Cara Sicilia ( lettera di una figlia)

21 maggio 2015 ore 07:28 segnala
Cara Sicilia, l'amore che ci unisce è così grande che spesso l'odio rimane senza aria e deve uscire a respirare.
Certe volte mi specchio nel tuo mare e nel tuo cielo, i pensieri interrompono il loro corso e sfociano in un unico sospiro, che sa di pace, di serenità. Mi nutro della tua bellezza che molti cercano di deturpare. Perché quando il progresso incalza, la natura si deve mettere da parte. Ma tu irrompi, ti fai spazio a gomitate, non ti lasci piegare, come le ginestre che nascono dove le colate laviche distruggono. E sei un piacere per gli occhi e per l'anima.
Ti hanno imbrattato il nome con sangue e acido, con paura e omertà. Ti hanno tappato le ali con ingiustizie e discriminazioni. Perché sei arida in tutto e viverti non è sempre facile. Una bella donna difficile da domare. Ma io ti spoglio dei tuoi difetti e mi prendo il tuo cuore caldo. L'affetto della gente, la bellezza del panorama, il cibo sano, il clima tropicale, le tradizioni intramontabili, il folklore esagerato, i parenti invadenti, i pranzi alle tre del pomeriggio e le cene delle nove mezzo di sera, le tavolate che non finiscono più, gli abbracci soffocanti, l'unicità di un'isola che naviga in mezzo al mare. Il dialetto. Perchè la nostra lingua non è quella dei mafiosi, semmai sono loro che parlano come noi.
Come una madre, vedi partire i tuoi figli in cerca di possibilità che il tuo ventre sterile non ha mai dato. E come una madre, li riaccogli a braccia aperte al loro ritorno. Stare lontani da te non è facile, sai? Tutti lasciano il cuore nelle tue mani. Perché la notte senza il faro rosso della tua Etna, che illumina più della luna, disorienta. Perché il giorno senza il sole che ci alimenta, spegne. Non sappiamo stare né con te, né senza di te. E consapevoli di ciò, vaghiamo per il mondo con una trinacria tatuata nell'anima. Riconoscerci è facile: abbiamo la lava che ci scorre nelle vene, il vento delle Eolie nei respiri, il mare nelle lacrime. E te in ogni fibra.
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21/05/2015 07:28:20
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Commenti

  1. 1961.Nico 30 maggio 2015 ore 20:53
    :firulì
  2. ligny65 20 agosto 2015 ore 21:13
    Sette grandi musei italiani saranno adesso guidati da direttori stranieri: tedeschi, inglesi, francesi, etc. Ci scommetti che a breve vedremo un netto miglioramento? Abbiamo un paese con un patrimonio artistico immenso e non siamo stati capaci di utilizzarlo, per incapacità o per fini propri.

    Io farei guidare la Sicilia da un governatore straniero. Un tedesco mi piacerebbe. Anche se non muovesse un dito farebbe comunque meglio dei nostri ultimi governatori (perché solo gli ultimi, in effetti?). Abbiamo una regione che quando Dio la creò si sfregò le mani per quanto gli era venuta perfetta. Le varie dominazioni l’hanno miracolosamente abbellita ancora di più. Basterebbe un uomo al di fuori di tutto e di tutti, senza obblighi né riconoscenze. Uno straniero. Un novello Federico. E allora Dio riprenderebbe a sfregarsi le mani.

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