L'insensibilità e la sensibilità dell'egoismo.

02 ottobre 2014 ore 13:01 segnala
Stamani in ufficio una mia collega mi chiede di fermarmi nella sua stanza perchè mi deve parlare. Essendo io responsabile, anche delle interrelazioni del personale, della mia grande azienda ed, essendo lei, oltre che una collega, un'amica, mi fermo volentieri.
Lei potrebbe essere definita semplicemente SORRISO. Perchè la sua caratteristica principale, nonostante una vita simile a tante altre, con i suoi alti e bassi e con le battaglie che ha dovuto combattere, vincere ma, spesso perdere, non ha mai perso quel suo caldo, immenso sorriso capace di prendere la tua anima, il tuo cuore, rapire i tuoi occhi e renderti schiavo della sua serenità. Pensate che quando qualcosa non gira in me, sono io a cercarla perchè i suoi occhi mi infondono serenità e quiete. Ebbene, stamani quel sorriso non c'erà più, quei suoi occhi erano tristi. Oddio....le chiedo cosa fosse successo. Lei, desiderosa di parlare e sfogarsi con un amico dai capelli bianchi come me, mi racconta e mi dice che una persona (che aveva diviso del tempo con lei in passato) ma, ormai totalmente indifferente, considerata solamente sotto un aspetto squisitamente umano, si riaffacciava nella sua vita con dei messaggi "subliminali" che le arrecavano solo fastidio e disequilibri relazionali, facendo leva su quella che era la sua anima, il suo cuore e cavalcando la tigre della sua stupenda disponibilità. Lei aveva anche avvisato, con molta cortesia e gentilezza, questa persona, di smetterla, di farla finita con messaggi che non potevano giungere a nulla se non ad un inevitabile rigetto anche di qualche sparuto ricordo rimasto ancora in piedi. Ma queste sue richieste rimanevano attese solo per qualche giorno e poi lo stillicidio... l'invadenza... il vittimismo e l'esasperazione di messaggi ormai del tutto inaccetabili, tornava insistente.
Mi chiedeva pertanto di dirle qualche parola per comprendere certi comportamenti, egoistici ed inaccetabili. Personalmente, io non sono in grado di spendere qualche parola in merito a questioni così specificatamente psicologiche-ralzionali. Potrei solamente dire la mia personalissima opinione ma, me ne guardo bene dal farlo perchè sicuramente cadrei in un errore di valutazione, viziato dal mio modo di pensare e di definire certi..."soggetti". Pertanto, ricorrendo al ricordo di una lettura, fatta pochi giorni fa le ho dette le parole di una grande psicoterapeuta italiana, di cui però non ricordo il cognome (molto particolare), mentre invece ricordo benissimo il nome: Vittoria (perchè è una delle attività che più prediligo nella vita).
La prefessionista di cui parlo scriveva queste parole che ho passato volentieri alla mia collega:


"Ci sono persone al mondo che non conoscono il rispetto e la sensibilità e non perché non sono rispettose e sensibili ma perché, forse lo sono solo per un loro tornaconto, anche nobile e temporaneo. In un loro momento particolare iniziano a lanciare messaggi, avvisi, avvicinarsi e cominciano a tessere la loro tela, per catturare quello che hai di più prezioso: la tua anima, la tua natura, il tuo senso per gli altri. Sono coloro che o con falsi sorrisi o belle parole o esasperazione di immagini passate o di ricordi, vogliono necessariamente intrufolarsi ancora nella tua vita od anche solo nella tua mente anche senza uno scopo preciso ma, solo per il gusto di destabilizzarti, crearti malessere, portando con sé, solamente le loro squallide ossessioni. Persone vuote già morte da tempo, che lasciano dietro di sè solo il gelo del loro cuore vuoto.
Sono queste le persone insensibili, mediocri e profondamente egoiste, che fanno della vita degli altri un gioco ai dadi o alla roulette."
L'unico antitodo ad esse è il silenzio costante nel tempo!
(Vittoria .........)




Sembra che le parole della grande psicoterapeuta italiana siano servite davvero alla mia amica-collega che mi ha salutato con il suo solito....SORRISO!

L'unico antitodo ad esse è il silenzio costante nel tempo!



W.A.Mozart ... Confutatis Maledictis...

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Stamani in ufficio una mia collega mi chiede di fermarmi nella sua stanza perchè mi deve parlare. Essendo io responsabile, anche delle interrelazioni del personale, della mia grande azienda ed, essendo lei, oltre che una collega, un'amica, mi fermo volentieri. Lei potrebbe essere definita...
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Commenti

