La rettitudine e l’apparente educazione, da sole non bastano, come non bastano l'insistenza inascoltata, l’invadenza subdola e latente e pietismi plastificati presi in prestito al momento: anzi, quest'ultima è cosa spregevole e intollerante, giacché infanga talmente gli animi e i cuori altrui che finisce per suscitare solo disgusto e ripugnanza da parte della considerazione e della reputazione.
Il silenzio di una bocca chiusa per indifferenza o commiserazione come quello di labbra cucite per disgusto e ripugnanza non può essere silenzio. Si potrebbe raggiungere lo stesso risultato, amputandosi forse la lingua ma, nemmeno quello sarebbe silenzio. Può appellarsi grande colui/colei che, potendo parlare, osserva, commisera il miserabile di quella miseria, si allontana e non proferisce alcuna parola inutile.
L’unica mossa saggia di chi ha generato quel silenzio è…sparire per sempre eliminando anche la benché minima traccia del suo triste operato e della sua stessa nefasta esistenza!
(Da scritti di Ed Bloom, Albert Camus , Baltasar Gracián y Morales e Gandhi)

In sogni sereni e rilassanti io cammino con te
anche su strade strette e impervie
e nulla mi fa paura quando ci sei tu con me.
In quell’alone di luce di un lampione
sento il mio colletto freddo ed umido
quando i nostri occhi vengono lacerati
da lampi devastanti di parole vane e inopportune
che spezzano la notte intaccando
il nostro dolce suono del silenzio
l'unico riparo in cui possiamo vivere sereni
e intensamente la storia ultima di noi.