Anche se a pronunciarla mi si intreccia la lingua oggi voglio condividere con voi, che mi state leggendo, le mie riflessioni nate leggendo questa parola “Sincronicita’.
Generalmente usiamo sinonimi piu’ semplici come ad esempio “coincidenza” per raccontare qualcosa che sia accaduta, in maniera casuale e simultanea, in un determinato luogo e tempo.
Tutto cio’ che casualmente trova una sua esatta collocazione o incastro, tutto cio’ che senza alcuna predeterminazione va a collimare con altri eventi nello stesso identico istante e’ un argomento che mi ha sempre incuriosito e affascinato.
Mi capita spesso, come penso anche a voi, di pensare ad una persona e improvvisamente quella persona mi chiama o mi scrive un messaggio. Quando succede questa manifestazione di “sincronicita’ “…rimango ogni volta meravigliata.
Ecco che la mia curiosita’ mi porta a chiedermi domande del tipo :
E’ davvero tutto casuale?
oppure il nostro inconscio e intuito ci guida verso coloro o qualcosa che fanno parte dei nostri ricordi?
Difficile trovare una risposta se ragiono in modo razionale e/o scientifico anche perche’ non ho una conoscenza specifica al riguardo quindi penso che alla base di una sincronicita’ ad esempio tra due persone ci sia di fondo una sintonia/armonia che li lega.
Quando c’e’ empatia, fiducia, comunicazione e ascolto reciproco e’ piu’ probabile che i pensieri ci riconducano uno verso l’altro.
Ma guarda che coincidenza!
Spesso lo diciamo riferendoci ad un incontro oppure quando troviamo qualcosa che cercavamo.
Mi piace trovare un significato alle cose e pensare che nulla accade per caso e che la coincidenza e’ un riflesso di cio’ che facciamo.
Esempio se io non avessi fatto quella strada non avrei incontrato quella persona, oppure se io non avessi aperto quella scatola in cantina non avrei trovato quella foto che cercavo da tempo. Involontariamente creiamo la coincidenza.
Ognuno di noi reagisce in modo diverso di fronte ad un evento casuale accaduto perche’ di fatto ci viene scombussolata la vita o i programmi che ci eravamo prefissati.
C’e’ chi accetta passivamente il cambiamento indotto dalla casualita’ perche’ crede che sia il destino che ha voluto cosi’.
C’e’ invece quello che analizza la causa/effetto di cio’ che e’ successo e cerca a sua volta di reagire mettendo anche in discussione le proprie convinzioni.
Quest’ultima e’ una reazione a mio parere costruttiva e aperta al cambiamento che, anche se spesso non a lieto fine, ci da’ la possibilita’ comunque di agire e/o modificare futuri eventi (casuali o non) che ci capiteranno.
Dopo questa riflessione posso concludere che quella che a volte sembra la persona giusta al momento sbagliato potrebbe forse essere la persona sbagliata al momento
giusto.
W la Sincronicita’!