  1. Evelin64 02 ottobre 2014 ore 17:55
    Si', sicuramente il silenzio, o se si preferisce, l'ignorare il soggetto in questione, potrebbe dare a lungo andare quel risvolto al quale si ambisce dopo i fiumi di parole, tutte volte al proprio egoismo del soggetto predominante diciamo. Pero' è anche vero che è un "gioco" di pazienza, la quale spesso si perde per via della carenza di equilibrio causato sempre dallo stesso soggetto. Quindi in teoria si potrebbe usufruire del silenzio per opporsi a dedicare ancora del tempo al soggetto che ha già "consumato" in precedenza quello che si poteva ancora dare, ma in pratica questo atteggiamento logora in modo devastante la persona coinvolta in primis, per non parlare di coloro che le stanno accanto e che l'amano in modo disinteressato. A mio avviso sarebbe piu' utile rivolgersi ad uno specialista, invitando il soggetto oppressivo a farsi aiutare, non solo per uscire dal suo stato di persona asfissiante, ma anche per ridargli quella dignità che evidentemente ha perso nel momento in cui ha "approfittato" del suo vittimismo per dare colpe al resto del mondo. Ecco, direi che bisognerebbe agire in modo drastico, solo cosi', sempre secondo me, si possono ottenere dei risultati consoni ad un ritrovamento dell'equilibrio perso. Consideriamo anche che spesso le persone "solari", quali la tua deliziosa amica, sono quelle piu' predisposte a porgere il "fianco", proprio per il motivo che si tende ad approfittarsene della loro positività!
    Una persona con un cosi' bel sorriso, ha il diritto di dedicarlo a chi lei ama... tutto il resto è solo un voler vivere della sua luce riflessa...Evelin :rosa
  2. Dr.Pentothal 03 ottobre 2014 ore 01:18
    Sei capace di farmi rimanere senza parole. Il che, ti assicuro, è impresa quasi impossibile. Sono perfettamente daccordo con te se si trattasse di un'architettura rientrante nella definizione accademica e classica della "devianza" di cui si tratta. Io non credo che l'architettura sia così semplicistica. In essa io noto premeditazione e disegno e tu mi insegni che dove c'è premeditazione c'è un tornaconto, anche aberrante, se vuoi, ma c'è. Il che mi porta ad escludere il disturbo classico ergo lo tratto sotto il profilo umano e non professionale. E la mia "umanità", in certi casi è spesso ...."imprevedibile". Un abbraccio dottoressa e....grazie!
  3. Evelin64 03 ottobre 2014 ore 07:39
    Hai ragione, molto probabilmente vi è premeditazione. A quel punto io mi chiederei cosa volesse ottenere, mettendo in evidenza che se una persona ha bisogno di usare "meccanismi" subdoli, evidentemente un problema di base lo ha ridotto cosi'. Ecco, andando a ritroso, nello specifico al "rapporto" che si è avuto con un soggetto di tal calibro, personalmente lo considererei come bagaglio di esperienze, dove quel percorso mi avrebbe insegnato ad eludere dal mio contesto, una persona che si "appoggia" troppo sulla leva dell'eterno incompreso!!
    Per cortesia, evita i titoli...in una chat non vi sono gerarchie, per fortuna! :shy
  4. Dr.Pentothal 03 ottobre 2014 ore 12:10
    Pur non essendo uno junghiano, ti riporto qui una definizione di Jung su una determinata architettura: "Esistono devianze o disturbi della personalità che spesso assumono aspetti trascurabili in un normale quadro clinico. Sono i casi in cui le stesse scaturiscono da impulsi egoistici i cui effetti vengono dirottati sugli altri, in modo irrispettosamente ripetitivo e ciclico, con l'intento di imporre un falso richiamo di bisogno mascherando quello che è il vero impulso da cui scaturisce quel comportamento: l'egoismo allo stato puro. Tale comportamento deviante talora può sfociare nella tipologia del maniaco depressivo. Ed il maniaco depressivo, si sa, diventa molto spesso, con i suoi comportamenti ossessivi, noiso. Tale caratteristica mi induce spesso a non considerare "paziente" il soggetto ma, solamente un opportunista ben nascosto." (C.G.Jung)
    Per quanto riguarda l'uso del titolo voglio tranquillizzarti sotto l'aspetto squisitamente emotivo e relazionale che trattasi di pura e manifesta benevolenza e un modus palesemente scherzoso d rivolgermi ad una stimatissima e prezioa amica come te. Pensa che i mie figli, da sempre, mi chiamano col mio nome e da sempre siamo degli ottimi ed inseparabili amici. E tu sai che tra questa tipologia di amici, qualunque sia il modo di rivolgerti a loro non verrà mai meno l'elemento portante dell'amicizia: il RISPETTO! Come potrei usare un ttolo con una persona, un'amica con cui si è subito instaurato, quello che in psicoanalisi ed in psicologia viene definito un "perfect joint". Sei talmente obiettiva, pacata, educata, perfetta nei tuoi giudizi e nelle tue opinioni che mi è venuto spontaneo darti della "dottoressa" ma, ti assicuro, che quando ti chiamo Evelin mi riempio il cuore della consapevolezza della tua preziosa amicizia per me.
    A presto...Evelin.
    Un omaggio alla persona e all'amica. (spero ti piacciano i fiori di campo)

