Minacce a Salvini dalla "SOCIETA' CIVILE(?)"

17 settembre 2018 ore 22:08 segnala
Repubblica.it
La violenza, si sa, si può esprimere in diversi modi. Uno è quello della minaccia.
Succede che un certo sig. Giuseppe Rotondo, sul suo profilo twitter, pubblichi una foto alquanto MACABRA e minacciosa:
Se vedessi sulla strada il figlio di Salvini vittima di un incidente stradale, passerei avanti dicendo: "prima i piddini".
twit di salvini
Come si può leggere, il sig. Rotondo esclude, volontariamente, la possibilità di prestare soccorso ad un essere umano (magari, se si trattasse di un animale si farebbe in quattro per aiutarlo), affermando, indirettamente, che è possibile eludere il reato di omissione di soccorso poiché la persona in difficoltà è figlia di un nemico politico. Difatti, nel finale del post scrive: prima i piddini, e come hashtag #Salvini e #migranti; un chiaro riferimento a Salvini e alla sua politica anti immigrazione.
Ma gli attacchi intimidatori contro Salvini da parte della sinistra non sono nuovi e continuano nel tempo.

È di qualche giorno fa il post su Facebook, dove l'assessore comunale di San Stino di Livenza, Valentina Pavan, scriveva: “sei fortunato che la sedia elettrica è stata abolita, signor ministro”.

Ha nulla contano le scuse e la rimozione dei post. Ciò che conta è l'aver lanciato il messaggio ai molti simpatizzanti che popolano le manifestazioni cosiddette antifasciste.
Inoltre, lasciano perplessi le parole del sindaco del comune, Matteo Castelletto:
«Mi pare si stia montando un caso sul nulla. Un commento fuori luogo sicuramente, ma che nulla ha a che vedere con il lavoro e l'impegno dell'assessore. Se ci si appiglia su questo significa che a San Stino problemi più gravi non ce ne sono e la Lega non sa dove parare…”. Vale a dire che, auspicarsi il ritorno alla pena di morte per poter eliminare il rivale politico, non solo viene ritenuto irrilevante - un caso da nulla -, ma lascia anche intravedere che la possibilità di ripristinare la pena capitale per ragioni politiche sia una richiesta lecita.

Un altro caso di violenza contro Salvini, e coloro che lo sostengono, viene dalla chiesa cattolica. Da una persona che dovrebbe accogliere i “nemici” come fratelli.
La persona in questione è Roberto Bernasconi: capo della Caritas di Como che, in una intervista a comozero.it, parlando di Salvini dice: “Mi fa ribrezzo, allontanerei queste persone dal genere umano, sto male, molto male in questo momento. Chi vive il Vangelo non può che soffrire. Non sono cose degne di una nazione civile, degne di nessun uomo o donna. Chi urla in questo modo è privo di idee. La politica nasce dal ragionamento, dal pensiero”.
A proposito di Roberto Bernasconi, Renato Farina scrive, in un suo articolo su liberoquotidiano: “...una vita passata a condividere il dolore degli ultimi. Non è certo uno che ha fatto la grana accogliendo i migranti. Proprio questo spaventa di più. È un odio purificato, disinteressato, totale. Da dove arriva questa violenza. Quale predicazione e di quale Vangelo ha creato questa ira che è più radicale persino del razzismo. Infatti il razzismo considera chi non è come te come appartenente a una etnia geneticamente inferiore. Qui invece siamo davanti ad un ripudio, all'esclusione dalla intera specie umana. Il tutto immedesimandosi con i sentimenti di Gesù Cristo verso gli ultimi e i loro presunti persecutori”.

Dunque, a quanto sembra, la sinistra, a cui piace tanto accusare di razzismo e fascismo il ministro salvini - accuse su cui si basa gran parte della propaganda -, non è affatto immune da certi sistemi di “terrorismo strisciante” atti ad indebolire, instillando paura psicologica, il consenso dato dal popolo all'avversario. I tre esempi proposti non sono altro che casi evidenti cui possono rimediare solo con “inutili scuse”, a fronte dei tanti che avvengono quotidianamente attraverso la stampa e il mondo della cultura (si veda Saviano: “TI ECCITANO BIMBI MORTI?
Un discorso a parte è il mondo cattolico che non sempre si trova d’accordo con i vertici. Dico solo che Papa Francesco aveva appena fatto una omelia a Santa Marta sul dovere di amare i propri nemici.
AMEN
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https://www.repubblica.it/politica/2018/09/15/news/salvini_rotondo_tweet_shock-206543349/ La violenza, si sa, si può esprimere in diversi modi. Uno è quello della minaccia. Succede che un certo sig. Giuseppe Rotondo, sul suo profilo twitter, pubblichi una foto alquanto MACABRA e minacciosa: Se...
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17/09/2018 22:08:51
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