Obama si taglia lo stipendio per solidarietà
04 aprile 2013 ore 14:43 segnalaObama si autoimpone una mini spending review. Il presidente del Stati Uniti si taglierà lo stipendio del 5 per cento, per un totale di 20mila dollari annuali. Un gesto di solidarietà con i milioni di dipendenti pubblici che perderanno decine di ore di lavoro pagate a causa dei tagli della spesa pubblica, che impone al governo federale di risparmiare 85 miliardi di dollari.
Obama ha già staccato il primo assegno, inviato al Dipartimento del Tesoro, e continuerà fino a raggiungere la cifra totale. Certo, il presidente guadagna 400mila dollari l’anno, ma il gesto è stato comunque apprezzato dalle organizzazioni che rappresentano i lavoratori federali, che hanno definito la mossa presidenziale “un gesto positivo” e “un modo per unirsi alla nostra sofferenza”. Più scettico, invece, William Dougan, presidente del National Federation of Federal Employees: “I dipendenti pubblici che perderanno posti di lavoro guadagnano tra i 25mila e i 75mila dollari, non stipendi a sei cifre”.
I repubblicani hanno criticano con forza la decisione, accusando l’inquilino della Casa Bianca di voler prendere in giro i lavoratori: “Con questo gesto – hanno polemizzato i suoi avversari politici – Obama crede che nessuno penserà più ai problemi di budget”.
Ma l’esempio del presidente ha già raccolto un largo seguito: anche altri rappresentanti del governo hanno deciso di dare una sforbiciata ai propri guadagni. Chuck Hagel, ministro della Difesa, restituirà parte dello stipendio per solidarizzare con i 750mila dipendenti civili del Pentagono che non vedranno retribuiti 14 giorni di lavoro. Lo stesso farà il responsabile dell’Environmental protection agency, Bob Perciasepe, che donerà 32 ore del suo lavoro a un fondo creato per fare prestiti di emergenza ai dipendenti federali. Nel 2011 la famiglia Obama, con i redditi di Barack e Michelle, ha dichiarato 750 mila dollari, meno degli anni precedenti.
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Obama si autoimpone una mini spending review. Il presidente del Stati Uniti si taglierà lo stipendio del 5 per cento, per un totale di 20mila dollari annuali. Un gesto di solidarietà con i milioni di dipendenti pubblici che perderanno decine di ore di lavoro pagate a causa dei tagli ...
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04/04/2013 14:43:39
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Addio a Enzo Jannacci, dottore poeta della musica italiana
30 marzo 2013 ore 10:00 segnalaSi è spento a 77 anni nella sua amata Milano Enzo Jannacci. Cantautore, cabarettista, oltre che cardiologo, è stato tra i professionisti della scena musicale italiana. Era un poeta della canzone, cantava gli ultimi e le mille storie della sua città. Con oltre cinquant'anni di carriera alle spalle, ha regalato indimenticabili successi come 'Vengo anch'io. No, tu no' e 'Ho visto un re'.
Centinaia i messaggi di cordoglio su Twitter. C'è chi lo ricorda con delle strofe delle sue canzoni. C'è chi scrive sul popolare social network che 'el portava i scarp del tennis' e chi ricorda che 'sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al Re'. C'è chi confessa con un tweet "l'ho sempre voluto sposare" e chi saluta il 'milanese', lo Jannacci milanista doc. Anche il Milan e i suoi tifosi si stringono nell'ultimo saluto al popolarissimo cantautore con un semplice 'Ciao Enzo'. Jannacci era un grande tifoso della squadra rossonera e ne scrisse l'inno nel 1984.
Anche l'amico Fabio Fazio vuole salutarlo con un 'cinguettio': "Enzo Jannacci era un genio. Le sue parole che non riuscivano a star dietro ai suoi pensieri. La sua poesia ha inventato un mondo bellissimo".
Tutta la comunità si stringe nell'abbraccio riportando alla memoria quel suo "si potrebbe andare tutti al suo funerale". "Stavolta sì - chiosa la sua gente su Twitter - vedremo che la gente piange davvero".
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Si è spento a 77 anni nella sua amata Milano Enzo Jannacci. Cantautore, cabarettista, oltre che cardiologo, è stato tra i professionisti della scena musicale italiana. Era un poeta della canzone, cantava gli ultimi e le mille storie della sua città. Con oltre cinquant'anni di carriera...