  5. Evelin64 03 ottobre 2014 ore 12:52
    Personalmente sono Freudiana, anche se certi concetti, dell'altrettanto stimato Jung si avvicinano molto al primo, quindi si ritorna piu' o meno ad uno dei tuoi post precedenti, dove mi permisi di asserire che i sintomi da te indicati in quel contesto, a me davano la chiara diagnosi di "maniaco depressivo". Tutto si ricollega in una patologia latente agli inizi, ma con dei risvolti drammatici nella sua fase acuta, quali per esempio il bisogno spasmodico di vivere due vite ben distinte: una serve per apparire e l'altra per essere !! So' che hai compreso.
    Amo molto i fiori di campo....merci' mon ami :rosa
  6. Dr.Pentothal 03 ottobre 2014 ore 13:08
    Visto? Non a caso ho parlato di...."perfect joint". Quella comunità di intenti...di cui hai sensazione senza mai porti domande, perchè sai che è giusto così.
    Solo oggi, posso parlare di "perfect joint" perchè la coscienza di questo concetto l'ho avuta quando ho incontrato per la prima volta gli occhi della mia compagna e da quel momento ho capito che tra me e lei non poteva esserci altro che un...."perfect joint".
    La stessa sensazione la provo con te, ovviamente sul piano della più bella, più pura e disinteressata amicizia e sul modo che abbiamo di affrontare tanti argomenti che ci interessano. Grazie.
    Ciao Eve....a presto.
  7. patty1953 03 ottobre 2014 ore 14:15
    Molto interessante il tutto, ritengo però personalmente di non essere all'altezza di capire in ogni suo particolare quello che viene detto, l'unica cosa che mi è chiara che ci sono due livelli uno rivolto verso chi ha messo in evidenza l'atteggiamento ossessivo e persecutorio, l'altro verso colui che ha l'atteggiamento ossessivo e persecutorio. Per cui la prima aveva sicuramente un suo bisogno e il secondo ( se ho capito giusto) probabilmente aveva una patologia maniaco depressiva che lo portava a tenere certi atteggiamenti. Se genmtilmente mi volete dare conferma di aver capito oppure no vi ringrazio, visto che l'argomento è interessante ma io so "ignorante". :rosa %-)
  8. Dr.Pentothal 03 ottobre 2014 ore 16:07
    Complimenti! Ha compreso benissimo. Ma non esistono due livelli. Esiste solamente un "porre in evidenza." Mettere in evidenza un atteggiamento particolarissimo molto intollerabile perchè ossessivo e chi, purtroppo, lo subisce e cosa drovrebbe fare per fronteggiarlo.
    Grazie per il suo intervento.
    Un sorriso.
  9. patty1953 03 ottobre 2014 ore 18:57
    GRazie ho imparato un nuovo termine" perfect joint" molto interessante........
  10. 1965.Giuseppe 05 ottobre 2014 ore 08:38
    Argomento difficile, non saprei cosa rispondere. Una frase mi fa riflettere, che le persone mediocri, insensibili giocano con la vita degli altri come una partita a dadi. Questo non va bene! Saluti
  11. Dr.Pentothal 05 ottobre 2014 ore 10:15
    Pensaci Giù... ripercorri le tue esperienze passate... rivedi i volti di quelle persone che hai incontrato sul tuo cammino e pensa a quanto, persone mediocri, hanno giocato sulla tua bontà, sul tuo grande cuore, sulla tua grande anima per raggiungere i loro scopi (anche nobili, per l'amor del cielo) ma pur sempre scopi e come tali "egoistici". Purtroppo è così amico mio. E più mediocre (nell'individualità) più il gioco è spietato e più è forte il fine egoistico, più si convincono di essere nel giusto e il "cattivo" è il suo interlocutore di turno... quello che in quel momento "deve soddisfarlo". È triste, lo so amico mio, ma è così. Dobbiamo solo sperare che il mediocre non sia anche stupido e fanciullescamente ostinato. Nel qual caso un po lo ignori, un po lo inviti a smetterla sperando, ahimè che un giorno non lontano possa...smetterla per sempre! Un saluto piccolo grande uomo.
  12. patty1953 05 ottobre 2014 ore 10:31
    tutti nessuno escluso hanno uno scopo quando entrano in contatto con le altre persone, per cui in base al tuo ragionamento tutti "giocano" con la vita degli altri e tutti sono egoisti perchè tutti devono soddisfare un loro bisogno. Anche amare ed essere amati è un bisogno di ciascuno di noi e questo è un fini "egoistico"? scusa ma non concordo con la tua visione o perlomeno come è stata esposta. Ciao buona domenica :-)
