Anima fragile

28 gennaio 2008 ore 10:37 segnala
......
E tu
chissà dove sei
anima fragile
che mi ascoltavi immobile
ma senza ridere.
E ora tu chissà
chissà dove sei
avrai trovato amore
o come me, cerchi soltanto d'avventure
perché non vuoi più piangere!
E la vita continua
anche senza di noi
che siamo lontano ormai
da tutte quelle situazioni che ci univano
da tutte quelle piccole emozioni che bastavano
da tutte quelle situazioni che non tornano mai!
Perché col tempo cambia tutto lo sai
cambiamo anche noi
e cambiamo anche noi
e cambiamo anche noi!
e cambiamo anche noi!

Domanda...

24 gennaio 2008 ore 18:35 segnala
Quarantatreesimo del secondo tempo.
1 a 1.
Piove che Dio la manda.
Per terra praticamente uno strato di merda.
Il nostro stopper si sveglia di colpo e riprendendosi solo ora dalla festa di ieri sera, rutta, e mi lancia un pallone invitante sulla tre quarti..
Io scatto verso la porta avversaria...più per liberarmi dal olezzo del mediano avversario che per altro..
Mi giro a sbirciare.
Cielo nero e bianco. Pallone nero e bianco. Pioggia bianca e fango nero.
Praticamente non vedo un'emerita.
Arrivo a ridosso dell'area, la palla scende, scende , scende.
Chiudo gli occhi, mi faccio il segno della croce e tiro al volo.
La palla a forma di missile si infila all'incrocio dei pali alla destra del portiere che quasi non si muove..BUCA letteralmente la rete e finisce oltre la bandierina del corner..
La mia squadra esulta ma l'arbitro, evidentemente, con le lenti a contatto appannate, dice che è fuori..che la palla NON è entrata e assegna la rimessa dal fondo.
Ora la domanda è questa.
L'arbitro steso sul campo sono obbligato ad accompagnarlo all'ospedale o è omissione di soccorso secondo voi? :D

Ale

Esperimenti...

22 gennaio 2008 ore 10:37 segnala
Il dipartimento di scienze comportamentali di una nota università italiana ha deciso di fare un esperimento singolare: ha individuato dieci isole deserte in mezzo all'oceano e vi ha portato le seguenti persone:
Isola 1: due siciliani e una siciliana

Isola 2: due napoletani e una napoletana

Isola 3: due altoatesini e una altoatesina

Isola 4: due sardi e una sarda

Isola 5: due toscani e una toscana

Isola 6: due liguri e una ligure

Isola 7: due veneti e una veneta

Isola 8: due torinesi e una torinese

Isola 9: due romani e una romana

Isola 10: due milanesi e una milanese

Due mesi dopo sulle isole si è verificata la seguente situazione:

Isola 1: Uno dei siciliani ha ucciso l'altro per restare solo con la siciliana.

Isola 2: I due napoletani e la napoletana vivono felici e contenti in un armonioso menage a trois.

Isola 3: I due altoatesini hanno fatto un programma settimanale per alternarsi a fare sesso con la altoatesina.

Isola 4: I due sardi dormono insieme, e la sarda svolge le faccende domestiche e cucina per loro.

Isola 5: I due toscani stanno aspettando che qualcuno li presenti alla donna toscana.

Isola 6: I due liguri hanno guardato il mare, poi hanno guardato la ligure, poi hanno guardato il mare ed hanno iniziato a nuotare...

Isola 7: I due veneti hanno aperto ciascuno una distilleria. Non riescono a ricordare se fanno sesso con la donna veneta oppure no, colpa della troppa grappa di cocco, ma almeno sono

soddisfatti perchè non ci sono terroni.

Isola 8: Ognuno dei due torinesi è convinto che la torinese faccia sesso soltanto con lui...

Isola 9: I due romani hanno trovato un'altra donna e quindi fanno gli scambi di coppia.

Isola 10: I due milanesi si stanno ancora menando per decidere chi é più forte e la milanese è andata a nuoto all'isola dei romani...

Spagetti all'amatriciana

13 gennaio 2008 ore 12:44 segnala
Ingredienti (Dosi per 4 persone)

500 g di spaghetti, 125 g di guanciale, un cucchiaio di olio extravergine, un goccio di vino bianco secco, 6 o 7 pomodori San Marzano o 400 g di pomodori pelati, un pezzetto di peperoncino, 100 g di pecorino grattugiato, sale.

