
Cara mamma, ti scrivo perché ho bisogno di liberarmi dal sasso che porto nel cuore. La nostra vita è stata una guerra, una lotta giornaliera, lacrime a fontana scendevano sul mio volto ogni volta che duramente mi rimproveravi. Volevi una figlia perfetta che vestisse come piaceva a te, che avesse il taglio dei capelli come tu me lo imponevi. Mi hai fatto fare il lavoro che io non avrei mai scelto, mi hai imposto gli amici con cui uscire e gli amori da portare nel cuore.

E’ stata una vita dolorosissima per me figlia e per te madre perché volevi una Rita a tua immagine e somiglianza. Ti confesso che a volte avrei desiderato un’altra madre, una mamma dolce, affettuosa, amica, complice, la miglior confidente, ma la madre così come il padre non si possono scegliere. Sono quindici anni che tu mi hai lasciata per raggiungere le persone a te care e solo adesso, alle porte dei miei 58 anni, mi rendo conto di quanto tu abbia fatto per me. Per la mia cagionevole salute lasciavi il marito, due figlie, tre nipoti, e correvi da me. Mi hanno operata tre volte, hai lasciato il lavoro temporaneamente per assistermi, se avevo bisogno di un aiuto economico, mi davi il triplo di quello che ti chiedevo. Mamma, ti chiedo scusa per tutte le cattiverie che ho detto di te, per non averti amata a sufficienza, per non aver fatto il minimo sacrificio per accontentarti, per compiacerti, per farti felice.

Vorrei nascere di nuovo per darti tutto l’amore del mondo, per coprirti di baci, di carezze, per essere più docile e malleabile, per dirti Ti Amo con tutto l’amore del mondo ma sono sicura che sai quanto sono pentita e continui ad amarmi forse più di prima, ora che sei felice nell’altra vita..

Tua Rita
