
In questo periodo la campagna è una meraviglia! L’erba scintilla di verde, le primule, le margherite, i papaveri e le viole sembrano nel loro insieme, un quadro di Van Goethe. Quando i pomeriggi sono caldi, spesso mi sdraio sull’erba e mi ristoro. Ieri pomeriggio, mentre osservavo il cielo azzurro senza nuvole e dal colore del mare, sentii le grida festose di una bimba. Mi girai e la vidi correre per la campagna con i capelli sciolti, lunghi e ondulati. Su una panchina di legno, poco distante, sedeva una signora anziana che sorridente la guardava senza perderla d’occhio. Mi alzai da terra e mi accostai a lei che mi fece spazio per farmi sedere. “Bella vero”, mi disse con le lacrime agli occhi, “bellissima” le risposi. “E’ mia nipote” mi disse l’anziana signora, “non immagina quanto bene le voglia, è tutta la mia vita, guai se non avessi lei”. Così mentre parlavo con la signora, la bambina correndo si avvicinò e mi disse:” Ma tu sei una mamma?” ”NO”, le risposi. Allora la bimba mi disse:” aspetta eh non te ne andare”. Si mise a correre come un cerbiatto per la campagna e dopo un po’ venne da me con due mazzolini di viole in mano, mi diede un bacio e mi disse:” uno è per la mia nonna e uno per te che sei bella come la mia mamma, sei contenta adesso? L’abbracciai forte e le dissi: ”Grazie amore, certo che sono contenta”. E mentre scrivo questo post, guardo le viole, penso e sorrido…
