Amore e Gelosia

14 febbraio 2016 ore 00:03 segnala
E’ da 3 anni, da quando stiamo insieme, che partecipiamo alla festa “Party Chiusura per Ferie” della tua azienda. E’ un modo diverso di passare una serata, un po’ ci si annoia, un po’ ci si diverte con le barzellette già raccontate l’anno precedente, ma anche nuove, e poi c’è il grande buffet con tutte le cose buone ed in mezzo troneggia il “Grande Bowl” con il punch fatto su ricetta personale del Mega Direttore – e questo sa tanto di Fantozzi.
Mi accorgo che è un po’ che non ti vedo e giro a la testa a cercarti, eccoti là con Miss Terzo Piano, sorriso 32 denti invidia di ogni dentista e bocca rosso ciliegio. Penso sia meglio allontanarmi ma mi hai visto e vedo che dici qualcosa e vieni verso di me. Quanto mi piace la tua camminata lunga e fluida, ma non devo pensarci. Ti avvicini, mi sfiori la fronte con un bacetto e sento appena “grazie tesoro”, e già ti allontani verso Miss Guardatetuttime…..
Mi allontano allora sorridendo, quel sorriso che ti piace tanto e che chiami “sornione”, si, stanotte questa me la paghi!!!

Sono passati 3 mesi dal “Party Chiusura per Ferie”, e ogni tanto rammentiamo il “grande bowl” con il punch del mega direttore, quanto era buono, o lo sguardo di miss Guardatetuttime. Ora sai il nome che ho dato a quelle smorfiosetta e lo chiami il mio “lato buffo” di chiamare le cose. L’arrivo a casa e la nottata no, quella non la commentiamo mai a parole, ci basta guardarci e i ricordi affiorano. Siamo entrati abbracciati, come sempre e ti sei girato verso di me e mi hai baciato sulla fronte, come al party. Poi sugli occhi e dopo il naso di nuovo sulla fronte. Ti ho guardato e detto embehhh ??? e tu hai sorriso (chi è ora che ha il sorriso sornione mi chiedo?) – mi hai sollevata e posata delicatamente sul letto. Lentamente, molto lentamente mi hai spogliato ed esplorato tutto il mio corpo – come se non lo avessi mai conosciuto. Il mio corpo è tuo, e questo lo sai bene, ma a te non basta, tu vuoi di più – tu devi possedermi tutta dal corpo, all’’anima alla mente e lo pretendi e lo prendi come un tuo diritto perché tutto questo è solo tuo. È stata una nottata piena e completa, parte della nostra vita, il completamento della nostra vita insieme.
Stasera sei arrivato tardino, mi sembri stanco. Abbiamo cenato senza parlare molto, ma a volte capita e ci rifacciamo dopo. Infatti ora, sul nostro divano davanti al fuoco, con un bicchiere di vino avanti e una dolce melodia di sottofondo ti guardo. Mi sembra che i tuoi occhi mi sfuggano, e no, non ci stò a questo. Mi alzo e mi siede sulle tue ginocchia con le mie cosce parallele alle tue, cosicché i nostri visi sono a pochi centimetri. Ora mi racconti tutto – ti dico. Ma niente, sono solo un poco stanco. Con questo non te la cavi, ti conosco troppo bene, e allora comincio con la mano destra a toccarti tra la secondo e terza costola, un puntino particolare che conosco solo io. Inizi con un sorrisetto, poi ti divincoli, ma io continuo e anzi, di più – ora da entrambe le parti e ti faccio il solletico. Non c’è niente da fare, sono sopra di te e non ce la fai a spostarmi e sai che avrò la meglio. Cadiamo distesi sul divano, e ora ridi apertamente e cerchi di bloccarmi le mani, ma io conosco tutte le tue mosse, e ti dico che non smetto se non mi racconti tutto. Va bene. tregua. Mi racconti che poco prima della chiusura del lavoro la “smorfiosetta” era venuta nel tuo ufficio e si era “strusciata” a te … aspetta me che gliela faccio vedere io la strusciatina appena vengo nel tuo ufficio - e quanta fatica per essere gentile e allontanarla con discrezione. Ci eri rimasto stupito (povero caro) che non te l’aspettavi e non sapevi come dirmelo. Eravamo sdraiati sul divano ancora con il suono delle risate nelle orecchie. Questa volte mi dico, la tua tigrotta tira fuori le unghie e sistema “quella” , ma intanto pensiamo a stasera. Occasione, inizio migliore, non si poteva presentare.

