Il bacio

13 giugno 2008 ore 11:45 segnala
Ruba il tempo all'ignoto.
Corre su viali alberati spazzati dal vento.
Il bacio.
Vola in cieli neri, stellati.
Scivola nell'adagio di una melodia lontana.
Come l'invisibile che attira le labbra
inesorabilmente, le une verso le altre.

A tutti quelli che ci sono stati...

14 maggio 2008 ore 17:38 segnala
- Noi, che le nostre mamme mica ci hanno visti con l'ecografia. - Noi, che a scuola ci andavamo da soli e da soli tornavamo. - Noi, che la scuola durava fino alla mezza e poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con papà). - Noi, che eravamo tutti buoni compagni di classe, ma se c’era qualche bullo, ci pensava il maestro a sistemarlo sul serio. - Noi, che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, mamma a casa te ne dava 2. - Noi, che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore. - Noi, che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta, tutti felici. - Noi, che avevamo le tute lucide acetate dell’Adidas che facevano fico, ma erano pure le uniche. - Noi, che la gita annuale era un evento speciale e nelle foto delle gite facevamo le corna ed eravamo sempre sorridenti. - Noi, che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su internet. - Noi, che la vita di quartiere era piacevole e serena. - Noi, che andare al mare nei sedili posteriori della 850 di papà o nella 1100 di nonno era una passeggiata speciale e serbiamo ancora il ricordo di un bagno “pulito” ad Rimini o Fregene. - Noi, che alla Domenica andavamo sempre al ristorante, perché ogni papà poteva permetterselo, oppure i nonni ci portavano le “pastarelle”. - Noi, che facevamo 4 mesi di vacanza al mare, da Giugno a Settembre. - Noi, che non avevamo videogiochi, né registratori, né computer. Ma avevamo tanti amici lo stesso. - Noi, che per cambiare canale alla TV dovevamo alzarci e i canali erano solo 2. - Noi, che andavamo a letto dopo Carosello. - Noi, che sapevamo che era pronta la cena perché c'era Happy Days e Fonzie. - Noi, che guardavamo allucinati il futuro con “Spazio 1999”. - Noi, che se la notte ti svegliavi e accendevi la TV vedevi solo il monoscopio Rai con le nuvole o le pecorelle di interruzione delle trasmissioni. - Noi, che ci sentivamo ricchi se avevamo 'Parco Della Vittoria e Viale Dei Giardini'. - Noi, che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva. - Noi, che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più fico e che se anche andavi in strada non era così pericoloso. - Noi, che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella. - Noi, che avevamo il 'nascondiglio segreto' con il 'passaggio segreto'. - Noi, che giocavamo a nomi-cose-animali-città. - Noi, che ci divertivamo anche facendo Strega-comanda-colori. - Noi, che ci mancavano sempre 4 figurine per finire l'album Panini (celò, celò, celò, celò, celò, celò, mi manca!). - Noi, che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa, ma che a quelli degli altri suonavamo e poi scappavamo (era il mitico chitarone!). - Noi, che compravamo dal fornaio pizza bianca e mortadella per 100 £ire (= € 0,050!) e non andavamo dal dietologo per problemi di sovrappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare. - Noi, che bevevamo acqua dal tubo del giardino, non dalla bottiglia PET della minerale ed un gelato costava 50 £ire (pari a € 0,025!). - Noi, che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la Bic. - Noi, che sentivamo la musica nei mangiadischi sui 45 giri vinile (non nell’Ipod) e adesso se ne vedi uno in un negozio di modernariato tuo figlio ti chiede cos'è. - Noi, che al cinema usciva un cartone animato ogni 10 anni e vedevi sempre gli stessi tre o quatto e solo di Disney. - Noi, che non avevamo cellulari (c’erano le cabine SIP per telefonare) e nessuno poteva rintracciarci, ma tanto eravamo sicuri anche ai giardinetti. - Noi, che giocavamo a pallone in mezzo alla strada con l'unico obbligo di rientrare prima del tramonto. - Noi, che trascorrevamo ore a costruirci carretti per lanciarci poi senza freni, finendo inevitabilmente in fossi e cespugli. - Noi, che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercurio cromo, e più era rosso più eri fico. - Noi, che giocavamo con sassi e legni, palline e carte. - Noi, che le barzellette erano Pierino, il fantasmaformaggino o c’è un francese-un tedesco-un italiano. - Noi, che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto. - Noi, che la Barbie aveva le gambe rigide. - Noi, che il 1° Novembre era 'Ognissanti', mica Halloween. - Noi, che l'unica merendina era il Buondì Motta e mangiavamo solo i chicchi di zucchero sopra la glassa. - Noi, che il Raider faceva concorrenza al Mars. - Noi, che a scuola le caramelle costavano 5 £ire. - Noi, che si suonava la pianola Bontempi. - Noi, che la Ferrari era Lauda e Alboreto, la McLaren Prost, la Williams Mansell, la Lotus Senna e Piquet e la Benetton Nannini e la Tyrrel a 6 ruote! - Noi, che la penitenza era 'dire-fare-baciare-lettera-testamento'. - Noi, che ci emozionavamo per un bacio su una guancia. - Noi, che il Ciao e il Boxer si accendevano pedalando. - Noi, che nei mercatini dell'antiquariato troviamo i giocattoli di quando eravamo piccoli e diciamo "guarda! te lo ricordi?" e poi sentiamo un nodo in gola. - Noi, che siamo ancora qui e certe cose le abbiamo dimenticate e sorridiamo quando ce le ricordiamo. - Noi, che vivevamo negli anni di piombo, in mezzo ad inaudite violenze per lotte sociali e di classe. - Noi, che votavamo per i partiti della 1° Repubblica: MSI, DC, PRI, PLI, PSI, PCI, e non per 70 diversi gruppi dai nomi fantasiosi. - Noi, che trovammo lavoro tutti e subito. E ci sposammo presto. Noi, che siamo stati tutte queste cose e tanto altro ancora. Questa è la nostra storia.

