sono alle prese con la vita..
in questo momento mi stritola ed a fatica conservo l'azzurro negli occhi, che poi, azzurro, tende al grigio melma.....
lo so lo so, tutti abbiamo le nostre traversie, i conti non pareggiano mai e a ben guardare, c'è di certo chi sta molto peggio di me.
ma, a rischio di essere banale, devo dire che il dialogo con me stessa per riuscire ad accettare l'evolversi del destino...mi vede perdente, mi ribello, soffro, sembro un lombrico sull'amo, mi dibatto.....che cristiana del cazzo sono.
ma questa è la sfida che voglio vincere....non diventare una vecchia acida con le pieghe intorno alle labbra che tirano all'ingiù, il colorito verde bile e un occhio aspro sul mondo.
io voglio e devo diventare una paciosa vecchietta sorridente con il grembiule tirato sulla panciotta e voglio cantare, sì voglio continuare a cantare......avete visto come cantano poco i vecchi?
voglio diventare una nonnetta canterina.

le luci bianche e blu scorrono tranquille nel buio,sto qui, sul divano bianco che le luci chiare dell'albero accendono di panna luminosa...è bello quest'albero, folto, scuro, argentato e...non punge.
mai avuto un albero che non punge, l'angioletto sta tranquillo e non si gratta, la palla trasparente appoggia fiduciosa la guancia agli aghi morbidi,la renna di vetro si rannicchia sonnacchiosa tra i rami.
immobile, così immobile e vivo , sacrificato meravigliosamente alla tradizione della rinascita.
rinasci anche quest'anno Gesù?
ce la fai?
hai ancora il coraggio di venire giù, senza vomitare?
di dare speranza a chi vede il mondo in frantumi?
di farti uomo in cento piccole recite di bambini?
ce la fai Gesù?
....................
.................
................
grazie.

era ora che cambiasse l'ora......sarà che sono tarata sulla luce del sole, ho l'ora delle galline su di me, il gallo se ne sbatte dell'orologio, canta con la luce, lui.
ma noi siamo umani, il mondo esiste solo se lo manipoliamo a nostro piacimento, la semplice verità di adattamento come equilibrio non ci convince....eppure l'equilibrio, l'umiltà di vederci come esseri cosmici darebbe un senso più profondo al nostro vivere.....piccole parti di un uno.......e nemmeno molto significative.
cmq dai, i russi dicono che non torneranno più all'ora solare perchè le loro mucche soffrono i cambi di orario mungitura :-( :-(
a me piace la sera che scende veloce e spegne i gialli autunnali, stasera.
felicità è stare qui a scrivere, con giulia che legge tranquilla vicino e mauro che dorme di là.
sarà poco?
forse è tutto.

alzavo il panno e 4 o 5 becchi assolutamente arancioni si spalancavano pigolando: mettevo una palletta di pastone, rigorosamente fatto con mangime , ortiche bollite e rosso d'uovo, sul lungo stecco , lo pigiavo e lo inserivo in quei becchi, giù , fino in gola.
allora la grossa testa implume si alzava per inghiottire il boccone che spariva.
dopo il terzo boccone il becco ammutoliva i neri occhi si chiudevano e il nido taceva.
ma si alzavano i sederi ed uscivano grossi lombrichi neri e bianchi chiusi in una pellicola.ligia afferravo la pinzetta e, con delicatezza li prendevo e li toglievo dal nido.era silenzio sazio e torpido. abbassavo il panno sul nido, spegnevo la luce ed uscivo. erano tordi, merli, allodole....

è di qualche minuto fa la notizia che aumenta di 4 centesimi al litro e, nei prossimi giorni, aumenterà ancora.
parlo della benzina ovvio, quel flebo continuo che ci iniettano e ci permette di superare l'odoroso binomio calesse-cavallo-
e fin qui, che c'è di strano?, ma nulla senonchè questa accisa e anche le prossime servono per fare fronte all'accoglienza, mantenimento, rimpatrio clandestini e profughi.
è giusto?
vietato il pietismo, il buonismo, si richiede un sano realismo.

mi piacerebbe un vostro commento, ma mica a quello che scrivo io eh....quello lo scrivo perchè mi va..e su ciò nn c'è niente da dire....ma un breve scritto su di voi, su quello che vedete dalla finestra o dentro al vostro cuore( se l'avete).
dell'anima non chiedo...è delicata quella, si offende subito.
al limite anche un fanculo....è sempre gradito................ma non approffittatene.

tira vento oggi............a trieste da merco, deve essere splendido.
la bora arriccia le onde, dondola gli allevamenti di cozze...solo le grandi chiatte al largo, sono immobili, forse hanno radici.
qui il vento spazza il friuli e restituisce le montagne alla vista, persino i prati, gli alpeggi, le baite lontane.
senti il respiro del mondo, oggi.
ma ne frego delle maiuscole.

è questa spada di pericle?...che mi pende sui maroni a costringermi a scrivere che non voglio scrivere...in palio l'espulsione da questo mondo meraviglioso dove poter leggere le vostre amenità.......non so quanto resisterò....