
E’ guardando indietro
che mi ferisce il tuo ricordo,
è appeso a un tiglio
e si confonde
col profumo dei suoi fiori.
Non so se sia vivo
o se lo sia il retrogusto amaro,
ma ha intatti i tratti del tuo viso
ed una certa smorfia di dissenso.
Posso leggere sulla punta delle dita
ogni tua ruga ed ogni tuo sorriso,
come se il desiderio di una mia carezza
ne avesse immortalato i solchi.