ESECUZIONE
Mettere in una padella, preferibilmente di ferro, l'olio, il peperoncino ed il guanciale tagliato a pezzetti, la proporzione di un quarto, rispetto alla pasta, é tradizionale e sacra per gli esperti, o si mette il  guanciale,  cioè la parte della ganascia del maiale, o non sono spaghetti all'AMATRICIANA, solo con esso avranno una delicatezza e una dolcezza insuperabili.
Rosolare a fuoco vivo. Aggiungere il vino. Togliere dalla padelle i pezzetti di guanciale, sgocciolare bene e tenerli da parte possibilmente in caldo, si evita il rischio di farli diventare troppo secchi e salati e resteranno più morbidi e saporiti.
Unire i pomodori tagliati a filetti e puliti dai semi (meglio prima sbollentarli, cosi si toglierà più facilmente la pelle e poi tagliarli). Aggiustare di sale, mescolare e dare qualche minuto di fuoco.
Togliere il peperoncino, rimettere dentro i pezzetti di guanciale, dare ancora una rigirata alla salsa.
Lessare intanto la pasta, bene al dente, in abbondante acqua salata. Scolarla bene e metterla in una terrina aggiungendo il pecorino grattugiato. Attendere qualche secondo e poi versare la salsa.
Rigirare e per chi lo desiderasse, passare a parte altro pecorino.

Ale

L'amore secondo Ciochenonho

10 gennaio 2008 ore 09:25 segnala
Tratto dal blog "Have you confessed" di ciochenonho.

"L’amore. Questa parola densa e fumosa, che sa di tutto e di niente. Vanitosa e narcisa. Amore è uno stormo di stracci sparsi nel pavimento, come sentinelle, intorno a lenzuola sudate. E’ uno sguardo in una fotografia che non smette mai di sorridere. Amore è un groviglio di emozioni invecchiate ma ancora palpitanti. E’ un telefono ostinato che non vuol saperne di squillare. Amore sono due occhi che fuggono dietro un finestrino. Lancette d’orologio che vanno troppo in fretta. Una canzone che non smette di tornare. Un numero scritto di fretta sul foglietto sopra il comodino. Lo sbuffo indispettito voltato dall’altra parte del letto. Amore è un fazzoletto di carta rinsecchito nel ciglio della strada. Una stella cadente che taglia in due il cielo dell’estate. La lama affilata delle parole superflue. Un bar dove ci si illude di affogare milioni di perché. Il rumore dei passi di un addio. Amore è una pizza su un prato. Braccia che ti stringono, diverse dalle mie. Una tenda scostata sul vetro dell’attesa. Paure che gocciolano sul cuscino. Il calore umido delle labbra sulla pelle. Tutto e niente. Tutto di quello che non ci si aspetta e nulla di quello che si pensava. Alla fine l’amore è solo questo. Un sogno impossibile che scende a compromessi".

Grazie ciochenonho.
Ale

Discorso di Capodanno

08 gennaio 2008 ore 19:00 segnala
Ragazzi Internet, Internet, Internet.
E' l'unica cosa (quasi) libera..

AUGURI !!!!!

25 dicembre 2007 ore 12:18 segnala
Io sottoscritto
(d'ora in avanti "l'Augurante") chiedo al mio interlocutore (d'ora in avanti "l'Augurato") di accettare senz'alcun obbligo, implicito o esplicito, i voti più sinceri dell'Augurante (d'ora in avanti "gli Auguri") affinché l'Augurato possa trascorrere nel migliore dei modi (ove nella frase "migliore dei modi" si sottintende da parte dell'Augurante e si presuppone da parte dell'Augurato un atteggiamento che tenga conto delle problematiche di carattere sociale, ecologico e psicologico, che non sia causa di tensione e/o competizione, né comporti o favorisca alcun tipo di assuefazione o di discriminazione, sia sessista, sia di diverso carattere) la festività coincidente al Solstizio d'Inverno convenzionalmente nota come "Natale", ma che può essere chiamata e celebrata dall'Augurato secondo le sue tradizioni religiose e/o laiche, premesso il debito rispetto nei confronti delle tradizioni religiose e/o laiche di persone di qualunque razza, credo o sesso diverse dall'Augurato, ivi comprese coloro che non praticano alcuna tradizione religiosa e/o laica.
Qualsiasi riferimento a qualunque divinità, figura mitologica, personaggio tradizionale, reale o leggendario, vivo o morto che sia; a simboli (ove sono compresi tra l'altro - ma non limitativamente - canti e rappresentazioni artistiche, letterarie e
sceniche) religiosi, mitologici o della tradizione che possa essere ravvisato direttamente o indirettamente nei presenti Auguri non implica da parte dell'Augurante alcun sostegno nei confronti della figura o del simbolo in questione.
L'Augurante chiede inoltre all'Augurato di accettare gli auguri per un felice (ove l'aggettivo "felice" viene definito tra l'altro - ma non limitatamente - come "gratificante dal punto di vista personale, sentimentale e finanziario e privo di complicazioni di carattere medico, dirette o indirette") anno 2008.
L'Augurante sottolinea che la datazione "2008" è qui considerata come convenzionale, così com'è considerata convenzionale la data del 1° Gennaio come inizio dell'anno, e dichiara il suo assoluto rispetto per altri tipi di datazione legati alle differenti culture religiose e/o laiche di cui l'Augurante riconosce il prezioso contributo allo sviluppo dell'attuale società multietnica.
Augurante e Augurato
convengono inoltre su quanto segue:
- Gli Auguri valgono a decorrere
dalla data del presente accordo al 31 Dicembre 2008, dopodiché dovranno essere esplicitamente rinnovati da parte dell'Augurante.
- Gli Auguri
non implicano alcuna garanzia che i voti di "felicità" espressi dall'Augurante trovino un effettivo riscontro nella realtà dell'Augurato, il quale non potrà attribuire all'Augurante alcuna responsabilità civile e/o penale e/o morale per la loro mancata attuazione.
- Gli Auguri sono trasferibili a terzi purché il testo originale non subisca modifiche o alterazioni. La libera diffusione del testo non implica tuttavia il pubblico dominio del testo stesso, i cui diritti appartengono in ogni caso al detentore del copyright.
- L'Augurante declina ogni responsabilità derivata dall'utilizzo degli Auguri al di fuori dai limiti prescritti; in particolare, l'Augurante declina ogni responsabilità per eventuali danni fisici o morali all'Augurato e/o a persone e/o sistemi informatici a lui collegati derivati dall'invio degli Auguri mediante E-Mail o qualunque altro metodo di trasmissione, elettronico o di diverso genere, attualmente in uso, in fase di sperimentazione o non ancora inventato.
Ciò stabilito,
Buon Natale e Buon 2008
L'Augurante
Ale