  13. Dr.Pentothal 05 ottobre 2014 ore 12:58
    Gentile Patty, non ho mai preteso che tutti debbano essere daccordo con me. Comunque per chiarirle le idee quello che scrivo non si rivolge a destinatari generici e non tratta di problematiche o definizioni generali ma, destinatari e fattispecie molto particolari, ben definite e ampiamente individuate. Di conseguenza, dopo questo mio chiarimento, la prego, glielo chiedo con molta educazione, di valutare attentamente e con spirito distensivo ciò che scriverà in futuro. Grazie dei suoi interventi e della sua comprensione.
  14. patty1953 05 ottobre 2014 ore 13:11
    Gent.le dott.Pentothal naturalmente io nella mia "ignoranza" e nella mia non competenza nella sua materia posso solo parlare in termini generali, come ben capirà. Per cui sapendo ora che i suoi interventi sono diciamo mirati e rivolti agli "addetti ai lavori" leggerò ed eviterò di commentare pubblicamente i suoi scritti, fermo restando che nessuno mi evita di fare delle mie personali valutazioni in merito. Sempre disposta ad imparare cose nuove, ma come ho sempre fatto passandole al setaccio e non accettandole come verità assolute, io la chiamo libertà di pensiero. Le auguro una serena domenica.
  15. Dr.Pentothal 05 ottobre 2014 ore 15:51
    Vedo che ha compreso benissimo. Lei sarà é una donna intelligente. Impari...impari pure. Imparare è ...libertà!
  16. patty1953 05 ottobre 2014 ore 20:15
    Imparare rende liberi perchè si è in grado di valutare e ragionare con la propria testa, non per nulla i dittatori tengono i popoli nell'ignoranza per meglio soggiogarli. Non si impara solo dai libri, come lei ben sa, ma molto spesso la vita stessa è una grande maestra. Insegna una grande lezione l'umiltà di riconoscersi nei propri limiti, infatti più ci si apre alla conoscenza e maggiore è la consapevolezza di quello che ancora si ignora, la sete del vero sapere non ha una fine.
  17. Dr.Pentothal 06 ottobre 2014 ore 00:51
    Ritengo che molto spesso il nostro peggior nemico, le nostre brutte esperienze, le avversità possono diventare il nostro miglior maestro. Ecco...io adesso sto imparando moltissimo.
    Buona notte ..."donna che ignora le cose" ma come vede, pur sapendo che lei IGNORA le sto dando la possibilità di "riempire" il mio blog. Se non è libertá questa?
  18. patty1953 06 ottobre 2014 ore 06:37
    ;-) Buon giorno e con questo ho " riempito" ancora un pezzetto del suo blog :bye
  19. Dr.Pentothal 06 ottobre 2014 ore 08:16
    Buongiorno a lei. Ecco brava. Come vede rispondo sempre. D'altronde la vita è fatta di..."pezzetti".
    Un saluto.
  20. patty1953 06 ottobre 2014 ore 10:56
    Gia' che tutti insieme fanno un interocomw vede anch'io rispondo sempre x il mio pezzetto. Un saluto a ei
  21. Dr.Pentothal 06 ottobre 2014 ore 11:20
    Ma perchè è così agitata e tesa? Si rilassi. Io sono una "pasta di pane", stia davvero tranquilla. Probabilmente posso apparire un orco ma, le assicuro, ci divento solo in casi molto particolari...specialmente quando incontro inganno e doppiezza e credo non sia il suo caso. Tranquilla Patty.
    Saluti :bye
  22. patty1953 06 ottobre 2014 ore 13:09
    Sa una cosa io sono tranquilla solo che con lei mi diverto ad inventarmi le risposte. A dire il vero non mi appare un orco, ma solo un simpatico bonaccione che si diverte a stuzzicare la mia vena ironica, perchè anche se non pare c'è. Buona giornata davvero a Lei DottPentothal :rosa
  23. SuorPinocchia 10 ottobre 2014 ore 17:24
    Per la prima volta leggo questo blog, e mi ha molto colpito, sia per l'eleganza dell'esposizione della situazione, sia per la situazione stessa...
    Mi ci sono ritrovata in una situazione cosi, e dalla mia esperienza ho dedotto che questi personaggi sono dei calcolatori.
    In un momento della loro vita in cui si trovano soli e non hanno altro a cui rivolgere la loro attenzione, scavano nel loro passato e ritrovano quel'SORRISO' che in tempi passati aveva dato loro una forte emozione.