Il giorno dopo, verso l’ora di pranzo parto per andare in ufficio a prendere il mio uomo così da poter pranzare insieme. Lo faccio abbastanza spesso, la ditta non è grande e tutti mi conoscono. Entro e vado direttamente al terzo piano. Passo davanti alla porta di Miss Guardatetuttime, che in realtà si chiama Simona, e mi affaccio con un bel sorriso stampato in faccia. Guardo dentro la porta, lei sembra indaffarata, è sola. Mi fermo e lei si accorge della mia presenza. “Buon giorno”, dico e sorrido – per chi mi conosce bene direbbe che è quel sorriso tirato che meno male è diretto verso altri! Alza la graziosa testolina, vedo il suo sorriso 32 denti perfetti. Mi guarda, vedo che fatica, che pensa “questa chi è? Cosa vuole?” Certo, penso io testolina vuota. “Ciao” dico “sono Mara, la donna di Dario”. Vedo la sua espressione cambiare. Qualcosa sembra entrarle nel cervello (ma ce l’avrà un cervello? penso) – Ha un’espressione che potrei definire perplessa! Mi domando cosa pensa? O meglio forse dovrei pensare se pensa? Che ne sia capace di mettere insieme quello che ha fatto ieri al MIO uomo o per lei è “normale routine” !
“Sono venuta per andare a pranzo con Dario”, dico “Sai ieri sera era un po’ turbato e silenzioso, quindi ho pensato oggi di rallegrarlo con un pranzetto insieme!” Lei continua a guardarmi con quei occhioni sgranati e non dice niente. Allora entro di più nella stanza e accosto la porta dietro di me. “Per caso ti viene in mente niente che sia successo ieri pomeriggio che possa aver turbato Dario?” domando tranquillamente (questo perché lei non può vedere quello che penso! – le strapperei tutti quei ridicoli riccioli e anche un bel colpetto al lavoro del dentista non ci starebbe niente male) Ovvio che il mio sorriso è sempre lì, stampato in faccia mentre mi avvicino, e mi avvicino ancora, le sono proprio accanto. Sono più alta e robusta di questa bambolina bionda. Vedo quasi timore nei suoi occhi, e dentro di me ne gioisco. Ha! Penso, allora comincia a capire! – mi avvicino fino a quasi sfiorarla, accosto la mia bocca al suo orecchio, “Se vengo a sapere – e stai sicura che lo saprò – che tu ti sei avvicinata a Dario a più di mezzo metro, ricordati che hai dei bei denti e quanto ti sono costati!” sorrido. Questa volta è un sorriso vero. Mi allontano e esco dalla stanza senza girarmi e senza salutare. A che servirebbe? Già la vedo la sua espressione. Sicuramente non se l’aspettava, sicuramente avrebbe voluto ribattere, sicuramente ci è rimasta male e anche forse mi odia. Ma in guerra ed in amore, va bene così. Esco e mi allontano verso l’ufficio di Dario, infilo dentro la testa e lui è lì, pronto e mi sorride. Il suo bel sorriso è stata la prima cosa che mi ha attratto in quest’uomo che poi è diventato l’uomo della mia vita. “Ciao tesoro” mi dice, e ora so dal suo sguardo che non mi sono sbagliata. Entro e mi avvicino, ha uno sguardo sognante, direi “strano” per lui. Gli stampo in faccia il solito bacetto mentre lo abbraccio e vedo il suo sorriso allargarsi. “sai” dice – “stamani mi hanno portato questa cosina, l’avevo lasciata a mettere a misura, sai è per Natale ma non posso aspettare!” – Mi allunga un pacchettino e mi guarda di sottecchi. Lo apro lentamente ed ecco l’ANELLO – bellissimo, scintillante nella luce dell’ufficio. Resto sbigottita, senza parole, un nodo in gola, gli occhi cominciano a diventare lucidi. Tutto questo lui lo nota e lo so che l’apprezza, mi dice sempre che mi legge in faccia! Sorride ancora di più e mi abbraccia. Dice “fissa tu la data, a maggio come piace a te” Non è esattamente LA domanda ma io LO ADORO PROPRIO PER QUESTO.


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E’ da 3 anni, da quando stiamo insieme, che partecipiamo alla festa “Party Chiusura per Ferie” della tua azienda. E’ un modo diverso di passare una serata, un po’ ci si annoia, un po’ ci si diverte con le barzellette già raccontate l’anno precedente, ma anche nuove, e poi c’è il grande buffet con...
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14/02/2016 00:03:52
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Commenti

  1. patty1953 14 febbraio 2016 ore 04:28
    Sai Dany leggere questo racconto allarga il cuore, però brava lei a difendere il suo territorio, queste si che sono donne. Buon San Valentino Dany :rosa :rosa
  2. aurora.2013 14 febbraio 2016 ore 14:59
    veramente bello :rose: .... "in amore e in guerra tutto è permesso"....
    buon San Valentino a te carissima (L)
  3. danilela 14 febbraio 2016 ore 15:04
    @patty1953 come dico nel racconto in guerra e in amore ...tutto vale - un abbraccio a te
  4. danilela 14 febbraio 2016 ore 16:04
    @Aurore ...si proprio così, mi fa piacere che ti sia piaciuto ...un saluto a te :batasposa
  5. Franco.pio 16 febbraio 2016 ore 07:15
    Secondo me non hai contato bene. I denti erano trentatre. Ne aveva uno del giudizio.
    A parte ciò... brava
  6. danilela 16 febbraio 2016 ore 10:21
    @Franco.pio oddio proprio bene bene non ho contato i denti, ma dubito avesse quello del giudizio! %-)
    A parte ciò ... grazie :clap
    :many :batabacio :batabacio :batabacio
  7. neworpheus1965 04 aprile 2016 ore 11:20
    NESSUNA PAROLA...
  8. danilela 04 aprile 2016 ore 11:29
    @neworpheus1965 - come NESSUNA PAROLA??? e che vuol dì? :-))
    non è da te! :-))) :-))
    daiii voglio il tuo parere, anche negativo ovvio!
  9. neworpheus1965 04 aprile 2016 ore 11:31
    NO NO NON FRAINTENDERE, VOGLIO DIRE CHE OGNI COMMENTO E SUPERFLUO E .... BELLISSIMO COME RACCONTI LA STORIA SEI GENIALE.
    E AUTOBIOGRAFICO ANCHE QUESTO RACCONTO?
  10. danilela 04 aprile 2016 ore 11:37
    @neworpheus1965 grazieeeee ...
    e NO questo è pura fantasia
    :many :many :many
  11. neworpheus1965 04 aprile 2016 ore 11:43
    gran bella fantasia. ma chi meglio di una donna sa cose la gelosia e poterla descrivere cosi bene.

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