Dichiarazione universale dei diritti umani

12 dicembre 2007 ore 15:11 segnala
ARTICOLO 1

"Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza".






Chi sei?

04 dicembre 2007 ore 18:36 segnala
Fa freddo.
Dall'interno del bar, mentre aspetto il mio cappuccino, mi siedo accanto alla vetrata a sbirciare i passanti.
E' una di quelle vetrate a specchio che impediscono a chi sta fuori di vedere dentro.
Dall'altra parte c'è la routine di ogni mattina, una Roma che ancora addormentata cerca di svegliarsi a colpi di clacson.
Guarda, c'è la signora col cane che non si decide mai ad attraversare. Vediamo questa mattina se batte il record.
No. E' stata fortunata oggi. Un signore si è preso qualche strombazzata di troppo ma si è fermato per farla attraversare.
Vedo passare il vecchietto col bastone, l'ottico con i capelli sparati al cielo, l'avvocato che parla al telefonino.
Figure note. Facce conosciute.
"Dotto' il cappuccio è pronto" mi grida il barista.
Mi avvicino al banco.
"Me deve da scusa, ma stamattina no yo fatto un cappuccio...yo fatto 'na crema".
Sorrido. In effetti il suo cappuccino è fenomenale. Nè troppa schiuma, nè troppo poca, caffè nella giusta quantità e temperatura ottimale.
La spolverata di cacao forma ogni giorno una figura diversa. Sembra un'opera d'arte. Oggi ci vedo un bel fiore e mi sembra di bere un quadro di Van Gogh.
Torno distrattamente al mio posto vicino alla vetrata..e la vedo.
Una ragazza si sta sistemando il cappotto usufruendo dello specchio della vetrata proprio di fronte a me. Ignora la natura subdola di quello specchio.
Un colpo alla spalla, stringe la sciarpa, posi si avvicina con la faccia, la volta a destra e a sinistra e poi fa un paio di smorfie per appurare lo stato dei capelli.
E' bellissima.
Chi sei? Dove vai? Come ti chiami?
Vorrei uscire, fermarla.
Ma è solo un attimo e lei già non c'è più...

Dicembre

01 dicembre 2007 ore 16:10 segnala
Ciao dicembre,
eccoti di nuovo.
Purtroppo.
Sì lo so che piaci a tutti perchè sei un mese di feste, perchè si respira l'aria natalizia e tutti diventiamo più buoni e bla bla bla.
Ma a me non piaci.
Trascini con te ricordi ogni anno più difficili da dimenticare, colori, odori, sapori sempre gli stessi. Sempre uguali.
Non ci piacciamo dicembre. Tutto qua.
Niente di personale.
Però facciamo un patto.
Quest'anno, regalami una luce, degnami di uno sguardo, ricordati dei miei desideri, rasserena il mio spirito, rinvigorisci la mia essenza, coccola il mio orgoglio, accarezza le mie passioni, respira la mia fantasia e urla la mia follia.
In cambio, te lo prometto, non incendierò l'albero di natale.
Affare fatto?
Ale