    Incuranti del tempo passato, fanno leva sull'emozioni dei ricordi, sperando di ritrovare due braccia aperte a riaccoglierli...

    Sono pazienti.. prendono un no come un momentaneo sbandamento e sono sicuri che piano piano riusciranno di nuovo a far breccia nel cuore di chi sanno essere deboli di fronte al loro fascino...

    E' un gioco di potere... cercano di capire quanto potere possono avere ancora sulla tua mente e suelle tue emozioni.. e sapere di averlo li eccita...li fa sentire onnipotenti...

    Ma spesso le loro attenzioni e le loro dolcezze finiscono nell'attimo in cui sanno di aver di nuovo 'presa'...
    quando credono di aver di nuovo vinto..

    minando la dignità della persona che ci è caduta di nuovo in quella rete di bugie.. e di false dolcezze...

    Questi personaggi hanno il potere di togliere il 'SORRISO' a chi li avvicina.. di imbruttire chi li frequenta... perchè sotto il primo strato che appare affascinante.. non c' niente.. se non un egoismo sconfinato che li porta ad usare le persone per i loro bisogni..

    e questo non ha niente a che vedere con l'amore...

    e concordo pienamente con il consiglio che hai dato alla tua amica...

    SILENZIO... INDIFFERENZA... NONCURANZA....

    solo questo li annienta.. e fa tornare il SORRISO.......

    p.s. scusate se sono stata troppo prolissa :rosa
  24. Dr.Pentothal 10 ottobre 2014 ore 17:32
    Ehi....madre... Lei merita una lettura ed una risposta attenta. Ora sono alle prese con il mio lavoro e non potrtei dedicarle il tempo che merita. Ma, le prometto che saràò da lei...al più presto.
    Grazie. :rosa
  25. SuorPinocchia 10 ottobre 2014 ore 17:33
    @Dr.Pentothal Dottor, faccia con comodo :-)))
  26. highlanderII 04 novembre 2014 ore 13:40
  27. Dr.Pentothal 04 novembre 2014 ore 16:58
    Eccelente highlanderII...Eccellente. Anche se avrei preferito leggere qualcosa scritto da te. Il messaggio che posti è molto forte, molto sentito ma io preferisco il ....live. Anche una sola parola scritta da te sarebbe stata più forte di quel messaggio in video. Ma ....grazie. :bye
  28. highlanderII 04 novembre 2014 ore 17:57
    Quando ti ritrovi davanti a temi talmente delicati e drammatici...non credo possono esistere parole che riescono a descrivere l'orrore e la drammaticità di certe situazioni e condizioni di vita....
    per comprendere certi comportamenti, egoistici ed inaccettabili.
    Se davvero le "altre persone" vorrebbero comprendere...bisognerebbe trovarsi al loro posto....
    Nessun'essere umano nasce BESTIA...lo si diventa grazie al gratuito e perverso contributo di altri....
  29. Dr.Pentothal 04 novembre 2014 ore 18:22
    Ora comprendo...Mi spiace amico mio. Ma molto spesso se si guarda la vita da un'aòltra angolazione il nostro peggior nemico può diventare il nostro miglior maestro. Un saluto.
  30. highlanderII 04 novembre 2014 ore 18:38
    Intanto scusa... ma il mio pensiero non era rivolto al testo rilasciato nel suo blog, ma verso tanti commenti che spesse volte leggo quando ci sono situazioni che riguardano vicende abbastanza delicate e drammatiche...
    Riuscire a guardare la vita attraverso un'altra angolatura...mi creda non consente di riuscire dopo a trovare le spiegazioni e le risposte di cui uno cerca di fronte a certe problematiche..
    Siamo tutti trasmettitori di emozioni ed io ogni tanto vado alla ricerca di chi sappia distribuirle.....Un saluto.
  31. Dr.Pentothal 04 novembre 2014 ore 18:57
    Crecdo che ogni persona di buon senso si sentirebbe lusingata di divenire un "trasmettitore" di emozioni ma spesso, per vari mitivi, non si hanno nè le capicità di distribuirle nè le capcità nei "recettori" a razionalizzarle.
    Grazie ancora.
  32. Karasa 09 dicembre 2014 ore 13:43
    Mi vergogno un poco ad ammettere che faccio fatica a partecipare allo psicodramma collettivo del manipolatore egocentrico ed egoista (direi circa un 20% della popolazione di genere maschile) e della candida vittima disponibile ed altruista (e qui siamo ad un 80% del genere femminile).
    Una perfetta applicazione del teorema di Pareto.
    Posso chiedere cosa avreste scritto se invece di presentarsi al lavoro privata del suo sorriso la dolce collega si fosse presentata privata degli incisivi superiori oppure con una clavicola slogata od un braccio fratturato?
    In questo ultimo caso direi che siamo sul 18% della popolazione di genere femminile.
    Occhio! Cercate di capire bene.
    Sto dicendo che 18 femmine su 100 conoscono le percosse e la violenza fisica da parte di maschi e che tale linguaggio diciamo "fisico" viene praticato con disinvoltura da maschi di tutti i ceti ed di tutte le età.
    Quindi mi scuso ancora per la mia evidente insensibilità al grave problema dello "stillicidio, invadenza, vittimismo ed esasperazione di messaggi ormai del tutto inaccetabili".
    Invece di fare da cassa di risonanza delle paure e delle ansie di "SORRISO" magari si potrebbe provare a sdrammatizzare. Invece di scuotere il testone tutti compresi in improbabili diagnosi si potrebbe provare ad essere positivi e propositivi, se non addirittura "COSTRUTTIVI" e scusate l'ardire!
    Cara "SORRISO", magari molto prosaicamente cambiare numero di cellulare aiuterebbe. ;-)

    "La drammatizzazione causa devastazioni ed è la fonte primaria dello stress, in associazione con la mancanza di fiducia. Sono due fattori che si rafforzano a vicenda. La drammatizzazione ci rende ostaggi della paure. Sottrarsi alla morsa della drammatizzazione significa iniziare ad agire in piena libertà."

