Qualche giorno fa ascoltai in tv un’ intervista fatta a Michele Guardi’ nel quale promuoveva il suo ultimo libro.
Cito’ alla fine dell’intervista un pensiero, letto recentemente, che gli rimase impresso e che condivideva pienamente.
Nella vita bisogna lasciar credere agli altri che tu sia come loro pensano che tu sia..
Se ti credono furbo … bene!
Se ti credono fesso …. meglio!
Perche’ in questo caso se li vuoi fregare fai prima
Per quanto mi riguarda non saprei proprio cosa possano pensare
le persone che pensano di conoscermi.
Non mi pongo la domanda se le persone sono solo conoscenti o semi sconosciuti in quanto sarebbe solo un giudizio superficiale dettato dal mio aspetto esteriore e questo non mi interessa.
Se invece parliamo di persone che conosco e a cui voglio bene diciamo che non mi pongo la domanda di cosa loro pensano di me ma piuttosto nutro la speranza che loro sentano cio’ che io provo per loro
e cioe’ affetto, amore, ammirazione, rispetto.
La maggior parte delle persone pensano
che io abbia un carattere forte,
che non mi fa paura nulla,
che amo essere organizzata,
che sono a volte egoista e cattiva,
ecc.ecc.
Pensano di conoscermi… ma in realta’ in pochi conoscono i miei pregi e le mie debolezze.
Ma in tutto questo discorso mi domando …ma io sono consapevole dei miei punti di forza e non?
Cercato un test attitudinale nel quale ci fosse un elenco di pregi e difetti e ho giocato a contrassegnare con uno smile le attitudini/difetti in cui mi rivedo.
Mmmm….devo dire che il risultato e’ notevole ma credo che troppi pregi e pochi difetti potrebbero lasciar trapelare una certa arroganza.
Quindi dovro’ lavorarci su….in modo da poterli riconoscere e migliorare.
Ma e’ cosi’ importante conoscere il pensiero degli altri?
NI
Si - Nella giusta misura puo’ rivelarsi utile per migliorare
la nostra e l’altrui stima.
No – Se modifico il mio comportamento in base a cio’
che vorrebbero gli altri..
Come sempre il buon equilibrio sta nel mezzo.
Essere attenti al contesto e conoscere l’opinione degli altri
puo’ aiutarci a capire e ad agire di conseguenza.
Farlo senza essere condizionati ci evita di vivere di riflesso e di spersonalizzarci.
E tu che leggi….come pensi che io sia?