..Non ho mai sentito di avere un padre,ora con gli anni sono giunto ad
un compromesso,ho quasi giustificato il suo operato forse perchè nel
frattempo lo sono diventato pure io.
Forse cercando attenuanti nei suoi confronti,probabilmente è una scorciatoia per autoperdonarmi il mio modo di essere padre.
Comunque sia non sempre lo sono un buon padre,comunque sia cerchiamo
sempre un padre perfetto che non sia il nostro,ameno per me da bambino
fu cosi che sentivo la cosa.
Quel padre che mi mancava lo vedevo nello zio paterno,non aveva
famiglia,scapolo,non è che avessimo un gran che di dialogo ma ci si
intendeva.
Aveva una concezione un pò antica del vedere le cose,come quando
pensando di farmi felice mi regalò un cavallino con un carretto mentre
io avrei preferito una pistola,pe
In ogni caso ero felice quando riuscivo a vederlo,poi un giorno verso i 10 anni spari.
In casa mia non se ne parlo più,quando io chiedevo a mio padre sue notizie,non venivo ascoltato e la domanda veniva dimenticata.
Di lui rimaneva un baule che ci aveva lasciato,tutta la sua vita
sembrava racchiusa in quel cubo di assi di legno chiuso da un lucchetto.
Non ho mai conosciuto la parola,non toccare specialmente se quella era
detta da un padre che proibiva per non dare spiegazioni,cosi un giorno
con un chiodo trovai il modo di aprirlo quel lucchetto.
Dentro quel baule aveva lasciato tutti suoi ricordi,tutti i suoi
appigli che avrebbero potuto aiutare,ma io allora ancora non potevo
capire,riuscivo comunque a capire di un'amore finito,di un qualcosa di
doloroso,Si!la vita per quasi tutti è sempre un dolore e per lui doveva
esserlo stato e probabilmente lo era ancora.
Poi il tempo passa,io non ero più quel bambino,avevo già preso quella
strada che ti fà prendere la vita per la parte opposta,dicevano che non
ero un buon figlio,
ma bisogna amarla la vita per poterla vedere dal lato buono di chi ti stà accanto,
bisogna sentirla una famiglia per poterla amare la vita.
Altrimenti la tua famiglia diventa la strada,con altri che non amano la vita,non amano nulla,si diventa spenti,vuoti a perdere.
Ma questo lo si capisce con il tempo se uno ha la fortuna di trovare le persone giuste,nel momento giusto.
Comunque il tempo passa e il destino con quel suo modo a volte
strano,ma sempre lucido nel fare scorrere la vita,fa sempre in modo che
tutto avvenga anche le cose impensabili che portano a volte dolore.ma
sono poi le cose che la fanno muovere la vita,il dolore e una di queste.
Cosi un mattino in un posto lontano da casa,un ragazzo di strada
incontra una figura indescrivibile,storta,sporca con uno sguardo di
animale ferito,di chi si trascina senza la pace di trovare un posto
che sia il suo.
Mi ricordo che sentii una fitta,mi misi a correre in quella piazza di
giorno di mercato,nel raggiungerlo ricordo di averlo chiamato per nome
e cognome.
Non mi ero sbagliato era lui,nel modo che ebbe il suo sguardo nel momento che mi guardò.
Eravamo due mondi diversi ma tanto simili nella nostra pena del viverlo.
Quello sguardo affettuoso si perse quasi subito,davanti avevo una
persona che aveva perso alcuni non muoiono con la morte ma muoiono nel
viverla.
Non lo ho più visto mio zio da allora,lo poi ritrovato dopo anni in una tomba anonima dei senza tetto....un Missing.
Missing....
27 maggio 2008 ore 01:16 segnala9413106
..Non ho mai sentito di avere un padre,ora con gli anni sono giunto ad
un compromesso,ho quasi giustificato il suo operato forse perchè nel
frattempo lo sono diventato pure io.
Forse cercando attenuanti nei suoi confronti,probabilmente è una scorciatoia per autoperdonarmi il mio modo di essere...
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27/05/2008 01:16:59
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sabi35 08 giugno 2008 ore 06:56
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mannesman 11 giugno 2008 ore 12:31
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luzzy40 20 luglio 2008 ore 16:37
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MilleEunaNottambula 05 settembre 2008 ore 01:51
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