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30/03/2013 10:00:15
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Video pedofilo su Facebook "4. 000 like"
23 marzo 2013 ore 10:54 segnalaE' bufera su Facebook dopo la pubblicazione di un video pedopornografico, rimasto alcune ore visibile sul social network prima di essere bloccato.
Protagonista dell'atroce filmato, secondo quanto riferito dalla stampa britannica, sarebbe una bambina abusata da un uomo. Ma quel che fa inorridire ancor di piu' la rete e' il numero di 'like' ricevuti: secondo l'inorridito tam-tam su Twitter, il filmato avrebbe ottenuto quasi 4mila 'mi piace' e sarebbe stato condiviso sul social network di Marc Zuckerberg da oltre 16mila persone. "Tolleranza zero contro la pedopornografia", ha sottolineato lo staff di Facebook, "la tempestiva segnalazione di questo contenuto ci ha consentito di rimuoverlo il piu' rapidamente possibile. Facebook non tollera in alcun modo la presenza di contenuti pedopornografici e siamo determinati ad adottare ogni provvedimento per prevenire la pubblicazione di questo tipo di materiali".
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bandiera tricolore a mezz'asta per Pietro Mennea
21 marzo 2013 ore 13:45 segnalaÈ morto in una clinica di Roma, all’età di 60 anni, Pietro Mennea, ex velocista azzurro, campione olimpico a Mosca 1980 e per 17 anni detentore del record del mondo dei 200 metri. Da tempo lottava contro un tumore, sembra al pancreas.
Il mondo dello sport italiano, e non solo, piange Pietro Mennea, forse il più grande atleta azzurro di sempre. Le prime reazioni arrivano dalle istituzioni sportive e dal mondo dell'atletica. Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha invitato lo sport italiano a osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive che si disputeranno in Italia da oggi e per tutto il fine settimana per ricordare Pietro Mennea, scomparso questa mattina all'età di 60 anni. Lo rende noto il Coni. In memoria dell'olimpionico è stata disposta infine, l'esposizione della bandiera tricolore - listata a lutto - a mezz'asta. E anche il mondo del calcio italianolo ricorderà.
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È morto in una clinica di Roma, all’età di 60 anni, Pietro Mennea, ex velocista azzurro, campione olimpico a Mosca 1980 e per 17 anni detentore del record del mondo dei 200 metri. Da tempo lottava contro un tumore, sembra al pancreas.
Il mondo dello sport italiano, e non solo, piange...
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21/03/2013 13:45:25
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Ticket farmaci cresciuti +40% pazienti pagano da sé visite
19 marzo 2013 ore 15:24 segnalaI ticket sui farmaci sono aumentati del 40% nel 2012. E il 55% degli assistiti paga oramai da sé visite specialistiche e accertamenti diagnostici, sia per aggirare le lunghe liste d'attesa, sia perché i ticket sono oramai così alti da spingere verso un privato sempre più low cost. Insomma, tutti i tagli alla sanità alla fine rischiano di ridurre l'offerta di servizi. A lanciare l'allarme gli esperti dell'università Bocconi con il 'Rapporto Oasi 2012', presentato oggi a Roma dalla Federazione di Asl e ospedali (Fiaso).
Come se non bastasse, per non tingere di rosso i propri bilanci o per evitare disavanzi peggiori, le Regioni ripianano i bilanci a suon di tasse. Maggiorazioni delle addizionali Irpef, aumento delle aliquote Irpef, rincari del bollo auto e cartolarizzazione dei debiti sono gli strumenti, singoli o associati, ai quali hanno fatto ricorso quasi tutte le Regioni, ad eccezione di Valle d'Aosta, Friuli, Trento e Bolzano, Basilicata e Sardegna, mentre Marche, Abruzzo, Molise e Campania hanno messo mano a tutte le leve fiscali consentite dalla legge. Senza aumenti di tasse locali - dicono i dati - già nel 2011 ben 16 regioni avrebbero tinto di rosso i propri bilanci sanitari. I numeri del quarto trimestre, ultimi disponibili, evidenziano che prima di chiedere nuovi sacrifici fiscali ai contribuenti hanno chiuso il bilancio con leggeri attivi solo Lombardia, Veneto, Umbria, Marche e Abruzzo. Tutte le altre sarebbero andate in rosso.