SEI ROMANO SE...

04 aprile 2008 ore 18:33 segnala
Sei Romano se saluti gli amici dicendo: "BELLA FRATE’"..

• Sei Romano se mangi.. 'Bucatini all'amatriciana'..'Carbonara'..'Coda alla vaccinara'..'Saltimbocca alla Romana'..'Trippa'..'Cotiche coi facioli' e bevi Romanella come fosse acqua.. • Sei Romano se appena senti nominare il numero 23.. ti viene automatico pensare.. 'BUCIO DER CULO!!'

• Sei Romano se vai al Nord e parli col tuo accento pure se non ti capiscono.. • Sei Romano se chiami quello sopra "COATTO"

• Sei Romano quando vai al Colosseo solo per stare lì ad ammirarlo.. e magari gli fai una foto.. Perchè anche se è sempre uguale.. ogni volta te sembra più bello!!

• Sei Romano se ai milanesi dici.. "A MILANO...C'AVETE SOLO LA NEBBIA.."

• Sei Romano se de notte prima de tornà a casa passi da “Orfeo er paninaro” e te fai un panino con hamburger, pomodori, mozzarella, mais, tonno, insalata, peperoni, patate, maionese, ketchup, olive, salsa rosa e funghi.. e ‘na biretta!

• Sei Romano se la gente quando vai in altre città ti dice.. "Daii sei di Roma?? Dì qualcosa che mi piace come parli.." • Sei Romano se vai al mare e non ti metti la crema pe fa er coatto e poi la sera usano la schiena tua pè cucinà..

• Sei Romano se hai usato almeno 1 volta in vita tua questi detti: "CHI MENA PE PRIMO MENA DDU VORTE" • Sei Romano se quando siete in ritardo dite all'amico che vi aspetta: "E NNAMO.. DAJEEE.. SBRIGHETE.."

• Sei Romano se quando dici "MA LI MORTACCI TUA".. spesso non è in modo offensivo..

