
Sta arrivando il Natale. Ne sento nell'aria i profumi. Da sempre mi piace associare determinate situazioni, sensazioni, luoghi, persone ed emozioni ad odori, profumi, sapori e colori. Per me il Natale ha il profumo di legna che arde, il forte odore dei mandarini, il profumo dei cibi tipici del periodo, il sapore della frutta secca, dei panettoni, la luminosità delle luci a intermittenza, la luminosità di un camino acceso, la calorosità della famiglia, i vivaci colori dei regalini sotto l'albero, un senso di pienezza che riempie l'anima, il cuore che arriva fino alle viscere, un senso che fa credere che tutto vada bene, che fa scordare i problemi della quotidianità, risveglia in me un qualcosa che si dimenticava di possedere, un senso di appagatezza e di voglia di condivisione, di essere veramente più buoni di quanto non lo si sia mai stati, fa vivere in un'atmosfera dove tutto sembra più bello, persino le persone ritenute insopportabili e mandate a quel paese trecentosessantaquattro giorni l'anno, ma quel giorno no, quasi quasi si crede di voler bene anche loro, tutto merito del Natale che con la sua neve, che si poggia delicatamente sulle case sembra nascondere i difetti, le disgrazie, i sacrifici, e in mezzo a tutto il candore salta agli occhi la faccia paffutella di un uomo che spicca sul bianco per le sue vesti rosse, lo si immagina arrivare con il suo sacco di regali, e ogni anno ci si trova a chiedere sempre le stesse cose: amore, felicità, salute...di anno in anno aspettando speranzosi che qualcosa ci sia anche per se, e se non arriva, vabbè non è cambiato nulla si ha tempo di pensarci il 27 dicembre, quando la magia del Natale va scemando e lascia il posto ai tormenti della quotidianità, ma adesso no, adesso è Natale e ci si lascia tutti avvolgere e dolcemente cullare dalla sua magia e dal suo candore.
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Nel grigio dei giorni
infangati e consumati dalle guerre
Nella sporca violenza
che spezza vergognosamente
le note di gioia dei bimbi
Nel buio dell'indifferenza
che rende ciechi i cuori
Nel nulla, ricco soltanto
di fame e sete
Lì, vorrei cadesse una candida neve
a coprire gli orrori, le malvagità,
le violenze e le infamie dell'Uomo
affinché la luce della Speranza
possa riflettere in tutti i cuori.
Questi, sono i miei migliori Auguri.
Per tutti noi.