L'andante del concerto Kv 467 di W.A. Mozart e il trasloco

04 luglio 2020 ore 22:53 segnala
DLIN! DLIN! DLIN! Nella mia testa palline metalliche si rincorrevano e si scontravano illuminandosi: mi stavano dicendo che avevo avuto la fortuna e la possibilità di vincere un cambiamento nella mia vita, una nuova prospettiva.
In quel periodo avevo molti problemi di vita pratica, ma oltre alla sopravvivenza ero interessata ad altro, più precisamente all'altro che è in noi e fuori di noi. Mi ero recata ad una conferenza sul simbolismo delle fiabe e avevo trovato un piccolo gruppo di pionieri che studiava le leggi della vibrazione, e pensava possibile con l'innalzamento della frequenza vibratoria migliorare lo stato del mondo in cui viviamo.
Prima di pensare di cambiare qualsiasi altra cosa o persona dobbiamo cambiare noi: quale nota potrà mai diffondersi da uno strumento non accordato? e con chi o cosa sarà consonante?

Una sera di molti anni fa ci trovavamo in montagna, un gruppetto di poco più di dieci persone. Anche la vibrazione di chi è presente è importante, perché può creare un accordo invisibile, qualcosa che unisce e sostiene tutti i presenti. Quindi io non lo sapevo, ma ero in comunicazione con quelle persone. Non ero una grande appassionata di alcun genere di musica, ma stavo lì in piena presenza ad ascoltare, avendo escluso dalla mia mente tutto ciò che non era l'attento ascolto. Le note fluivano dal pianoforte e da chi stava suonando, non avevo mai sentito una musica così dolce ed al tempo stesso così coinvolgente, anzi per me si rivelò sconvolgente. Qualcosa stava succedendo dentro di me, qualcosa che come un ciclone stava travolgendo, spostando, sollevando... non ero preparata. Piansi, piansi, piansi, non sapevo perché, mi sentivo disperata.
E il pianista mi si avvicinò e me ne chiese il motivo. Risposi, e ricordo benissimo le parole che pronunciai: " Quello che c'era non c'è più, e quello che non c'era, adesso c'è!" E lui mi disse: "Stai già facendo trasloco".

In quel periodo stavo davvero per traslocare, ma lui si stava riferendo alla mia interiorità, dove in quel momento e purtroppo non per molto, si erano spostati verso una vibrazione più elevata il baricentro e la prospettiva.

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DLIN! DLIN! DLIN! Nella mia testa palline metalliche si rincorrevano e si scontravano illuminandosi: mi stavano dicendo che avevo avuto la fortuna e la possibilità di vincere un cambiamento nella mia vita, una nuova prospettiva. In quel periodo avevo molti problemi di vita pratica, ma oltre alla...
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04/07/2020 22:53:43
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Commenti

  1. leggendolamano 04 luglio 2020 ore 23:49
    Un po’ come la musica accordata a 432 hz, o la campana tibetana in sintonia con le vibrazione a bassa frequenza emesse dalla terra .
    Non le udiamo ma le subiamo
  2. chissadoveequando 04 luglio 2020 ore 23:54
    @ leggendolamano Subiamo le vibrazioni dei telefonini, per la musica non userei subire. Grazie del commento.
  3. leggendolamano 05 luglio 2020 ore 07:00
    Per la musica no per le frequenze terrestri si
  4. Elazar 05 luglio 2020 ore 15:49
    Anche leggere un testo, se desta interesse, può produrre vibrazione. Mi ha sempre affascinato questo tipo di transfer fra le cose immateriali e le nostre conseguenze emotive.
  5. chissadoveequando 05 luglio 2020 ore 19:14
    @elazar. Non si finisce mai di imparare, e anche la scienza è arrivata al confine tra materia ed energia. L'emotività si controlla a fatica.
  6. mannesman 07 luglio 2020 ore 12:02
    SEMPRE UN BEN SCRITTO, POI LA MUSICA CLASSICA FA SEMPRE STI EFFETTI, E FARE ANDRE IN GIRO E SOGNARE :BACIO :bacio
  7. chissadoveequando 07 luglio 2020 ore 20:35
    @Mannesman:Hai ragione, a volte gli effetti della musica sono imprevedibili.
  8. ci.vuolesale 23 settembre 2020 ore 21:58
    puoi cercare metodo tomatis, molto incentrato su musica e migliorare la propria capacità di ascolto
  9. chissadoveequando 23 settembre 2020 ore 22:17
    @ci.vuolesale: Ho letto qualcosa al riguardo. Tanti anni fa ho conosciuto un musicista francese che lo praticava, e anni dopo una italiana. Ci vuole la registrazione della voce della mamma, e credo anche che sia costoso.
  10. ci.vuolesale 23 settembre 2020 ore 22:20
    costoso si e no...è un percorso che ci vuole tempo non 5 minuti, dove sono andato io non ho registrato la voce della madre , ma musicha di mozart, naturali, e canti gregoriani
  11. chissadoveequando 23 settembre 2020 ore 22:24
    In quale città sei andato? Comunque grazie, non credo che lo farei adesso
  12. ci.vuolesale 23 settembre 2020 ore 22:28
    vicino padova
  13. chissadoveequando 23 settembre 2020 ore 22:34
    Grazie

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