Il disavanzo maggiore lo avrebbe toccato il Lazio, con 815 milioni, seguito dalla Sardegna con 283 milioni e il Piemonte con 260. Poi con gli aumenti delle addizionali Irpef e di balzelli locali vari i bilanci sono tornati a tingersi di blu, salvo che per Sardegna, Molise, Campania e Calabria. Per pareggiare i conti le Regioni in rosso hanno finito per tartassare i cittadini con aumenti di tributi locali e addizionali Irpef pari a 2,2 miliardi di euro nel 2011. Solo il Lazio ha fatto ricorso alla leva fiscale per 792 milioni. E le cose non sono migliorate nel 2012, visto che l'aliquota media dell'addizionale Irpef, secondo l'osservatorio Uil sulle politiche territoriali, è passata da una media dell'1,19% all'1,49, che fanno altri 2,4 miliardi di euro prelevati dalle tasche dei contribuenti, che quindi per ripianare i deficit di Asl e ospedali in soli due anni hanno versato al fisco 5 miliardi in più.
"I ticket sono una vera e propria tassa sulla salute e portano ad un continuo aumento della spesa per i cittadini, in particolare per gli anziani che rappresentano circa il 50% degli utenti del sistema sanitario nazionale", lamenta il segretario generale dello Spi-Cgil, Carla Cantone.
"Per effetto dell'introduzione dei nuovi ticket da parte del governo Berlusconi - sottolinea Cantone - tale spesa è destinata ad aumentare e nel 2014 arriverà a toccare quota 4 mld di euro, di cui 2 mld presi direttamente dalle tasche degli anziani. E' una bomba esplosiva - ha concluso il segretario generale dello Spi-Cgil - perché un numero sempre più elevato di persone saranno costrette a rinunciare alle cure. E questo più di ogni altra cosa mostra in che condizioni versano la sanità e il welfare nel nostro Paese".
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I ticket sui farmaci sono aumentati del 40% nel 2012. E il 55% degli assistiti paga oramai da sé visite specialistiche e accertamenti diagnostici, sia per aggirare le lunghe liste d'attesa, sia perché i ticket sono oramai così alti da spingere verso un privato sempre più low cost. Ins...
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19/03/2013 15:24:50
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Nuvola a forma di angelo nel giorno dell'elezione del Papa
14 marzo 2013 ore 17:04 segnalaPer dare forma alle nuvole basta un po' di fantasia, non serve certo l'intercessione del Signore. Eppure più di una persona ieri, a distanza di qualche ora dall'elezione di Papa Francesco, ha "letto" nel cielo della Florida - esattamente sopra Palm Beach - un segno divino: una splendida nuvola a forma di angelo, resa ancora più suggestiva dalla luce del tramonto. Diversi utenti di Facebook l'hanno fotografata e pubblicata sul social network, dove è ben presto diventata virale.
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Per dare forma alle nuvole basta un po' di fantasia, non serve certo l'intercessione del Signore. Eppure più di una persona ieri, a distanza di qualche ora dall'elezione di Papa Francesco, ha "letto" nel cielo della Florida - esattamente sopra Palm Beach - un segno divino: una splend...
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14/03/2013 17:04:45
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Pacemaker cerebrale può curare l'anoressia
08 marzo 2013 ore 15:27 segnalaUn pacemaker impiantato nel cervello potrebbe rappresentare una soluzione estrema per guarire dall'anoressia. Il dispositivo è in grado di stimolare i centri neurali di ansia e umore. Alcune delle pazienti sottoposte a questo tipo di trattamento hanno ricominciato a mangiare e preso peso. La sperimentazione è stata condotta dalla University Health Network e i risultati sono stati pubblicati su Lancet.
La ricerca – Il test clinico è stato portato avanti in Canada su sei pazienti gravemente anoressiche. Il pacemaker è uno stimolatore che si impianta nel cervello e che è già in uso su pazienti con morbo di Parkinson e in sperimentazione per altre patologie come depressione e Alzheimer.
Gli esperti hanno impiantato l'apparecchiatura nel cervello delle pazienti e tre di loro sono visibilmente migliorate e hanno preso peso.
