, in particolare, pochi possono dire di essere stati più grandi degli Scorpions. Si parte con un classico Make It Real che oltre al lavoro ritmico di Rudolf Schenker, segnala il fulminante assolo di Matthias Jabs, futuro guitar hero del gruppo . Don’t Make No Promises (Your Body Can’t Keep),un brano di veloce hard rock, è un tipico inno sessuale alla Scorpions. Hold Me Tight con una prestazione canora fantastica di Klaus Mine. Twentieth Century Man di livello inferiore anche se l’assolo di Matthias Jabs la eleva nuovamente di qualità. Lady Starlight è il tipico esempio di ballad alla Scorpions . Dopo il romanticismo espresso dalla ballad di turno è la volta di Falling In Love con dei splendidi riff , Only A Man tipico brano hard rock , scandito nuovamente dai virtuosismi di Matthias Jabs. Il capolavoro del disco è affidato a The Zoo, il cui riff iniziale è scolpito nelle menti di qualunque appassionato di rock, così come d’altra parte l’intero brano, caratterizzato dalla voce quasi sussurrata del cantante nella strofa e dai suoi acuti lancinanti nel ritornello. Il finale è affidato a Animal Magnetism,lamentosa dai riff pesanti oscuri e quasi doom . Animal Magnetism, insomma, non sarà certamente il miglior lavoro degli Scorpions ma è certamente un disco piacevole da ascoltare .


BEST HEAVY METAL 1980-7. Saxon - Wheels Of Steel

11 gennaio 2015 ore 18:09 segnala


Wheels Of Steel e' il secondo album degli inglesi Saxon. Il disco è una delle uscite più importanti e significative dell’heavy metal, bandiera della NWOBHM e classico assoluto ed intramontabile del genere.
Ascoltato oggi l’album non ha perso nulla del suo vigore. I ritmi indiavolati di canzoni come Motorcycle Man e Freeway Mad sono rappresentativi della musica del gruppo verso una dinamicità e ritmi assolutamente forsennati, che ben si sposano con gli ideali del gruppo , tutto denim and leathere , autostrade e motogang. Suzie Hold On e See The Light Shining tradiscono qualche flessione romantica , ma il resto è un tripudio di vita da strada rappresentato dalla durissima Machine Gun e dall inno Wheels of steel . Tra tanta aggressivita metal troviamo un tipico anthem anni 70 e tra le preferite dai fans del gruppo come 747 (Strangers In The Night).
i Saxon sono uno dei gruppi più amati in assoluto dai fan del metal, uno dei pochi emersi durante la gloriosa stagione della NWOBHM a rimanere in sella nonostante i momenti difficili e le non eccelse qualità tecniche.
Wheels of Steel è uno dei dischi che hanno contribuito alla nascita di un genere e che hanno contribuito al suo successo ed al suo radicamento nell’immaginario di più generazioni di giovani ribelli.