    Ciao!
  33. Dr.Pentothal 09 dicembre 2014 ore 15:00
    @Karasa - Mio Dio.... Ha 25 anni oppure c'è un errore? Qualunque sia la sua risposta però, ha poca importanza. Un pensiero profondo e sentito, un'emozione vissuta totalmente sulla propria pelle, un respiro alla vita...sono tutti elementi che esulano dalla mera anagrafica. Puoi avere 70 anni e sei stupido come il ciuco di don Abbondio e puoi averne 8 e "inchiodarmi" con una sola parola. Ho avuto sempre ragione: l'anima non ha età. L'anima non invecchia. L'anima non teme il tempo; lo penetra, lo attraversa. Come ha attraversato lei me, con quelle sue verità. In risposta ad esse, pur essendo pienamente daccordo con lei, non posso fare a meno di considerare i molteplici fattori e le poliedriche reazioni individuali che provengono dagli stressor che sono tangenti al nostro quotidiano e al nostro modo di "razionalizzarli". Concedo sempre una seconda chance. Porgo sempre l'altra guancia...prima di abbassare la mannaia. Ahahaha... Grazie delle sue parole. La prego ritorni. Sarei felice di rileggerla. :rosa
  34. sunrise.65 31 dicembre 2014 ore 11:27
    ...buongiorno , questo tuo post ha fatto capolino nel mio blog nei giorni scorsi ed oggi nuovamente..cosi' mi son decisa a leggerlo..
    Ora capisco il perchè' della finestrella.. Buon Anno :rosa
  35. Dr.Pentothal 31 dicembre 2014 ore 11:50
    @sunrise.65 - Troppo buona. E' oltremodo gentile. Sono felice che lo abbia letto e magari tratto da esso qualcosa che l'abbia, in qualche modo arricchita. Io quando leggo...trovo sempre qualcosa che mi arricchisce anche se si tratta di argomenti spesso ripettuti. E lo stesso spero sia stato per lei. Grazie di essere passata e lasciata una sua testimonianza.
    Buon Anno a lei. :rosa
  36. sunrise.65 31 dicembre 2014 ore 12:03
    innanzi tutto..mi scuso per il tu.. :-)
    mi arricchisco di tutto cio' che appena letto mi lascia dentro traccia..
    questo suo post e quello della Donna..scritto con carattere, forte e sincero..Grazie di nuovo
  37. Dr.Pentothal 31 dicembre 2014 ore 12:17
    @sunrise.65 . Oh mio Dio...mi perdoni lei per il "lei". E' mio costume, verso chi non conosco ancora dare del "lei", anche se poi mi basta, veramente, poco capire chi è il mio gentile interlocutore...come in questo caso. Grazie ancor, dunque delle TUE parole e ribadisco la mia felicità nel sapere che, in qualche modo, anche tu trai arricchimento dalla lettura di certi argomenti. Se ti va puoi leggere qualcos'altro e, a parte qualcosina di veramente leggero, credo saranno molteplici. gli arogomenti che ti piaceranno. Grazie ancora....ed ancora Buon anno. :ciao
  38. sunrise.65 31 dicembre 2014 ore 12:20
    :-) grazie a te :bye
  39. Dr.Pentothal 31 dicembre 2014 ore 12:23
    @sunrise.65 - Spero mi farai sapere quali sono i post che ti hanno maggiormente trasmesso qualcosa, come quelli su cui non sei daccordo o quelli che ti hanno lasciata del tutto indifferente. Ci conto!
  40. sunrise.65 31 dicembre 2014 ore 12:24
    assolutamente...contaci... :rosa
  41. Dr.Pentothal 31 dicembre 2014 ore 12:29
    @sunrise.65 - Grazie "Alba" :rosa
  42. crenabog 09 febbraio 2015 ore 09:13
    Ciao Pentothal, ho passato del tempo in maniera intelligente e fruttuosa venendo a leggere questo post, dato che il corollario dei commenti lo ha ampliato ed arricchito, cosa che mi fa sempre piacere e che anche io cerco di fare nei miei racconti, il proseguirli con quel che una volta si chiamava "cineforum" cioè il dibattito che ne segue dove inevitabilmente, e sempre grazie alle persone mature e colte che vi si infilano, si ha modo di sviscerare tematiche, aggiungere pensieri sfuggiti prima, dibattere e ribattere con le idee altre che spesso si rivelano migliori anche delle proprie. Dio benedica la voglia che ha ancora la gente di parlare, confrontarsi e discutere, contro la marea dilagante e cialtrona del popolo delle bacheche, produttore inesauribile di demenze, sciocchezze e vanità. Mi sarebbe piaciuto, che so, esprimere anche qualche mia idea, ma evelin c'è andata giù diretta e ha detto parecchio, la patty ha anche lei contribuito sulla scia e anche Karasa ha evidenziato aspetti della questione. Quindi mi sarei sentito un pochetto inutile a dire del mio, mi piace invece solo aggiungere la frase che Federico Fellini mise in bocca ad un suo protagonista nel finale di un film: "Ci vorrebbe più silenzio", anche se era intesa a cercare la pace interiore dopo le traversie affrontate contro un mondo chiassoso e volgare, e non come il non affrontare soggetti negativi che hanno il solo scopo nella loro patetica vita che di abbassare, annullare lo stato vitale altrui. Quindi - e qui mi sfugge il controllo del mio animo da poltergeist - cerchiamo tutti di fare più silenzio. E portiamoci dietro un nodoso randello per discutere con certa gente... Cari saluti
  43. crenabog 09 febbraio 2015 ore 09:15