Ovviamente si tratta di una terapia estrema e fortemente invasiva perché implica un intervento chirurgico ma bisogna considerare che l'anoressia, se non curata entro i primi anni, diventa sempre più difficile da gestire e molte pazienti rischiano la morte.
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Un pacemaker impiantato nel cervello potrebbe rappresentare una soluzione estrema per guarire dall'anoressia. Il dispositivo è in grado di stimolare i centri neurali di ansia e umore. Alcune delle pazienti sottoposte a questo tipo di trattamento hanno ricominciato a mangiare e preso peso. La...
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08/03/2013 15:27:02
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E' morto Armando Trovajoli colonna sonora della nostra vita
02 marzo 2013 ore 17:55 segnala
ROMA - E' morto a Roma, a 95 anni, il maestro Armando Trovajoli, autore di brani celebri come "Roma nun fa la stupida stasera" e delle colonne sonore di oltre 300 film. Il decesso è avvenuto alcuni giorni fa, ma la moglie Maria Paola ne ha dato notizia solo ogg. «Ho rispettato fino all'ultimo le volontà di un uomo schivo, che non amava presenzialismi, né applausi. Sarà cremato».
La vedova. «Se n'è andato l'uomo musicalmente più grande e umanamente stupendo. Mio marito da più di 40 anni, la mia vita». Così Maria Paola ricorda il marito con la voce rotta dall'emozione. «Ho perso un uomo immenso, il resto dovete scriverlo voi».
Tra musica e cinema. Trovajoli era nato a Roma il 2 settembre del 1917. «Ha lavorato fino all'ultimo giorno - racconta la vedova - alla sua ultima commedia, la trasposizione per il teatro della Tosca di Gigi Magni, è ancora sul suo pianoforte». Nella sua lunghissima carriera ha suonato con i più qualificati jazzisti del mondo (Duke Ellington, Louis Armstrong, Miles Davis, Chet Baker, Stephan Grappelli, Django Reinhardt e altri). Poi, accanto al jazz, si è dedicato al cinema (firmando, tra le altre, le colonne sonore per Riso amaro, Un giorno in pretura, La ciociara. C'eravamo tanto amati, Profumo di donna, Una giornata particolare) e alla commedia musicale grazie alla lunga collaborazione con Garinei e Giovannini. Tra le sue canzoni più celebri anche «Aggiungi un posto a tavola».
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La vedova. «Se n'è andato l'uomo musicalmente più grande e umanamente stupendo. Mio marito da più di 40 anni, la mia vita». Così Maria Paola ricorda il marito con la voce rotta dall'emozione. «Ho perso un uomo immenso, il resto dovete scriverlo voi».
Tra musica e cinema. Trovajoli era nato a Roma il 2 settembre del 1917. «Ha lavorato fino all'ultimo giorno - racconta la vedova - alla sua ultima commedia, la trasposizione per il teatro della Tosca di Gigi Magni, è ancora sul suo pianoforte». Nella sua lunghissima carriera ha suonato con i più qualificati jazzisti del mondo (Duke Ellington, Louis Armstrong, Miles Davis, Chet Baker, Stephan Grappelli, Django Reinhardt e altri). Poi, accanto al jazz, si è dedicato al cinema (firmando, tra le altre, le colonne sonore per Riso amaro, Un giorno in pretura, La ciociara. C'eravamo tanto amati, Profumo di donna, Una giornata particolare) e alla commedia musicale grazie alla lunga collaborazione con Garinei e Giovannini. Tra le sue canzoni più celebri anche «Aggiungi un posto a tavola».
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Assalto portavalori a Roma: ucciso un bandito, era un ex BR
01 marzo 2013 ore 17:22 segnalaRoma, 1 mar. (Adnkronos/Ign) - Finisce nel sangue l'assalto a un furgone portavalori in pieno centro a Roma. La tentata rapina, ad opera di una banda composta da tre rapinatori, è avvenuta poco prima dell'una in via Carlo Alberto, a pochi passi da piazza Vittorio e nei pressi della stazione Termini. C'è stato un conflitto a fuoco nel corso del quale un bandito è morto. Si tratta di Giorgio Frau, ex brigatista rosso. Cinquantasei anni, romano, da ragazzo vicino a Lotta Continua, Frau era noto alle forze dell'ordine per i suoi diversi precedenti. Gli altri due della banda si sono dati alla fuga ma sono stati quasi subito rintracciati a porta Maggiore e portati in caserma dai carabinieri. Tra le guardie giurate che hanno reagito contro i malviventi aprendo il fuoco, una è rimasta ferita.
