malasanità

14 marzo 2016 ore 16:04 segnala
Si parla in questi giorni di Francesca, 42 anni morta la settimana scorsa per una miocardia a Napoli. Ritardi nelle cure, sala operatoria non disponibile; ancora non è chiaro e non mi permetto un giudizio in merito. Prendo spunto per riportare una conversazione che ho avuto con un medico.
Sala di rianimazione di Pisa, orario di visita ogni sera dalle 19 alle 20. Mi si avvicina il medico di turno per aggiornarmi sulle condizioni di un mio caro. Questa sera il medico mi parla del centro di riabilitazione a cui hanno fatto domanda per il trasferimento e dice che attendono risposta; nel frattempo cerca di tenere in rianimazione il mio caro per più tempo possibile, ma dice, "è ovvio che se in nottata mi arriva un ventenne che ha bisogno del respiratore devo toglierlo a L... (il vicino di letto più anziano del mio caro) e L .... non ce l'ha fatta." (quasi testuali parole)

Per fortuna quella notte non ci furono incidenti gravi, altrimenti il povero L … non ce l'avrebbe fatta, perchè invece ce l'ha fatta, ha lasciato la rianimazione per il trasferimento alla riabilitazione di Volterra.

Adesso io mi chiedo, nel 2016, si muore per mancanza di strutture ?
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Si parla in questi giorni di Francesca, 42 anni morta la settimana scorsa per una miocardia a Napoli. Ritardi nelle cure, sala operatoria non disponibile; ancora non è chiaro e non mi permetto un giudizio in merito. Prendo spunto per riportare una conversazione che ho avuto con un medico. Sala di...
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14/03/2016 16:04:21
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Commenti

  1. patty1953 14 marzo 2016 ore 23:17
    Argomento di interessante discussione, anche se non si capisce se L... c'è l'ha fatta oppure no. "mi arriva un ventenne che ha bisogno del respiratore devo toglierlo a L... (il vicino di letto più anziano del mio caro) e L .... non ce l'ha fatta" "Per fortuna quella notte non ci furono incidenti gravi, altrimenti il povero L … , che invece ce l'ha fatta," a parte questo inciso, trovo che a volte per mancanza di mezzi il personale sanitario è esposto a decisioni molto difficile che però deve prendere e scegliere. Mai si dovrebbe essere posti di fronte a queste decisioni difficilissime da prendere. Personalmente mi è capitato una volta quando lavoravo all'istituto dei tumori, sono saltate in contemporanea due arterie carotidee operate in giornata, noi eravamo solo in due infermiere di notte, abbiamo dovuto scegliere chi soccorrere, Non auguro a nessuno di trovarsi di fronte a questo bivio mai.
  2. danilela 14 marzo 2016 ore 23:25
    @ patty ... sono andata a capo 2 volte dopo
    "toglierlo a L... (il vicino di letto più anziano del mio caro) e L .... non ce l'ha fatta" ____ questa parte fa parte delle parole del medico (praticamente esatte)
    non ci sono incidenti e L ... ha continuato a migliorare: l'ultima che ho saputo (poi perso di vista) è che ha avuto il trasferimento a Volterra, dove c'è un ottimo centro di riabilitazione.

    Per la tua esperienza .....
    :angel
    grazie della tua testimonianza
  3. patty1953 14 marzo 2016 ore 23:28
    Vera Dany te lo garantisco, ci voleva una persona a tamponare e l'altra a chiedere soccorso per la sala operatoria, ti garantisco che la scelta è stata fatta in base all'età. Uno era una persona anziana, l'altro un uomo padre di famiglia. Lascio a te capire chi abbiamo scelto.Bastano 5 minuti per non farcela.
  4. danilela 14 marzo 2016 ore 23:31
    @Patty non ci Posso, non ci Voglio pensare!
  5. danilela 14 marzo 2016 ore 23:52
    @patty1953 ho corretta il post per renderlo più comprensibile 0:-)

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