    ps, ho dimenticato di citare anche gli altri che hanno commentato, svista mia, non minor valore umano loro. faccio ammenda.
  44. Dr.Pentothal 09 febbraio 2015 ore 12:52
    @crenabog - Come sempre leggerti è straordinariamente arricchente. Hai la capacità di tradurre concetti semplic o profondi che siano in maniera semplice e scorrevole, comprensibili a tutti. Questa certezza della tua capicità di sintesi l'ho avvertita da subito e mi son ritrovato a biasimare la mia prolissità nell'esporre anche concetti semplici.
    Credo che il cuore del problema tu lo abbia visto immediatamente: la mediocrità (per non dire altro) di certi personaggi che sguazzando in quella loro reale e infima "nettezza vitale", parassitamente, succhiano al seno fecondo della disponibilità altrui, arrivando quasi a dettare condizioni, spesso inaccettabili da anime nobili. E allora....io dico: "maledetti i disponibili ad oltranza; maledetti per l'eternità!" Quando accertiamo che siamo diventati un gioco nelle mani del mediocre dobbiamo morire e rinascere altrove e nella morte relazionale trascinarci anche lo "sfruttatore" e....tendergli una mano, l'ultima....solo per spingerlo, per sempre, nel baratro della sua medicorità e lasciarlo seppellito nel putridume della sua stessa esistenza. Come? Con i nostri silenzi di cui vorrà ubriacarsi. E solo quando ne avrà "bevuti" tanti si renderà conto della definizione con cui definirlo... riportata magistralmente da Vittorio De Sica, nell'Oro di Napoli, da Eduardo De Filippo nell sua tesi sul...."pernacchio".
    Grazie.
  45. crenabog 09 febbraio 2015 ore 18:46
    Sempre ottimo ed esaustivo. Sono pienamente d'accordo. Un caro saluto!
  46. c.ioccolatino111 24 aprile 2015 ore 10:56
    Con molto interesse ho letto questo tuo scritto e alcuni commenti che condivido.
    Concordo pure con il grande Jung, il quale considera il "non paziente", un soggetto un opportunista ben nascosto.
    Pure concordo con il discorso scritto dalla pasicologa Vittoria.
    L'egoismo è anche opportunismo e viceversa...e questa persona che ha deciso di "rientrare" tra le grazie, la gentilezza e la disponibilità della tua collega, è egoista e così opportunista ma pure prigioniera delle sue ossessioni narcisistiche.
    Sembrerebbe semplice e facile cambiare n. di cellulare, oppure, sigillare la propria e-mail se i messaggi fossero arrivati anche dentro lì...ma non conoscendo i motivi per i quali la tua collega non ha fatto, aggiungo solo che, il silenzio, è la miglior risposta.
    Un caro saluto. :rosa
  47. mariael.ena 10 giugno 2015 ore 16:25
    boh
  48. Dr.Pentothal 10 giugno 2015 ore 18:47
    @mariael.ena - un eloquente e straripante commento il suo. Mi ha fatto subito pensare di come spesso basta davvero poco per dare una collocazione precisa ad un tuo gentile interlocutore. E mi vien quasi da ridere pensando come a volte si sprecano fiumi di parole senza giungere ad una reale definizione e poi basta una semplice parola per capire immediatamente chi hai davanti. Grazie di averci detto subito...come la pensa e soprattutto... chi è! Grazie. :rosa
  49. mariael.ena 10 giugno 2015 ore 20:12
    @dr.pentothal - Prego non c'è di che! :-)
  50. Velenosapersempre 06 dicembre 2015 ore 12:47
    Mediocre, insignificante mi inserisco in questo blog... Da profana sento un forte odore di muffa e stantio... Mi sembra di andare dal medico che mi guarda un po' storto se non capisco al volo tutta la sua scienza. Ho due domande che vorrei fare:
    1 se tutta questa scienza fa vivere bene e/o meglio o più felici, se veramente spiega la complessità dei rapporti, di dove finisca la vittima ed inizi il colpevole e viceversa. Personalmente diffido dei grandi sorrisi e delle grandi anime.
    2 se l'uomo/donna ordinario, sprovvisto di cotanta scienza e conoscenza, possa vivere, amare, soffrire, stringere rapporti....
    Mi scuso con voi per l'intervento inappropriato ed indegno, ma la tentazione e' stata troppo forte...
    Vi saluto cordialmente
  51. Dr.Pentothal 06 dicembre 2015 ore 14:08
    @Velenosapersempre - Guardi che in questo blog può entrare chiunque. Non si richiede nulla all'infuori di una normale dose di educazione e di rispetto. Null'altro mi creda. E lei è la benvenuta, nonstante quello che asserisce di se, anche se, da quello che leggo, lei è tutt'altro di come si definisce.
    Rispondendo alle sue domande, posso dirle che nessuna scienza ha risolto il probelma della coscienza della felicità, anzi più ne sai più si è incoscienti di non essere felici e sereni. La scienza c'entra poco sulla serenità, la felicità ed altri aspetti di un vita interiore decorosa e accettabile. Qui entra in gioco solo un elemento: la SENSIBILITA'. E' solo questa che le farà comprendere anche i "grandi sorrisi" e le "grandi anime"; se sono vere o false. Io sono un uomo fortunato perchè la mia senibilità mi porta a scoprirlo subito. Diffido anch'io di tanta umanità e sono spietato con la mediocrità e siccome certi mondi non mi appartengono, conoscendo il mio temperamento, l'unica cosa che mi riesce bene è...allontanarmi da essi e rimanere in silenzio.