 

Oggi

18 marzo 2008 ore 18:57 segnala
Oggi è una classica "giornata pluri-pizzicotto". Dicesi "giornata pluri-pizzicotto" una giornata caratterizzata da una serie di accadimenti non gravi ma che in qualche modo tendono ad infastidirti, come quando qualcuno da bambino ti pizzicava le guance ogni cinque minuti per tutta la serata dicendo "ma che bel bambiiiiiiino",. Si differenzia dalla "giornata calcio sulle palle" la cui peculiarità è, invece, quella di manifestare un unico, terribile, pesante evento negativo che tende a farti piegare sulle ginocchia senza fiato e dalla temutissima "giornata di Murphy", detta anche "giornata se qualcosa può andare storto lo farà", nella quale eventi negativi ad alta dose di improbabilità tendono a verificarsi contemporaneamente.   Oggi è decisamente una giornata pluri-pizzicotto. Mi sono svegliato con la canzone di masini (e dovevo intuire che non sarebbe stato un gran giorno), ho strappato un bottone dalla camicia, ho fatto cadere lo zucchero al bar, la segretaria ha mandato la mail sbagliata alla persona sbagliata, è saltata la partita di calcetto già organizzata..e potrei continuare con la lista..   Vabè il caffè è finito...torno al lavoro e ai miei prossimi pizzicotti.
Ale

From darkness..

24 febbraio 2008 ore 11:09 segnala
La cosa soprendente è che nonostante tutto continuo a sopravvivere.
Sono diventato cieco ed ho imparato a percepire, sono diventato sordo e ho capito come toccare, mi hanno buttato in mare ma ho saputo nuotare, sono saltato da un aereo e ho iniziato a volare.
Sopravvivo. Non c'è verso.
C'è questa luce dentro di me che non si spegne, che si fa beffa della vita anche quando la vita gioca sporco.
Ho cicatrici ovunque e i colpi fanno sempre meno male.
Sono un pugile che non schiva più.
Intorno il mondo diventa sfumato, distante, sfocato.
Tutto è in me.

Milano

23 febbraio 2008 ore 18:28 segnala
        
In un giorno come tanti, con il traffico nel centro
con 2 suore che camminano vicine in una piazza con un grande monumento
con l’america nei bar, con la moda sempre in festa
con la gente che lavora sempre troppo e una strana atmosfera d conquista
con i taxi sempre un po’ incazzati e i turisti anche loro un po’ d fretta
con sempre quella strana voglia d andar via xché altrove, forse, c’è qualcuno che c aspetta
è milano, con i suoi 1.000 dialetti, con le settimane lunghe e con gli uffici,
con le abbronzature a 100.000 watt e con la vita appesa a 1.000 sacrifici
in un albergo verso il centro c sto io e una finestra che s’affaccia sul cemento
mentre festeggio un anno d malinconia con la chitarra x dividere il momento
......anche qui può arrivare l’odore del mare a prendermi
...e se domenica non ho niente da fare farò i miei soliti due passi tra i palazzi
e faccio finta d star bene almeno un po’ anche se dentro invece cado a pezzi
e se avrò bisogno d dimenticare prenderò x mano l’ansia e anche la rabbia
le accompagnerò x un aperitivo al bar e al punto giusto le abbandono tra la nebbia
in un albergo verso il centro c’è una donna, vive nel lusso ma con gli occhi tristi
anche stasera toglierà la gonna x regalarla ai soliti professionisti
......anche qui può arrivare l’odore del mare a prendermi

Buon S. Valentino

14 febbraio 2008 ore 15:21 segnala
Per te che esisti ma non appari.
Prima o poi ti scoverò...
non puoi nasconderti per sempre.
Buon S. Valentino...
...ovunque tu sia.


Hey Joe

05 febbraio 2008 ore 19:03 segnala
Hey Joe
Where you going with that gun in your hand
Hey Joe
Now tell me where you going
with that gun in your hand
I'm gonna shoot my lady
Cos I caught her messing around
with another man
Yes, I'm going down to shoot my lady
Cos I caught her messing around
with another man
Hey Joe
I heard you shot your woman down
Hey Joe
I heard you shot your woman down
Right down to the ground
Yes I did I shot her
I shot her cos I caught her messing 'round town
Yes I did I shot her
shot my woman cos she was messing 'round town
I gave her the gun
I shot her!
Hey Joe
Tell me where you gonna run to now?
Hey Joe
C'mon tell me where you gonna run to?
Don't you worry about me
I'm going way down South
Way down South
where I'm gonna be free
I'm going way down South
Way down South
maybe outside Mexico Way
I'm gonna run, oh yeah
I'm gonna run, oh yeah

