La morale di questo lunghissimo racconto è molto semplice: la mancata tempestività degli esseri umani. Ovvero l'assoluta mancanza di consapevolezza di capire quando è giunto il momento di ritirarsi; quando è arrivato il momento di fare un passo indietro e farlo con serenità perchè il proprio tempo è terminato; quando riconoscere un errore commesso assumendone la paternità e chiedendo di essere scusati; quando ammettere, riconoscere e RISPETTARE la volontà di un proprio simile; quando amministrare e valorizzare, nella stessa misura, tanto il proprio coraggio quanto la propria paura ...ed infine quando i propri silenzi diranno più di mille parole....inopportunamente pronunciate per non smarrire, per sempre, quell'ultimo barlume di rispetto e dignità che ci lascia il diritto di essere chiamati ancora....UOMINI!

Ed ora noi siamo liberi....Now we are free....(stupendo tema del "gladiatore")