
Ritornando in questo mondo, a volte formato da campi fioriti e a volte disseminato di mine interrate, mi sono dilungato a leggere quanti più blog e commenti potevo - non tanto la famigerata bacheca che se ne è parlato sin troppo. E, non c'era da aspettarsi niente di meno, ho trovato buone cose, ottime cose e anche un diluvio di pressapochismo e cattiveria gratuita, spesso derivata da profonda ignoranza - intesa come la non conoscenza delle cose. Ma soprattutto ho dovuto constatare quanto sia andato a farsi friggere il galateo, quel bon ton di cui tutti vorrebbero usufruire e che quasi nessuno invece offre a chi ospita, sia nella propria casa che sulle proprie pagine di blog. Non si spiegherebbe altrimenti perchè in tanti fanno sfoggio di eloquenza intavolando lunghissimi commenti o post con i quali perorano sì le proprie idee - cosa assolutamente legittima - ma senza tenere in conto non dico il diritto degli altri alle proprie ma neanche il garbo dovuto nel proporle. E' una gran cosa avere delle opinioni, delle convinzioni, una fede in qualcosa, che sia la squadra del cuore o il Grande Spaghetto Cosmico o il candidato elettorale ma parlare, straparlare contro gli altri lo trovo disdicevole. Chi mi conosce, o ha avuto la bontà e la pazienza di leggermi in questi lunghi anni sa come ho sempre cercato di rendermi disponibile ad allargare le mie vedute, ad accogliere e dare spazio al pensiero altrui e questo mi ha regalato una innegabile crescita interiore, allontanandomi da vedute ristrette e faziose verso una sorta di minuscola universalità dove tutti con i loro pro e contro hanno i loro spazi. Ma mi turba non vedere diffondersi questa specie di filosofia, vedo invece montare a ondate ricorrenti ed esponenziali odio su odio, insoddisfazione, sentimenti di ripulsa e di rivalsa, incanalati non verso i vertici del potere costituito - da sempre radici di ogni casino che ci capita - ma contro i nemici che lo stesso ci foraggia a piene mani. Una volta sono i vaccini, una volta sono gli estremisti politici, una volta sono gli immigrati, un altra fedeli di religioni diverse da quella - ormai non più da un pezzo - di Stato, fino ad arrivare a chi vorrebbe situazioni come (mi sono state riportate persino con dei video da gente del posto con cui ho avuto a lavorare) certe nazioni dell'Europa dell'est dove stanno ammazzando qualsiasi cane e gatto trovato in strada e dove sembra sia diventata legge l'obbligo di tenere gli animali segregati in casa. Cose da delirio puro, che non trovano alcuna giustificazione se non in vaghe interpretazioni di chi sa quale codice primitivo o falso allarmismo sanitario. Mi è capitato di vedere interviste su Youtube ad un certo politico quotidianamente alla ribalta nelle quali tacciava di delinquenza e invitava alla cacciata - senza operare alcun distinguo - una intera comunità religiosa. Comunità che, faccio presente, in Italia consta di oltre due milioni di italiani senza contare tutti quelli stranieri. Che se si mettessero a marciare sulla sede del governo gli farebbero passare certe fantasie, che cominciano con sparate di questo tipo puramente elettorale e finiscono con l'introdurre non la TAV ma i carri bestiame diretti ai forni. Sparate miserabili di chi apre bocca senza minimamente aver letto alcunchè su certi credi religiosi, che se lo facessero intanto si vergognerebbero (se fossero ancora esseri umani) e poi non dico che prenderebbero in considerazione l'idea di convertirsi ma certo avrebbero più rispetto in chi crede nella stessa cosa a cui dicono di credere di loro, solo in maniera più rigida e concreta. Ma tant'è e ritornando al concetto di base del post mi auguro, seriamente, che chiunque scriva e quindi offra ad altri qualche minuto di lettura, lo faccia in maniera corretta, onesta, rispettosa degli altri. Che si chieda un attimo, in coscienza, ma sto parlando con questo/a, so veramente cosa sto dicendo? Potrei offenderlo? Sto facendo battute che invece lo stanno ferendo e a cui per buona grazia non mi sta rispondendo con sano "vaffa" ma se lo tiene per sè, pensando che forse io che scrivo un giorno potrei essere nella stessa condizione? Magari sto facendo orrende battute sui negri e chi mi sta rispondendo magari è un nero e non lo so? Perchè, perchè non pensate un attimo prima di partire in quarta? Credo che la verità sia soltanto che ognuno si senta legittimato a far quello che vuole a casa sua, e sin che si sta in democrazia questo è cosa buona e giusta, e ovviamente vedendo il blog come la propria casa virtuale ci scrive quel che vuole. Ma fin che lo si fa a finestre chiuse è lecito, aprirle sbandierando certe miserie personalissime oltre a creare profondo imbarazzo in chi casualmente le vede dimostra anche la pochezza di chi lo fa. A meno che certi spiriti polemici non amino a tal punto l'esibizionismo da fare di tutto pur che se ne parli. Ma questi, in internet, rasentano la qualifica di troll, se qualcuno se ne fosse scordate. Quindi, e siccome sapete bene che potrei andare avanti all'infinito e non mi pare il caso di annoiarvi, vi lascio con la preghiera, che vorrei diventasse corale, virale perfino, unico buon contagio, ritornate ad essere cortesi, ad usare linguaggi forbiti, a pensare a chi vi sta dinnanzi prima di dire cose che potrebbero offenderlo. C'è così tanta gente ancora dotata di sensibilità, non prendiamola - metaforicamente, virtualmente - a calci. Anche perchè, ma questo non andrebbe ricordato, andrebbe soltanto scoperto a proprie spese, dall'altra parte anzichè trovare chi ingoia i rospi o porge l'altra guancia, potrebbe anche capitare di trovare qualche bestia rabbiosa. E Dio ve ne scampi.