Le sei verità della vita

01 febbraio 2008 ore 12:37 segnala
1) Non puoi toccare tutti i tuoi denti con la lingua;

2) Tutti i deficienti, dopo aver letto la prima 'verità', la provano;

3) La prima 'verità' è una bugia;

4) Ora stai sorridendo perchè anche tu sei un deficiente;

5) Manderai subito questa mail ad un altro/a idiota;

6) Ora c'è uno stupido sorriso sulla tua faccia.


Riconoscimento del volto, siamo alla svolta?

30 gennaio 2008 ore 16:20 segnala
Tratto da Punto Informatico.

La biometria facciale, la capacità degli apparati tecnologici di individuare le persone partendo da immagini e algoritmi di sintesi su una base di volti noti, potrebbe presto acquisire una maggiore efficacia. Uno studio dei ricercatori della Università di Glasgow, Scozia, lascia intravedere la possibilità di un drammatico incremento della capacità di riconoscimento dei volti grazie all'implementazione di immagini intermedie, sistema che a parere degli studiosi mima quello impiegato dalla mente umana.
Il lavoro degli universitari scozzesi metterebbe dunque fine alle perduranti polemiche sulla crescente pervasività degli apparati biometrici facciali, adoperati dalle autorità nonostante la loro efficacia sia tutto fuorché a prova di errore e non sia nemmeno lontanamente paragonabile a quella umana.
Prima di applicarsi ai software di riconoscimento biometrico, i ricercatori inglesi hanno lavorato a uno studio secondo il quale il cervello basa la propria capacità di individuazione dei volti sulla sintetizzazione di una media tra tante immagini della stessa faccia. Partendo da "scatti" mnemonici diversi degli stessi tratti somatici, sostengono i ricercatori, la mente umana genera una figura composita in grado di eliminare i possibili fattori di disturbo nel riconoscimento, come un diverso angolo di visione o i mutati riflessi luminosi dell'ambiente.

Per il loro nuovo lavoro appena pubblicato su Science, gli esperti inglesi non hanno fatto altro che applicare i risultati ottenuti in precedenza a un noto software biometrico, aumentando a loro dire "l'accuratezza di un algoritmo di riconoscimento facciale standard dell'industria dal 54% al 100%, portando l'eccellente performance della consueta familiarità umana a un sistema automatizzato".
Piuttosto che pensare a sviluppare un software personalizzato, i ricercatori hanno dunque applicato il frutto delle loro ricerche a una versione online del sistema FaceVACS, sviluppato dalla tedesca Cognitec Systems e impiegato nei sistemi di riconoscimento biometrico installati negli aeroporti. Per i test sono state utilizzate circa 500 immagini di 25 individui diversi.
Impiegando immagini singole, sostiene lo studio, l'accuratezza del sistema è largamente dipendente da quante immagini della stessa persona sono presenti nel database: con sette immagini l'accuratezza del riconoscimento è stata calcolata nel 16% del totale, mentre con 28 la percentuale di successo arriva al 90%.
Il discorso cambia quando entrano in gioco le immagini intermedie, ognuna delle quali generata da 20 scatti diversi dei 25 individui presi come riferimento: in questo caso la percentuale di successo è cresciuta enormemente, arrivando a un minimo del 55% fino all'accuratezza completa del 100%. A ulteriore riprova della validità della teoria, un secondo test è stato condotto sui volti non riconosciuti nel caso delle immagini singole: per ognuno di essi è stata creata un'immagine intermedia che è stata poi data in pasto al software, che in questo caso ha risposto con una capacità di riconoscimento all'80%.
Secondo gli autori della ricerca, l'implementazione di immagini intermedie nei sistemi preesistenti di riconoscimento dei volti è relativamente semplice, e potrebbe in definitiva rappresentare un miglioramento sostanziale del livello di efficienza delle tecnologie biometriche attualmente impiegate da autorità e organizzazioni private.