laura

19 dicembre 2013 ore 05:00 segnala


24 ore di veglia, 24 ore di lei, 24 ore di angoscia. vorrei ma non riesco. non faccio che pensare a Laura. penso ai suoi sorrisi, ai suoi abbracci, alle sue ire. tutto di lei è meravigliosamente unico. non c'è un'altra Laura. 6 mesi una vita. lo capisci solo quando non c'è quanto in realtà manca. ieri non ho resistito volevo vederla, sentire la sua voce, vedere i suoi occhi, magari respirare il suo profumo, gioire del suo sorriso. ieri l'ho vista. si l'ho vista ed era felice. era felice ma senza me, gioiva ma senza me, baciava ma non me. è l'ultimo sentimento che Laura senza sapere mi ha donato. sentivo le ginocchia flettere le mani tremare e formicolare il petto pulsare e la testa girare. ho capito che l'amo...ho capito che è felice così.
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« immagine » 24 ore di veglia, 24 ore di lei, 24 ore di angoscia. vorrei ma non riesco. non faccio che pensare a Laura. penso ai suoi sorrisi, ai suoi abbracci, alle sue ire. tutto di lei è meravigliosamente unico. non c'è un'altra Laura. 6 mesi una vita. lo capisci solo quando non c'è quanto in ...
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19/12/2013 05:00:43
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Il bacio che darò

30 dicembre 2012 ore 21:47 segnala


Il cuore bussava impetuso nel mio petto, come a volere uscire, incurante degli urti della gente tutt'intorno, tumultuosa, chiassosa ed inutile.
Gli occhi impazienti cercavano dissennati tra mille estranei, il suo volto mai visto; sapevo che l'avrei riconosciuta.
Subitaneo il vociare si placa fino ad ammutolirsi, la folla come pesci muti sott'acqua, sembra boccheggiare senza proferire alcun suono.
D'improvviso scompaiono tutti, sono solo in mezzo alla moltitudine, siamo solo io e lei. La vedo, la guardo, la scruto, incantato come un bimbo al primo regalo di Natale.
Mi inebriano il suo viso dolce, i suoi occhi verdi, il suo seno generoso; mi eccita il suo procedere timoroso e desideroso insieme: so che cerca me.
Il suo ondeggiare sinuoso trasforma in mille danzatrici del ventre le sue ciocche castane che morbide e sciolte volteggiano dalla sua spalla al suo collo, sprizzando profumo di donna.
Non vorrei fermarla mai, tanta è l'estasi della visione, ma sono lì al suo cospetto, ormai. Mi guarda, immobile: il mio cuore non batte più!
Allungo la mia mano verso la sua... la sfioro, la prendo, la bacio, la stringo ... è calda e profumata come un prato di margherite in primavera. I miei occhi fissi nei suoi, le sue mani nelle mie, il suo corpo nel mio abbraccio .... il mio viso tra i suoi capelli, sul suo collo, sulla sua guancia .... le mie labbra sulle sue. E' il paradiso in terra. Il mio corpo è leggero ... vola insieme al suo sospinto dall'estasi di un bacio che non finirà più.
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« immagine » Il cuore bussava impetuso nel mio petto, come a volere uscire, incurante degli urti della gente tutt'intorno, tumultuosa, chiassosa ed inutile. Gli occhi impazienti cercavano dissennati tra mille estranei, il suo volto mai visto; sapevo che l'avrei riconosciuta. Subitaneo il vociare ...
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luna

17 aprile 2011 ore 21:35 segnala


alla luna che lascia sognare le donne... e gli uomini...
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« video » alla luna che lascia sognare le donne... e gli uomini...
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...

12 novembre 2010 ore 01:13 segnala
...

your song my hope

18 settembre 2010 ore 23:02 segnala


L'ho sempre cercata...sapevo che fosse bella.  Adesso che la conosco la amo.
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L'ho sempre cercata...sapevo che fosse bella.  Adesso che la conosco la amo.
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18/09/2010 23:02:59
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estate

12 settembre 2010 ore 00:57 segnala
odio l'estate. odio l'autunno e l'inverno. odio la primavera che porta l'estate. mi chiedo quali colpe ho commesso per dovere odiare tutti gli attimi che vivo.
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odio l'estate. odio l'autunno e l'inverno. odio la primavera che porta l'estate. mi chiedo quali colpe ho commesso per dovere odiare tutti gli attimi che vivo.
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Anèle

30 agosto 2010 ore 12:54 segnala
Manca già il camminare su ciottoli bianchi roventi di sole, schiocchettanti ad ogni passo; il refrigerio delle acque verde smeraldo spumose ad ogni tuffo. Riecheggia ancora il frusciare fresco dei pini, il canto delle cicale, la nenia dei grilli. E' la nostalgia dell'estate finita, è la tristezza per l'amore mancato, l'amarezza per averlo saputo vicino. L'ho sognato sempre, cercato pure, a volte seguito e incosciente l'ho sfiorato.   Bendato dal desiderio di lei, anele, non l'ho veduto.  Ammaliatrice l'estate beffardo il destino. 
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Manca già il camminare su ciottoli bianchi roventi di sole, schiocchettanti ad ogni passo; il refrigerio delle acque verde smeraldo spumose ad ogni tuffo. Riecheggia ancora il frusciare fresco dei pini, il canto delle cicale, la nenia dei grilli. E' la nostalgia dell'estate finita, è la...
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Gaudium et spes

26 luglio 2010 ore 02:24 segnala
"Gli squilibri di cui soffre il mondo contemporaneo si collegano con quel più profondo squilibrio che è radicato nel cuore dell'uomo. E' proprio all'interno dell'uomo che molti elementi si contrastano a vicenda. Da una parte infatti come creatura sperimenta in mille modi i suoi limiti; dall'altra parte si accorge di essere senza confini nelle sue aspirazioni e chiamato ad una vita superiore". GS 10

Il mio gaudio e la mia spes e la mia rosa rossa si sono fermati davanti al savini chiuso.

Frutti ed essenze

25 luglio 2010 ore 09:42 segnala


Carote, susine, pesche....grappoli d'uva, presi nel mercato sotto casa.
Non sono belli a vedersi, non sono patinati lucidi e luccicanti come quelli del centro commerciale.
Ammaccature, contusioni, macchie nere imbeccate d'uccello, ne caratterizzano l'aspetto; nere ed ancora sporche di terra le mani della vecchietta che li ha dati via. A vederle ed a pensarci direi quasi di non mangiarle perchè cattive. 

E invece ... ancora prima di averle nel palato, l'odore vero di ciascun frutto porta il mio pensiero al campo dove erano prima. Lo mordo ed è un visibilio di sensazioni. ricordo quando piccolo mangiavo i frutti strappandoli ai rami dall'albero curato da mio nonno. Ne gusto un altro, un acino d'uva. Un cocktail di acqua e zucchero danzanti e innamorati del sole. 

Mi convinco ancor più di quanto non lo fossi. Sono le cose vissute, segnate dal tempo,  ammaccate dagli eventi, ad avere l'essenza migliore.  Mi chiedo se il teorema vale anche per gli uomini. 

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Carote, susine, pesche....grappoli d'uva, presi nel mercato sotto casa.Non sono belli a vedersi, non sono patinati lucidi e luccicanti come quelli del centro commerciale.Ammaccature, contusioni, macchie nere imbeccate d'uccello, ne caratterizzano l'aspetto; nere ed ancora sporche di terra le mani...
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