
Dunque, da quel che leggo in giro la situazione oggi e' la seguente: quelli che stanno a casa ce l'hanno con quelli che escono, mentre quelli che sono costretti ad uscire ce l'hanno con quelli che possono rimanere a casa.
Quelli con i bambini ce l'hanno con quelli con i cani perche' i cani possono uscire e i bambini no, mentre quelli con i cani ce l'hanno con tutti quelli che ce l'hanno con loro perche' portare fuori il cane e' la cosa piu' noiosa dell'avere un cane e ne farebbero volentieri a meno.
Quelli che non fanno sport ce l'hanno con quelli che vanno a correre perche' se mi rompo i coglioni io e' giusto che te li rompa anche tu, a prescindere da quanto la tua attivita' in solitaria possa essere pericolosa.
Quelli che si rompono i coglioni ce l'hanno con quelli che si divertono sui balconi e quelli che si divertono ce l'hanno con quelli che gli rompono i coglioni.
Quelli che non fumano e non giocano, ce l'hanno con quelli che affollano le tabaccherie e quelli che affollano le tabaccherie ce l'hanno con quelli che vanno al supermercato due volte al giorno che a loro volta ce l'hanno con quelli che escono con il cane che a loro volta ce l'hanno col cane che per altro comincia ad annusare la primavera e non potendo sfogarsi al parco come faceva fino a ieri, di solito si sfoga con un divano, con cuscino e a volte con la gamba di qualche umano.
Poi ci sono quelli che ce l'hanno col governo, col marito, con il Papa, con il vicino, con l'Europa, con gli scienziati, con la Cina, con i lombardi, con le Sardine, il Circolo del tennis, la televisione, le Dame di San Vincenzo e un po' anche con il virus, ma quello reagisce malissimo ed e' meglio non stuzzicarlo.
Gli altri sono malati.
Vi vedo un po' nervosetti, avete finito il lievito?
(letto sul web - cit. Elisabetta Rettori)
