
Domenica scorsa ero ad una festa di paese con amici, immerso in una folla vociante e rumorosa fatta di bambini che correvano, musica, risate; ad un tratto però mi sono fermato, e mi sono guardato intorno : è stato come se tutti quei rumori si fossero attutiti, gli amici che continuavano a camminare per la loro strada, l'altra gente che mi passava accanto senza notarmi, quasi come se fossi diventato invisibile. Mi sono sentito estraneo a quella situazione, cercavo un volto tra la gente, un volto famigliare o semplicemente uno sguardo che si accorgesse della mia presenza.
E' incredibile come si riesca a provare solitudine anche in mezzo a migliaia di persone, ma è così : la solitudine non vuol dire necessariamente essere soli, ma semplicemente accorgersi di non appartenere a nulla di ciò che ci circonda o a nessuno di coloro che ci sta accanto, è amare senza essere amati, questa è la solitudine e l'unico a cui senti di poter confidare tutto sei tu stesso.
Spesso la solitudine è l'unica a farmi compagnia, e quando non è sola è perchè c'è anche la malinconia, sovente vanno a braccetto queste due.
Le amicizie e le conoscenze son tutte cose bellissime ma poi quando torni a casa da solo sei consapevole che non sei niente per nessuno. La mia migliore amica dice che un giorno arriverà un amore che prenderà il posto di questa solitudine ma io ormai non ci credo più... cerco di reagire, continuo a resistere strenuamente, ma il tempo passa veloce e nulla cambia, le emozioni sono diventate ricordi, la speranza è ormai rassegnazione. Io continuo a camminare sul mio sentiero, sempre in bilico sul baratro ma gioendo ogni tanto per le piccole cose piacevoli che accadono inaspettatamente e che per qualche istante ti fanno risollevare lo sguardo e ti strappano un sorriso. Il mio blogghino è una di queste, ormai è parte integrante di me, come voi che passate e commentate.
Un saluto a tutti.