PARADISO PENALE

11 giugno 2009 ore 17:48 segnala

Aggiogare la politica al potere del denaro e della corruzione, ridurre il parlamento a luogo di ratifica di decreti governativi, mortificare le istituzioni di garanzia, azzerare il controllo di legalità e l’indipendenza dell’informazione: il Golpe Bianco ha alcune regole precise, che abbiamo imparato a conoscere bene in questi anni di piduismo reale. Non necessita di spargimento di sangue e può essere compiuto mantenendo una parvenza di normalità, spesso addirittura tra gli applausi dei sudditi festanti. E’ lavoro da avvocati, non da generali. Non si fa in una notte, ma in quindici anni. A colpi di leggi criminogene e manipolazione mediatica. Che cosa mancava al completamento del Golpe Bianco se non un bel giro di vita contro inchieste penali e cronaca giudiziaria? Fatto! Poche ore fa, mentre Noemi Letizia faceva shopping in via Condotti e Gheddafi sermoneggiava a palazzo Giustiniani, è passata alla Camera la “riforma delle intercettazioni”. Naturalmente con voto di fiducia: per il governo previtista è questione di vita o di morte. I delinquenti dal colletto bianco possono dunque far festa. Don Rodrigo è egoista, ma non lavora solo per sè. Intollerante e razzista con i derelitti, ‘Italia del Golpe Bianco è il loro paradiso penale.
QUI trovate il testo integrale della legge. QUI il comunicato dell’associazione nazionale magistrati, che parla di morte della giustizia penale. QUI l’appello delle federazioni degli editori e della stampa.

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Aggiogare la politica al potere del denaro e della corruzione, ridurre il parlamento a luogo di ratifica di decreti governativi, mortificare le istituzioni di garanzia, azzerare il controllo di legalità e l’indipendenza dell’informazione: il Golpe Bianco ha alcune regole precise, che abbiamo...
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11/06/2009 17:48:59
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