Il vigilantes ha riportato ferite a gambe e braccia ed è stato trasferito dal 118 all'ospedale San Giovanni, dove è stato ricoverato in codice rosso. Non sarebbe in pericolo di vita.
La sparatoria ha seminato il terrore tra i passanti e i commercianti di via Carlo Alberto. "Abbiamo sentito una decina di colpi - racconta all'Adnkronos Daniela Prezioso titolare della coltelleria che si trova a poche decine di metri dal luogo dell'assalto - è avvenuto tutto in pochissimo tempo e solo dopo ci siamo resi conto di quanto successo'' (VIDEO).
''Usciti dal negozio abbiamo visto solo un furgone fermo davanti alla Banca popolare di Sondrio, ma, una volta attraversata la strada, a terra c'era il corpo di un uomo. Solo ora ci rendiamo conto del pericolo che abbiamo corso. In questo quartiere non si era mai vista una cosa simile in pieno giorno", conclude.
"Quando ho sentito i colpi ho pensato che si trattasse di petardi e invece una volta fuori - racconta il titolare del ristorante di via Carlo Alberto 'Agata e Romeo' - ho visto che era qualcosa di più grave. In trent'anni che sono qui non ho mai visto nulla di simile. Questa mattina dovevo andare in banca, proprio nella banca dell'assalto ma per fortuna non ci sono andato. Ormai quando vedo i portavalori davanti agli istituti di credito preferisco rimandare. Troppo spesso si sentono storie come questa".
Sul posto sono in corso i rilievi ed è arrivato il magistrato di turno. Al momento la strada che collega piazza Vittorio alla basilica di Santa Maria Maggiore è chiusa al traffico. Diversi curiosi si alternano nella vicinanze della zona transennata.
''Escludo ci sia un ritorno delle Brigate Rosse'' dice all'Adnkronos Stefano Dambruoso, magistrato esperto di terrorismo, in merito alla morte di Giorgio Frau. ''Questo - aggiunge - mi sembra un episodio come ne sono stati registrati altri da dieci anni a questa parte, di singoli soggetti già appartenuti all'area dell'eversione, di sinistra o di destra, che commettono reati per sopravvivere. Non c'è un ritorno delle Br'', ribadisce Dambruoso.
(dal web)
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Roma, 1 mar. (Adnkronos/Ign) - Finisce nel sangue l'assalto a un furgone portavalori in pieno centro a Roma. La tentata rapina, ad opera di una banda composta da tre rapinatori, è avvenuta poco prima dell'una in via Carlo Alberto, a pochi passi da piazza Vittorio e nei pressi della s...
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01/03/2013 17:22:56
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Conclave: scoppia caso Mahony
18 febbraio 2013 ore 18:40 segnala
Il cardinale Usa, regolarmente ammesso al conclave che eleggerà il nuovo pontefice, è implicato nello scandalo pedofilia e "riconosciuto responsabile di aver insabbiato 129 casi di abusi su minori".
Famiglia Cristiana apre il caso del cardinale Usa Roger Mahony, regolarmente ammesso al conclave che eleggera' il nuovo pontefice, ma implicato nello scandalo pedofilia Usa. Il settimanale dei Paolini apre il suo sito, oggi, con un lungo dossier sulla vicenda Mahony, sottolineando in prima battuta la petizione, avviata in Usa, che chiede di non ammettere il prelato al consesso che dovra' scegliere il successore di Benedetto XVI.
"Il Washington Post scrive di lui che 'e' fortunato a non essere in prigione' -attacca Famiglia Cristiana- e il suo successore, monsignor Jose' Gomez, lo ha sollevato da tutti gli incarichi", dopo averlo "riconosciuto responsabile di aver insabbiato 129 casi di abusi su minori da parte di ecclesiastici e, proprio su uno di questi casi di pedofilia (un sacerdote messicano accusato di aver abusato di 26 bambini della diocesi nel 1987) il porporato dovra' deporre in tribunale, alla corte superiore della contea di Los Angeles, il 23 febbraio".