    Per la seconda credo che ciascuno di noi possa vivere tutte quelle emozioni che cita indipendendentemente a quello che è. Le emozioni non richiedeno mai alcuna scienza. La scienza occorre quando non hai un cuore, un'anima, una s-e-n-s-i-b-i-l-i-t-à e devi... "cercarti da vivere". ALlora se non ce l'hai, rimani quel mediocre che sei ma se hai quegli ingredienti...essi valgono più di un mondo di sapienza.
    Cordialità e saluti a lei, conditi con un mio sorriso :-) e grazie del suo commento. Torni pure quando vuole. :rosa
  52. bialy 15 gennaio 2016 ore 12:14
    Silenzio.
    Non solo di parole o cenni di riscontro, quello che conta è il silenzio dentro, smettere di farsi turbare, eliminare l'attrito interno, nel caso specifico della collega, tornare a sorridere. In questo modo questi personaggi spariscono...definitivamente :rosa
  53. Dr.Pentothal 15 gennaio 2016 ore 12:34
    @bialy - Bello e facile a dirsi; forse per chi come me, che ha dovuto fare troppo spesso i conti dal "bottegaio" e ha generato naturalmente i meccanismi idonei a fare in quel modo ma, potrebbero esserci persone che non hanno quei meccaniscmi e... occorre più tempo!
    Grazie. ;-) :rosa
  54. vagarsenzameta 14 ottobre 2016 ore 18:00
    @Evelin64 Il problema e che c' e gente che quando incontra altra gente positiva e che sorride a chiunque non capisce che quel sorriso non e rivolto solo ad una persona o che sorride perche e felice che nell'ambiente di frewuentazione c'e una certa persona,il che e proprio quello che pensa il soggetto prevalicante,vede tutto il mondo in funzione del proprio IO,ma solo per i suoi comodi,quando la situazione volge al nero,alza i tacchi e pensa che s ela risolveranno gli altri,mentre se e pure violento interverra con azioini insensate per riordinare le cose nel modo come lui pensa siano giuste o magari solo per ripagare una offesa che neanche gli e mai stata vermente fatta.
  55. m.aria2016 19 novembre 2016 ore 14:04
    Il fatto è che noi sprechiamo un sacco di tempo, di parole e di energie a spiegare un qualcosa che forse non è definibile più dai tanto. E' solo vita, vita fortunata oppure iellata. Chi fa del male ad un altro, che ne sappiamo noi perché lo fa, chi vive in maniera come hai detto tu, egoistica e che ha di dentro la morte nel cuore chissa perché è cosi, e cosa è stata la sua vita e cosa è la sua mente. Tutti gli esseri razionali, logici, riflessivi, e che magari come gli psicoterapeuti hanno fatto dell'esame razionale della mente umana il loro mestiere, creano schemi, caselle , spiegazioni in cui racchiudere ogni fenomeno di vita, ogni essere che incontriamo e che si comporta in un certo modo, ma siamo cosi sicuri che poi il capirlo sia cosi semplice.
    Oppure si tratta solo di fortuna o non fortuna e niente di più e che in fondo una soluzione non esiste manco un po.
  56. Dr.Pentothal 19 novembre 2016 ore 23:12
    @m.aria2016 - In effetti mia cara, io credo che il guaio dell'umanità coem la sua salvezza siano gli schemi. Vedere le cose entro schemi prestabiliti ci fa esprimere un giudizio comune non veritiero: bello/brutto, buono/cattivo... e chiunque di noi non si sognerebbe mai di soffermarsi sui vari stadi che intercorrono fra i due poli. Eppure ce ne sono a migliaia. ma l'umanità è così...ha fretta di decidere, di collocare, di osannare, di biasimare.
    Dall'altra prospettiva è grazie a questi schemi che abbiam saputo dare un "ordine" alla nostra esistenza, un senso più o meno corretto alla nostra vita. Proprio attraverso quegli sterotipi abbiamo potuto...chiamarci uomini.
    Ottimo spunto, la prego...ritorni in queste aiuole, se le va. Grazie.
    Un sorriso :-) :rosa
  57. ema.nuelaa 28 febbraio 2017 ore 12:26
    Dr.Pentothal... Mi è parso ostile a patty1953 mi sbaglio ?
  58. elisabetta2016 01 marzo 2017 ore 00:25
    che schifo di pezzo che hai scritto,,,ma perché non lo cancelli
  59. Dr.Pentothal 01 marzo 2017 ore 13:08
    @ema.nuelaa - in verità non so neanche chi sia o non ricordo chi possa essere il personaggio da te indicato. Ma appena avrò tempo, adesso, son curioso, andrò a vedere il profilo. Spero non sarà uno dei maschietti contestatori ad oltranza dei miei post. Comunque il post non è rivolto a nessuno se n9n al malcostume denunciato in esso.
    Un sorriso.
  60. Dr.Pentothal 01 marzo 2017 ore 13:13
    @elisabetta2016 - che schifo di commento è stato il suo. La prego...non venga a leggerli i miei post. Sarà più serena e distesa. Eviterà stressor relazionandi,spesso altamente destabilizzanti e frustranti.
    Si riguardi, madame.
    Un sorriso.
  61. 1965.bellavita 07 maggio 2017 ore 20:14
    bellissimo post e' vero che sono pochi i veri amici sono quelli che ti tendono la mano nel momento del vero bisogno quando stai soccombendo alla vita

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