"Il caso Mahony, negli Stati Uniti, sta montando mediaticamente anche perche' un gruppo assai determinato di fedeli cattolici ha annunciato una petizione per chiedere al cardinale di rinunciare a partecipare al Conclave -scrive il settimanale-. Intanto, dopo che il successore monsignor Gomez, in una lettera pubblica ai fedeli aveva spiegato, il 31 gennaio, che il cardinale era 'sollevato da ogni incarico amministrativo e pubblico, Mahony aveva pubblicato sul suo blog una risposta evidenziando che il suo successore ''non una volta in questi anni ha mai avanzato un solo dubbio sulle nostre politiche, pratiche e procedure per affrontare il problema degli abusi sessuali del clero sui minori''.
Malgrado cio', evidenza ancora il foglio paolino, che lancia anche un sondaggio sulla vicenda, Monsignor Gomez, il 15 febbraio, facendo parziale marcia indietro sulle precedenti disposizioni, ha assicurato che sia il cardinale Mahony che il suo ausiliare monsignor Thomas Curry, anche lui colpito da sanzioni, ''rimangono vescovi in piena regola nell'arcidiocesi di Los Angeles e possono celebrare i sacramenti e svolgere attivita' pastorale''. Infine, monsignor Gomez ha "invitato i fedeli a 'pregare per il cardinale Roger Mahony mentre si prepara ad andare a Roma per eleggere il nuovo Papa che prendera' il posto di Benedetto XVI'".
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Famiglia Cristiana apre il caso del cardinale Usa Roger Mahony, regolarmente ammesso al conclave che eleggera' il nuovo pontefice, ma implicato nello scandalo pedofilia Usa. Il settimanale dei Paolini apre il suo sito, oggi, con un lungo dossier sulla vicenda Mahony, sottolineando in prima battuta la petizione, avviata in Usa, che chiede di non ammettere il prelato al consesso che dovra' scegliere il successore di Benedetto XVI.
"Il Washington Post scrive di lui che 'e' fortunato a non essere in prigione' -attacca Famiglia Cristiana- e il suo successore, monsignor Jose' Gomez, lo ha sollevato da tutti gli incarichi", dopo averlo "riconosciuto responsabile di aver insabbiato 129 casi di abusi su minori da parte di ecclesiastici e, proprio su uno di questi casi di pedofilia (un sacerdote messicano accusato di aver abusato di 26 bambini della diocesi nel 1987) il porporato dovra' deporre in tribunale, alla corte superiore della contea di Los Angeles, il 23 febbraio".
"Il caso Mahony, negli Stati Uniti, sta montando mediaticamente anche perche' un gruppo assai determinato di fedeli cattolici ha annunciato una petizione per chiedere al cardinale di rinunciare a partecipare al Conclave -scrive il settimanale-. Intanto, dopo che il successore monsignor Gomez, in una lettera pubblica ai fedeli aveva spiegato, il 31 gennaio, che il cardinale era 'sollevato da ogni incarico amministrativo e pubblico, Mahony aveva pubblicato sul suo blog una risposta evidenziando che il suo successore ''non una volta in questi anni ha mai avanzato un solo dubbio sulle nostre politiche, pratiche e procedure per affrontare il problema degli abusi sessuali del clero sui minori''.
Malgrado cio', evidenza ancora il foglio paolino, che lancia anche un sondaggio sulla vicenda, Monsignor Gomez, il 15 febbraio, facendo parziale marcia indietro sulle precedenti disposizioni, ha assicurato che sia il cardinale Mahony che il suo ausiliare monsignor Thomas Curry, anche lui colpito da sanzioni, ''rimangono vescovi in piena regola nell'arcidiocesi di Los Angeles e possono celebrare i sacramenti e svolgere attivita' pastorale''. Infine, monsignor Gomez ha "invitato i fedeli a 'pregare per il cardinale Roger Mahony mentre si prepara ad andare a Roma per eleggere il nuovo Papa che prendera' il posto di Benedetto XVI'".
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Famiglia Cristiana apre il caso del cardinale Usa Roger Mahony, regolarmente ammesso al conclave che eleggera' il nuovo pontefice, ma implicato nello scandalo pedofilia Usa. Il settimanale dei Paolini apre il suo sito, oggi, con un lungo dossier sulla vicenda Mahony, sottolineando in prima battuta...
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